Autore Topic: Chiacchiera, blatera e ciarla (e il nemico ti ascolta)  (Letto 52384 volte)

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Offline ammiraglio

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Re:Chiacchiera, blatera e ciarla (e il nemico ti ascolta)
« Risposta #320 : Venerdì 13 Marzo 2015, 17:27:30 »
in soldoni:

1. postare le foto degli stadi del carpi e del Frosinone nulla aggiunge alla questione. abbiamo visto il cagliari con i tubi innocenti allo stadio, lo stadio ikea del siena, il brutto zaccheria (ma sempre pieno col foggia di Zeman). gli stadi italiani sono patetici nel complesso, ma adesso non possiamo certo fasciarci la testa per lo stadio del Frosinone, quando per anni il rigamonti del brescia era una vera ciofeca. (ed io al rigamonti ci ho messo pure piede). servono gli stadi nuovi e più moderni magari privati? eccome. è la scoperta dell'acqua calda. ringraziamo anche lotito per lo spunto innovativo  :D

2. in inghlterra (paese europeo con la maggior discrepanza di reddito tra la popolazione) la questione critica degli anni '80 è stata risolta dalla morte degli hooligans. andavano abbattuti, fatti fuori. come? pene repressive notevoli e innalzamento del costo dei biglietti. adesso la PL è un prodotto da middle e upper class. in Inghilterra manco  si sognano di portare il calcio a 18 squadre e addirittura hanno una B a 24. è il pease col calcio più inflazionato in assoluto visto che si gioca sempre e hanno una coppa (interna) in più. belle partite, allo stadio belli commmodi, zero insulti, tutti seduti. assomiglia quasi ad una clientela NBA.
La PL vanta il più ampio pubblico nel mondo con 989 milioni di persone. conta anche la lingua e l'inglese è la prima lingua al mondo dal punto di vista commerciale. leggo che lo United ha 43 sponsor, mentre un club medio di solito ne ha circa 25. Contratti alle stelle, sponsorizzazioni, stadi pieni? come mai? CREDIBILITA' del sistema, assente in italia. Assenza di polemiche allucinanti, regolarità del campionato, assenza di moggi e nipoti di moggi et similia. Non c'è tavecchio, supportato da lotito e galliani che poi scrive i libri e li fa comprare alla ... figc. Insomma, si evitano queste banane lascite in giro. che poi qualcuno ci cade sopra ...
Notarella a parte: i club inglesi sono notevolmente indebitati, roba da far impallidire il milan e l'inter.
numero di club falliti dal '92: 56. In italia, solo a partire dal 2002, la cifra è il doppio ... 
insomma ... è una macchina che gira a pieni regimi, ma che brucia tanti soldi e con un eccessivo ricorso al credito bancario che presenta interessi.
la mc laren può fare il botto, ma ha cash flow pazzesco dietro.

quindi in Inghilterra non c'è lo stadio del Frosinone ma non si sognano di abbassare il numero di club (44 vs i nostri 42 se considera le prime due categorie)
la differenza allora dove sta? come mai la PL non pensa ai 18 club invece che ai 20? la differenza è nella CREDIBILITA' ed onestà del movimento riconosciuto da un pubblico fedele e appassionato e da sponsor che pagano oro.
ottima peraltro la ripartizione dei diritti tv, più democratica rispetto a noi (e ... ripeto i club so 20).

la credibilità quindi va oltre il numero delle squadre partecipanti, dei bacini di utenza.
la credibilità è una delle 4 p del marketing calcistico inglese. la credibilità è valore immanente al prodotto calcio.

 

 
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Re:Chiacchiera, blatera e ciarla (e il nemico ti ascolta)
« Risposta #321 : Venerdì 13 Marzo 2015, 17:39:47 »
quindi ci stai dicendo che per fare un campionato ricco bisogna attrarre pioù sponsor e vendere meglio alle televisioni di mezzo mondo un prodotto con maggiore appeal (che poi significa in soldoni con maggiori campioni per un campionato che ha incassato il doppio di quanto incassa la serie A)?
Che non sembra la più geniale delle strade ridurre i costi (perché significa anche ridurre gli investimenti), che non è ILLECITO ricorrere al credito bancario e che il riflesso della grandezza e magniloquenza di quel calcio sta anche nel pesante indebitamento?

