Autore Topic: L'Italia è un paese mafioso?  (Letto 11719 volte)

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Giglic

Re:L'Italia è un paese mafioso?
« Risposta #40 : Sabato 24 Gennaio 2015, 07:57:01 »
Dunque: vengo chiamato in causa un paio di volte da ottimi interventi, e mi serve un poco di tempo per rispondere.

Anzitutto complimenti a Cartesio: ha individuato il motivo della mafiosità, e tutto sommato anche le cause. Con una differenza, aggiungerei io: che le cause non sono stati "la chiesa" o "il comunismo" - ideologie che, alla loro nascita erano nuove ed in quanto tali perseguitate - ma "la chiesa" ed "il comunismo" laddove avevano potere (ed in Italia, è inutile che dica che qualche differenza tra i due poteri la vedo). Soprattutto, per far crescere una "coscienza da suddito" (è questa la reale differenza: non siamo migliori o peggiori di altri popoli, ma viviamo lo stato come antitetico a noi, e non parte del nostro vivere. E per "stato" intendo qualsiasi comunità di cui noi possiamo far parte) ci sono voluti 2000 anni ed 80 generazioni. Non è un qualcosa che nasca spontaneamente. C'è voluta una continua lotta contro l'acculturamento cosicché solo il prete potesse spiegare cosa "c'era scritto" ai fedeli (un prete demonizzò il socialismo, all epoca del concordato - porcheria tra le maggiori del fascismo - dicendo "finalmente si annulla il socialismo che non fa più credere la parola del prete come unica verità possibile". Pio XI addirittura rinunciò a boy scout ed associazione cattolica pur di avere mano libera nelle scuole) affinché la coscienza di una persona possa vedere come negativo il gruppo di cui, volente o nolente, fa parte.
Il PCI, durato quaranta anni di opposizione direi che ha potuto molto poco. Soprattutto, gli eretici del PCI finivano a scrivere, come Silone, gli eretici della chiesa hanno rischiato e patito qualcosina di peggio. Qualitativamente, che i comunisti italiani vedessero il comunismo così come i cattolici vedevano l'Apocalisse dire che ci può stare. Come dice Gaber "La Rivoluzione Oggi no, domani forse, ma dopodomani sicuramente!" ed era invece vittima di un cinismo - quello di Togliatti - che la rivoluzione non lo voleva per nulla, visto che il suo posto di oppositore di un regime di libertà lo proteggeva anzitutto da Stalin. Anche se il buon Palmiro un effetto benefico sull'Italia lo ebbe - eccome - questa sua disonestà di fondo deve essere marchiata (ma del resto, anche il PR ha avuto Rutelli e Capezzone segretari, nessuno è perfetto  ;D ). Ma l'enorme differenza sta nel fatto che il PCI, sia pure in maniera discutibile (nel senso che stiamo qui a discutere, non che la si debba ritenere errata in assoluto) ha contribuito alla crescita culturale delle persone. La differenza tra Toscana Umbria ed Abruzzo Puglia (quattro regioni che nel dopoguerra erano confrontabili a coppie e che hanno poi avuto uno sviluppo completamente diverso) mi sembra evidente. Non cito l'Emilia perché,come la Lombardia ed il triveneto, hanno un senso civico che ha portato quella parte d'Italia ad essere più sviluppata indipendentemente dalla politica. Tu parli di rifiuti indifferenziati. Chi lascia immagini di se stesso prodotte dal suo cane sul marciapiede, qui a Roma, è ancora la maggioranza: altro che raccolta differenziata!)
Non solo: se il PCI era questa schifezza da "sistema mafioso da famiglia siciliana", il Partito radicale era alleato di questo sistema mafioso, ed organicamente, per tutti gli anni '70. Tutti folli? Evidentemente no, evidentemente l'opposizione fatta dal PCI in quel periodo era una cosa seria. Tanto che il PR, criticando il compromesso storico, riuscì a racimolare voti proprio per criticare quell' "errore" di Berlinguer, con il quale però tornò ad alzarsi dal 1979. La rottura tra PR e PCI avvenne - e secondo me giustamente - al termine degli anni '80, nel periodo buio del trapasso tra Natta ed Occhetto, quando la corrente pigliorista di Napolitano cercava quel galantuomo di Craxi on tutti gli sforzi possibili, immaginabili, ed anche oltre. Memorabile una conferenza di Pannella a tribuna politica (all'epoca esisteva: che civiltà!) "Vado in parlamento con un gessato perché l'atmosfera è quella di Al Capone... ditemi voi il PCI che opposizione è se vota l'88% delle volte in parlamento assieme al pentapartito..." Come continuo a dire: Giacinto ha preso cantonate mica da ridere, ma che fino agli anni '80 fosse un grande lettore della politica credo sia innegabile.

