Autore Topic: Sonetti corropolesi  (Letto 80177 volte)

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Re:Sonetti corropolesi
« Risposta #180 : Giovedì 24 Ottobre 2019, 12:35:48 »
Di fronte ai geni posso solo leggere e meditare sulla mia pochezza.

Offline leomeddix

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Re:Sonetti corropolesi
« Risposta #181 : Giovedì 24 Ottobre 2019, 12:45:45 »
Chi ricorda un as-Inter con Giuly espulso per una spettacolare parata su contropiede interista?

Qualcuno su LN confezionò un gioiellino di cui ricordo solo l'incipit

Il vispo Giuly
Avea tra l'erbetta
Raccolto di mano
Una palla perfetta...

Il colpevole fui io  :risa:
Scrissi questi versi circa dieci anni fa, dopo un roma-Inter in cui il buon Giuly parò di mano, causò il rigore e fu espulso.


IL VISPO GIULY

Il vispo Giuly
 avea tra l’erbetta
 al volo parato
 una palla perfetta.
 E tutto giulivo
 aspettando gli "evviva"
 gridava disteso:
 "L’ho presa! L’ho presa!".

 A lui bestemmiando
 Spalletti gridò:
 "Che catzo combini,
 ma come se pò?
 Nun sei mica il portiere,
 sei solo un gran pollo!"
 e cieco dall'ira
 lo prese pel collo.

 Spalletti pentito
 si rivolge all'insulso:
 "Va' a fatte la doccia
 che sei pure espulso".
 Confuso, Giuly,
 tornò nella tenda
 "Ma perchè s'è arrabbiato?
 la parata è stupenda..."
È GIÀ SETTEMBRE ? NON CI POSSO CREDERE! LA MIA VITA STA PASSANDO TROPPO VELOCE. LA MIA UNICA SPERANZA È CHE SI VADA AI TEMPI SUPPLEMENTARI. (CHARLES M. SCHULZ)

Offline leomeddix

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Re:Sonetti corropolesi
« Risposta #182 : Giovedì 24 Ottobre 2019, 13:09:41 »
Di fronte ai geni posso solo leggere e meditare sulla mia pochezza.

Ma mi faccia il piacere... :sciarpaD:
Sto partendo per la Città Eterna, un abbraccio a tutti. Ci sentiamo.
È GIÀ SETTEMBRE ? NON CI POSSO CREDERE! LA MIA VITA STA PASSANDO TROPPO VELOCE. LA MIA UNICA SPERANZA È CHE SI VADA AI TEMPI SUPPLEMENTARI. (CHARLES M. SCHULZ)

Panzabianca

Re:Sonetti corropolesi
« Risposta #183 : Giovedì 24 Ottobre 2019, 13:11:08 »
Di fronte ai geni posso solo leggere e meditare sulla mia pochezza.

chi questi?

Offline Karmilla

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Re:Sonetti corropolesi
« Risposta #184 : Giovedì 24 Ottobre 2019, 14:30:50 »
Ragazzi siete veramente geniali!!!  :D :D
Citazione da: franz_kappa
Karmilla non è donna di cultura, ahinoi ;-)

Offline Frusta

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Re:Sonetti corropolesi
« Risposta #185 : Giovedì 24 Ottobre 2019, 15:30:02 »
A proposito di Corazzini, qui necessita un OT poetico assai che con coprologia non c' entra nulla.
27 anni fa De André fece un concerto all' Ariston di Colleferro, ed io, deandreiano di ferro, anzi, di bronzo-berillio-iridio, che da Nuvole barocche in poi di Lui non mi ero perso niente, mi ciucciai tutta la fila davanti al suo camerino e nei brevissimi istanti necessari per farmi fare uno scarabocchio sul CD, gli chiesi se la sua "Inverno" avesse per caso qualcosina a che spartire col "Sonetto della neve" di Corazzini.
Ha avuto un brevissimo sussulto, mi ha guardato e, come se dicesse la cosa più ovvia del mondo, ha risposto: "Certo che si."
Fine dell' OT, ed ora vado subito ad applaudire Leo, che chi s' appella a Corazzini è amico mio.  :D
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Panzabianca

