Autore Topic: Ma esiste ancora il piddino?  (Letto 5887 volte)

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Offline Frusta

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Ma esiste ancora il piddino?
« : Martedì 3 Febbraio 2015, 23:58:00 »
Ho aperto il blog di Alberto Bagnai e mi sono trovato davanti stacosa che copioeincollo qui:

QUELLI CHE
- Quelli che vestono capi molto casual, che dicono di indossare la mattina senza badarci troppo
- Quelli che fanno la spesa nella Bottega del Gusto e deridono gli sfigati che vanno al discount
- Quelli che credono di essere esperti di vini
- Quelli che il fine settimana (anzi, il week-end) vanno in una SPA
- Quelli che conoscono un ristorantino (un po' caro) dove fanno ancora la pasta e fagioli come una volta
- Quelli che al bar prendono una tisana
- Quelli che, quando bevono una birretta, deve essere artigianale
- Quelli che amano il popolo che soffre (e odiano il popolo quando non soffre)
- Quelli che gli italiani hanno vissuto al di sopra delle loro possibilità
- Quelli che bisogna fare sacrifici ancora per un po'
- Quelli che siamo quasi fuori dal tunnel
- Quelli che l'anno prossimo ci sarà la ripresa
- Quelli che dicono: Sacche di malessere; Nel medio termine; Bisogna essere positivi
- Quelli che ne sanno sempre più di te
- Quelli che quando parli fanno sempre no
- Quelli che Monti ci ha salvati
- Quelli che ringraziano Napolitano che ci ha salvati chiamando Monti
- Quelli che ci può salvare solo più Europa
ECCO: QUELLI SONO I PIDDINI


Non so voi, ma penso che con l'avvento del renzismo sto tipo di personaggio un po' fané, in perenne bilico fra prosopopea e depressione già non esista più.

In alri termini Renzi, oltre ad aver messo Berlusconi davanti alla triste sbarra della di lui anagrafe sta mettendo, rapidissimamente, fuori moda anche il nannimorettismo girotondino.

E' una impressione solo mia?

Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Giglic

Re:Ma esiste ancora il piddino?
« Risposta #1 : Mercoledì 4 Febbraio 2015, 07:03:43 »
Questo è quello che percepivano "altri" e non è mai esistito, se non nell'odio di chi odia la sinistra (e soprattutto che crede che la sinistra sia quella).

PS: l'autore del blog (Frusta, hai la brutta abitudine di non divulgare, anche se la capisco bene) è "Professore associato di Politica economica, Facoltà di Economia, Uni. G.D’Annunzio, Pescara", come si presenta lui. La Bottega del gusto, la SPA nei fine settimana (e week end lo dice lui nel suo lavoro, visto quanto parla inglese) ed il ristorante un po' caro LUI se li può permettere. Io, di sinistra, no. quindi tengo in considerazione le sue parole quanto quelle di Garcia sugli arbitri.

PPS: Scrive il blog sul fattoquotidiano.it, sito del quotidiano che io compro e che Frusta detesta. Tanto per dire che leggere ciò su cui non si è d'accordo fa bene, mentre leggere solo ciò che ci piace è rilassate per la testa, e deleterio per le idee.

Offline aquilafelyx

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Re:Ma esiste ancora il piddino?
« Risposta #2 : Mercoledì 4 Febbraio 2015, 08:50:25 »
Impervia è la strada per abbattere i pregiudizi

http://blog.ilgiornale.it/bagnai/2015/02/03/ce-un-clandestino-a-bordo/
M'illumino di Lulic

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Offline MCM

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Re:Ma esiste ancora il piddino?
« Risposta #3 : Mercoledì 4 Febbraio 2015, 09:19:49 »
Bagnai è una delle poche voci seriamente indipendenti nel panorama dell' informazione e in quello accademico italiano.
Un uomo autenticamente di sinistra, che lotta contro il vero nemico dei lavoratori e del popolo e attacca brutalmente e giustamente chi ha incanalato la protesta in binari morti congeniali solo al potere costituito.
I sinistrati italioti, con le loro patologie politiche, come l’antifascismo in palese assenza di fascismo, come insegna Costanzo Preve, gettano solo acqua al mulino dei "padroni" con il loro "divide et impera".
Per questi utili idioti è fascista sia la ue che Putin(straeletto democraticamente da 2 decenni), la Cina, la Roussef.
Cosa c’è di meglio per un "padrone", che avere contro un “ribelle” che si ribella verbalmente sia contro di lui, che contro i suoi più importanti nemici?


