Autore Topic: Siamo una squadra  (Letto 2960 volte)

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ThomasDoll

Siamo una squadra
« : Mercoledì 28 Gennaio 2015, 08:38:09 »
Nel calcio si gioca in undici e se ci si dà una mano e si sa cosa fare non è la somma degli undici che fa il totale, ma c'è un bonus dato dal collettivo. Questo fu il qualcosa in più che Maestrelli mise a disposizione di Chinaglia. Nei quarant'anni seguiti allo scudetto del '74 abbiamo visto molte Lazio belle e organizzate, ricche però di individualità che facevano la differenza. E' stato così con la Lazio zemaniana e con quella manciniana, mentre quella di Eriksson si basava in genere più sulle qualità dei singoli. Il modello di organizzazione biancoceleste più qualitativo sul campo dopo quello di Maestrelli fu quello del 97/98, già citato più volte, con una qualità di squadra spaventosa. Ma anche lì c'erano singoli campioni come Boksic che facevano la differenza. E, in fondo, anche il collettivo di Maestrelli si giovò della straordinaria vena realizzativa di Chinaglia, anche se la squadra era praticamente imperforabile in difesa.
La Lazio di questo scorcio di 2014/2015 è un collettivo che, messe a posto alcune cose che all'inizio non funzionavano a dovere, sta producendo molto più che la somma degli interpreti che vanno in campo. I risultati si vedono a occhio nudo, per esempio in casi come quello di ieri, quando sono scesi in campo giocatori ai margini da quattro mesi (Konko, Novaretti), all'esordio (Mauricio, Cataldi), in apparente regresso (Berisha, Keita), in posizione gerarchica di retroguardia (Onazi).
La squadra ha offerto un rendimento di altissimo livello, sul piano del gioco (primo tempo nettamente in partita, con tre grandi occasioni non sfruttate da Klose, Keita e Konko in contropiede) e su quello della coesione (secondo tempo in dieci, infortunio a Mauricio, arbitraggio nettamente contrario). Pressing, fuorigioco, intensità a piene mani e tutto il campionario del calcio moderno.
Se la jella ci molla un attimo possiamo giocarci qualche carta per l'Europa che conta, ma al di là di questo, possiamo gioire per un evento raro, quello di avere la squadra rivelazione della stagione. Non so mettere limiti a questa squadra, che manca di fuoriclasse per poter davvero pensare in grande ma può sostenere un ruolo di primo piano almeno in Coppa Italia. Questo collettivo, però, se non si guasta, può crescere parecchio l'anno prossimo, anche partecipando a una competizione europea, perché gioca come si deve.
Stiamo assistendo a uno spettacolo raro: il calcio è un gioco di squadra e noi siamo una squadra. Succede di rado che qualcuno ci riesca, ma quando succede ci si diverte: questa è l'essenza del gioco. La Lazio onora il calcio, e il calcio sa premiare chi lo merita.

Offline DinoRaggio

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Re:Siamo una squadra
« Risposta #1 : Mercoledì 28 Gennaio 2015, 10:48:12 »
A me questa squadra dà l'idea di un meccanismo ad incastro in cui i pezzi che rimpiazzano sono uguali a quelli rimpiazzati. E non è una cosa scontata. In passato, quando c'era l'ecatombe di infortuni, i pezzi di ricambio non si adattavano in maniera adeguata al meccanismo.

In questa squadra, in questa Lazio, manca Basta e c'è Cavanda finalmente calciatore pure con la testa, manca De Vrij e subentra Novaretti / Mauricio che giganteggiano, si fa malissimo Gentiletti ed è pronto Cana. E poi manca Candreva e il meccanico Pioli armeggia fino ad incastrare perfettamente Felipe Anderson nel meccanismo.

Il meccanismo, dopo un rodaggio iniziale a fasi alterne, sembra ora girare bene, malgrado contrattempi (chiamiamoli così) vari ed esterni, il pressing alto, la corsa, i movimenti con e senza palla, la volgia di lottare, l'identificazione di questi giocatori con il club, la maglia, i tifosi.