Re:Sonetti corropolesi
« Risposta #186 : Giovedì 24 Ottobre 2019, 16:56:24 »
A proposito di Corazzini, qui necessita un OT poetico assai che con coprologia non c' entra nulla.
27 anni fa De André fece un concerto all' Ariston di Colleferro, ed io, deandreiano di ferro, anzi, di bronzo-berillio-iridio, che da Nuvole barocche in poi di Lui non mi ero perso niente, mi ciucciai tutta la fila davanti al suo camerino e nei brevissimi istanti necessari per farmi fare uno scarabocchio sul CD, gli chiesi se la sua "Inverno" avesse per caso qualcosina a che spartire col "Sonetto della neve" di Corazzini.
Ha avuto un brevissimo sussulto, mi ha guardato e, come se dicesse la cosa più ovvia del mondo, ha risposto: "Certo che si."
Fine dell' OT, ed ora vado subito ad applaudire Leo, che chi s' appella a Corazzini è amico mio.  :D

troppo forte Fru, troppo forte.
Ti invidio. De Andrè mi ha fatto imparare (da solo) a suonare la mia Clarissa (che non è na suora eh)

Offline leomeddix

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Re:Sonetti corropolesi
« Risposta #187 : Giovedì 7 Novembre 2019, 04:47:42 »
Dopo Gerusalemme, che venne liberata
dall'arme dei cristiani in forma di Crociata,
il gran Torquato Tasso canta con rime uguali
com'anche Roma nostra fu liberata dai laziali



LA CAPITALE LIBERATA

I
Canto l’audaci imprese, canto la truce istoria
dell’entità maligna, del grosso carcinoma
che ha sede tra le lande immonde di Trigoria,
e conosciuta al secolo col nome di “aesse roma”.
O Musa che risiedi sui monti del Parnaso
ispiraci le rime, fai eco a questo coro:
fa poi che l’eco giunga, potente e non per caso,
all’alma derelitta de li mejo mortacci loro.

II
L’istoria ebbe esordio invero alquanto oscuro:
la culla fu Corropoli, metropoli d'Abruzzo;
incerta fu la data, ma già all’inizio, giuro,
la roma non fece aròma, bensì solo gran puzzo.
Padrino di battesimo fu il Duce capoccione
dal mento volitivo e il bel cranio ignudo
il quale in modo alchemico, ovvero con fusione
creò la merda unendo Alba, Roman e Fortitudo.

III
Se triste fu l’esordio, miglior non fu il futuro:
trofei davvero pochi e vinti in modo oscuro,
scudetti aregalati, o vinti con pastette,
la Coppa delle Fiere e quella del tressette.
E poi disfatte ignobili, con esiti umoristici,
figure assai meschine, punteggi anche tennistici.
Insomma un pedigree davvero niente male
per quella che è la squadra di Mafia Capitale.

IV
E infine arrivò maggio, il mese più crudele:
la Lazio fu Caino, la Roma invece Abele.
Il giorno ventisei ci fu la Coppainfaccia
che al poro romoletto il sangue ancora agghiaccia.
Fu il giorno del giudizio nel mondo di Trigoria,
fu il giorno del ripetersi della eterna istoria:
t’illudi, speri, sogni, ma poi non vinci mai,
volevi alzar la coppa, alzasti solo il bonsai.

(Torquato Tasso)

È GIÀ SETTEMBRE ? NON CI POSSO CREDERE! LA MIA VITA STA PASSANDO TROPPO VELOCE. LA MIA UNICA SPERANZA È CHE SI VADA AI TEMPI SUPPLEMENTARI. (CHARLES M. SCHULZ)

Panzabianca

Re:Sonetti corropolesi
« Risposta #188 : Giovedì 7 Novembre 2019, 09:15:08 »
Sopra la panca...