ThomasDoll

Re:Ma esiste ancora il piddino?
« Risposta #4 : Mercoledì 4 Febbraio 2015, 10:18:10 »
Mai visto un simile coacervo di luoghi comuni. Quindi questo sarebbe lo spacchettamento di quello che per sintesi si definisce radical chic?
Stanno messi maluccio.
La persona più radicata nel PD che conosco, ex dirigente PCI e chiaro intellettuale di sinistra:

- magna trippa e polenta
- scorreggia fragorosamente
- si veste di panni vecchi e lisi accozzando colori in modo assurdo
- ritiene che la musica si sia fermata al 1971
- guarda solo calcio alla tele
- tromba tutto quello che cammina
- si scaccola in pubblico
- bestemmia in pubblico
- ha un maggiolino che ha fatto 768mila chilometri con le quattro chiappe devastate dall'urto contro gli spigoli dei muri
- fa battute salaci su tutta la dirigenza del piddì
- ride.

La gente tiene dei blog e non ha un cazzo da scrivere, del resto la pagheranno anche bene, giusto che si guadambi i soldi.
Non credo che i lettori del Fatto Quotidiano, comunque, vengano da scaffali diversi, quindi se luogo comune ha da esse trattasi di lancio di boomerang...

Offline Arch

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Re:Ma esiste ancora il piddino?
« Risposta #5 : Mercoledì 4 Febbraio 2015, 10:59:40 »
Ammazza che ammucchiata di stereotipi! Il fascismo non esiste? Mah. Forse quello del fez e dell'eja eja (anche se residualmente ancora è praticato), ma è vivissimo e imperante un altro fascismo: quello che attiene ai comportamenti, alla mentalità, al pensiero, quello che intercetta teorie e prassi che vanno da Forza Nuova a casapound, dalle periferie degradate ai temi etici ultraoscurantisti, dalle curve a certe suggestioni renziane e tanto altro ancora. Figurati che qualcosa rimbalza pure in certi interventi qui sul forum!

baol

Re:Ma esiste ancora il piddino?
« Risposta #6 : Mercoledì 4 Febbraio 2015, 11:00:33 »
...
QUELLI CHE
- Quelli che vestono capi molto casual, che dicono di indossare la mattina senza badarci troppo
- Quelli che fanno la spesa nella Bottega del Gusto e deridono gli sfigati che vanno al discount
- Quelli che credono di essere esperti di vini
- Quelli che il fine settimana (anzi, il week-end) vanno in una SPA
- Quelli che conoscono un ristorantino (un po' caro) dove fanno ancora la pasta e fagioli come una volta
- Quelli che al bar prendono una tisana
- Quelli che, quando bevono una birretta, deve essere artigianale
- Quelli che amano il popolo che soffre (e odiano il popolo quando non soffre)
- Quelli che gli italiani hanno vissuto al di sopra delle loro possibilità
- Quelli che bisogna fare sacrifici ancora per un po'
- Quelli che siamo quasi fuori dal tunnel
- Quelli che l'anno prossimo ci sarà la ripresa
- Quelli che dicono: Sacche di malessere; Nel medio termine; Bisogna essere positivi
- Quelli che ne sanno sempre più di te
- Quelli che quando parli fanno sempre no
- Quelli che Monti ci ha salvati
- Quelli che ringraziano Napolitano che ci ha salvati chiamando Monti
- Quelli che ci può salvare solo più Europa
ECCO: QUELLI SONO I PIDDINI

...

Un po' come descrivere un moderato di destra riferendosi al Gaetano Maria Barbagli di "Fascisti su marte".


Mai visto un simile coacervo di luoghi comuni. Quindi questo sarebbe lo spacchettamento di quello che per sintesi si definisce radical chic?
Stanno messi maluccio.
...

La gente tiene dei blog e non ha un cazzo da scrivere, del resto la pagheranno anche bene, giusto che si guadambi i soldi.

In effetti...


