L'Italia è un paese mafioso?

[cartesio]

Lascio nel vago il senso che dò alla domanda. Chi vuole rispondere lo faccia secondo la sua idea di mafiosità. Poi magari potremmo spiegarci nella discussione.

La mia risposta è sì.

[cartesio]

Ho sbagliato board. Ero convinto di essere su Amici - e forse con un'altra finestra lo ero - e mi scuso con tutti. Se i moderatori ritengono di spostarlo... io lo farei.   

[Pomata]

Oltre...

[BobLovati]

in un modo o nell´altro, praticamente ovunque è abbastanza simile, la situazione   

[leomeddix]

Ho sbagliato board. Ero convinto di essere su Amici - e forse con un'altra finestra lo ero - e mi scuso con tutti. Se i moderatori ritengono di spostarlo... io lo farei.   

Secondo me non hai del tutto sbagliato board. Al limite sposterei la discussione su "Solo calcio". E Completerei la domanda in questo modo: "Il campionato italiano è un campionato mafioso?"

[Frusta]

Lascio nel vago il senso che dò alla domanda. Chi vuole rispondere lo faccia secondo la sua idea di mafiosità. Poi magari potremmo spiegarci nella discussione.

La mia risposta è sì.

La mia risposta è: anche, Cartè  E quindi non posso votà perché fra le opzioni non c'è.

Perché se mafia vuol dire malavita organizzata e spesso collusa col Potere allora vorrei sapere se c'è una nazione che sia una a non averla.
Se invece vuol dire qualsiasi cosa vogliano rispondere gli altri orgers secondo la loro idea di mafiosità, la mia curiosità rimane la stessa, e cioè se c'è una nazione che sia una a non averla.
La differenza fra la mafia italiana e tutte le altre mafie dell'universo munno sta nel differente tasso di tafazzaggine che ci distingue dal medesimo, nel senso che come riusciamo a sputtanarci da soli non ci riesce nessuno.
E infatti l'equazione italiano=mafioso è un must, mentre quella di russo=mafioso, o di giapponese=mafioso o Cinese=mafioso malgrado l' organizacija, la yakuza o la triade, no. Chissà perché.

P.s.
Quando esplose il fenomeno editoriale di Gomorra io mi trovavo per lavoro in Germania, e lì l'impressione che ebbi, parlando con i colleghi della mia azienda, fu che quel libro, molto più che il manifesto di denuncia o di lotta o di chissacosa che in quel momento stava rappresentando in Italia, ai loro occhi non rappresentasse altro che la conferma dei loro pregiudizi.
I peggiori denigratori di noi stessi, i maggiori veicolatori dell'equazione italiano= mafioso siamo noi.
Gomorra, con il suo descrivere la mafia come un serpente dalle mille teste infiltrato dovunque, organizzatissimo, efficientissimo, strapotente ed inarrestabile non fa altro che accrescere la fama di imbattibilità delle cosche e scoraggiare chiunque voglia solo pensare all'ipotesi di opporvisi.
Quel libro, propagando in Germania l’idea di una mafia onnipotente, imbattibile, superiore, che porta paura, omertà e rassegnazione, rafforzava nei tedeschi l'idea dell' italiano pauroso, omertoso e rassegnato e rendevano me CHE NON LO SONO, disarmato nei confronti dei loro pregiudizi.

Tu sei mafioso, Cartè? Certo che no, e io nemmeno, e nemmeno Giglic, o Chemist, o Zap, o Pomata, o Carpelo, o MCM o Ataru o Disabitato O Franz kappa o Arch o TD o AlenBoksic o nessun altro di quelli che in questomomento stanno passando di qua.

Quindi l'Italia non è un paese mafioso.

Purtroppo molti fra gli orger che ho elencato, e moltissimi fra la maggior parte di italiani che come loro NON sono mafiosi, non sono d'accordo con me nel dire quello che dicevo ai miei colleghi tedeschi, e cioè che Saviano, oltre ad essere un pessimo scrittore, è un pericoloso veicolo di infezione culturale. Anche se può sembrare il contrario.

[Pomata]

La mia risposta è: anche, Cartè 

Perché se mafia vuol dire malavita organizzata e spesso collusa col Potere allora vorrei sapere se c'è una nazione che sia una a non averla.
Se invece vuol dire qualsiasi cosa vogliano rispondere gli altri orgers secondo la loro idea di mafiosità, la mia curiosità rimane la stessa, e cioè se c'è una nazione che sia una a non averla.
La differenza fra la mafia italiana e tutte le altre mafie dell'universo munno sta nel differente tasso di tafazzaggine che ci distingue dal medesimo, nel senso che come riusciamo a sputtanarci da soli non ci riesce nessuno.
E infatti l'equazione italiano=mafioso è un must, mentre quella di russo=mafioso, o di giapponese=mafioso o Cinese=mafioso malgrado l' organizacija, la yakuza o la triade, no. Chissà perché.