Tutto il contrario di quanto proposto da Lotito, insomma.

Ah, un appuntino storico. Negli anni 80 avevamo il campionato più bello del mondo con tutte - DICASI TUTTE - le più grandi star dell'epoca (tipo Zico all'Udinese, che se ce ripensi ti metti a ridere: come immaginare Cristiano Ronaldo al Bari).
Altra epoca, altra tempra imprenditoriale e ... sopratutto. ALTRI BUFFI.

Il rilancio del calcio italiano sta per passare con il suo sostanziale impoverimento, che è in atto da tempo.
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Offline franz_kappa

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Re:Chiacchiera, blatera e ciarla (e il nemico ti ascolta)
« Risposta #322 : Venerdì 13 Marzo 2015, 18:02:20 »
Che non sembra la più geniale delle strade ridurre i costi (perché significa anche ridurre gli investimenti), che non è ILLECITO ricorrere al credito bancario e che il riflesso della grandezza e magniloquenza di quel calcio sta anche nel pesante indebitamento?
[...]
Altra epoca, altra tempra imprenditoriale e ... sopratutto. ALTRI BUFFI.
Certamente non è "illecito" ricorrere al credito. E' anzi l'unico modo per finanziare credibili progetti imprenditoriali. Così funziona, d'altronde, da oltre due-tre secoli nel mondo occidentale, dove si è progressivamente affermata su ampia scala l'economia di mercato.

Il problema, che il tuo ragionamento ignora, è di duplice natura:

1) dopo l'ubriacatura avviata negli anni Novanta che ha condotto agli eccessi della turbo-finanza, prettamente anglosassone ma non solo, il MONDO è entrato in una nuova lunga era di tendenziale scarsità di credito e conseguentemente di debito (si legga scarsità nel senso di minore disponibilità rispetto al passato. "Deleveraging" dicono quelli che non vogliono farsi capire. In italiano sarebbe riduzione della leva finanziaria, più o meno) che si accompagna con una - a mio avviso abbastanza folle e potenzialmente prociclica - propensione dei regolatori, comunitari o internazionali, a imporre alle istituzioni finanziarie vincoli patrimoniali sempre più elevati (ogni euro portato a patrimonio è un euro sottratto al credito, nell'ambito dell'attività creditizia di una banca commerciale che intermedia il denaro).
Ne consegue che indebitarsi ai tassi e per gli importi in valore assoluto osservati nel passato sarà ben più arduo, nel prossimo futuro, ricorrendo al solo canale del finanziamento bancario. A dispetto di tassi, almeno nel nostro Paese, mai così bassi a memoria d'uomo.

2) una società di calcio, che eminentemente produce reddito e, sperabilmente, utili massimizzando gli introiti da botteghino, dalla commercializzazione dei diritti tv, dalle sponsorizzazioni e dagli accordi in ambito marketing e merchandising, fonda sostanzialmente ogni progetto imprenditoriale sulla capacità di allestire compagini sempre più forti, in grado di ben figurare nelle competizioni nazionali e internazionali, incrementando l'interesse generale nei propri confronti e al contempo generando sempre maggiori ricavi da merchandising e nell'ambito delle gare nell'impianto di casa (in inglese "matchday revenues").
In sostanza, dunque, per un Club che non ambisca ad avviare progetti di valorizzazione immobiliare legati allo sfruttamento e/o alla costruzione di impianti di proprietà, l'unico progetto imprenditoriale credibile è indebitarsi - con le banche, altri finanziatori o attraverso finanziamenti dei soci - per acquistare giocatori sempre più forti al fine di rafforzare il potenziale della rosa di prima squadra.
Evidentemente simili progetti di impresa, fondati sull'investimento a debito (per tacere di una generale minor disponibilità di debito, tanto attualmente che negli anni a venire, come indicato in precedenza) in beni del tutto immateriali quali sono i diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori, sono quanto di più distante si possa immaginare rispetto a un coerente progetto di sviluppo imprenditoriale, meritevole di adeguato e cospicuo finanziamento per essere avviato e implementato.
Buon viaggio, caro Piero.