Offline aquilafelyx

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Re:Ma esiste ancora il piddino?
« Risposta #7 : Mercoledì 4 Febbraio 2015, 11:12:46 »
Ho aperto il blog di Alberto Bagnai e mi sono trovato davanti stacosa che copioeincollo qui:

QUELLI CHE
- Quelli che vestono capi molto casual, che dicono di indossare la mattina senza badarci troppo
- Quelli che fanno la spesa nella Bottega del Gusto e deridono gli sfigati che vanno al discount
- Quelli che credono di essere esperti di vini
- Quelli che il fine settimana (anzi, il week-end) vanno in una SPA
- Quelli che conoscono un ristorantino (un po' caro) dove fanno ancora la pasta e fagioli come una volta
- Quelli che al bar prendono una tisana
- Quelli che, quando bevono una birretta, deve essere artigianale
- Quelli che amano il popolo che soffre (e odiano il popolo quando non soffre)
- Quelli che gli italiani hanno vissuto al di sopra delle loro possibilità
- Quelli che bisogna fare sacrifici ancora per un po'
- Quelli che siamo quasi fuori dal tunnel
- Quelli che l'anno prossimo ci sarà la ripresa
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Non so voi, ma penso che con l'avvento del renzismo sto tipo di personaggio un po' fané, in perenne bilico fra prosopopea e depressione già non esista più.

In alri termini Renzi, oltre ad aver messo Berlusconi davanti alla triste sbarra della di lui anagrafe sta mettendo, rapidissimamente, fuori moda anche il nannimorettismo girotondino.

E' una impressione solo mia?

Austerità, frugalità e sobrietà  le nuove parole d'ordine, tutto quello che era l'ostentazione di una superiorità culturale è stato riposto al sicuro nelle cassette di sicurezza delle amiche banche,  tornerà alla ribalta per la durata dell'Expo milanese, non perderebbero per nulla al mondo l'occasione per sfoggiare quel maglioncino di cashmere un po' vintage mentre sorreggiano uno sciroppo di tamarindo dell'Andhra Pradesh
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Offline Wild Bill Kelso

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Re:Ma esiste ancora il piddino?
« Risposta #8 : Mercoledì 4 Febbraio 2015, 11:17:59 »
Mah...
Cosa? È finita? Hai detto finita? Non finisce proprio niente se non l'abbiamo deciso noi. È forse finita quando i tedeschi bombardarono Pearl Harbour? Col cazzo che è finita! E qui non finisce, perché quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.

Giglic

Re:Ma esiste ancora il piddino?
« Risposta #9 : Mercoledì 4 Febbraio 2015, 11:24:25 »
Mah...

Il commento migliore. Class is not water  ;D

(Ciao disgraito!)

Offline fish_mark

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Re:Ma esiste ancora il piddino?
« Risposta #10 : Mercoledì 4 Febbraio 2015, 11:39:54 »
Ho aperto il blog di Alberto Bagnai e mi sono trovato davanti stacosa che copioeincollo qui:

QUELLI CHE
- Quelli che vestono capi molto casual, che dicono di indossare la mattina senza badarci troppo
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- Quelli che il fine settimana (anzi, il week-end) vanno in una SPA
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- Quelli che al bar prendono una tisana
- Quelli che, quando bevono una birretta, deve essere artigianale
- Quelli che amano il popolo che soffre (e odiano il popolo quando non soffre)
- Quelli che gli italiani hanno vissuto al di sopra delle loro possibilità
- Quelli che bisogna fare sacrifici ancora per un po'
- Quelli che siamo quasi fuori dal tunnel
- Quelli che l'anno prossimo ci sarà la ripresa
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- Quelli che ne sanno sempre più di te
- Quelli che quando parli fanno sempre no
- Quelli che Monti ci ha salvati
- Quelli che ringraziano Napolitano che ci ha salvati chiamando Monti
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Non so voi, ma penso che con l'avvento del renzismo sto tipo di personaggio un po' fané, in perenne bilico fra prosopopea e depressione già non esista più.

In alri termini Renzi, oltre ad aver messo Berlusconi davanti alla triste sbarra della di lui anagrafe sta mettendo, rapidissimamente, fuori moda anche il nannimorettismo girotondino.

E' una impressione solo mia?

No, ma Renzi non è la soluzione.  Anzi: è il contrario.

