Autore Topic: Mercato estivo 2015  (Letto 350129 volte)

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Offline Andre

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Re:Mercato estivo 2015
« Risposta #540 : Martedì 16 Giugno 2015, 17:56:33 »
certamente Mauri e Klose non possono essere titolari inamovibili

detto questo, i freddi numeri (tenendo conto del solo Campionato) dicono che:

Mauri
migliore stagione in assoluto per gol (9)
seconda stagione in assoluto per gol+assist (9+2), meglio solo nel 2010/2011 (6+9)

Klose
seconda stagione in Italia per gol (13)
migliore stagione in assoluto per gol+assist (13+7), a pari merito con il 2011/2012
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline gentlemen

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Re:Mercato estivo 2015
« Risposta #541 : Mercoledì 17 Giugno 2015, 12:11:56 »
Voglio i giocatori che provengono dal nostro settore giovanile, va bene comprare il potenziale campione, ma il giocatore "normale", l'ossatura, deve provenire dal nostro vivaio, bisogna costruire ed alimentare il Senso d'Appartenenza, BASTA con i giocatori mercenari alla Hernanes, a quelli che dichiarano che vengono alla Lazio ed in Italia perché vogliono migliorarsi, facendo capire che dopo due anni aspirano ad andare in squadre più ricche....BASTA MERCENARI, BASTA PROSTITUTE del pallone, voglio il senso d'appartenenza, alla società, ai nostri simboli, alla Città....vedendo la Primavera sembra di vedere il VERO CALCIO, e non questa massa di mercenari con i loro agenti che sono pronti solo a succhiare soldi; le eccezioni le farei solo per quelli che davvero sono di altissimo livello, i campioni alla Veron, De Vrij, Felipe Anderson, giocatori che ragionano da ascari, pronti a pensare solo alla loro carriera, ma che cmq fanno la differenza e che poi possono darti dei guadagni con la loro cessione, ma l'ossatura della squadra deve essere fatta di giocatori LAZIALI, nati o divenuti, tipo Almeyda o Simeone.

Offline carpelo

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Re:Mercato estivo 2015
« Risposta #542 : Mercoledì 17 Giugno 2015, 12:14:33 »
Anche io voglio 11 De Silvestri!

Offline gentlemen

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Re:Mercato estivo 2015
« Risposta #543 : Mercoledì 17 Giugno 2015, 12:26:13 »
Anche io voglio 11 De Silvestri!
Io no, non parlo della Lazialità, o di cose retoriche, parlo del senso d'appartenenza, che vuol dire pure un giocatore che sta 3-4 anni e poi considera il suo ciclo finito, ci sta, è normale, nella juve ci sono Marchisio, chiellini, bonucci, buffon, anche noi abbiamo Candreva, Mauri, Ledesma, Radu, ad esempio....sono stufo di giocatori che dopo 7-8 partite fatte bene già parlano o fanno parlare di Manchester United, Real...e cltri club....BIGLIA HA GIOCATO BENE UN SOLO CAMPIONATO, uno solo CA@@O (!!!!), L'ALTRO CAMPIONATO TRA INFORTUNI E PRESTAZIONI SOTTO LA MEDIA, NON LO ABBIAMO PROPRIO VISTO, l'abbiamo preso dal campionato belga, e dopo un anno già rompe le palle...e goditi la città di Roma, goditi i soldi che hai e che avrai, perché la Lazio gli proprorrà un aumento, invece subito fanno le puttane, pronti a cambiare casa, città, squadra....come se uno si fidanza con una ragazza e questa dopo uno/due anni ti molla perché conosce uno che ha più soldi e più prestigio....e che cavolo, se si da tanta e solo importanza al danaro, come si può pretendere che i campionati siano regolari ?
Altro esempio, Felipe Anderson, è stato preso a 20 anni quasi, un anno di nulla, quest'anno è esploso, ha 22 anni, e ca@@ mi aspetto che stai con noi altri 4-5, poi a 27-28 anni si può anche desiderare una nuova esperienza, ma un minimo di senso d'appartenenza si deve avere....
Hernanes non mi ha deluso perché è andato via, ci può stare, ma perché è voluto andare via a gennaio, a campionato in corso, fegandosene dei compagni, della squadra, di aiutare la squadra a rimontare in campionato-
Basta con le PUTTANE DEL CALCIO.