A capità te vedo strano, a capità che c’hai?
“No no, c’ho avuto ‘a febbre, è tutto ok.
Tutto apposto, pure l’acqua pe’r bonsai.
E poi da seduto penso solo ai cazzi miei
Se sta bene, bevi, magni, ti intrattieni
So riserva, si, e che madonna!!
Semo un circolo, che fai, vieni?
Aspè, …e mò che vò questa?       
                                                             

 …ciao nonna”[/i][/size]
[/size]

Panzabianca

Re:Sonetti corropolesi
« Risposta #189 : Giovedì 7 Novembre 2019, 10:00:23 »
....
Canto l’audaci imprese, canto la truce istoria
...

bravo Torquatooooooo  :lingua: :sdent: :sdent: :sdent:





Offline leomeddix

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Re:Sonetti corropolesi
« Risposta #190 : Giovedì 7 Novembre 2019, 10:33:09 »
bravo Torquatooooooo  :lingua: :sdent: :sdent: :sdent:





Ahahaha! Dissacratore... :sciarpaD:
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Re:Sonetti corropolesi
« Risposta #191 : Giovedì 7 Novembre 2019, 13:05:05 »
Leo è tornatoooooo :D

Dopo Gerusalemme, che venne liberata
dall'arme dei cristiani in forma di Crociata,
il gran Torquato Tasso canta con rime uguali
com'anche Roma nostra fu liberata dai laziali



LA CAPITALE LIBERATA

I
Canto l’audaci imprese, canto la truce istoria
dell’entità maligna, del grosso carcinoma
che ha sede tra le lande immonde di Trigoria,
e conosciuta al secolo col nome di “aesse roma”.
O Musa che risiedi sui monti del Parnaso
ispiraci le rime, fai eco a questo coro:
fa poi che l’eco giunga, potente e non per caso,
all’alma derelitta de li mejo mortacci loro.

II
L’istoria ebbe esordio invero alquanto oscuro:
la culla fu Corropoli, metropoli d'Abruzzo;
incerta fu la data, ma già all’inizio, giuro,
la roma non fece aròma, bensì solo gran puzzo.
Padrino di battesimo fu il Duce capoccione
dal mento volitivo e il bel cranio ignudo
il quale in modo alchemico, ovvero con fusione
creò la merda unendo Alba, Roman e Fortitudo.

III
Se triste fu l’esordio, miglior non fu il futuro:
trofei davvero pochi e vinti in modo oscuro,
scudetti aregalati, o vinti con pastette,
la Coppa delle Fiere e quella del tressette.
E poi disfatte ignobili, con esiti umoristici,
figure assai meschine, punteggi anche tennistici.
Insomma un pedigree davvero niente male
per quella che è la squadra di Mafia Capitale.

IV
E infine arrivò maggio, il mese più crudele:
la Lazio fu Caino, la Roma invece Abele.
Il giorno ventisei ci fu la Coppainfaccia
che al poro romoletto il sangue ancora agghiaccia.
Fu il giorno del giudizio nel mondo di Trigoria,
fu il giorno del ripetersi della eterna istoria:
t’illudi, speri, sogni, ma poi non vinci mai,
volevi alzar la coppa, alzasti solo il bonsai.

(Torquato Tasso)



Del Trigoria narrar le prave gesta gesta
Febo comanda, e Leo cantor ne vuole,
da quel dì che di lui ghermì la testa
la Lazio bella, e penetrògli il core.
Di non più conosciuta aspra tempesta
il fustigare udrai, caro lettore:
più che del Tasso, del Tassoni al paro
intingerà la penna nel curaro.