In ogni caso, seguo Bagnai con molta attenzione e partecipazione. Andrebbe seguito molto di più a sinistra come a destra.
Contesta il vincolo esterno, la nostra scarsa per non dire inesistente percezione dei nostri interessi, anche nazionali (una bestemmia per la sinistra), l'europeismo come mantra senza alcuna considerazione dei suoi costi, la necessità di riflettere sul fallimento dell'euro.
Sarebbe opportuna una tavola rotonda tra Bersani e Bagnai, o almeno tra Fassina e Bagnai, ma so che non accadrà.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia

Offline MCM

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Re:Ma esiste ancora il piddino?
« Risposta #11 : Mercoledì 4 Febbraio 2015, 11:51:03 »
I pochi residui di "sinistra" (metto sempre tra parentesi perché sono termini giustamente oramai superati. Ci sono gli interessi della nazione e contro la nazione, non la sinistra e la destra) in Italia sono appannaggio di Salvini.
Quando Bagnai questo autunno organizzava a Pescara un forum sull' Europa invitando varie personalità accademiche italiane e non, c'era solo Salvini.
Salvini eh!, non uno statista pluririconosciuto.

La "sinistra" italiota non esiste più.
O meglio esiste...e il suo presidente è RenzieMottarello.

Noi, invece, preferiamo morire socialisti :D

Offline aquilafelyx

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Re:Ma esiste ancora il piddino?
« Risposta #12 : Mercoledì 4 Febbraio 2015, 12:04:37 »
Una gran parte di quelli di "sinistra" quando li metti di fronte alle loro contraddizioni comincia a mostrare notevoli segni di incoerenza ed ipocrisia, a parte la spiccata capacità di non capire una mazza di quello che leggono rifuggono ossessivi nei comportamenti tipici del branco.
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Offline BobLovati

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Re:Ma esiste ancora il piddino?
« Risposta #13 : Mercoledì 4 Febbraio 2015, 12:07:20 »
 :D


sembra un po´ la barzelletta del pugile che, pestato dall´avversario, torna all´angolo e dice all´allallenatore:
" hai da vede come j´ho ridotto la mano, a forza de pistamme " 

 :P

È proprio vero che la possibilità che abbiamo tutti di comunicare è importante   
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

baol

Re:Ma esiste ancora il piddino?
« Risposta #14 : Mercoledì 4 Febbraio 2015, 12:14:58 »
Uno "de sinsitra", dato che si parla di "PIDDINI ai tempi del Renzismo", vi direbbe che siete andati parecchio OT...
 ;)

Offline aquilafelyx

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Re:Ma esiste ancora il piddino?
« Risposta #15 : Mercoledì 4 Febbraio 2015, 12:21:43 »
Uno "de sinsitra", dato che si parla di "PIDDINI ai tempi del Renzismo", vi direbbe che siete andati parecchio OT...
 ;)

'n sai com'è, una volta che metti in campo l'arma di distruzione di massa di ogni discussione è utile fargli notare che stanno parlando di loro stessi.
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Offline fish_mark

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Re:Ma esiste ancora il piddino?
« Risposta #16 : Mercoledì 4 Febbraio 2015, 12:21:48 »
Che poi la riflessione sui PIDDINI nasce da questo post nel blog di Bagnai (ci sono anche i grafici, per gli appassionati del genere)


I piddini e la famiglia: riflessioni su educazione e istruzione

...una cosa mi inquieta, o forse mi desta ammirazione, nei piddini difensori del progetto eurista: il loro grande attaccamento alla famiglia. Lo abbiamo visto con Biasco, lo abbiamo visto con Moro. Poco fa, su Twitter, si è affacciato l'esponente di un'altra dinastia "de sinistra": Sylos-Labini. Del padre ricordo un simpatico libriccino negli anni '70, nel quale si sosteneva che l'inflazione in Italia dipendeva in modo sostanziale dall'inefficienza del sistema distributivo (alias: commercio). Mi ha sempre affascinato la fiducia dei para-bolscevichi italiani nelle virtù salvifiche della concorrenza (da perseguire, si intende, favorendo il radicamento di oligopoli esteri)! In effetti, dopo aver sterminato il commercio di prossimità, e aver ceduto all'estero la GDO (l'aristocrazia piddina, del resto, disprezza da decenni questo paese di mandolinisti...), ora siamo in deflazione: non so se sia un bel risultato, ma almeno è coerente col modello. Il figlio è uno che passa la vita a occuparsi di cose che non mi interessano, ma sono senz'altro molto importanti, e di cose che non dovrebbero interessarlo, e sono diventate importanti solo da poco, da quando la gente muore per scelte economiche "errate" (chi mi segue sa cosa ne penso).