Stiamo assistendo a uno spettacolo raro: il calcio è un gioco di squadra e noi siamo una squadra. Succede di rado che qualcuno ci riesca, ma quando succede ci si diverte: questa è l'essenza del gioco. La Lazio onora il calcio, e il calcio sa premiare chi lo merita.
D'accordo e vado ad applaudirti :)
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline aaronwinter

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Re:Siamo una squadra
« Risposta #2 : Mercoledì 28 Gennaio 2015, 10:55:38 »
LazioProjectAra
Elementi intercambiabili alla bisogna, funzionalità sempre assicurata, ed ai massimi livelli  :D

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/7/7d/Project_Ara_scattered_parts.png

Damose da fa (remix di aaronwinter)
Damose da fa' (feat. Disabitato)

Offline The Loner

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Re:Siamo una squadra
« Risposta #3 : Mercoledì 28 Gennaio 2015, 10:56:22 »
Siamo una squadra forte.

 :D

Applauso anche da me per TD.

CP 4.0

Re:Siamo una squadra
« Risposta #4 : Mercoledì 28 Gennaio 2015, 11:21:56 »
Pioli avra' i suoi limiti nel leggere la partita in corso ed adottare le opportune misure, ma come motivatore credo che non sia secondo nemmeno a Capello o Mourinho, giusto per citare due che sul saper fare gruppo e ottenere il massimo da cio' che avevano hanno costruito immensa fama.

Se siamo una squadra lo dobbiamo proprio a quest'allenatore che e' riuscito sempre ad ottenere il meglio da qualsiesi giocatore nell'ambito di un impianto di gioco di squadra di livello.

malacarne

Re:Siamo una squadra
« Risposta #5 : Mercoledì 28 Gennaio 2015, 12:41:59 »
Se parliamo dell'era Lotito, una squadra NON la eravamo nella parentesi di Caso, in quella di Rossi per larghi tratti del secondo biennio, in quella Ballardiniana ed in quella di Petkovic post 26/05.

Per il resto lo siamo stati.

ThomasDoll

Re:Siamo una squadra
« Risposta #6 : Mercoledì 28 Gennaio 2015, 12:55:54 »
Dubito che con Papadopulo il collettivo valorizzasse la squadra oltre il livello dei singoli.
E anche con Reja e Petkovic, al massimo a tratti.
Nei due anni migliori di Rossi forse ci siamo andati più vicino.

Offline WombyZoof

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Re:Siamo una squadra
« Risposta #7 : Mercoledì 28 Gennaio 2015, 13:16:34 »
a pieno organico, e con un paio di pezzi forti la prossima estate, e siamo da scudetto
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

Offline Wasicu

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Re:Siamo una squadra
« Risposta #8 : Mercoledì 28 Gennaio 2015, 13:17:28 »
Pioli avra' i suoi limiti nel leggere la partita in corso ed adottare le opportune misure, ma come motivatore credo che non sia secondo nemmeno a Capello o Mourinho, giusto per citare due che sul saper fare gruppo e ottenere il massimo da cio' che avevano hanno costruito immensa fama.

Se siamo una squadra lo dobbiamo proprio a quest'allenatore che e' riuscito sempre ad ottenere il meglio da qualsiesi giocatore nell'ambito di un impianto di gioco di squadra di livello.

Si sono daccordo, come motivatore e' OK .... ha aderito alla Lazio in tutta la sua
filosofia e questo e' gran-bene.   Profilo sempre positivo e bravo Pioli che stai facendo
bene.  Continua cosi' .... la strada e' quella ....