Offline Wasicu

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Re:Mercato estivo 2015
« Risposta #544 : Mercoledì 17 Giugno 2015, 12:49:19 »
Io no, non parlo della Lazialità, o di cose retoriche, parlo del senso d'appartenenza, che vuol dire pure un giocatore che sta 3-4 anni e poi considera il suo ciclo finito, ci sta, è normale, nella juve ci sono Marchisio, chiellini, bonucci, buffon, anche noi abbiamo Candreva, Mauri, Ledesma, Radu, ad esempio....sono stufo di giocatori che dopo 7-8 partite fatte bene già parlano o fanno parlare di Manchester United, Real...e cltri club....BIGLIA HA GIOCATO BENE UN SOLO CAMPIONATO, uno solo CA@@O (!!!!), L'ALTRO CAMPIONATO TRA INFORTUNI E PRESTAZIONI SOTTO LA MEDIA, NON LO ABBIAMO PROPRIO VISTO, l'abbiamo preso dal campionato belga, e dopo un anno già rompe le palle...e goditi la città di Roma, goditi i soldi che hai e che avrai, perché la Lazio gli proprorrà un aumento, invece subito fanno le puttane, pronti a cambiare casa, città, squadra....come se uno si fidanza con una ragazza e questa dopo uno/due anni ti molla perché conosce uno che ha più soldi e più prestigio....e che cavolo, se si da tanta e solo importanza al danaro, come si può pretendere che i campionati siano regolari ?
Altro esempio, Felipe Anderson, è stato preso a 20 anni quasi, un anno di nulla, quest'anno è esploso, ha 22 anni, e ca@@ mi aspetto che stai con noi altri 4-5, poi a 27-28 anni si può anche desiderare una nuova esperienza, ma un minimo di senso d'appartenenza si deve avere....
Hernanes non mi ha deluso perché è andato via, ci può stare, ma perché è voluto andare via a gennaio, a campionato in corso, fegandosene dei compagni, della squadra, di aiutare la squadra a rimontare in campionato-
Basta con le PUTTANE DEL CALCIO.

Ma infatti se ci danno 41 testoni come si dice,  Biglia puo' anche andare che ne comperi 3
di giocatori giovani- forti in cui uno ti viene fuori come Biglia .. e forse anche meglio di lui.   
Vero, Biglia si e' visto solo il secondo anno e forse dopo il primo si voleva anche dare via .. le
cose stanno cosi' senza false ipocrisie ....

Offline Matita

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Re:Mercato estivo 2015
« Risposta #545 : Mercoledì 17 Giugno 2015, 13:03:03 »
Gentlemen mo biglia è na puttana?
Ma na regolata?

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Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

darienzo

Re:Mercato estivo 2015
« Risposta #546 : Mercoledì 17 Giugno 2015, 13:27:36 »
Insultare in modo GRATUITO i nostri tesserati deve essere proprio divertente.

Poi tutta 'sta lazailità de Almeyda e Simeone rispetto a tanti altri, boh

darienzo

Re:Mercato estivo 2015
« Risposta #547 : Mercoledì 17 Giugno 2015, 14:39:36 »

Offline DinoRaggio

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Re:Mercato estivo 2015
« Risposta #548 : Mercoledì 17 Giugno 2015, 15:12:16 »
La scorsa stagione, cioè il 2013 / 2014 (soprattutto per quanto riguarda il girone d'andata) non fa testo. Con Petkovic cambiavamo modulo due volte a partita, e non è facile per alcun giocatore inserisrsi bene in questo contesto. Non a caso, appena la squadra ha trovato un minimo di stabilità sia in campo che nello spogliatoio, il valore di Biglia e Felipe Anderson è venuto fuori. Ora (se resteranno alla Lazio) li aspetta la prova più difficile: superare indenni la SSS (Sindrome della Seconda Stagione ovvero, per dirla alla Laziale, la Sindrome di Zarate).