Ed anche la chiesa: io non credo sia disgregante in quanto chiesa (in Francia sono cattolici, ma mi risultano lievemente meno familiari di noi), ma in quanto pretende di sostituirsi all'identità delle persone. La cosa negativa è che un cattolico italiano è cattolico e italiano, un cattolico francese è francese e cattolico. Quindi, il problema non è la religione, ma l'uso surrettizio che se ne fa.



Frusta, vengo anche a te: la differenza fondamentale sta nel rispetto delle regole: il lobbista riconosciuto americano, se le viola, si fa 25 anni di galera (enron, madoff, have you heard?) mentre il mafioso non è neanche cosciente di questo: è anni convinto di essere lui nel giusto e al legge sbagliata. Racconta Camilleri che in sicilia c'era un ex voto alla Madonna che rappresentava un ladro che scappava ai carabinieri e Maria che gli indicava il nascondiglio sicuro. L'ex voto era per "essere scappato dal rigore della legge". Per me dice tutto.

Su B.: hai correttamente inquadrato il personaggio, dimenticando però la cosa fondamentale: da dove ha preso i soldi? Perché se non si risponde a questa domanda (è ovvio che non poteva averli tutti lui, figlio di bancario), cui lui si "avvale della facoltà di non rispondere" tutto il resto è drogato da questa mancanza di informazione.
Che lui sia stato un lobbista è fuori discussione (il decreto salva B. del 1984, ad esempio). Che però poi sia direttamente entrato in gioco non è lobbismo: è politica (e la differenza, se non la vedi, abbiamo una maniera diversa di intendere le cose) ed è qui che casca l'asino: il lobbista cerca di fare leggi favorevoli o di piegarle ai suoi vantaggi perché ci sono anche lobbisti avversari. Se fai politica, le leggi te le costruisci - come è successo.
Chiedi: agli italiani stava bene così: verissimo: e che l'italiano abbia poco senso civico si vede da queste cose.
Il tuo ergo, quindi (ossia la tua opinione) rimane purtroppo quella che è... un'opinione Diversa dalla mia ed altrettanto rispettabile.

La lobby, come la legge, non è morale. Applicate un concetto etico alle regole - come fai tu con le lobby - è il primo passo per uno stato etico, cioè teocratico, cioè uno stato dove se si è furbi ci si può fare i cazzi propri. Cioè uno stato senza lobby ma con mafie.
La lobby, come la legge, deve essere giusta. Che non vuol dire morale, buona, è la m migliore possibile. Vuol dire uguale per tutti. La lobby regolamentata lo è. La mafia no. Il fatto che non si veda a differenza tra le due cose conferma la mafiosità degli italiani, per me. Così come il fatto che andare nel bordello è "amorale" perché lo vedono tutti, ma voi mette di nascosto sulla Laurentina alle due di notte....