P.s.
Quando esplose il fenomeno editoriale di Gomorra io mi trovavo per lavoro in Germania, e lì l'impressione che ebbi, parlando con i colleghi della mia azienda, fu che quel libro, molto più che il manifesto di denuncia o di lotta o di chissacosa che in quel momento stava rappresentando in Italia, ai loro occhi non rappresentasse altro che la conferma dei loro pregiudizi.
I peggiori denigratori di noi stessi, i maggiori veicolatori dell'equazione italiano= mafioso siamo noi.
Gomorra, con il suo descrivere la mafia come un serpente dalle mille teste infiltrato dovunque, organizzatissimo, efficientissimo, strapotente ed inarrestabile non fa altro che accrescere la fama di imbattibilità delle cosche e scoraggiare chiunque voglia solo pensare all'ipotesi di opporvisi.
Quel libro, propagando in Germania l’idea di una mafia onnipotente, imbattibile, superiore, che porta paura, omertà e rassegnazione, rafforzava nei tedeschi l'idea dell' italiano pauroso, omertoso e rassegnato e rendevano me CHE NON LO SONO, disarmato nei confronti dei loro pregiudizi.

Tu sei mafioso, Cartè? Certo che no, e io nemmeno, e nemmeno Giglic, o Chemist, o Zap, o Pomata, o Carpelo, o MCM o Ataru o Disabitato O Franz kappa o Arch o TD o AlenBoksic o nessun altro di quelli che in questomomento stanno passando di qua.

Quindi l'Italia non è un paese mafioso.

Purtroppo molti fra gli orger che ho elencato, e moltissimi fra la maggior parte di italiani che come loro NON sono mafiosi, non sono d'accordo con me nel dire quello che dicevo ai miei colleghi tedeschi, e cioè che Saviano, oltre ad essere un pessimo scrittore, è un pericoloso veicolo di infezione culturale. Anche se può sembrare il contrario.

Profondo

[Giglic]

la risposta, ovviamente, è si.

Frusta come al solito prova a spostare il discorso per darsi ragione (e magari autocitarsi tra qualche mese) ma porta due argomenti che c'entrano poco.
a) il fatto che altre nazioni lo siano con la domanda di cartesio non c'entra per nulla: né il fatto che, con una supercazzola frustiana, si esprima ciò che Andreotti diceva del neorealismo 60 anni e passa fa.
b) ovvio che Frusta et al. non siano affiliati mafiosi (almeno, fino a prova contraria): ma non si sta chiedendo questo, si sta chiedendo se l'Italia lo è. Che è cosa diversa (profondamente diversa) dai suoi abitanti presi singolarmente

Per come intendo io la parola mafia (ossia trascendendo dal suo essere "criminale") l'Italia è un paese mafioso per un motivo molto semplice: ha sempre prediletto di più i rapporti privati che quelli pubblici. Anzi, di più: ha sempre vissuto i rapporti pubblici (tasse, doveri morali, civili e lavorativi, obblighi verso la comunità, etc.) come ANTITETICI ai suoi rapporti privati (famiglia anzitutto, ma anche clan, gruppi di comunanza di interessi, alleanze condominiali varie...) ed anzi NEMICI da combattere. Siamo mafiosi (tutti: lo stesso frusta ritiene impensabile che una madre sacrifichi un figlio per un ideale, che è cosa pubblica per definizione) perché nati sudditi.

[zorba]

Ho risposto no perché ritengo che non si possa generalizzare.

Fortunatamente esistono molti italiani e italiane che non hanno nel proprio dna atteggiamenti, stili di vita, comportamenti e modi di relazionarsi con gli altri, diciamo così "mafiosi" e mi auguro che siano ancora la maggioranza nel Paese...

 

[Frusta]

la risposta, ovviamente, è si.

Frusta come al solito prova a spostare il discorso per darsi ragione (e magari autocitarsi tra qualche mese) ma porta due argomenti che c'entrano poco.
a) il fatto che altre nazioni lo siano con la domanda di cartesio non c'entra per nulla: né il fatto che, con una supercazzola frustiana, si esprima ciò che Andreotti diceva del neorealismo 60 anni e passa fa.
b) ovvio che Frusta et al. non siano affiliati mafiosi (almeno, fino a prova contraria): ma non si sta chiedendo questo, si sta chiedendo se l'Italia lo è. Che è cosa diversa (profondamente diversa) dai suoi abitanti presi singolarmente

Per come intendo io la parola mafia (ossia trascendendo dal suo essere "criminale") l'Italia è un paese mafioso per un motivo molto semplice: ha sempre prediletto di più i rapporti privati che quelli pubblici. Anzi, di più: ha sempre vissuto i rapporti pubblici (tasse, doveri morali, civili e lavorativi, obblighi verso la comunità, etc.) come ANTITETICI ai suoi rapporti privati (famiglia anzitutto, ma anche clan, gruppi di comunanza di interessi, alleanze condominiali varie...) ed anzi NEMICI da combattere. Siamo mafiosi (tutti: lo stesso frusta ritiene impensabile che una madre sacrifichi un figlio per un ideale, che è cosa pubblica per definizione) perché nati sudditi.

