Chiacchiera, blatera e ciarla (e il nemico ti ascolta)

[BobLovati]

Meglio ancora se questo stadio lo facessero al posto del Flaminio

vista la crollabilità ed i vincoli vari del Flaminio (necropoli, acque sotterranee, ingordigia ereditaria ecc.ecc.) credo che la soluzione ottimale sarebbe la cessione da parte del CONI dell´Olimpico a Lazio e trigoriese al 50%, formando una joint-venture paritaria all´uopo, con l´eliminazione di qualsiasi vincolo ma, evidentemente, l´approvazione pubblica (CONI-Comune-Regione-Beni Culturali) della struttura poi modificata.
Concessione di 99 anni, come spesso accade per l´alienazione di beni ex-pubblici o similia.
Utilizzazione di 38 (speriamo 34 in futuro) gare annue+coppe varie e possibilità di concerti e Golden Gala estivi.
Questa, secondo me, l´unica possibilità, anche dal punto di vista economico e mantenimento del bene.

Telese mi fa pena.

no, disabita´, pena fanno quelli che hanno problemi di vita, di salute; lui fa .... ALTRO     
 

[CP 4.0]

...la soluzione ottimale sarebbe la cessione da parte del CONI dell´Olimpico a Lazio e trigoriese al 50%, formando una joint-venture paritaria all´uopo, con l´eliminazione di qualsiasi vincolo ma, evidentemente, l´approvazione pubblica (CONI-Comune-Regione-Beni Culturali) della struttura poi modificata.
Concessione di 99 anni, come spesso accade per l´alienazione di beni ex-pubblici o similia.
Utilizzazione di 38 (speriamo 34 in futuro) gare annue+coppe varie e possibilità di concerti e Golden Gala estivi.
Questa, secondo me, l´unica possibilità, anche dal punto di vista economico e mantenimento del bene.
...

un idea intelligente, ma possibile solo in un paese normale come l'Italia non e'. E Roma e' pure peggio

se poi consideriamo con chi dovremo condividere lo stadio, e che tutti sanno che senza obisinisse l'americani se ne vanno lasciando l'aesse con neanche le mani da mettere davanti e di dietro, e che dovrebbero trovarsi un altro Lotito (ma tutti sanno non esistere, ce ne uno solo e ce l'abbiamo noi ), difficilmente l'operazione avrebbe una larga intesa vantaggiosa per la Lazio alla pari de quelli della'.

[surg]

vista la crollabilità ed i vincoli vari del Flaminio (necropoli, acque sotterranee, ingordigia ereditaria ecc.ecc.) credo che la soluzione ottimale sarebbe la cessione da parte del CONI dell´Olimpico a Lazio e trigoriese al 50%, formando una joint-venture paritaria all´uopo, con l´eliminazione di qualsiasi vincolo ma, evidentemente, l´approvazione pubblica (CONI-Comune-Regione-Beni Culturali) della struttura poi modificata.
Concessione di 99 anni, come spesso accade per l´alienazione di beni ex-pubblici o similia.
Utilizzazione di 38 (speriamo 34 in futuro) gare annue+coppe varie e possibilità di concerti e Golden Gala estivi.
Questa, secondo me, l´unica possibilità, anche dal punto di vista economico e mantenimento del bene.

Un'idea intelligente, ma ci sono alcuni problemi pratici di difficile soluzione: dove si gioca durante la ricostruzione? cosa si fa della pista di atletica della quale non credo Roma possa fare a meno? Dove gioca la nazionale di Rugby? Chi risarcisce il CONI?

