www.gazzetta.itdi Elmar Bergonzini
La squadra di Sarri segna per prima con Immobile, poi incassa l'1-2 portoghese. Cataldi al 94° pareggia troppo tardi Due buone prestazioni, un grande rimpianto. La Lazio esce dall’Europa League pareggiando 2-2 nella gara di ritorno con il Porto dopo aver perso 2-1 la gara d’andata. Come successo la scorsa settimana, i biancocelesti si sono portati in vantaggio (al 19’ con Immobile), per poi essere raggiunti prima dell’intervallo (rigore di Taremi al 31’) e ribaltati nella ripresa (Uribe al 68’). Inutile la rete del 2-2 di Cataldi al 94’. La squadra di Sarri ha il rammarico di non aver sfruttato, fra andata e ritorno, le fasi di gioco a proprio favore: all’Olimpico annullati due gol a Immobile nel momento migliore della Lazio.
La gara — Rispetto all’andata Sarri conferma 10 giocatori su 11: rinuncia allo squalificato Zaccagni ma ritrova Immobile. Conceicao risponde rispolverando dal primo minuto Taremi (14 gol stagionali) e inserendo Vitinha a centrocampo. Come all’andata, il Porto comincia provando a fare possesso palla, ma le occasioni le crea la Lazio, sempre con Immobile che sfrutta la tanta profondità che gli lasciano i difensori avversari: prima è bravo Diogo Costa a chiudere la porta al numero 17 laziale che poi però, fra il 18’ e il 22’, segna ben tre volte. Il primo e il terzo gli vengono annullati, il secondo però è regolare e consente alla Lazio di portarsi in vantaggio. La Lazio domina, con Felipe Anderson, ex di giornata, che sulla fascia è una perenne spina nel fianco della difesa portoghese. Al 31’ arriva, improvviso, il pareggio del Porto: Milinkovic è poco attento e, in area, si scontra con Taremi. Per l’arbitro Aytekin è simulazione ma, dopo intervento del Var, concede il rigore che lo stesso Taremi trasforma. I ritmi si abbassano e la Lazio fatica a creare nuove occasioni.
La ripresa — Il secondo tempo si apre con una grande occasione di Pepe, che di testa, su cross di Martinez, sfiora il palo alla destra di Strakosha. La Lazio risponde con Felipe che lancia Milinkovic, bravo ad appoggiarsi su Luis Alberto che, da ottima posizione, calcia fuori. Il Porto prova a chiuderla con Otavio e Vitinha che, in pochi secondi, mettono in difficoltà Strakosha, bravo però a farsi sempre trovare pronto, la Lazio ha un’altra occasione al 60’, quando Patric, su angolo, non inquadra la porta. Col passare dei minuti la Lazio fatica a uscire dalla propria trequarti, perdendo palla troppo superficialmente: al 67’ è Immobile a regalare palla agli avversari, permettendo a Galeno di calciare dal limite e mettere in difficoltà Strakosha. Pochi secondi dopo arriva il 2-1: Taremi vede l’inserimento di Uribe che è bravo a controllare di petto e segnare di sinistro. Il Porto sfiora anche il 3-1 con Taremi, che di destro non riesce a inquadrare la porta. La Lazio fatica a reagire, si rivede solo all’80’ quando, servito da Raul Moro, Luis Alberto colpisce l’esterno della rete dando l’illusione del gol. Due minuti dopo lo spagnolo ci prova ancora ma colpisce il palo. All’86’ Diogo Costa smanaccia, il pallone arriva a Immobile che però calcia la palla in faccia al portiere avversario. Il Porto gestisce male i minuti finali, subendo anche il 2-2 di Cataldi (ribadisce in rete dopo il palo di Immobile). La Lazio ha reagito tardi ai gol portoghesi, e non ha sfruttato le fasi di gioco in suo favore. E al termine delle due prestazioni resta un grande rimpianto.