Sul senso di appartenenza, credo che il 95% dei calciatori odierni vada dove li porta il portafogli, ma non li chiamerei puttane, bensì professionisti. Il XXI secolo è il secolo del dio denaro, i calciatori non fanno eccezione.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline franz_kappa

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Re:Mercato estivo 2015
« Risposta #549 : Mercoledì 17 Giugno 2015, 15:20:51 »
[...]
Basta con le PUTTANE DEL CALCIO.
Espressione forte, quella di gentlemen, ma che non va intesa in senso assoluto né tantomeno diretto, secondo la mia impressione.
Non mi pare gentlemen intendesse rivolgersi direttamente a Biglia, tanto più che la chiosa viene dopo alcune righe su Hernanes (la cui condotta, direi, non è stata proprio esemplare in sede di 'distacco' dalla Lazio). Il suo, piuttosto, è uno sfogo accalorato nei confronti di quelli che potrebbero essere definiti, in modo meno brutale, "mercenari" e che lui apostrofa come "puttane".
Chiuderei la questione qui, senza troppo starci a dibattere. E, comunque, quoto il sempre ottimo DinoRaggio.

[...]
Sul senso di appartenenza, credo che il 95% dei calciatori odierni vada dove li porta il portafogli, ma non li chiamerei puttane, bensì professionisti. Il XXI secolo è il secolo del dio denaro, i calciatori non fanno eccezione.

P.s.= Magari si potrebbe discutere sulla coerenza tra nickname (gentlemen) e toni usati...  :P Ma è pur vero che una prosa schietta e sanguigna è indice di attaccamento e passione. Anche quando le parole disturbano un po'.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline WombyZoof

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Re:Mercato estivo 2015
« Risposta #550 : Mercoledì 17 Giugno 2015, 15:38:48 »
Biglia ha giocato bene anche la prima stagione, erano gli altri che non lo seguivano o capivano.

Guai a privarsene.
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

Offline Er Matador

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Re:Mercato estivo 2015
« Risposta #551 : Mercoledì 17 Giugno 2015, 16:58:25 »
Comprendo umanamente lo sfogo di gentlemen, e gli condono volentieri il linguaggio colorito in quanto gergo di mestiere del tifoso: aspettarsi il contrario sarebbe come pretendere che a un muratore scappi un "perdindirindina" quando gli cade un attrezzo.
Il punto debole del suo ragionamento è facilmente spiegabile con un esempio storico.
Si era nei primissimi anni '90, quando la Bundesliga boccheggiava con una media di 18.000 spettatori a partita e la Nationalmannschaft era sì fresca di titolo mondiale conquistato dalle nostre parti, ma schierando giocatori quasi tutti impegnati e perfezionatisi all'estero.
Tanta marginalità rappresentava un duro colpo per l'orgoglio teutonico, ma la goccia che fece traboccare il vaso fu il trasferimento di Jürgen Kohler dal Bayern alla Juventus.
Un trofeo, tale veniva considerato un giocatore strappato a suon di marchi agli arcirivali del Colonia - "potete iscrivervi al campionato italiano", fu lo scandalizzato commento ai 2 miliardi di vecchie lire investiti dai bavaresi nel suo acquisto -, salutava la compagnia relegando ufficialmente la società di Kaiser Franz a una dimensione intermedia e di passaggio rispetto al calcio che conta.
A Monaco la presero malissimo e chiusero la porta a mercenari come lo stopper appena approdato in bianconero, proclamando che da allora in poi avrebbero privilegiato chi li considerava un punto d'arrivo e non un trampolino verso campionati più ricchi: il simbolo del nuovo corso era proprio il suo sostituto Oliver Kreuzer, proveniente dalla rivelazione Karslruher.
Ebbene, tale filosofia produsse un 10° posto in campionato e un'eliminazione ai sedicesimi di Coppa UEFA, di gran lunga la loro peggiore stagione nell'ultimo quarto di secolo.
Credo ci sia poco da aggiungere, se non trarne la morale in chiave Lazio: il modo migliore per costruire una squadra con gente che non pensi ad altri lidi rimane l'ammucchiare pippe, parassiti, giocatori rotti e/o senza futuro.
In fondo chi è, e in maniera comprovata, l'ultimo fra i nostri tesserati disposto a cambiare squadra? Ederson, appunto.
Quindi, con tutto il rispetto per noi stessi e per ciò che siamo stati, credo sia il caso di relegare il concetto di "mercenari" fra i bei ricordi della nostra innocenza.
Persino alla Nazionale, che pure dovrebbe evocare un qualche senso di appartenenza, la quasi totalità dei giocatori si accosta come a una succursale del proprio core-business nei club: cercando innanzitutto di ricavarne vantaggi professionali, come neppure il più squallido e opportunista degli oriundi.
Se poi passiamo alla nostra Storia recente: chi ha incarnato il concetto di "maglia sudata", sia nell'estetica sia nella sostanza, meglio di Jaap Stam?
Eppure parliamo dello stesso personaggio che, di fronte alla proposta di essere pagato almeno in parte con azioni della società, declinò brutalmente l'offerta.
E, al di là di quella frase di dubbio gusto - "non posso fare la spesa al supermercato con le azioni", o qualcosa di simile -, il suo punto di vista era inattaccabile sul piano logico e contrattuale: do il massimo senza sconti, pretendo il massimo senza sconti.
Il suo connazionale de Vrij ha scelto la Lazio e un percorso di crescita nel nostro calcio con una fermezza e una coerenza che, rapportate all'età, la dicono lunga innanzitutto sull'uomo.
Eppure, a meno dell'improbabile arrivo di uno sceicco bianco(celeste), la sua dimensione tecnica di miglior difensore del mondo lo porterà verso il Gotha tecnico e retributivo del calcio planetario: dovremmo considerarlo una "puttana" nel momento in cui inevitabilmente inizierà a pensarci?
Spostiamoci dunque, come saggiamente indica DinoRaggio, sulla nozione di professionisti: cercando di ricavare al suo interno i criteri in base ai quali distinguere buoni e cattivi.
Qualche esempio di ciò che ci si deve aspettare?

