Corriere della Sera – ed- romana
Lazio, il momento di Keita Pioli lo vede centravanti
Domani a Cesena tanti assenti: difesa in emergenza
Al centro, sia del progetto che dell’attacco. L’idea è chiara, lanciata da Stefano Pioli martedì sera a San Siro dopo la conquista della semifinale di Coppa Italia, e prevede l’impiego di Keita in zona centrale come contro il Milan. «Lui ha le caratteristiche per giocare da vertice alto del tridente», così il tecnico. È questo lo spunto che ha bloccato l’arrivo di Bergessio? Beh, tra le valutazioni che hanno portato la Lazio a congelare almeno fino a lunedì un affare praticamente fatto con la Samp questa è forse la più intrigante.
Perché di fatto riporta il quasi 20enne Keita al centro del progetto firmato Pioli dopo mesi di malumori e fraintendimenti, tra innumerevoli panchine (375’ in A, 9 presenze di cui solo 4 da titolare), incidenti notturni in Lamborghini e i gelidi venti di cessione soffiati ad ottobre dall’agente. Già domani l’idea potrebbe trovare la prima proiezione sul sintetico di Cesena con il 4-2-3-1 «all-in», cioè con Klose, Candreva (un ex), Mauri e Keita tutti insieme grazie alla doppia protezione di Ledesma e Parolo (altro ex che con la maglia del Cesena ha segnato il primo gol in A nel 2010 e che al Cesena ha messo dentro la prima rete in biancoceleste). In un certo senso è la partita della verità, quella che può decidere la strategia dell’ultimo giorno di mercato. E che può dare i tempi reali del piano Champions: se Keita darà risposte accettabili in reLazione al processo di trasformazione in centravanti, allora si tirerà avanti così mollando la pista per la nuova punta. Altrimenti lunedì si andrà dritti verso Bergessio.
Di sicuro il ricorso alla trazione anteriore può servire sia a testare l’affidabilità Champions di Keita sia a mascherare le difficoltà che, al netto dello stuolo di lungodegenti, aumentano tra difesa e a centrocampo: Biglia e Radu sono squalificati, De Vrij salterà per la solita fascite che il terreno del Manuzzi potrebbe complicare, Mauricio corre ma non può dirsi ancora sicuro di esserci, Cataldi ha una contrattura e pure Marchetti ieri non si è allenato per il secondo giorno di fila causa febbrone.
Andrea Arzilli
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