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Re:Chiacchiera, blatera e ciarla (e il nemico ti ascolta)
« Risposta #323 : Venerdì 13 Marzo 2015, 18:12:45 »
Certamente non è "illecito" ricorrere al credito. E' anzi l'unico modo per finanziare credibili progetti imprenditoriali. Così funziona, d'altronde, da oltre due-tre secoli nel mondo occidentale, dove si è progressivamente affermata su ampia scala l'economia di mercato.

Il problema, che il tuo ragionamento ignora, è di duplice natura:

1) dopo l'ubriacatura avviata negli anni Novanta che ha condotto agli eccessi della turbo-finanza, prettamente anglosassone ma non solo, il MONDO è entrato in una nuova lunga era di tendenziale scarsità di credito e conseguentemente di debito (si legga scarsità nel senso di minore disponibilità rispetto al passato. "Deleveraging" dicono quelli che non vogliono farsi capire. In italiano sarebbe riduzione della leva finanziaria, più o meno) che si accompagna con una - a mio avviso abbastanza folle e potenzialmente prociclica - propensione dei regolatori, comunitari o internazionali, a imporre alle istituzioni finanziarie vincoli patrimoniali sempre più elevati (ogni euro portato a patrimonio è un euro sottratto al credito, nell'ambito dell'attività creditizia di una banca commerciale che intermedia il denaro).
Ne consegue che indebitarsi ai tassi e per gli importi in valore assoluto osservati nel passato sarà ben più arduo, nel prossimo futuro, ricorrendo al solo canale del finanziamento bancario. A dispetto di tassi, almeno nel nostro Paese, mai così bassi a memoria d'uomo.

2) una società di calcio, che eminentemente produce reddito e, sperabilmente, utili massimizzando gli introiti da botteghino, dalla commercializzazione dei diritti tv, dalle sponsorizzazioni e dagli accordi in ambito marketing e merchandising, fonda sostanzialmente ogni progetto imprenditoriale sulla capacità di allestire compagini sempre più forti, in grado di ben figurare nelle competizioni nazionali e internazionali, incrementando l'interesse generale nei propri confronti e al contempo generando sempre maggiori ricavi da merchandising e nell'ambito delle gare nell'impianto di casa (in inglese "matchday revenues").
In sostanza, dunque, per un Club che non ambisca ad avviare progetti di valorizzazione immobiliare legati allo sfruttamento e/o alla costruzione di impianti di proprietà, l'unico progetto imprenditoriale credibile è indebitarsi - con le banche, altri finanziatori o attraverso finanziamenti dei soci - per acquistare giocatori sempre più forti al fine di rafforzare il potenziale della rosa di prima squadra.
Evidentemente simili progetti di impresa, fondati sull'investimento a debito (per tacere di una generale minor disponibilità di debito, tanto attualmente che negli anni a venire, come indicato in precedenza) in beni del tutto immateriali quali sono i diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori, sono quanto di più distante si possa immaginare rispetto a un coerente progetto di sviluppo imprenditoriale, meritevole di adeguato e cospicuo finanziamento per essere avviato e implementato.

sub 1) il momento attuale per l'indebitamento mi sembra propizio visto che i tassi sono molto bassi. Ma non starò qui a propugnare tale strada. Dico solo che il costo è basso e quindi la possibilità di ricavare risorse per questa strada non è preclusa attualmente, anzi.

sub 2) di esempi di società che ottengono gran parte dei loro ricavi dalla intermediazione dei calciatori ce ne sono molti: l'Udinese su tutti in Italia (basta leggere i suoi bilanci). Avviare progetti di valorizzazione immobiliare non è core per una società di calcio, ma ancillare al vero suo core business che è e deve essere la competizione nei tornei nazionali e internazionali.
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ThomasDoll

Re:Chiacchiera, blatera e ciarla (e il nemico ti ascolta)
« Risposta #324 : Venerdì 13 Marzo 2015, 18:29:57 »
Il problema è che qua i soldi arrivano dai diritti TV, punto.
Leggi: altri ricavi sono troppo pochi.
Viene in mente che il problema delle società italiane sia la mancanza di clienti, oltre che di sponsor.
Incide anche questo, uno stadio vuoto non piace a nessuno.

mrmoto

Re:Chiacchiera, blatera e ciarla (e il nemico ti ascolta)
« Risposta #325 : Venerdì 13 Marzo 2015, 19:05:12 »
Deferiti Lotito e la Lazio per le dichiarazioni su Iodice. Cosa rischia la Lazio?