1) Chiarezza al momento della trattativa, distinguendo la legittima valutazione fra più offerte da tentennamenti ad arte e colpi bassi: al di là del valore del giocatore - e del gioco più grande di lui, in cui ha comunque sguazzato -, omminicchi come Astori meglio perderli che trovarli

2) Massimo impegno e lealtà comportamentale dal primo all'ultimo secondo del contratto: pensare a un'altra destinazione e tirare i remi in barca per forzare l'addio anticipato non sono due gradazioni di un comportamento mercenario, ma il giorno e la notte sul piano professionale

3) Un minimo di autonomia da papponi e squali, che impongono trasferimenti a orologeria per fini di lucro propri: in questo senso, meglio prendere un assegno da Fabrizio Corona che un giocatore da Raiola

4) Un minimo di considerazione e rispetto per il patrimonio tecnico e finanziario della società, dalla quale si è anche ricevuto, nel momento dei saluti: anche qui il confine passa fra il tutelare i propri interessi e il tutelare solo quelli, a colpi di accordi sottobanco col nuovo club e pugnalate nella schiena al vecchio

Salvo casi molto particolari, la lazialità che si può pretendere dai giocatori è questa: magari condita da un tantino di sensibilità per i tifosi paganti, concetto nel quale rientra anche la sobrietà in dichiarazioni d'amore e di appartenenza non sentite.

Per passare agli esempi pratici, a Biglia si devono chiedere chiarezza, tempi e costi nell'eventuale trasferimento compatibili con le nostre strategie di mercato, non di preferire la Lazio al Real Madrid: anzi, va apprezzato il fatto che un elemento destinato a certi lidi abbia fatto tappa, e con un contributo importante, da noi.
Così come Hernanes è un professionista piccolo così e un uomo di merda, oltre che un inetto e/o un burattino nel valutare le prospettive professionali, ma solo per come se n'è andato.
E non tanto per l'addio a stagione in corso, quanto per essersi totalmente infischiato delle conseguenze di una sua cessione non adeguatamente remunerata.
C'erano in ballo il bilancio e le prospettive tecniche dello stesso club al quale doveva la propria valorizzazione e l'opportunità - o presunta tale - che stava per sfruttare: questione di scorrettezza e inadempienza contrattuale, non di ingratitudine o indole mercenaria.
Tutto qui, il resto esprime sentimenti del tifoso che invocano le stesse attenuanti del "gergo di mestiere" cui si accennava in apertura.
Ma non ha nulla a che vedere con una percezione razionale del calcio.