[BobLovati]

un idea intelligente, ma possibile solo in un paese normale come l'Italia non e'. E Roma e' pure peggio

se poi consideriamo con chi dovremo condividere lo stadio, e che tutti sanno che senza obisinisse l'americani se ne vanno lasciando l'aesse con neanche le mani da mettere davanti e di dietro, e che dovrebbero trovarsi un altro Lotito (ma tutti sanno non esistere, ce ne uno solo e ce l'abbiamo noi ), difficilmente l'operazione avrebbe una larga intesa vantaggiosa per la Lazio alla pari de quelli della'.

secondo me i problemi che mostri sono abbastanza risolvibili; nonostante tutto   

Un'idea intelligente, ma ci sono alcuni problemi pratici di difficile soluzione: dove si gioca durante la ricostruzione? cosa si fa della pista di atletica della quale non credo Roma possa fare a meno? Dove gioca la nazionale di Rugby? Chi risarcisce il CONI?

se si inizia 5 minuti dopo l´ultima di campionato non dovrebbe essere impossibile; le tribune esternamente non hanno bisogno di ritocchi; quindi circa 40.000 posti, sufficienti per il 90% delle gare.
Per le curve (che sogno possano essere rese rette-come quelle di quasi tutti gli stadi-e semoventi su binari, per andare a pochi metri dalle porte per le partite ed i concerti/spettacoli, e poi tornare indietro per le riunioni di atletica leggera, che potrebbero svolgersi anche di sabato, in mancanza di partite di campionato).

Nel peggiore dei casi qualche partita al Flaminio si può (forse) sempre giocare.

Per il costo da pagare al CONI, sarebbe in ogni caso inferiore ai 5-600milioni di € necessari per 2 stadi nuovi; inoltre già da anni, fra Lazio e quell´antri, paghiamo circa 7mln€/anno per uno stadio fatiscente, con dintorni da vergogna fra strade d´accesso rotte, servizi di ristorazione non utilizzabili.

     

     

[DinoRaggio]

Io sono per l'opzione Sette(a 1)bagni! 

[Wild Bill Kelso]

L'Olimpico fa cagare. Le chiacchiere stanno a zero.

[CP 4.0]

secondo me i problemi che mostri sono abbastanza risolvibili; nonostante tutto   
...

piu' che altro ci vorrebbe qualcuno che risponda dell'ordine pubblico 

[Fabio70rm]

vista la crollabilità ed i vincoli vari del Flaminio (necropoli, acque sotterranee, ingordigia ereditaria ecc.ecc.) credo che la soluzione ottimale sarebbe la cessione da parte del CONI dell´Olimpico a Lazio e trigoriese al 50%, formando una joint-venture paritaria all´uopo, con l´eliminazione di qualsiasi vincolo ma, evidentemente, l´approvazione pubblica (CONI-Comune-Regione-Beni Culturali) della struttura poi modificata.
Concessione di 99 anni, come spesso accade per l´alienazione di beni ex-pubblici o similia.
Utilizzazione di 38 (speriamo 34 in futuro) gare annue+coppe varie e possibilità di concerti e Golden Gala estivi.
Questa, secondo me, l´unica possibilità, anche dal punto di vista economico e mantenimento del bene.

Ma anche no!!!

Stadio di proprietà con la possibilità di costruire indotto e, perchè no, anche case.

Basta che il progetto sia intelligente e non si insista con l'area della Tiberina. Ci sono anche altri siti.

E con lo scandalo della mafia capitale qualcosa si può tentare, visto che il cancro è stato scoperchiato, sia pure per un attimo...

[franz_kappa]

vista la crollabilità ed i vincoli vari del Flaminio (necropoli, acque sotterranee, ingordigia ereditaria ecc.ecc.) credo che la soluzione ottimale sarebbe la cessione da parte del CONI dell´Olimpico a Lazio e trigoriese al 50%, formando una joint-venture paritaria all´uopo, con l´eliminazione di qualsiasi vincolo ma, evidentemente, l´approvazione pubblica (CONI-Comune-Regione-Beni Culturali) della struttura poi modificata.
Concessione di 99 anni, come spesso accade per l´alienazione di beni ex-pubblici o similia.
Utilizzazione di 38 (speriamo 34 in futuro) gare annue+coppe varie e possibilità di concerti e Golden Gala estivi.
Questa, secondo me, l´unica possibilità, anche dal punto di vista economico e mantenimento del bene.