Scusate la lunghezza

CP 4.0

Re:L'Italia è un paese mafioso?
« Risposta #41 : Sabato 24 Gennaio 2015, 09:04:51 »
ma siete sicuri che certi 'salva' degli anni 80 fossero volte a difendere Berluska in quanto tale e non in quanto frontman di un'organizzazione alquanto 'mafiosa'?

a parte che B e' l'aerchetipo dell'italiano medio, furbo, dritto, sempre pronto ad mostrarsi simpatico e ben voluto da tutti, salvo poi non riuscire ad andare oltre il suo orticello, fallendo l'entrata in Spagna con TeleCinco ed in Francia con Tele Cinq, ma pare di aver che fare con Lotito su soloLazio.

B e' un effetto non una causa. E' come lamentarsi della macchia di umidita' sul muro pensando che sia quello il problema da risolvere e non la perdita 'nascosta'.

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Re:L'Italia è un paese mafioso?
« Risposta #42 : Sabato 24 Gennaio 2015, 09:21:48 »
Quindi:
- il mafioso delinque perché infrange le legge
- il lobbysta, malgrado delinqua, non non la infrange perché si fa una legge ad hoc che rende legale il suo delinquere.

Le differenze sono formali, ma la sostanza è la stessa, anzi: il mafioso che chiede il pizzo (rischiando la galera) si arricchisce facendo chiagnere il pizzicagnolo dietro l'angolo; lo squalo di wall street (non rischiando la galera) si arricchisce speculando (legalissimamente, dato che la legge l'ha fatta la sua lobby) sul prezzo dei cereali e facendo chiagnere qualche centinaio di milioni di poveracci.

Ci vedi differenze di sostanza?
 
P.s.
Guarda che il cenno sull' etica lo avevi fatto tu, eh  ;)
La lobby non è "amorale", Frusta.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

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Re:L'Italia è un paese mafioso?
« Risposta #43 : Sabato 24 Gennaio 2015, 09:24:05 »
Che peccato partito cosi bene finito cosi male
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

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Re:L'Italia è un paese mafioso?
« Risposta #44 : Sabato 24 Gennaio 2015, 09:28:10 »
dici tocchera' fa' una board specifica  8)

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Re:L'Italia è un paese mafioso?
« Risposta #45 : Sabato 24 Gennaio 2015, 12:49:41 »
Certo, poi la mafia la possiamo anche individuare altrove, me QUESTA cosa è?

L'as roma è uno scandalo ed una vergogna, perché è una società diretta da un GRUPPO BANCARIO che può fare il bello ed il cattivo tempo con chiunque, e permette ai dirigenti di questa società di operare in regime palese di concorrenza assolutamente alterata, per non parlare dei condizionamenti e delle campagne mediatiche a loro favore.
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Re:L'Italia è un paese mafioso?
« Risposta #46 : Sabato 24 Gennaio 2015, 12:55:20 »
Citazione da: Corriere della Sera 24/01/2015
Infiltrazioni nel calcio
Ma quello di Mafia Capitale non è l’unico terreno dove certi interessi si saldano. Crea «una forte preoccupazione - ammette Marini, che è stato pm in diversi processi contro le Brigate rosse - l’infiltrazione della criminalità organizzata nel mondo del calcio». Il pallone «è diventato un grande business» ed è «una potentissima arma di consenso e di coesione sociale, elementi di cui la criminalità è alla costante ricerca». Per questo «negli ultimi anni i rapporti con la criminalità organizzata sono diventati sempre più stretti e connotati di ambiguità, soprattutto quelli con la tifoseria degli ultras». Un caso emblematico, secondo il pg, è stato l’aggressione al tifoso napoletano Ciro Esposito in occasione della finale di Coppa Italia del 3 maggio scorso, con un personaggio come Gennaro De Tommaso, «Genny `a carogna», in primo piano.