Offline franz_kappa

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Re:Mercato estivo 2015
« Risposta #552 : Mercoledì 17 Giugno 2015, 17:09:51 »
Comprendo umanamente lo sfogo di gentlemen, e gli condono volentieri il linguaggio colorito in quanto gergo di mestiere del tifoso: aspettarsi il contrario sarebbe come pretendere che a un muratore scappi un "perdindirindina" quando gli cade un attrezzo.
Il punto debole del suo ragionamento è facilmente spiegabile con un esempio storico.
[...]
Detto che l'esordio è quanto di più condivisibile, a mio avviso, è sul resto di questo MONUMENTALE post che vorrei soffermarmi.
Non tanto per condividerlo dalla prima all'ultima lettera - cosa inevitabile - ma per cogliere l'occasione di esprimere orgoglio e soddisfazione per la presenza del Matador tra noi.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline The Loner

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Re:Mercato estivo 2015
« Risposta #553 : Mercoledì 17 Giugno 2015, 17:25:04 »
Che poi, rimanendo a Biglia, da quello che leggo in giro, ma soprattutto qui, non mi sembra che sia lui ad essersi offerto a destra e a manca. Pare che ci siano squadre, forti, interessate a lui, visto l'ottimo campionato disputato.
E questo dovrebbe essere motivo d'orgoglio non solo per Biglia, ma anche per noi, la Lazio.
Io spero che resti.

Ma se dovesse partire...sono sopravvissuto alla fuga di Giorgio e alla cessione di Nesta.
Da quel punto di vista, e chi mi ammazza più...

Offline Andre

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Re:Mercato estivo 2015
« Risposta #554 : Mercoledì 17 Giugno 2015, 18:13:26 »
Caspita, qui tutti che son rimasti al primo datore di lavoro e hanno rifugiato qualsiasi proposta di lavoro che comportasse benefici economici o di altra natura ?

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da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline Whistle

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Re:Mercato estivo 2015
« Risposta #555 : Mercoledì 17 Giugno 2015, 18:28:16 »
Ma se mi citofona il Real Madrid e mi da la possibilità di poter giocare in una squadra ai massimi livelli del calcio mondiale e passare la palla a Cristiano Ronaldo, io, Lucas Biglia, non accetto?

Mi sembra un'aspirazione legittima, basta che facciano ridere anche la Lazio ricoprendola di milioni!

Offline gentlemen

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Re:Mercato estivo 2015
« Risposta #556 : Mercoledì 17 Giugno 2015, 18:30:23 »
Premetto prima di ogni cosa: MAI OFFESO BIGLIA, il mio era un discorso in generale, ed anche abbastanza chiaro, ripeterlo mi sembrerebbe eccessivo.
Riguardo il nostro Lucas Biglia, da fonte diretta di altro forum, senza fare nomi, c'è un'offerta del Real di 28 milioni di euro, il giocatore vuole andare al Real, la Lazio sta cercando di ottimizzare al meglio cercando un giocatore forte e giovane dal Real da prendere in prestito, si tratta con il club spagnolo sull'eventuale diritto di "recompra".
Rammento che sono notizie di altra persona, molto affidabile.