A me non interessa, per coscienza dei miei limiti, la fisica, e a lui non dovrebbe interessare, se fosse cosciente dei suoi limiti, l'economia.

A queste persone dico una, ed una sola cosa. Andrà a finire come dico io da quattro anni. Quindi non rompetemi i coglioni. Alla fine la gente si ricorderà di chi si è battuto per sconfessare le menzogne dei media (mentre voi, allineati e coperti, non facevate niente), di chi ha avuto il coraggio di mettersi contro la propria professione per denunciare un fallimento annunciato (mentre voi, allineati e coperti, pensavate alle vostre carriere), di chi si è speso per fare divulgazione, per avvicinare i cittadini ai risultati della ricerca, anche a costo di dedicare meno tempo alle pubblicazioni "presentabili" (mentre voi, nei vostri cazzo di laboratori, vi perdevate in un allucinato delirio di autoreferenzialità).

Voi non avete fatto niente, forse perché siete il niente.

Siete gli inutili intelligenti che hanno prestato il proprio "prestigio" intellettuale a un esercito di utili idioti. Siete la banalità del bene. Datemi retta: vivete la vostra vita, e passate al largo. Mi fate un pochino (ma solo un pochino) ribrezzo, non vi apprezzo in modo soverchio, né umanamente né intellettualmente. Posso dirvelo? Senza offesa, naturalmente. Siete molto bravi a fare il vostro compitino, per carità, ma vi manca una cosa: l'umanità. Siete caporali, e tali sarete in aeternum: di voi non resterà nulla.

No, scusate: sono stato ingeneroso. Resteranno la laudatio del modello alemanno, o gli spottoni elettorali fatti a quel perdente fascista di Bersani, quel terrorista pezzente per il quale "avremmo fatto la spesa con la carriola" (mentecatto)! Questo è l'ideale politico dei Sylos-Labini: un cialtrone demagogo populista che mente a man salva agli elettori sovvertendo qualsiasi possibile evidenza empirica (salvo svegliarsi, lui e i suoi, dopo una bella randellata elettorale e una discreta scarica di ceffoni da Renzi). Ma loro sono quelli bravi, quelli di sinistra. Non hanno capito, perché nei libri di fisica non c'è scritto, che un politico di sinistra che mente consegna il paese alle destre fasciste. Non l'hanno capito, perché non gliel'ha detto il Manifesto! E naturalmente non lo vedono perché non hanno occhi.

Hanno però capito che la colpa è tutta e sola di "abberluscone". Semplice, no? Ma quale sia stato il punto di svolta, chi sia stato il killer dell'università italiana, ce lo ricordiamo tutti. Guarda caso, anche lui veniva da una importante famiglia: Berlinguer. Sì, il fratello (o il cugino? Non lo so e non mi va nemmeno di googlarlo) di quello dell'austerità, di quello che Caffè non apprezzava moltissimo (come non apprezzava il conformismo dei media). Questo però su ROARS non si può dire. La colpa deve, per precetto ideologico, essere di Berlusconi e dei suoi ministri.

Ma è proprio così? La linea filogovernativa di ROARS (rigorosamente se il governo è "de sinistra") e la reductio ad Berlusconem sono giustificate? Vi faccio vedere un grafico che feci alcuni anni addietro, nel 2005,quando il Berlu era al governo, la gente cominciava a capire cose fosse stata la riforma Berlinguer del 2000 (il famoso 3+2=0, che tanto piace - per motivi di contiguità dinastica - ai rampolli adepti del 2+2=5), e naturalmente la colpa, se eri "de sinistra", doveva essere tutta dei tagli di abberluscone o della riforma della Gelmini. Pubblicai questo grafico nella mia homepage (all'epoca non avevo un blog):