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Re:L'Italia è un paese mafioso?
« Risposta #47 : Sabato 24 Gennaio 2015, 14:42:35 »
dici tocchera' fa' una board specifica  8)

A rileggere tutto il topic si nota come la conclusione sia: l'italia è un paese mafioso perchè gli italiani non sono come me

Chi è ateo e anticlericale vede nella chiesa il fondamento della mafia, chi è anticomunista lo trova nel partito comunista, chi è di sinistra lo addebita tutto a berlusconi (io aborro abbastanza il concetto di berlusconismo buono a creare il diavolo fuori da noi), chi si professa onesto fino al midollo lo vede in chi scavalca la fila, chi ha un po' più di iniziativa sociale degli altri lo addebita all'immobilismo servilismo... insomma se tutti fossero e la pensassero come gli estensori di questi topic saremo il miglior paese del mondo!
Questo è il problema di considerare il tutto dal punto vista culturale (ovviamente una cultura/morale/sociale/politica che non si condivide) si riesce ad accusare gli altri e a salvare se stessi.
Io cerco disperatamente di concentrarmi sulle dinamiche.. il problema è sistemico e si può risolvere! E si può risolvere salvando anche il meglio di ogni sistema che qui viene messo all'indice come il motivo della mafiosità congenità dell'italiano.
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Re:L'Italia è un paese mafioso?
« Risposta #48 : Sabato 24 Gennaio 2015, 15:07:07 »
Io cerco disperatamente di concentrarmi sulle dinamiche.. il problema è sistemico e si può risolvere! E si può risolvere salvando anche il meglio di ogni sistema che qui viene messo all'indice come il motivo della mafiosità congenità dell'italiano.
Mi interesserebbe (davvero) se tu sviluppassi un po' più in dettaglio.

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Re:L'Italia è un paese mafioso?
« Risposta #49 : Sabato 24 Gennaio 2015, 15:33:29 »
Voglio spiegare meglio partendo da questo post che mi ha colpito
l'italiano medio è ben prono e sensibile quando ha a che fare con un'entità che non sia la Cosa Pubblica. Della quale rifiutano l'autorità e negano l'efficienza, ovviamente pro domo propria: salvo poi strepitare quando si presentano al Pronto Soccorso con un calletto (per aggirare il ticket) e aspettano un'ora perché è arrivato uno con le budella in mano e, stranamente, l'hanno fatto passare avanti.

Premetto che questa estate sono stato colpito da parecchi problemi di salute che hanno costretto me e i miei familiari a frequentare assiduamente la sanità pubblica, e quindi attingerò pesantemente dalle recentissime esperienze personali.
Zap è convinto che gli italiani si presentino in massa al pronto soccorso per tutti i motivi fraudolenti che possano venire in mente. Io penso che la struttura dei medici di base così come (mal) gestita abbia creato una sfiducia ed una insofferenza inaudita. Mia madre aveva come medico di base una simpatica dottoressa molto gentile, ma assolutamente impreparata e pigra, talmente pigra che hai istituito il sistema della ricetta per sms: mandi un sms alla segretaria con i dati e magicamente il giorno dopo ritiri la ricetta senza disturbare la dottoressa, inoltre il pc del suo studio ha la scannerizzazione della sua firma così che le segretarie non debbano disturbarla quando fanno le ricette. E questo medico è li da 30 anni!! Già sento giglic che dice “se nessuno lo denuncia o fa esposti ve lo meritate”.. ma guarda caso sono venuto a sapere che la dottoressa in questione solo negli ultimi 3 anni ha ricevuto 28 esposti tutti giacenti immobili insieme a quelli degli anni prima (mica lo stato può perdere tempo con queste quisquilie! Ci sono cose più serie da perseguire e da controllare!!)..
Quindi abbiamo un medico pigro incapace scorretto dal punto di vista formale e che crea danni all’economia pubblica.. quando all’inizio di agosto mia mamma si è sentita male ho chiamato questo medico che ha sentenziato “piccola bronchite” io ho preferito portarla al pronto soccorso (dove l’hanno ricoverata per la polmonite che l’avrebbe portata poi alla morte!) altro che “aggirare il ticket”.. ovviamente al pronto soccorso mi avrebbero anche potuto razziare (magari fosse andata così) dicendomi: “per una piccola bronchite lei ci porta una persona allettata smuovendo l’ambulanza?? Ma non si vergogna!!” e probabilmente lo zap di turno che avesse assistito all’evento sarebbe corso a scrivere sul topic degli italiani mafiosi che sfruttano il pronto soccorso!