Offline gentlemen

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Re:Mercato estivo 2015
« Risposta #557 : Mercoledì 17 Giugno 2015, 18:41:36 »
Comprendo umanamente lo sfogo di gentlemen, e gli condono volentieri il linguaggio colorito in quanto gergo di mestiere del tifoso: aspettarsi il contrario sarebbe come pretendere che a un muratore scappi un "perdindirindina" quando gli cade un attrezzo.
Il punto debole del suo ragionamento è facilmente spiegabile con un esempio storico.
Si era nei primissimi anni '90, quando la Bundesliga boccheggiava con una media di 18.000 spettatori a partita e la Nationalmannschaft era sì fresca di titolo mondiale conquistato dalle nostre parti, ma schierando giocatori quasi tutti impegnati e perfezionatisi all'estero.
Tanta marginalità rappresentava un duro colpo per l'orgoglio teutonico, ma la goccia che fece traboccare il vaso fu il trasferimento di Jürgen Kohler dal Bayern alla Juventus.
Un trofeo, tale veniva considerato un giocatore strappato a suon di marchi agli arcirivali del Colonia - "potete iscrivervi al campionato italiano", fu lo scandalizzato commento ai 2 miliardi di vecchie lire investiti dai bavaresi nel suo acquisto -, salutava la compagnia relegando ufficialmente la società di Kaiser Franz a una dimensione intermedia e di passaggio rispetto al calcio che conta.
A Monaco la presero malissimo e chiusero la porta a mercenari come lo stopper appena approdato in bianconero, proclamando che da allora in poi avrebbero privilegiato chi li considerava un punto d'arrivo e non un trampolino verso campionati più ricchi: il simbolo del nuovo corso era proprio il suo sostituto Oliver Kreuzer, proveniente dalla rivelazione Karslruher.
Ebbene, tale filosofia produsse un 10° posto in campionato e un'eliminazione ai sedicesimi di Coppa UEFA, di gran lunga la loro peggiore stagione nell'ultimo quarto di secolo.
Credo ci sia poco da aggiungere, se non trarne la morale in chiave Lazio: il modo migliore per costruire una squadra con gente che non pensi ad altri lidi rimane l'ammucchiare pippe, parassiti, giocatori rotti e/o senza futuro.
In fondo chi è, e in maniera comprovata, l'ultimo fra i nostri tesserati disposto a cambiare squadra? Ederson, appunto.
Quindi, con tutto il rispetto per noi stessi e per ciò che siamo stati, credo sia il caso di relegare il concetto di "mercenari" fra i bei ricordi della nostra innocenza.
Persino alla Nazionale, che pure dovrebbe evocare un qualche senso di appartenenza, la quasi totalità dei giocatori si accosta come a una succursale del proprio core-business nei club: cercando innanzitutto di ricavarne vantaggi professionali, come neppure il più squallido e opportunista degli oriundi.
Se poi passiamo alla nostra Storia recente: chi ha incarnato il concetto di "maglia sudata", sia nell'estetica sia nella sostanza, meglio di Jaap Stam?
Eppure parliamo dello stesso personaggio che, di fronte alla proposta di essere pagato almeno in parte con azioni della società, declinò brutalmente l'offerta.
E, al di là di quella frase di dubbio gusto - "non posso fare la spesa al supermercato con le azioni", o qualcosa di simile -, il suo punto di vista era inattaccabile sul piano logico e contrattuale: do il massimo senza sconti, pretendo il massimo senza sconti.
Il suo connazionale de Vrij ha scelto la Lazio e un percorso di crescita nel nostro calcio con una fermezza e una coerenza che, rapportate all'età, la dicono lunga innanzitutto sull'uomo.
Eppure, a meno dell'improbabile arrivo di uno sceicco bianco(celeste), la sua dimensione tecnica di miglior difensore del mondo lo porterà verso il Gotha tecnico e retributivo del calcio planetario: dovremmo considerarlo una "puttana" nel momento in cui inevitabilmente inizierà a pensarci?
Spostiamoci dunque, come saggiamente indica DinoRaggio, sulla nozione di professionisti: cercando di ricavare al suo interno i criteri in base ai quali distinguere buoni e cattivi.
Qualche esempio di ciò che ci si deve aspettare?

1) Chiarezza al momento della trattativa, distinguendo la legittima valutazione fra più offerte da tentennamenti ad arte e colpi bassi: al di là del valore del giocatore - e del gioco più grande di lui, in cui ha comunque sguazzato -, omminicchi come Astori meglio perderli che trovarli

2) Massimo impegno e lealtà comportamentale dal primo all'ultimo secondo del contratto: pensare a un'altra destinazione e tirare i remi in barca per forzare l'addio anticipato non sono due gradazioni di un comportamento mercenario, ma il giorno e la notte sul piano professionale

3) Un minimo di autonomia da papponi e squali, che impongono trasferimenti a orologeria per fini di lucro propri: in questo senso, meglio prendere un assegno da Fabrizio Corona che un giocatore da Raiola

4) Un minimo di considerazione e rispetto per il patrimonio tecnico e finanziario della società, dalla quale si è anche ricevuto, nel momento dei saluti: anche qui il confine passa fra il tutelare i propri interessi e il tutelare solo quelli, a colpi di accordi sottobanco col nuovo club e pugnalate nella schiena al vecchio

Salvo casi molto particolari, la lazialità che si può pretendere dai giocatori è questa: magari condita da un tantino di sensibilità per i tifosi paganti, concetto nel quale rientra anche la sobrietà in dichiarazioni d'amore e di appartenenza non sentite.