 :D :D :D :D :D :D :D :D :D

E, dal Parnaso, Febo, sii il suo aio
e reggigli la penna a il calamaio.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

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Re:Sonetti corropolesi
« Risposta #192 : Giovedì 7 Novembre 2019, 13:17:09 »
 :-[ al primo verso ho ripetuto gesta due volte.
Promemoria: rileggere sempre prima di dare l' invio  :D 
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline leomeddix

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Re:Sonetti corropolesi
« Risposta #193 : Giovedì 7 Novembre 2019, 13:45:56 »
E, dal Parnaso, Febo, sii il suo aio
e reggigli la penna a il calamaio.

Or che ripenso a quel che qui discuti,
ma io a questo Febo debbo forse versar i contributi?
Perché giammai l’Erario un dì pensasse
Che Torquato Tasso sia un colpevole evasor di tasse…  :risa:
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Offline Frusta

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Re:Sonetti corropolesi
« Risposta #194 : Giovedì 7 Novembre 2019, 16:36:50 »
Il Febo anfitrione della Musa
Calliope che infonde in te i suoi versi
giammai ti muoverebbe quell' accusa
perché ben sa che di versar sesterzi
fra poeti all' Erario poco s' usa.
Piuttosto chiederebbe ai numi avversi
di far venirti in mente qualche scusa,
in modo che alle casse del Palazzo
tu non debba giammai versare un ( >:( non mi viene la rima in "azzo")

Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline leomeddix

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Re:Sonetti corropolesi
« Risposta #195 : Giovedì 7 Novembre 2019, 17:07:43 »
Il Febo anfitrione della Musa
Calliope che infonde in te i suoi versi
giammai ti muoverebbe quell' accusa
perché ben sa che di versar sesterzi
fra poeti all' Erario poco s' usa.
Piuttosto chiederebbe ai numi avversi
di far venirti in mente qualche scusa,
in modo che alle casse del Palazzo
tu non debba giammai versare un ( >:( non mi viene la rima in "azzo")

Un popolo di santi, poeti ed evasori fiscali  :brushteeth:
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Panzabianca

Re:Sonetti corropolesi
« Risposta #196 : Lunedì 11 Novembre 2019, 09:02:25 »
Nenia emiliana


Ho il mio karma pure se ho perso a Parma
Sipperó a Fonsè, cazzo (!) damme n'appiglio
Ho il mio karma pure se ho perso a Parma
Sprocati le mani, vestite da zorro, arza er sopracciglio!
Ho il mio karma pure se ho perso a Parma
Lo vedi come gode sto sporco laziale?
Ho il mio karma pure se ho perso a Parma
Tacci sui, che maledetto è come 'na cambiale
Ho il mio karma pure se ho perso a Parma
Ma quale Raccordo, a questi famoje un vallo
Ho il mio karma pure se ho perso a Parma
Va'bbé, ma che cazzo ne sai tu dar Portogallo.

Panzabianca

Re:Sonetti corropolesi
« Risposta #197 : Lunedì 13 Gennaio 2020, 08:39:17 »
L'ombra del partido

soy portiere co sta maja
ogni errore costa caro
che si Pellegrini sbaja...
ce sto io che poi la paro
Noi stancamo l'avversario
famo un gioco de vigore
palla a loro, quasi un calvario
poi gridamo: era rigore!

Offline Setteblu

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Re:Sonetti corropolesi
« Risposta #198 : Martedì 14 Gennaio 2020, 07:49:04 »
ANTOLOGIA DI SPOON RIVER

Dove sono Ciccio, Maurizio, Jack Daniel's e Frangiesco,
lo scarparo, lo iellato, l'ubriacone, il pieno di boria?
Tutti, tutti dormono sulla collina,
tutti, tutti dormono sulla collina di trigoria.



Ciccio Graziani

La maga un giorno me lo predisse: "Attento, Ciccio, attento!
perchè non sempre il tuo destino avrà colore rosa"
Ed infatti la mia sorte mutò qual piuma al vento:
prima trionfai nel Toro, poi con la Lupa fu tutt'altra cosa.