Che è,  te dispiace che t'ho impallinato Saviano?
................
Sostituisci la parola mafia con la parola lobby e dimmi se c'è in giro qualche paese più pulito del nostro.

[Giglic]

Che è,  te dispiace che t'ho impallinato Saviano?
................
Sostituisci la parola mafia con la parola lobby e dimmi se c'è in giro qualche paese più pulito del nostro.

No, anche perché il fare pretesco del nostro non mi piace. E poi, sei libero di pensarla come ti pare. Ma c'entra poco (eufemismo) con la domanda.
Anche la tua seconda frase c'entra poco. La domanda è sull'Italia, non sull'Italia confrontata con altri. (Che poi, se sostituisco la parola, comunque, la domanda di Cartesio cambia)

[mrmoto]

Alberto Sordi.

[MCM]

Sondaggio che ha poco senso.
Se non c'è un metro comune e semi-oggettivo come si fa a rispondere?

Definisci "mafioso".

[CP 4.0]

sebbene la risposta al sondaggio non puo' che essere un unanime si, quello che c'e' dietro e' molto piu' complesso, dal 'L'Italia e' l'unico paese mafioso' a 'cosa intendi per mafioso', come giustamente fa notare mcm.

complessita' che in parte giustifica anche la risposta di moto, a cui potrei aggiungere 'Tototruffa' , per non parlare del campo sul quale ci si vuole soffermare, l'Italia tout court o solo quella del pallone che ovviamente ci interessa per diversi motivi da vicino, ad esempio.

insomma, dicci di piu' e si potra' dire di meglio

[aquilafelyx]

No, l'Italia non è un paese mafioso,
è vero che la mafia condiziona la vita di intere zone geografiche e comparti produttivi approfittando delle collusioni e delle omissioni di apparati dello stato e della complicità di politica e finanza, però il Paese non può essere bollato in toto col marchio d'infamia.
Quella che arriva è un'immagine distorta e si rimane spesso sconcertati dalla scarsezza della sensibilità nell'osservazione e nella repressione del fenomeno, c'è purtroppo  tolleranza con atteggiamenti e comportamenti che costituiscono il mare dove le mafie riescono a vivere e prosperare, e chi è al vertice della piramide raccoglie i frutti, e li reinveste, corrompendo parte della società a cominciare dalla base.     
 

[Zapruder]

Non può esistere un "sistema mafioso" senza una "cultura" capillarmente diffusa che lo legittimi. La cultura del favore a danno di altri, dell'aggiramento delle regole, dell'ammirazione di cui godono i furbi, salvo quando la furbata non è a nostro danno.

Sì, l'Italia è decisamente un paese mafioso, nel profondo dell'animo.

[CP 4.0]

Non può esistere un "sistema mafioso" senza una "cultura" capillarmente diffusa che lo legittimi. La cultura del favore a danno di altri, dell'aggiramento delle regole, dell'ammirazione di cui godono i furbi, salvo quando la furbata non è a nostro danno.
...

non credo che il resto dell'umanita' sia cosi differente, da Ocean 13 a Only Fools and Horses , da Le Diners dei cons a Kung Fu Hustle e molti altri, in ogni parte del globo chiunque sembra 'mostrare' una certa mafiosita' nel proprio contesto culturale.

[Skorpius]

Non può esistere un "sistema mafioso" senza una "cultura" capillarmente diffusa che lo legittimi. La cultura del favore a danno di altri, dell'aggiramento delle regole, dell'ammirazione di cui godono i furbi, salvo quando la furbata non è a nostro danno.

Sì, l'Italia è decisamente un paese mafioso, nel profondo dell'animo.

Non è questione di cultura ma di sistema.
Un paese che si proclama "civile" in cui il sistema giudiziario è VOLUTAMENTE inefficace (in altre parole: un sistema giudiziario impossibilitato a perseguire la tutela dell'interesse e del diritto sia pubblico che privato) è immancabilmente nelle mani dei poteri mafiosi.
Ce l'hanno incartata e non ce ne rendiamo conto..

[Zapruder]

"Mafia" per me vuol dire accaparrarsi un privilegio, con metodi scorretti, a danno della comunità.

Nel piccolissimo è il tizio che salta la fila alla Posta perché allo sportello c'è suo cugino.

Nel meno piccolo è chi fa dare fuoco al negozio del concorrente perché gli toglie clienti.

Ma è esattamente la stessa cosa. E non credo c'entri molto il potere giudiziario, in questo modo di pensare.

[Frank 73]

Da 2:00 in poi...