Offline gentlemen

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Re:Chiacchiera, blatera e ciarla (e il nemico ti ascolta)
« Risposta #326 : Venerdì 13 Marzo 2015, 19:08:41 »
Nulla di nulla, io eviterei pure di parlarne.

mrmoto

Re:Chiacchiera, blatera e ciarla (e il nemico ti ascolta)
« Risposta #327 : Venerdì 13 Marzo 2015, 19:09:53 »
Nulla di nulla, io eviterei pure di parlarne.

Figurati. Sfondi una porta aperta. Grazie  :D

Offline gentlemen

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Re:Chiacchiera, blatera e ciarla (e il nemico ti ascolta)
« Risposta #328 : Venerdì 13 Marzo 2015, 19:13:45 »
Tanto x capirci, Lotito è stato deferito x avere offeso un altro tesserato federale.
Le penalizzazioni riguardano altre cose, sicuramente Lotito verrà multato o sospeso dalle cariche federali, ed anche quale presidente della Lazio, per qualche mese, nel caso fosse verificato un suo comportamento offensivo nei confronti di Iodice, altro dirigente.
Per fare un esempio è come se un nostro giocatore chiamasse pezzo di me@@a un altro giocatore di altra società.
Lo squalificano e/o lo multano.

Offline ammiraglio

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Re:Chiacchiera, blatera e ciarla (e il nemico ti ascolta)
« Risposta #329 : Venerdì 13 Marzo 2015, 19:35:48 »
Il problema è che qua i soldi arrivano dai diritti TV, punto.
Leggi: altri ricavi sono troppo pochi.
Viene in mente che il problema delle società italiane sia la mancanza di clienti, oltre che di sponsor.
Incide anche questo, uno stadio vuoto non piace a nessuno.


assolutamente corretto.

nel frattempo la brutta notizia del deferimento fa pensare: ad oggi lotito ha già 9 mesi di inibizione. occhio alla decadenza della carica federale per raggiunto limite ... di "cartellini gialli". la cosa inquietante resta sempre la solita: come mai un pres. come lotito perde un'ora a parlare con pino iodice al telefono?
ok, c'era da proteggere mario macalli su un possibile ribaltone della governance della LP, ma ... il tempo sarebbe pure prezioso per fare dell'altro.
altro deferimento passato inosservato in questi giorni: macalli stesso. il motivo? la famosa vicenda del pergocrema di qualche anno fa e alla quale ho accennato un paio di pagine fa - con dovizia di particolari.
ricordo che briganti ha chiesto 6 mln di euro in danni alla LP e a macalli.
capace che qualcuno ripartirà alla carica per ribaltare macalli e quindi tavecchio (che vorrei ribattezzare affettuosamente Tavernello d'ora in poi).
l'italia calcistica è tutto un ... deferimento.

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Offline Gotty

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Re:Chiacchiera, blatera e ciarla (e il nemico ti ascolta)
« Risposta #330 : Venerdì 13 Marzo 2015, 19:54:53 »
A mio parere è in atto una guerra contro Lotito e tutto il suo gruppo maggioritario, Iodice è stata una trappola nella quale è cascato, temo però per i suoi nemici che anche stavolta non troveranno le mammelle da mucca. :P
Forza Lazio

Zapruder

Re:Chiacchiera, blatera e ciarla (e il nemico ti ascolta)
« Risposta #331 : Venerdì 13 Marzo 2015, 20:35:45 »
quindi ci stai dicendo che per fare un campionato ricco bisogna attrarre pioù sponsor e vendere meglio alle televisioni di mezzo mondo un prodotto con maggiore appeal (che poi significa in soldoni con maggiori campioni per un campionato che ha incassato il doppio di quanto incassa la serie A)?
Che non sembra la più geniale delle strade ridurre i costi (perché significa anche ridurre gli investimenti), che non è ILLECITO ricorrere al credito bancario e che il riflesso della grandezza e magniloquenza di quel calcio sta anche nel pesante indebitamento?

Tutto il contrario di quanto proposto da Lotito, insomma.

Fico.