Anche a me, fatti salvi alcuni problemi specifici evidenziati da CP 4.0 e surg, questa sembra la soluzione migliore e decisamente più sensata.

[cartesio]

Il Cragna aveva la vista lunga.

Intervista a Cragnotti.

http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/calcio/201008articoli/28444girata.asp

L'ex presidente della Lazio è stato il simbolo dell'insostenibile età dell'oro: «Eravamo autogestiti,
ma nessuno se ne accorse»
SIMONE DI SEGNI
ROMA
Ha assistito dall’esterno al sipario sull’età dell’oro. Ne era uno dei più alti rappresentanti, Sergio Cragnotti, presidente della Lazio dal 1992 al 2003. Oggi anche lui, forse, si troverebbe con le mani legate: club con sempre minore autonomia, occhi costretti sui bilanci, contratti a prestazione. E un calciomercato mai così noioso. Gli sbadigli delle ultime sessioni sono ancora più lunghi, se paragonati ai fuochi d’artificio di un presidente che ad un certo punto fu etichettato come un collezionista di figurine.

Da Winter a Gascogne, da Vieri a Salas, da Mancini a Crespo. Con l’ex presidente della Roma Franco Sensi, il «il rivale alleato», Cragnotti lanciò la sfida al Nord e al Palazzo. Gli sforzi furono premiati nel 2000, con il 2° scudetto della storia biancazzurra. Poi il crollo finanziario, nel novembre del 2002, quando i bond del gruppo Cirio vennero dichiarati in «default». Non ebbe scelta: fu costretto a lasciare la Lazio nelle mani dell’allora Banca di Roma e ad uscire di scena con l’accusa di bancarotta fraudolenta.

Parametri zero. Contratti su misura. Di colpi neanche a parlarne. Cragnotti, tutto è cambiato rispetto alle sue estati di calciomercato esplosivo.
«La crisi globale ha investito anche il calcio. Che però ha le sue responsabilità: il sistema limita la gestione delle società, mentre i presidenti non riescono ad applicare una politica di coesione. Sono loro che dovrebbero dettare legge in autonoma».

La sua legge, all’epoca, le costò cara.
«La gestione della Lazio fu tutt’altro che scellerata. I movimenti del club non ebbero nulla a che fare con i gravi fatti che coinvolsero il gruppo Cirio. La Lazio era una società all’avanguardia, un astro nascente nella politica sportiva: fui il primo ad applicare la logica delle plusvalenze e degli ammortamenti. Avrò speso più di 200 miliardi di lire per fare grande la squadra, ma riuscii a cedere a cifre esorbitanti giocatori come Vieri, Nesta, Crespo, Veron, Nedved. Eravamo autogestiti, ma nessuno se ne accorse».

Cosa occorre al nostro Paese per uscire dalla crisi?
«Mancano le idee. L’Italia, storicamente, non ha mai difettato nell’ingegno. Eppure oggi non siamo più appetibili. Spesso si dice che il nostro calcio è riluttante ad investitori stranieri: peccato di presunzione, semmai è il contrario. Il punto è questo: nel Belpaese tutti sanno che non si riesce a gestire il pallone come un’azienda. Bisogna capire che il calcio non può stare nelle mani di ex calciatori come Baggio. Per l’aspetto tecnico andranno anche bene...».

Rimettersi in pista?
«Le ciambelle con il buco riescono una volta soltanto».

Rimorsi?
«Rifarei tutto».

Qualcosa le mancherà però di quel suo mondo.
«Lo spirito di sfida, quello sì, un po’ mi manca. Per me il fine non era la buona gestione, semmai il mezzo: l’unico scopo di un presidente deve essere quello di portare in cima al mondo la propria squadra».

Sente di esserci riuscito?
«Per due anni la Lazio fu al vertice del ranking Fifa».