Tutto accadde in quella notte di Coppe e di Campioni:
ero a undici metri dall'ingresso nella Storia,
fantasticavo un Circo Massimo invaso da milioni,
e la mia statua, solenne, nel centro di Trigoria.

Ricordo ancora: presi la rincorsa e poi accadde il peggio,
la palla non centrò la porta ma finì dentro il parcheggio.
Il sogno era svanito, credetemi fratelli,
un dolore immenso, e dopo la Coppa persi anche i capelli.



Maurizio Turone

Tu hai perso i capelli, Ciccio, io persi il Paradiso
quando il mio gol, che sarebbe stato eterno,
non fu convalidato da quell'arbitro impreciso
e così mi ritrovai scaraventato nell' Inferno.

E ora dalla polvere levo la mia protesta:
quella palla in rete tutti la vedeste!
Ma l'unica vendetta che ormai oggi mi resta
è veder quell'arbitro colpito da cacarella e peste.

Il tempo passa, ma il dolor non si cancella;
l'ingiustizia fu grande, non merita perdono.
E ancor oggi, guardando la moviola da una stella,
io vi confermo: "Il gol di Turone è bbono!".



Jack Daniel's

Ero romano de Ostia, non certo tra i più cauti,
perchè fin dall'asilo ero un pischello strano:
gli altri si immaginavano pompieri o astronauti,
io invece avevo un sogno: fare il Capitano.

Così, a 15 anni, mi imbarcai sopra un bel cargo
assunto come mozzo, ambizioso e puro
ma l'ammiraglio mi gelò, appena preso il largo:
"Vuoi essere Capitano? Certo, Danielì, ma solo in futuro..."

Offeso ed umiliato, trattato da accattone
affogai il dolore in tanto, tanto whisky.
"Se il mare mi respinge, mi butto sul pallone,
divento Capitano, e senza tanti rischi".

Ma il calcio, come il mare, sa essere crudele,
vent'anni di gavetta mangiando pane e fiele.
Per colpa di Frangiesco (a dirlo un pò mi vergogno)
la fascia bianca al braccio rimase solo un sogno.



Frangiesco

Giaccio nella tomba accanto a Danielino
e ancora mi commuove il suo fatal destino.
Comprendo il suo dolore, ma per volontà divina
giocai fino a ottant'anni, immerso in naftalina.

E quando salii in cielo, allo stadio Paradiso,
S. Pietro sul portone mi accolse con sorriso:
"Oh, ecco il Capitano, evviva, evviva, evviva!
Puoi benedire tutti, ma non con la saliva!"

Il Paradiso è bello, mi fanno tante feste,
peccato la divisa, che qui è bianco-celeste.
Ma anche in questa pace mi resta un cruccio eterno:
l'atroce Coppainfaccia, che per me vale l'inferno
.

(Edgar Lee Masters)

Questa è veramente leggendaria!

Offline leomeddix

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Re:Sonetti corropolesi
« Risposta #199 : Venerdì 15 Gennaio 2021, 23:22:24 »
Ecco ancora il grande Belli che risponde in rima a quelli:
oggi tocca a Rizzitelli esse preso pei fondelli.


ER GRILLO E RIZZITELLI

Me sembri, Rizzitè, troppo smargiasso:
“Niente paura, la Lazio è na squadretta…”.
Lassa de spacconà, nun fà er gradasso,
che poi vai culo a terra, tu damme retta…

Dicevi in giro che la squadra de Mefisto
avrebbe vinto er derby, e invece nóne,
pe’ voi è stato un Venerdì come pe’ Cristo:
dapprima fu Calvario, e poi crocefissione.

Stà storia, Rizzitè, te vale da lezzione:
guai a fa er coatto, e quindi occhio,
chi troppo chiacchiera, chi troppo è fanfarone
finisce spiaccicato come er grillo de Pinocchio.

(Gioachino Belli)

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