Riguardo alla seconda parte del discorso.. Certo che mi lamento se mi passano avanti a meno che non abbiano davvero le budella di fuori.. perché in questi 4 mesi di sofferenza ho visto cose che mi hanno fatto pensare che la priorità non viene data dalla gravità ma dalla conoscenza..
Secondo episodio: A metà agosto mia mamma ha una crisi respiratoria in ospedale (quella merda dell’ospedale di marino, proprio il giorno dopo che mi avevo detto che era guarita e stavano per dimetterla, quando invece aveva un polmone completamente fermo!) la intubano l’addormentano e poi mi dicono: “hai conoscenze in qualche ospedale con la rianimazione?”.. io: “conosco un infermiere a velletri!”.. “contattalo e digli di stare davanti al fax quando mandiamo la richiesta di ricovero”
Perdonami Zap ma da italiano medio ho fatto quella telefonata.. ovviamente l’hanno ricoverata! Ma non è finita!
Per tutti i venti giorni che è stata in rianimazione il letto accanto al suo è rimasto vuoto.. mah.. strano.. allora ho chiesto a quell’infermiere mio amico come mai ho avuto bisogno della raccomandazione quando i posti c’erano, la risposta è stata questa: “per due motivi: 1) il paziente in rianimazione costa tantissimo e quindi ogni paziente in meno sono soldi in più da dividersi ai piani alti 2) un letto vuoto può sempre essere utile per pazienti importanti”
Mecojoni! Ma nessuno dice niente? “ci saranno una ventina di denunce tutte archiviate”.. ahhhh

Vedete è questa la cosa grave.. nessuna denuncia, nessun esposto va a buon fine!
Ne basterebbe qualcuno a segno per risistemare tutto, per non costringere a chiedere favori MA E’ PROPRIO QUESTO IL MOTIVO! Il sistema ti deve obbligare a chiedere favori!
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Re:L'Italia è un paese mafioso?
« Risposta #50 : Sabato 24 Gennaio 2015, 15:40:19 »
A rileggere tutto il topic si nota come la conclusione sia: l'italia è un paese mafioso perchè gli italiani non sono come me

Chi è ateo e anticlericale vede nella chiesa il fondamento della mafia...
Skò, io penso che la tua sia una lettura frettolosa degli interventi. Si, forse un paio danno l'idea del "l'Italia è un paese mafioso perché gli italiani non sono come me" ma quello con cui inizi l'elenco a me pare piuttosto una presa d'atto che un pregiudizio.
Te lo riporto:
"Da quando è nato lo Stato unitario (la chiesa) gli ha fatto una guerra senza quartiere, tentando inoltre di infiltrarsi nelle sue strutture per accreditare di sè un'immagine istituzionale che non le compete. Le ore di religione a scuola, le presenze di cardinali, vescovi, religiosi di vario ordine  e grado nelle cerimonie pubbliche e laiche, il personale religioso negli ospedali, presente con tanto di divisa (tonache e simili) i cappellani militari che spesso hanno un'influenza extra-istituzionale nella vita delle caserme, le carriere nella magistratura, nei ministeri, nei corpi militari condizionate pubblicamente in cento sottili modi, il parassitismo finanziario, i mille trattamenti di favore ricevuti, fiscali e non."
Ti sembra che ci sia una virgola che si discosti dalla realtà?
E non credo che Cartesio veda nella Chiesa "il fondamento della mafia". Piuttosto pensa da laico quello che della sua frase ho evidenziato in rosso. E' da lì che parte il mio discorso sul concetto di lobby.
Poi, se per te il termine "mafia" magari riguarda solo ciò che rientra nel suo significato etimologico ok, ma non puoi dire che il discorso sia finito male solo perché non ti è piaciuto.