In Franco Sensi, il suo primo rivale sportivo, trovò il più grande alleato.
«Combattemmo Milano con una politica coesa. Dimostrammo che anche nella Capitale si poteva vincere. In un certo senso, sovvertimmo la nostra rivalità. Fu un periodo, forse, irripetibile».

La famiglia Sensi ha deciso di mandare in liquidazione la società «Stadio Olimpico», che lei fondò con l’ex presidente della Roma.
«Evidentemente era venuto a mancare l’oggetto. Quella società fu costituita per gestire un nuovo impianto sportivo. Nella fattispecie stavamo per procedere all’acquisto dell’Olimpico: avevamo ottenuto il consenso del sindaco 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)', volevamo ristrutturarlo sul modello di quelli di ultima generazione. Interferenze politiche ci impedirono di realizzare il nostro progetto».

[surg]

Mi sembra che in Europa nessuno stadio di calcio ha una pista per l'atletica

[BobLovati]

Ma anche no!!!

Stadio di proprietà con la possibilità di costruire indotto e, perchè no, anche case.

Basta che il progetto sia intelligente e non si insista con l'area della Tiberina. Ci sono anche altri siti.

E con lo scandalo della mafia capitale qualcosa si può tentare, visto che il cancro è stato scoperchiato, sia pure per un attimo...

prova a raccontarlo alle banche che hanno concesso le ipoteche per le centinaia di appartamenti vuoti ( da 6 anni ) al Torrino e dintorni 

[aaronwinter]

Mi sembra che in Europa nessuno stadio di calcio ha una pista per l'atletica

Ci abbiamo anche vinto una Coppa del Mondo
(poi, come te penso che è meglio tenere la cosa separata)

[BobLovati]

Ci abbiamo anche vinto una Coppa del Mondo
(poi, come te penso che è meglio tenere la cosa separata)

a parte il fatto che in caso di eventuale passaggio di proprietà, probabilmente, ti obbligherebbero a tenerla la pista, c´è anche il fatto che, nella stagione estiva ti aiuterebbe ad ammortizzare pesantemente i costi di gestione.
E poi l´atletica è sempre uno spettacolo meraviglioso    

[aaronwinter]

E poi l´atletica è sempre uno spettacolo meraviglioso   

Avoja, e sai che da lì provengo.
Il mio mito di giovane mezzofondista Seb Coe fece il mondiale degli 800 (1'41"73) in una notte di tarda primavera sulla pista del Franchi quando ancora c'era (prima che abbassassero il livello del campo di calcio per aggiungere un altro anello spettatori in occasione di Italia '90)

Immaginatevi io e Zio Bobbe che ci sfidiamo sui 400hs prima di un derby.
Leggendario

Daje Bob!

[disabitato]

Atletica che vanno a vedere in tre, a cinque euro a testa...
Non scherziamo. Uno stadio senza pista capienza massima il minimo per ospitare finali UEFA e poi morisse l'Olimpico, il CONI, malagò, e tutto il carrozzone..

[Fabio70rm]

prova a raccontarlo alle banche che hanno concesso le ipoteche per le centinaia di appartamenti vuoti ( da 6 anni ) al Torrino e dintorni 

Ripeto, dipende sempre da quello che fai, come lo fai e con quale finalità.

A Roma Est per dire le case le stanno vendendo a rotta di collo, a Porta di Roma invece molto meno.

Idem al Torrino.

Il motivo? I costi degli appartamenti.