Offline ammiraglio

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Re:Siamo una squadra
« Risposta #9 : Mercoledì 28 Gennaio 2015, 13:45:31 »
con delio eravamo sintesi e non somma: gli individui hanno reso nel contesto di squadra in modo superiore all'apporto singolo.
altresì il collettivo andava poi - a rimbalzo - ad esaltare la prestazione del singolo.
una lazio bellissima e cucinata con cacio e pepe, ingredienti dei poveri.
una lazio da cavalleria leggera, modello furetto, con poco valenza fisica, ma tanto grano in zucca.

su una cosa credo che sia lecito concordare: la lazio di pioli è la migliore creatura di lotito, proprio perché ha tolto di mezzo alcune contraddizioni tattiche che ci portavamo avanti da anni.
il bagaglio tecnico, intesa come cifra, è da "top lotito".

yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
i'll go home and find something to do.

malacarne

Re:Siamo una squadra
« Risposta #10 : Mercoledì 28 Gennaio 2015, 14:15:32 »
Ad ogni modo, per ora i topics che leggo sono molto simili a quelli che c'erano a cavallo tra il 2012 e il 2013.
E anche altrove me li ricordo sulla Lazio di Reja della prima parte del 2010/11.
Lazio grandissima squadra, Lazio spietata, cinica, il gioco, altri due colpi e siamo da scudetto.

Poi tempo manco un mese e Lazio scarsa, senza gioco, non arriveremo neanche in Europa League, la mediocrità.

E' un grande momento e me lo godo, ma già se si pareggia a Cesena il forum cambia volto da così > a cosi <. E vai con "Eh no ci sbagliavamo, non siamo una squadra".
Ma con un attimo proprio, film stravisto.

Esaltazione/depressione/esaltazione/depressione ormai non ci casco più e preferisco non cavalcare l'onda in nessuno dei due casi, ma da tempo. Non sentenzio sul fatto che siamo una grande squadra perchè ancora va dimostrato (se si perdono le prossime si dirà che in realtà non lo siamo mai stati) e cosi come non sentenziavo il contrario dopo Empoli e Chievo (e inviterei molti di voi a RILEGGERSI dopo quelle partite, altre SENTENZE IRREVOCABILI erano partite)

Calma e gesso e pensiamo solo ed unicamente a vincere LA PROSSIMA, penso solo a Cesena-Lazio.
Ci pensino anche i nostri, cerchino di non montarsi la testa che a Roma basta pochissimo per far sembrare una cosa bella un lontanissimo ricordo anche a 5 giorni di distanza.

I forum ne sono solo una delle tante dimostrazioni, per dire.

ThomasDoll

Re:Siamo una squadra
« Risposta #11 : Mercoledì 28 Gennaio 2015, 14:26:22 »
Il calcio è come la vita, è materia in divenire.
Domani Cataldi te se fidanza con una gnocca e cambia da così a così. Le cose accadono tutti i giorni.
E le cose sono vere quando accadono, ora sta accadendo questo, infatti chi ci si accosta soffre.
Domani vedremo. Magari se cominciano a scoccià le ossa i giocatori degli altri...

Zapruder

Re:Siamo una squadra
« Risposta #12 : Mercoledì 28 Gennaio 2015, 14:27:58 »
Nel calcio si gioca in undici e se ci si dà una mano e si sa cosa fare non è la somma degli undici che fa il totale, ma c'è un bonus dato dal collettivo. Questo fu il qualcosa in più che Maestrelli mise a disposizione di Chinaglia.

Enorme, sul piano tecnico e tattico prima che su quello umano, anche se la storiografia s'è esercitata colpevolmente solo sul secondo.

Ma se mancavano Re Cecconi, Petrelli, o D'Amico, la squadra da scudetto andava a farsi benedire. Quel titolo lo vinsero grazie all'enormità di punti che fecero quando poterono schierare l'undici migliore, il PuliciPetrelliMartini: e accadde solo 12 volte su 30! ma furono 9 vittorie e 3 pareggi, la metà dei punti che portò al titolo, in due quinti delle partite... Certo, nel resto del campionato si amministrò saggiamente ogni emergenza, la fiducia non venne mai meno, i rincalzi (onesti mestieranti) godevano dell'appoggio dei compagni e dell'allenatore. E Inselvini nella partita-chiave contro la Juventus fu il migliore in campo.