 
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Re:L'Italia è un paese mafioso?
« Risposta #51 : Sabato 24 Gennaio 2015, 15:45:05 »
Skò, io penso che la tua sia una lettura frettolosa degli interventi. Si, forse un paio danno l'idea del "l'Italia è un paese mafioso perché gli italiani non sono come me" ma quello con cui inizi l'elenco a me pare piuttosto una presa d'atto che un pregiudizio.
Te lo riporto:
"Da quando è nato lo Stato unitario (la chiesa) gli ha fatto una guerra senza quartiere, tentando inoltre di infiltrarsi nelle sue strutture per accreditare di sè un'immagine istituzionale che non le compete. Le ore di religione a scuola, le presenze di cardinali, vescovi, religiosi di vario ordine  e grado nelle cerimonie pubbliche e laiche, il personale religioso negli ospedali, presente con tanto di divisa (tonache e simili) i cappellani militari che spesso hanno un'influenza extra-istituzionale nella vita delle caserme, le carriere nella magistratura, nei ministeri, nei corpi militari condizionate pubblicamente in cento sottili modi, il parassitismo finanziario, i mille trattamenti di favore ricevuti, fiscali e non."
Ti sembra che ci sia una virgola che si discosti dalla realtà?
E non credo che Cartesio veda nella Chiesa "il fondamento della mafia". Piuttosto pensa da laico quello che della sua frase ho evidenziato in rosso. E' da lì che parte il mio discorso sul concetto di lobby.
Poi, se per te il termine "mafia" magari riguarda solo ciò che rientra nel suo significato etimologico ok, ma non puoi dire che il discorso sia finito male solo perché non ti è piaciuto.

Fuori dalla realtà per quanto mi riguarda.
E' il concetto stesso che le competenze statali in democrazia vengano decise secondo uno schema assoluto e universale di libertà (che in realtà non esiste e non esisterà mai!) io lo contesto... le competenze statali vengono decise (formalmente e consuetudinariamente) dalla maggioranza!
Ma questo è un altro discorso su cui siamo talmente distanti che è proprio inutile affrontare.
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Re:L'Italia è un paese mafioso?
« Risposta #52 : Sabato 24 Gennaio 2015, 15:45:21 »
Mi dispiace davvero, Sko'.

Su alcuni punti siamo sulla stessa lunghezza d'onda, mi pare.
Tutto funziona male. Quindi si cerca una relazione per ricevere un trattamento almeno normale.[...]
I servizi normali, quelli per cui si pagano le tasse, sono lenti e di qualità scadente. Ma c'è sempre la possibilità di avere una corsia preferenziale per avere un trattamento, se non di favore, normale. [...] ...questo modo di procedere attribuisce un potere che si sostituisce alla funzione e che può portare molto lontano. E più si è vicini ai centri di potere più si può approfittare di questo sistema in cui si possono "vendere" servizi che in realtà dovrebbero essere resi normalmente alla comunità... [...].
E questo è un sistema mafioso perché la corruzione, la raccomandazione e il non rispetto delle regole sono visti come una necessità e come una fatalità, secondo me, dalla maggioranza.

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Re:L'Italia è un paese mafioso?
« Risposta #53 : Sabato 24 Gennaio 2015, 15:46:42 »
...
Ho postato prima ancora di questo intervento, ma qui parli di inefficienza e pecche strutturali.
Il discorso di Cartesio, ed in parte quello mio, era riferito ad altro.
Aggiungo  ;) : esattamente a quello che per te è "fuori da ogni realtà"
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Re:L'Italia è un paese mafioso?
« Risposta #54 : Sabato 24 Gennaio 2015, 15:51:36 »
Ho postato prima ancora di questo intervento, ma qui parli di inefficienza e pecche strutturali.
Il discorso di Cartesio, ed in parte quello mio, era riferito ad altro.