Cosa si vede? Si vede che il più massiccio taglio di spesa pubblica all'istruzione (ma loro direbbero "educazione", perché sono molto educati e non dicono le parolacce), è avvenuto subito dopo la crisi del 1992, che è stata presa a pretesto non solo per smantellare il diritto al lavoro, nelle forme che sapete e abbiamo discusso (eliminazione della scala mobile, accordi di luglio 1993 sulla "concertazione"), ma anche per iniziare il percorso di distruzione del sistema educativo italiano. Sappiamo, perché esiste una letteratura scientifica in proposito (non pubblicata, e me ne spiace, sulle riviste di fisica, ma su quelle di economia e di scienze politiche), che l'adozione del cambio fisso (in quel caso, lo Sme credibile) serve proprio a provocare "shock" di questo tipo, da gestire con la logica della shock economy: a monte di ogni FATE PRESTO del Napoletano di turno, c'è sempre un aggancio valutario, e se cinque anni fa lo dicevo solo io (e non avevo nemmeno letto ancora Roberto Frenkel su CJE), oggi, come sapete, ce lo confessa perfino la Troika!

Ma tutto questo Sylos-Labini, nonostante sia figlio d'arte, sdegna di farlo entrare nel non molto affollato circolo della sua appercezione. Nel tinellino buono di Roars si invita l'importante economista Iodice a dire che più Europa ci salverà. Zero pubblicazioni, ma tanto, si sa, la bibliometria non è una scienza esatta, per cui, pur di non scalfire la corazza dei propri pregiudizi (che poi, si sa, il carrozziere costa!), meglio ascoltare un "economista" che sta alla sinistra come Oscar Giannino alla destra!

Ma approfondiamo, che ne vale la pena. Quando sono avvenuti i tagli? Be', in quel periodo abberluscone ha regnato per mezzo anno: dal maggio 1994 al gennaio 1995. I dati li vedete. Allora: è stato lui, o sono stati i "padri nobili" del progetto eurista a tirar giù la spesa per istruzione?

Intendiamoci: io non sono, e credo voi lo sappiate, un apologeta del Berlu. Ho una compassionevole simpatia per i suoi hobby d'antan (anche se il mio fisico, e anche la mia morale, e anche il mio portafoglio, non mi permettono di praticarli!), verso i quali non ho particolari chiusure bacchettone. Ho tutte le perplessità che avete voi su come sia andato al potere, con quali soldi, ecc. Però i dati mi dicono che il vero sfacelo dell'istruzione italiana, la riduzione di 0.6 punti di Pil della spesa, sono da attribuire ad altre persone e soprattutto ad altre logiche. Non è perché Berlusconi scopava che è stata tagliata la spesa all'istruzione. È perché governi collusi con interessi esteri stavano cooperando al progetto europeo.

Guardate che una cosa simile non è successa da nessun'altra parte: solo i Gauleiter della marca italiana sono stati capaci di tanto, e lo vedete da questo grafico, che vi permette di apprezzare, oggi, quanto sia stato devastante il loro impatto:



Fonte (con la quale potete ricostruire anche il grafico precedente). Qualcun altro vuole chiedermi qual è la fonte? Sono alcuni anni che vi sto insegnando a usare Eurostat. Fateci un giro, è fichissimo!

Il calo della quota istruzione sulla spesa pubblica italiana è un unicum nel mondo occidentale (somiglia molto al crollo della quota salari tedesca post riforma Hartz, se ci fate caso), e grazie lo dobbiamo dire a Ciampi, Amato e Dini che hanno effettuato i tagli, e a Prodi, D'Alema e Amato che si son ben guardati dal tornare indietro. Certo, Berlu li ha mantenuti. Non solo: se volete ha fatto anche di peggio. Intanto, con lui crolla il rapporto fra spesa per istruzione e spesa per difesa. E poi, notate bene, quando nel 2009 il rapporto fra spesa per istruzione e Pil è salito ovunque, perché ovunque è crollato il Pil, in Italia è salito di meno, nonostante il Pil fosse crollato di più: segno che "abberluscone" stava facendo anche lui i compiti a casa della Merkel, riducendo le spese "inutili". Però, durante il suo vero regno, quello dal 2001 al 2006, la spesa per istruzione in Italia ha tenuto botta, mentre ad esempio in Germania si stava ridimensionando (e così nella media dell'Eurozona).