Non sapremo mai quale sia stato il contributo di Maestrelli su quei 43 punti: certamente più dell'ipotizzato 10% (l'ingaggio di un mister rispetto a quanto guadagna la rosa, un metodo molto semplice), quanto basta per trasformare una squadra da terzo-quarto posto in una che per tre anni tenne testa, unica, alla Juventus di allora. Ma si può valutare il peso, come visto, di un D'Amico o un Re Cecconi, e fu un peso enorme, altrettanto decisivo. Nel calcio la base tecnica costituisce la stragrande parte della via al successo.

Tutto questo senza togliere un capello a Pioli e al suo splendido lavoro. La Lazio (e le partite andrebbero viste allo stadio, mannaggia, se ne parli con questo entusiasmo figurati cosa diresti potendo seguirle con vista a tuttocampo e non strozzata dalle maledette tv) che tenta di rimontare col Napoli è uno spettacolo di organizzazione e applicazione, prendo atto di un risultato del genere senza amarezza perché in quella partita si intravedevano i risultati futuri, puntualmente e comodamente arrivati. Ma alla fine misureremo il lavoro di un GRUPPO contando i punti: il "gioco" deve dare frutti.

Ultima cosa: nessun gruppo accetta, per tre anni, un allenatore sottodimensionato. Lo spogliatoio si annusa, ed espelle gli inadeguati. Calciatori o allenatori che siano. Non si fanno 130 partite con uno che "strozza" il valore della squadra: e con Petkovic è accaduto esattamente questo. Autogestione fino alla defenestrazione. E pensare che il rendimento percentuale dello svizzero era identico a quello di Reja... Ma il campionato pesa enormemente di più, nella percezione di tutti.

Quello che deve farci stare tranquilli è la simbiosi, evidente, tra allenatore e squadra: che rende quindi al 100%, gli errori li fanno tutti ma non sono sistematici, come detto la squadra non li sopporterebbe. Una squadra da 70 (come è questa, e forse pure qualcosa di più) non si tiene un allenatore da 50.

Offline Eagles71

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Re:Siamo una squadra
« Risposta #13 : Mercoledì 28 Gennaio 2015, 14:37:01 »
d'accordo sul concetto di squadra espresso da TD, ma qui i fuoriclasse ci sono.
Per me Basta, De Vrij, Biglia, Candreva, Klose, Felipe Andreson avrebbero giocato anche nella Lazio di Cragnotti.
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

ThomasDoll

Re:Siamo una squadra
« Risposta #14 : Mercoledì 28 Gennaio 2015, 14:37:53 »
Purtroppo il paragone è irriverente, da una parte c'è una squadra che ha fatto la storia del calcio italiano, dall'altra un gruppo di ragazzi che ha vinto qualche partita giocando benissimo. Quello che volevo sottolineare è che l'alchimia miracolosa, quella che non riesce mai a nessuno, in questo momento brilla luminosissima a Formello. Quanto durerà non lo so. La stessa alchimia che portò il Perugia di Castagner a battersi per lo scudetto senza perdere nemmeno una partita, salvo alla lunga disperdersi, squadra e tecnico, senza mantenere le promesse. Di strada da fare ce n'è tanta, però è bello quando accade quello che stiamo vedendo.

ThomasDoll

Re:Siamo una squadra
« Risposta #15 : Mercoledì 28 Gennaio 2015, 14:41:30 »
(quanto alla Lazio di Petkovic, arrivò fino a gennaio in lotta per lo scudetto vincendo partite epiche, lottando e strappando con i denti risultati importanti, non giocando a memoria come fa questa. Questa Lazio con la buona sorte di quella sarebbe con la Juve.