Con la prospettiva della crescita nulla, o addirittura di un decremento nei prossimi anni, delle possibilità di spesa dei potenziali clienti, qual è la ricetta del pescemarco? Fare debiti! Investire! Prospettive di ritorno dell'investimento? Pochissime, ma vuoi mettere il gusto di spacciare il proprio mondo onirico, in cui io sì che so come si fa e quei deficienti dei presidenti di A non vogliono crescere? Ah, stolti! Hanno la possibilità di guadagnare un sacco di soldi e imitare la Premier League, ma non lo capiscono. Nel mio mondo onirico invece, quello in cui ho fatto un contratto da un milione a Diakite, Faraoni e Macheda e ho mandato via Klose e Mauri, sì che funziona tutto...

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Re:Chiacchiera, blatera e ciarla (e il nemico ti ascolta)
« Risposta #332 : Venerdì 13 Marzo 2015, 21:13:33 »
il modello dell'indebitamento all'inglese non è sostenibile qui. là funziona perché il cash flow circolante è veloce, da noi stantio, senza contare che gli introiti non da diritti tv sono ancora bassi.
perché gli inglesi si indebitano più di noi, eppur falliscono molto meno che in italia, pur avendo un sistema più attento a livello covisoc locale?
la parolina magica: credibilità.
(... e gli stadi continuano ad esser pieni e gli sponsor a coprire d'oro letteralmente tutto)

vediamo cosa ci dice zamparini, un gran mercante d'uomini sul sistema: "Il presidente del Palermo Zamparini ai microfoni di Livesicilia è tornato sulla cessione dell'attaccante uruguaiano Hernandez: "Sapete perchè una piccola società come l'Hull City ha potuto pagare 12 milioni per Hernandez, mentre in Italia nessuno ha potuto? Perchè, grazie ad un sistema di distribuzione degli introiti diverso, incassa 80 milioni l'anno' .

per la cronaca l'hull city era/è la squadra del cuore del gruppo musicale degli housemartins.
io ho conosciuto prima il gruppo, poi la squadra ... tanti anni fa.

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Re:Chiacchiera, blatera e ciarla (e il nemico ti ascolta)
« Risposta #333 : Venerdì 13 Marzo 2015, 23:06:32 »
Fico.

Con la prospettiva della crescita nulla, o addirittura di un decremento nei prossimi anni, delle possibilità di spesa dei potenziali clienti, qual è la ricetta del pescemarco? Fare debiti! Investire! Prospettive di ritorno dell'investimento? Pochissime, ma vuoi mettere il gusto di spacciare il proprio mondo onirico, in cui io sì che so come si fa e quei deficienti dei presidenti di A non vogliono crescere? Ah, stolti! Hanno la possibilità di guadagnare un sacco di soldi e imitare la Premier League, ma non lo capiscono. Nel mio mondo onirico invece, quello in cui ho fatto un contratto da un milione a Diakite, Faraoni e Macheda e ho mandato via Klose e Mauri, sì che funziona tutto...

Ma tranquillo carissimo, nessuna ricetta deficit spending da parte mia.
Ho soltanto sottolineato come in altri ambiti si ricorra a investitori esteri (da queste parti girano poco e sono guardati con sospetto) e come per realizzare certe imprese (tipo l'Atletico) ricorrano a gestioni possiamo dire disinvolte o quanto meno audaci, comunque di successo, di grande successo.
Ma se vuoi rimani pure aggrovigliato alla cura letale di questa austerity tanto casereccia, quella del buon padre di famiglia che tanto lustro sta dando al calcio italiano.

il modello dell'indebitamento all'inglese non è sostenibile qui. là funziona perché il cash flow circolante è veloce, da noi stantio, senza contare che gli introiti non da diritti tv sono ancora bassi.
perché gli inglesi si indebitano più di noi, eppur falliscono molto meno che in italia, pur avendo un sistema più attento a livello covisoc locale?
la parolina magica: credibilità.
(... e gli stadi continuano ad esser pieni e gli sponsor a coprire d'oro letteralmente tutto)

vediamo cosa ci dice zamparini, un gran mercante d'uomini sul sistema: "Il presidente del Palermo Zamparini ai microfoni di Livesicilia è tornato sulla cessione dell'attaccante uruguaiano Hernandez: "Sapete perchè una piccola società come l'Hull City ha potuto pagare 12 milioni per Hernandez, mentre in Italia nessuno ha potuto? Perchè, grazie ad un sistema di distribuzione degli introiti diverso, incassa 80 milioni l'anno' .

per la cronaca l'hull city era/è la squadra del cuore del gruppo musicale degli housemartins.
io ho conosciuto prima il gruppo, poi la squadra ... tanti anni fa.