Quale inefficienza.. non esiste inefficienza nel mio racconto tranne nell'incompetenza del medico di base ormai radicata in 30 anni di servizio.
Quello che esiste è un sistema complesso e stratificato a cui NON E' POSSIBILE SOTTRARSI, impossibile fare a meno dell'aiuto esterno.
E' questo il più grande errore di mani pulite non aver riconosciuto il sistema ambientale!
In un paese civile la scelta illegale ti permette di velocizzare, di guadagnare di più! In italia la scelta illegale o clientelare è l'unica alternativa al non fare!
E il motivo, la cosa che lo fa funzionare, il centro della mafiosità, sta tutto in quei 28 esposti bloccati sulla scrivania e in quelle 20 denunce archiviate
Sblocca il sistema dai corsi agli esposti.. non aspettare il morto prima di agire e vedi che cambia anche la cultura!
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Re:L'Italia è un paese mafioso?
« Risposta #55 : Sabato 24 Gennaio 2015, 16:02:19 »
Mi dispiace davvero, Sko'.

Su alcuni punti siamo sulla stessa lunghezza d'onda, mi pare.

Assolutamente si (bella frase "il potere si sostituisce alla funzione" veramente sintetica.. ottimo)
Ma poi arriva un post come quello di zap deve le inefficienze sono viste come la scusa dell'italiano (e in parte.. alla fine della giostra sarà anche così) e capisci che la discussione è solo all'inizio
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Re:L'Italia è un paese mafioso?
« Risposta #56 : Sabato 24 Gennaio 2015, 16:02:37 »
Quale inefficienza.. non esiste inefficienza nel mio racconto tranne nell'incompetenza del medico di base ormai radicata in 30 anni di servizio.
Quello che esiste è un sistema complesso e stratificato a cui NON E' POSSIBILE SOTTRARSI, impossibile fare a meno dell'aiuto esterno.
E' questo il più grande errore di mani pulite non aver riconosciuto il sistema ambientale!
In un paese civile la scelta illegale ti permette di velocizzare, di guadagnare di più! In italia la scelta illegale o clientelare è l'unica alternativa al non fare!
E il motivo, la cosa che lo fa funzionare, il centro della mafiosità, sta tutto in quei 28 esposti bloccati sulla scrivania e in quelle 20 denunce archiviate
E questo a cosa altro è dovuto se non all'influeza delle lobby di cui ho sto parlando fin dall'apertura di questo topic?
L'ignavia della tua dottoressa è difesa dalla lobby rappresentata da un ordine professionale che difende i suoi accoliti anche se la loro incompetenza ti mette su una sedia a rotelle, se non dentro una bara. Quanti sono i casi di espulsione dall'ordine a fronte del numero di aberrazioni dovute alla malasanità? Riguardo al resto degli esempi che fai, se vai alla radice di ognuno di loro c'è una lobby che glielo permette.
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Re:L'Italia è un paese mafioso?
« Risposta #57 : Sabato 24 Gennaio 2015, 16:06:20 »
E questo a cosa altro è dovuto se non all'influeza delle lobby di cui ho sto parlando fin dall'apertura di questo topic?
L'ignavia della tua dottoressa è difesa dalla lobby rappresentata da un ordine professionale che difende i suoi accoliti anche se la loro incompetenza ti mette su una sedia a rotelle, se non dentro una bara. Quanti sono i casi di espulsione dall'ordine a fronte del numero di aberrazioni dovute alla malasanità? Riguardo al resto degli esempi che fai, se vai alla radice di ognuno di loro c'è una lobby che glielo permette.


Ristretta come visione..
Non errata ma ristretta..
La motivazione della inerzia che porta le denunce e gli esposti a non avere un seguito non è necessariamente un omaggio agli interessi lobbistici.. c'è un interesse parastatale ancora più forte, e non è indirizzato alla protezione ma indirizzato all'obbligo.. a generare in te un obbligo..
E' quello che dai giuristi prima di mani pulite (dopo è diventato peccato anche solo pensarlo) veniva chiamato "l'ambiente"
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Zapruder

Re:L'Italia è un paese mafioso?
« Risposta #58 : Sabato 24 Gennaio 2015, 17:49:07 »
Come è già successo qualche altra volta, il buon Skorpius trasforma le affermazioni in altro, estendendone a piacere i concetti. Immagino sia una sorta di deformazione professionale, la sua.