[Ataru]

Il motivo? I costi degli appartamenti.

non solo. ieri (abito in zona boccea/battistini, a 500 mt dalla metro A) ho dovuto cambiare le gomme alla macchina. il primo gommista da cui sono andato non aveva quelle adatte alla mia macchina e mi aveva preventivato 3 giorni per averle.

tre giorni in cui avrei dovuto prendere mezzi per arrivare al torrino. con la metro a 500 metri da casa.
metro A + metro B + autobus + navetta, per un totale di 1h45min. all'andata. altrettanto al ritorno.

con appartamenti che costano, a parità di metratura, in media 50k€ più del mio.

a un'ora di mezzi dal centro di Roma (quando abitavo a ladispoli per arrivare al centro di Roma coi mezzi non impiegavo più di 45 minuti). praticamente costretto ad avere la macchina e vivere in mezzo al traffico. se proprio devo, vado parecchio al risparmio sull'appartamento.

fortunatamente il secondo gommista aveva per me. mezz'ora e stavo in ufficio.

[Fabio70rm]

Infatti il problema grosso della speculazione casa è che creano interi quartieri dormitorio alle estreme periferie di Roma (non solo estreme, anche dentro al raccordo, vedi appunto il Torrino, ma vorrei citare un'altra zona mal collegata, la Pisana).

Questi quartieri dormitorio sono mal collegati, privi di servizi, ci metti eoni di tempo per andare e tornare dal lavoro, e per di più te li fanno pagare caro.

Attorno a Roma Est, per dire, è pieno di quartieri che sono vere e proprie cittadine: Villaggio Prenestino, Colli del Sole, Pnte di Nona, Lunghezza, Centro Serena, Valle Martella, Castelverde, Corcolle...quartieri con più di 90.000 abitanti, prive di collegamenti di mezzi pubblici decenti, considerate per esempio che c'è un unico autobus che da Corcolle porta a Ponte Mammolo, di domenica privo di traffico impiega 1h 20 minuti cronometrati, figuratevi se lo dovete prendere per stare alle 8 a lavorare tipo che so, a San Giovanni...

Il traffico di mattina è un incubo, con tutto che c'è la complanare dell'A24. Il tratto da Lunghezza a Via Noale, zona La Rustica, dove c'è l'imbocco del raccordo, se lo prendi alle 7:30, ci impieghi 1h 40 per fare la bellezza di 7 km....

Se Lotito vuole fare una cosa intelligente deve creare un progetto che preveda, oltre allo stadio e ai negozi, e alle eventuali case, anche infrastrutture adeguate. E non insistere sulla Tiberina.

Solo così non ci saranno ostacoli.

E per me questo è il momento giusto, con l'equilibrio dei palazzinari momentaneamente incrinato dallo scandalo di mafia capitale.

Io farei uno scambio tra la Tiberina e un'area più a ridosso del Raccordo, tipo anche la zona di Settebagni citata.

Viceversa saremo relegati nel cesso dell'Olimpico, intoccabile, o peggio ancora confinati nel neo flaminio, che casca a pezzi...mentre i presunti cugini faranno uno stadio e si salveranno per l'ennesima volta il culo...

[BobLovati]

Atletica che vanno a vedere in tre, a cinque euro a testa...
Non scherziamo. Uno stadio senza pista capienza massima il minimo per ospitare finali UEFA e poi morisse l'Olimpico, il CONI, malagò, e tutto il carrozzone..

sentito mai parlare del Golden Gala con 30-40.000 spettatori ?   
Ma anche di concerti "soldout" mesi prima con 40-50.000 fans scatenati ?

Questi quartieri dormitorio sono mal collegati, privi di servizi, ci metti eoni di tempo per andare e tornare dal lavoro, e per di più te li fanno pagare caro.

...per cui, caro Fabio, fai appartamenti sulla Tiberina, vicino al futuro stadio della Lazio e li vendi senza problemi ?   

Il problema principale è, se hai uno stadio di proprietà, non solo quello di riempirlo, ma, SOPRATTUTTO, sapere cosa puoi farci quei 33-35 fine settimana in cui non giochi lì.
È questo il vero problema, altro che case, distanze, quartieri dormitorio e gommisti; poi, certo, se vogliamo parlare di aria fritta possiamo continuare ad libitum, tanto io ´nciònkazzodafa´