Per passare agli esempi pratici, a Biglia si devono chiedere chiarezza, tempi e costi nell'eventuale trasferimento compatibili con le nostre strategie di mercato, non di preferire la Lazio al Real Madrid: anzi, va apprezzato il fatto che un elemento destinato a certi lidi abbia fatto tappa, e con un contributo importante, da noi.
Così come Hernanes è un professionista piccolo così e un uomo di merda, oltre che un inetto e/o un burattino nel valutare le prospettive professionali, ma solo per come se n'è andato.
E non tanto per l'addio a stagione in corso, quanto per essersi totalmente infischiato delle conseguenze di una sua cessione non adeguatamente remunerata.
C'erano in ballo il bilancio e le prospettive tecniche dello stesso club al quale doveva la propria valorizzazione e l'opportunità - o presunta tale - che stava per sfruttare: questione di scorrettezza e inadempienza contrattuale, non di ingratitudine o indole mercenaria.
Tutto qui, il resto esprime sentimenti del tifoso che invocano le stesse attenuanti del "gergo di mestiere" cui si accennava in apertura.
Ma non ha nulla a che vedere con una percezione razionale del calcio.
Mi alzo in piedi e ti applaudo, il mio era uno sfogo, magari una provocazione, che in sé, come tutti gli scossoni, ha il beneficio di attirare l'attenzione e relativa discussione ed analisi, e quello che scrivi è esattamente quello che penso.
Nessuno, io per primo, crede alle favole o alle utopie, non parlavo di giocatori che rinuncino alle loro legittime ambizioni ed aspirazioni, ma "est modus in rebus", una cosa è essere professionisti, altro pensare solo ed esclusivamente ai cavoli(soldi) propri mettendo al bando qualunque altra etica professionale e morale.
Simeone, Almeyda, Zanetti sono stati professionisti esemplari, però allo stesso tempo sono stati e sono tuttora molto amati dai tifosi delle squadre in cui hanno militato, perché anche nell'essere dei professionisti non hanno mai contravvenuto a sentimenti di appartenenza e correttezza e chiarezza verso la società per cui giocavano.
Poi, mia opinione personale, io sono contrario alla individualizzazione del gioco del calcio, che per me rimane gioco di squadra, e non sopporto giocatori che pensano in modo individualistico.
Maradona, che era ed è il vero Dio del Calcio, è stato l'esempio dell'Uomo Squadra, eppure era il più grande di tutti. 

Offline Matita

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Re:Mercato estivo 2015
« Risposta #558 : Mercoledì 17 Giugno 2015, 18:45:50 »
Che poi, rimanendo a Biglia, da quello che leggo in giro, ma soprattutto qui, non mi sembra che sia lui ad essersi offerto a destra e a manca. Pare che ci siano squadre, forti, interessate a lui, visto l'ottimo campionato disputato.
E questo dovrebbe essere motivo d'orgoglio non solo per Biglia, ma anche per noi, la Lazio.
Io spero che resti.

Ma se dovesse partire...sono sopravvissuto alla fuga di Giorgio e alla cessione di Nesta.
Da quel punto di vista, e chi mi ammazza più...
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Offline DinoRaggio

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Re:Mercato estivo 2015
« Risposta #559 : Mercoledì 17 Giugno 2015, 20:36:55 »
A me, di un'eventuale cessione di Biglia dispiacerebbe il fatto che si dovrebbe trovare un altro costruttore di gioco. Dopo 8 anni di gioco ledesmocentrico, El Principito è stato una rivoluzione, aiutato anche dal modulo e dal tipo di gioco pioliano. Se andasse via, sarebbe come Michelangelo che lascia a metà la costruzione della Basilica di San Pietro, un bel problema, ma con i soldi puoi far arrivare gente che lo sostituisca degnamente oppure non lo faccia rimpiangere troppo. Se la notizia (e se fosse vera) circola, penso che Tare si stia già muovendo (non conosco Geis, pensate possa essere il sostituto di Biglia?) per il sostituto.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)