ThomasDoll

Re:Siamo una squadra
« Risposta #16 : Mercoledì 28 Gennaio 2015, 14:58:21 »
ipotizzato 10%

E' proprio il concetto di percentuale che non è centrato.
Prendi un allenatore che ti dà il 10% in più e fai 80 punti. Se con un altro ne fai 70 che vuol dire, che ha dato zero?
La stagione di una squadra è una corsa a tappe, io la concepisco in modo diverso. Non è il valore globale della squadra che fa il risultato, il risultato è la somma di quello che la squadra ha fatto nei singoli eventi che compongono la stagione. Così avere Keita al posto di Djordjevic per tre partite conta relativamente, se in quelle tre partite fai il risultato. Quello che conta è andare in campo in ogni singolo impegno a giocarsi la partita. Che ci sia Novaretti o De Vrij, vedi ieri, è legato alle contingenze, e se con Novaretti fai il risultato va bene. E' questo: una partita dopo l'altra, partita per partita. Conta chi gioca, non chi manca, e se chi gioca è in condizione, fa il suo e sa cosa fare, ce la giochiamo undici contro undici sempre. Una squadra ha un valore unitario, non scomponibile: la misura di volta in volta te la dà il risultato. La Lazio battuta a Empoli quel giorno valeva meno dell'Empoli. L'allenatore è parte di quell'uno e aggiunge o toglie nella misura in cui quell'uno arriva a valere. se vale 80 o 60 l'allenatore vale 80 o 60, che tenga Ibra o Gilardino non cambia: semmai cambia il valore della rosa. Che vale, ancora, 80 o 60. Non so se riesco a spiegarmi bene.
Una squadra è una cosa sola o non è.

Offline aquilafelyx

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Re:Siamo una squadra
« Risposta #17 : Mercoledì 28 Gennaio 2015, 15:00:46 »
È vero che il gioco s'era già visto con Rossi Reja e Petkovic ma questa sembra la prima volta che ci sia una simbiosi totale tra tecnico e squadra e, cosa più importante, il feeling appare solido nella buona e nella cattiva sorte, per dirla in lotitese questa può essere la volta buona che siano state gettate le fondamenta per una solida realtà



I risultati spesso dipendono dalle giocate o dagli errori dei singoli ma avere singoli che danno il 100% per il gruppo anche se impiegati a singhiozzo è un grande passo avanti rispetto al passato, tecnicamente abbiamo già avuto elementi di caratura superiore la sensazione però era quella di essere usati come trampolino per salti di carriera piuttosto che un'occasione per lasciare un segno tangibile negli almanacchi. 
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline chemist

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Re:Siamo una squadra
« Risposta #18 : Mercoledì 28 Gennaio 2015, 15:29:57 »
La discussione e' interessante.

Mi chiedo se c'e' qualcuno che possa razionalmente spiegarmi la differenza tra la Lazio del primo Pektovic e questa di Pioli.

Petkovic anche aveva una squadra ed un modo di giocare votato al pressing e all'attacco. Pero' ad un certo punto abbiamo iniziato a prendere gragnuole di gol perche', si dice, lo spogliatoio aveva esautorato il tecnico, nona vendo nelle gambe la forza di giocare in quella maniera. Quella di Pioli invece e' tutta con lui.
Dunque questione di personalita' del tecnico? Di valore tecnico della squadra attuale aumentato e dunque capace di soddifare le richieste di un pressing asfissiante? Ma Konko era anche con Petkovic e le sue sgroppate che ho visto ieri non mi ricordo di averle mai viste.

Perche' insomma adesso il gioco funziona?

CP 4.0

Re:Siamo una squadra
« Risposta #19 : Mercoledì 28 Gennaio 2015, 15:59:44 »
la vera differenza e' che quelli citati il gioco, il gruppo ecc. lo facevano vedere al massimo con le seconde scelte.

Pioli sta andando avanti con le 3e scelte, e ieri a messo in campo una cariolata di 5e scelte e una difesa da reinventare.