Ma che ci volete fare? Dire a un rampollo dell'aristocrazia piddina che i veri tagli alla spesa per istruzione sono stati fatti dai padri nobili del progetto europeo, e in virtù di questo progetto, anziché da abberluscone, è come dirgli che nel regno del demonio abberluscone il rapporto debito pubblico/Pil stava calando, per cui, ancora una volta, la dinamica del debito, come tanti altri fondamentali macroeconomici, non dipendeva dalle scopate del satrapo di Arcore, che in fondo a livello macro ha fatto molti meno danni di quanti non ne abbia fatti al suo matrimonio (per esempio). Sapete che c'è? In un sistema espressamente concepito dalle élite europee - cui ROARS plaude - per spossessare i cittadini del controllo sui processi politici, un governante che si fa bellamente ed esclusivamente i cazzi suoi, come il Berlu, forse, alla fine, è meno pericoloso di Gauleiter mandati per fare gli interessi di altri paesi.

Questo almeno mi pare dicano i grafici che vi riporto, insieme a tante altre evidenze che abbiamo raccolto e discusso nel blog di economia più letto in Italia e nei libri di economia più venduti degli ultimi due anni (dopo quello di Steve Jobs, ovviamente)...


Devo avere compassione di tante persone che incontro. Non la sprecherò per chi, nato in un ambiente privilegiato, ne approfitta per arroccarsi nei propri privilegi, rifiutando il confronto coi dati.

Suggerisco un profilo basso. Molte cose stanno per cambiare.

Buon lavoro e buona fortuna.


(...ah, naturalmente, caro rampollo, io non sono un fisico, ma penso che se lancio un sampietrino quello arriva dall'altra parte della barricata spinto dall'aria mossa dal mio braccio. Come dici? È una concezione un po' antiquata? Sì, ne sono conscio, ma almeno è aristotelica! La tua visione dell'economia è altrettanto antiquata - povero papà - però non rispetta nemmeno un minimo di logica formale. Quindi, facciamo così, dividiamoci il lavoro: tu fai il tuo, io faccio il mio, e se dico che a ROARS non avete capito un cazzo delle dinamiche macro che hanno portato il sistema universitario al collasso (pur avendo fatto un eccellente e meritorio lavoro di debunking a livello micro), se dico che state all'analisi della crisi dell'università come Travaglio sta all'analisi della crisi di questo paese, se dico che siete dei fantastici botanici, con meravigliosi erbari pieni di foglie, ma incapaci di distinguere un ciliegio da una sequoia a colpo d'occhio, o ti prendi queste parole e cuccia lì, o mi porti dei dati diversi da questi. Ovviamente dovrai inventarli, ma se dopo aver studiato tanto non sai nemmeno far questo!... Pax et bonum, e stai sereno: ora che Berlusconi non scopa più, vedrai come miglioreranno le cose: ci pensa la Giannini, che è figlia di un partito "presentabile"...)

un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia

ThomasDoll

Re:Ma esiste ancora il piddino?
« Risposta #17 : Mercoledì 4 Febbraio 2015, 12:24:09 »
Una gran parte di quelli di "sinistra" quando li metti di fronte alle loro contraddizioni comincia a mostrare notevoli segni di incoerenza ed ipocrisia, a parte la spiccata capacità di non capire una mazza di quello che leggono rifuggono ossessivi nei comportamenti tipici del branco.

Almeno sanno leggere. A destra i più fanno ancora le stanghette...
;)

Offline aquilafelyx

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Re:Ma esiste ancora il piddino?
« Risposta #18 : Mercoledì 4 Febbraio 2015, 12:24:34 »
Uno "de sinsitra", dato che si parla di "PIDDINI ai tempi del Renzismo", vi direbbe che siete andati parecchio OT...
 ;)

'n sai com'è, una volta che mettono in campo l'arma di distruzione di massa di ogni discussione è utile fargli notare che stanno parlando di loro stessi.
M'illumino di Lulic

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Offline fiDelio

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Re:Ma esiste ancora il piddino?
« Risposta #19 : Mercoledì 4 Febbraio 2015, 12:25:20 »
Mai visto un simile coacervo di luoghi comuni.

Condivido.

Sono più o meno gli stessi che qualche anno fa venivano appiccicati ai poveri "coglioncelli" di destra.
Solo che allora faceva tanto ridere.
#Liberate I Laziali

"Ancora date retta a quegli stronzi dei giornalisti?"

"Se un giorno dovessi fare un trapianto di cervello, vorrei quello di un giornalista sportivo. Perché so che non è mai stato usato"