Ah si, ricordo.
"Happy hour" tratto dall'album London 0 - Hull 4. Tipo Milano 0 - Carpi 4.
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Re:Chiacchiera, blatera e ciarla (e il nemico ti ascolta)
« Risposta #334 : Venerdì 13 Marzo 2015, 23:39:42 »
cairo non la pensa come lotito. della valle manco. corsi manco lui è d'accordo.
il fatto che Frosinone e carpi possano minare il futuro della serie A è argomento risibile, anche meschino, ma tant'è.

per cui sono 4-5 i contro e 15 quelli d´accordo; democraticamente parlando, risultato chiarissimo ! 
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Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

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Re:Chiacchiera, blatera e ciarla (e il nemico ti ascolta)
« Risposta #335 : Sabato 14 Marzo 2015, 00:00:04 »
ma passiamo ai grandi e medi bacini di utenza italici: nel calcio scritto a tavolino, con le regolette del geo marketing, servirebbero le due milanesi, le due torinesi, le due genovesi e le due romane. e sono 8 club.
poi hai napoli, palermo, firenze, bologna, direi bari, cagliari. e siamo a 14.
poi un po' di spazio al nord est: minimo minimo hellas verona e udinese. voilà ... 16.
un'altra lombarda, direi: in lombardia ci sono tanti ma tanti club. prendiamo l'atalanta? 17.
anche per creare l'atmosfera derby un'emiliana servirebbe, proprio come un affettato: famo il parma. 18.
un po' di pepe al sud e pazienza se ci scappa un raciti: catania. 19.
per la ventesima si aprono tante candidature: dall'avellino, alla salernitana (entrambe piazze arrapate), perché no la reggina.
oppure cesena, oppure una toscana (ma quanto calcio produce la toscana? a mazzi), famo il siena o il Livorno? oppure un'altra pugliese, il lecce? altra candidata potrebbe essere il padova, città ricca. l'opzione umbra non va scartata di default: perugia.
da non dimenticare manco l'ascoli, seguitissimo da uno zoccolo duro.

domanda: ma non è un copione già visto, grosso modo, in passato?

l'inghliterrra è un paese diverso: due squadre a Manchester, due a Liverpool e un mazzo di londinesi (west ham, qpr, Chelsea, arsenal TH, CP). 10 club in tre città. (poi di solito trovi le due vicine rivali del grande nord: Newcastle e Sunderland, poi le altre ... etc.).
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Re:Chiacchiera, blatera e ciarla (e il nemico ti ascolta)
« Risposta #336 : Sabato 14 Marzo 2015, 01:58:13 »
ma passiamo ai grandi e medi bacini di utenza italici: nel calcio scritto a tavolino, con le regolette del geo marketing, servirebbero le due milanesi, le due torinesi, le due genovesi e le due romane. e sono 8 club.
poi hai napoli, palermo, firenze, bologna, direi bari, cagliari. e siamo a 14.
poi un po' di spazio al nord est: minimo minimo hellas verona e udinese. voilà ... 16.
un'altra lombarda, direi: in lombardia ci sono tanti ma tanti club. prendiamo l'atalanta? 17.
anche per creare l'atmosfera derby un'emiliana servirebbe, proprio come un affettato: famo il parma. 18.
un po' di pepe al sud e pazienza se ci scappa un raciti: catania. 19.
per la ventesima si aprono tante candidature: dall'avellino, alla salernitana (entrambe piazze arrapate), perché no la reggina.
oppure cesena, oppure una toscana (ma quanto calcio produce la toscana? a mazzi), famo il siena o il Livorno? oppure un'altra pugliese, il lecce? altra candidata potrebbe essere il padova, città ricca. l'opzione umbra non va scartata di default: perugia.
da non dimenticare manco l'ascoli, seguitissimo da uno zoccolo duro.

domanda: ma non è un copione già visto, grosso modo, in passato?