Andiamo per ordine: io ho stigmatizzato il viziaccio (preso a paradigma, magari avessimo solo 'sto problema in Italia) di fare i furbi quando si è in fila o in attesa per qualcosa. Non mi pare di aver contemporaneamente vantato la mia "onestà", prego in caso contrari di specificare dove l'abbia scritto. A differenza di tanti, io mi ritengo pienamente parte del problema, visto che la classe dirigente di questo paese è espressa (per mezzo del voto, o del non voto) anche da me.

Poi Skorpius si incazza perché io ho stigmatizzato il ricorso furbesco di tanti al Pronto Soccorso: i tanti italiani che lo frequentano anche per un foruncolo non sono fraudolenti! ma due righe dopo si contraddice palesemente, lamentandosi di quelli che a lui stesso sono passati avanti nell'attesa perché "conoscono"... Decidiamoci: ci sono o non ci sono i furbacchioni che abusano del nostro sistema sanitario?

Vogliamo parlare di quanto lavoro inutile (fermo restando che il comportamento da te descritto da parte di quel medico di base per me merita l'ergastolo) il medico di famiglia deve sobbarcarsi, a causa delle persone che vanno lì a passare mezza giornata? sempre a danno di chi ha realmente bisogno del medico.

Sono questioni lunghe e complesse e inevitabilmente investono anche aspetti personali, capiterà di certo di parlarne de visu. Io insisto: la media degli utenti, in questo paese, non vale più dei servizi che riceve. E forse qualche volta anche di meno.


Giglic

Re:L'Italia è un paese mafioso?
« Risposta #59 : Sabato 24 Gennaio 2015, 18:13:26 »
Come è già successo qualche altra volta, il buon Skorpius trasforma le affermazioni in altro, estendendone a piacere i concetti. Immagino sia una sorta di deformazione professionale, la sua.

Andiamo per ordine: io ho stigmatizzato il viziaccio (preso a paradigma, magari avessimo solo 'sto problema in Italia) di fare i furbi quando si è in fila o in attesa per qualcosa. Non mi pare di aver contemporaneamente vantato la mia "onestà", prego in caso contrari di specificare dove l'abbia scritto. A differenza di tanti, io mi ritengo pienamente parte del problema, visto che la classe dirigente di questo paese è espressa (per mezzo del voto, o del non voto) anche da me.

Poi Skorpius si incazza perché io ho stigmatizzato il ricorso furbesco di tanti al Pronto Soccorso: i tanti italiani che lo frequentano anche per un foruncolo non sono fraudolenti! ma due righe dopo si contraddice palesemente, lamentandosi di quelli che a lui stesso sono passati avanti nell'attesa perché "conoscono"... Decidiamoci: ci sono o non ci sono i furbacchioni che abusano del nostro sistema sanitario?

Vogliamo parlare di quanto lavoro inutile (fermo restando che il comportamento da te descritto da parte di quel medico di base per me merita l'ergastolo) il medico di famiglia deve sobbarcarsi, a causa delle persone che vanno lì a passare mezza giornata? sempre a danno di chi ha realmente bisogno del medico.

Sono questioni lunghe e complesse e inevitabilmente investono anche aspetti personali, capiterà di certo di parlarne de visu. Io insisto: la media degli utenti, in questo paese, non vale più dei servizi che riceve. E forse qualche volta anche di meno.

Perfetto. Soprattutto l'ultima frase. Andreotti non è la causa dei mali italiani, ma l'effetto. Chi ha criticato Andreotti, in fondo sogna di essere lui. Sul resto, è ovvio che siamo tutti colpevoli, incluso chi subisce torti. Qualcuno diceva che una molteplicità di furbi fa un popolo di coglioni. Ecco, noi siamo esattamente questo (me compreso, of course)