l'inghliterrra è un paese diverso: due squadre a Manchester, due a Liverpool e un mazzo di londinesi (west ham, qpr, Chelsea, arsenal TH, CP). 10 club in tre città. (poi di solito trovi le due vicine rivali del grande nord: Newcastle e Sunderland, poi le altre ... etc.).
Facciamo così.
Chi ha un curriculum "europeo": Milan, Inter, Juventus, Parma, Lazio, Fiorentina, Sampdoria, Napoli. E sono già 8.
Poi quelle che vantano qualche titolo in Italia (eliminando le "vecchie glorie" decadute: Pro Vercelli, Casale, Novese, Venezia, Vado): Genoa, Torino, Bologna, fusinelventisette, Cagliari, Verona, Atalanta, Vicenza. E sono altre 8, dunque 16.
E infine quelle che sono sempre fra A e B ma non hanno mai vinto un kaiser: Udinese, Bari, Palermo, la scomparsa Triestina o il Brescia.

O ancora, prendendo l'elenco delle città più popolate:
Roma (Lazio e abusivi), Milano (Milan e Inter), Napoli, Torino (Juventus e Torino), Palermo, Genova (Sampdoria e Genoa), Bologna, Firenze (Fiorentina), Bari e Catania, Venezia, Verona, Messina, Padova, Trieste (Triestina) e... il mai stato in serie A Taranto.

È un gioco, ovviamente (devo stare sveglio)... :)

Offline Wasicu

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Re:Chiacchiera, blatera e ciarla (e il nemico ti ascolta)
« Risposta #337 : Sabato 14 Marzo 2015, 07:43:26 »
in soldoni:

1. postare le foto degli stadi del carpi e del Frosinone nulla aggiunge alla questione. abbiamo visto il cagliari con i tubi innocenti allo stadio, lo stadio ikea del siena, il brutto zaccheria (ma sempre pieno col foggia di Zeman). gli stadi italiani sono patetici nel complesso, ma adesso non possiamo certo fasciarci la testa per lo stadio del Frosinone, quando per anni il rigamonti del brescia era una vera ciofeca. (ed io al rigamonti ci ho messo pure piede). servono gli stadi nuovi e più moderni magari privati? eccome. è la scoperta dell'acqua calda. ringraziamo anche lotito per lo spunto innovativo  :D

2. in inghlterra (paese europeo con la maggior discrepanza di reddito tra la popolazione) la questione critica degli anni '80 è stata risolta dalla morte degli hooligans. andavano abbattuti, fatti fuori. come? pene repressive notevoli e innalzamento del costo dei biglietti. adesso la PL è un prodotto da middle e upper class. in Inghilterra manco  si sognano di portare il calcio a 18 squadre e addirittura hanno una B a 24. è il pease col calcio più inflazionato in assoluto visto che si gioca sempre e hanno una coppa (interna) in più. belle partite, allo stadio belli commmodi, zero insulti, tutti seduti. assomiglia quasi ad una clientela NBA.
La PL vanta il più ampio pubblico nel mondo con 989 milioni di persone. conta anche la lingua e l'inglese è la prima lingua al mondo dal punto di vista commerciale. leggo che lo United ha 43 sponsor, mentre un club medio di solito ne ha circa 25. Contratti alle stelle, sponsorizzazioni, stadi pieni? come mai? CREDIBILITA' del sistema, assente in italia. Assenza di polemiche allucinanti, regolarità del campionato, assenza di moggi e nipoti di moggi et similia. Non c'è tavecchio, supportato da lotito e galliani che poi scrive i libri e li fa comprare alla ... figc. Insomma, si evitano queste banane lascite in giro. che poi qualcuno ci cade sopra ...
Notarella a parte: i club inglesi sono notevolmente indebitati, roba da far impallidire il milan e l'inter.
numero di club falliti dal '92: 56. In italia, solo a partire dal 2002, la cifra è il doppio ... 
insomma ... è una macchina che gira a pieni regimi, ma che brucia tanti soldi e con un eccessivo ricorso al credito bancario che presenta interessi.
la mc laren può fare il botto, ma ha cash flow pazzesco dietro.

quindi in Inghilterra non c'è lo stadio del Frosinone ma non si sognano di abbassare il numero di club (44 vs i nostri 42 se considera le prime due categorie)
la differenza allora dove sta? come mai la PL non pensa ai 18 club invece che ai 20? la differenza è nella CREDIBILITA' ed onestà del movimento riconosciuto da un pubblico fedele e appassionato e da sponsor che pagano oro.
ottima peraltro la ripartizione dei diritti tv, più democratica rispetto a noi (e ... ripeto i club so 20).

la credibilità quindi va oltre il numero delle squadre partecipanti, dei bacini di utenza.
la credibilità è una delle 4 p del marketing calcistico inglese. la credibilità è valore immanente al prodotto calcio.

Giustissimo,  e secondo me il numero delle squadre partecipanti non dice nulla e
comunque la differenza di +2  -2  non dara' nessuna scossa al nostro campionato.  E '
una finta risoluzione del problema ....  e lo sanno tutti !!          Se si riduce il numero
di squadre in A ci sarà un crollo di tifo, la rosa dei giocatori diminuirà per forza e ci
sarà un campionato gestito da 2 teams solamente .... mercati ridotti  etc etc etc ....
una perdita di interesse totale ....       

CP 4.0

Re:Chiacchiera, blatera e ciarla (e il nemico ti ascolta)
« Risposta #338 : Sabato 14 Marzo 2015, 07:58:53 »
Nulla di nulla, io eviterei pure di parlarne.

se non fosse che il deferimento e' puramente pretestuoso (la frase incriminata e' 'l'Iodice sembra pure che porti sfiga visto che dove e' andato sono fallite tutte') e legato al tema del topic.

e sul silenzio il buon Palazzi ci conta.

Offline Fabio70rm

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Re:Chiacchiera, blatera e ciarla (e il nemico ti ascolta)
« Risposta #339 : Sabato 14 Marzo 2015, 08:06:07 »
Improponibile un confronto con il calcio continentale, Britannia, Germania o Spagna per tre motivi:

1) Stadi vecchi e vetusti, scomodi per guardarci la partita, mal serviti da mezzi pubblici, privi di parcheggi. E di proprietà di enti pubblici o privati che col cavolo ti ci fanno mettere le mani sopra per sbragare e ricostruire. Flaminio docet.

2) Ci piaccia o meno il fenomeno ultras è una vera piaga: le puncicate asfallitiche, i casini col Fejenoord, Raciti, Sandri...andare allo stadio è sempre più un rischio, in certi match è un vero terno al lotto con l'incolumità. E non sono episodi sporadici, purtroppo...

3) Siamo pieni di corruzione a tutti i livelli, figuriamoci nel calcio. Dove presidente del Coni che vorrebbe esautorare Lotito è l'inquisito Malagò, al centro di una inchiesta per tangenti per gli stadi dei mondiali del nuoto, con presidenti che finiscono in gattabuia per mancati versamenti erariali (Cellino),  altri che mangiano e distruggono squadre (Parma), bilanci fortemente in rosso (le milanesi, gli asfalliti) una lega dove si curano solo i propri interessi e non si sorvegliano gli impicci, si deferisce Radu per un presunto saluto romano ottenuto da un fermo immagine ingannatorio, ma si sorvola su sanzioni e indagini serie sulle gestioni allegre, vere distruggi tifo e introiti.  Per dire, una volta finita la vicenda Parma, secondo voi cosa rimarrà dell'affluenza di pubblico?

Insomma di contraddizioni ce ne stanno diverse; e sicuramente anche il "disegno" di Lotito non è esente da pecche.

Ma cercare di vendere a sponsor e tv un quadro desolante come quello sopra descritto è veramente arduo; se poi alle squadre con maggior appeal e nomea, sostituiamo i vari Carpi, Entella e Pergocrema, eccola la che il prodotto di vendita crolla come spendibilità.

Parliamoci chiaro, possiamo sopportare, da spettatori neutrali, un Cagliari - Chievo a turno. Pensate ad ogni turno dove ci sono 4/5 Cagliari - Chievo...ma ve lo fareste un abbonamento Sky/MP?? Onestamente???

Ci dev'essere l'uno e l'altro: maggior credibilità e onestà, come auspicato da ammiraglio, maggior sicurezza e vivibilità negli stadi, una serie A di qualità come chiede Lotito, introiti diversificati.

Ma non è facile....
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!