(Gazzetta dello Sport – edizione locale
Protti punta su Djordjevic e Higuain: «Prevedo molti gol»
Per Igor parecchie gioie a Roma e delusioni in azzurro: «Ma queste città mi sono rimaste nel cuore»Parecchie gioie a Roma, con una Lazio che anche grazie a lui arrivò quarta nel ’97. Tante delusioni a Napoli, con 4 gol segnati e la retrocessione in B l’anno successivo. «Ma queste due città mi sono rimaste nel cuore e per me sono le più belle d’Italia», dice Igor Protti, doppio ex della sfida che andrà in scena domenica all’ora di pranzo all’Olimpico. «Per me è un vero spareggio Champions. Ci sono alcune squadre che possono recuperare, ma Lazio e Napoli hanno dimostrato di avere qualcosa in più». Igor, grande bomber del passato, è esaltato dai cannonieri di oggi delle due squadre. «Djordjevic mi ha sorpreso, è riuscito a mettersi alle spalle un monumento come Klose. Higuain è un giocatore straordinario, ma in questa stagione ha vissuto fasi alterne, così come tutta la sua squadra. Ma io non mi rivedo in nessuno dei tre. Nella Serie A attuale, quello più simile a me è Di Natale, ovviamente facendo le dovute proporzioni. Totò è un grande campione».
LEADER
Protti, aspirante allenatore, è affascinato anche dagli allenatori Pioli e Benitez. «Lo spagnolo ha una grande storia internazionale, ma Pioli è un umile. Un tecnico preparato che dà fiducia e stimoli ai propri giocatori. È una brava persona«. Due squadre a tratti esaltanti, ma con qualche difetto. «In difesa – dice Protti – entrambe lasciano a desiderare. La Lazio ha preso due gol evitabili nel derby e il Napoli sbanda spesso. In generale, ormai in Italia si guarda troppo la palla e poco l’uomo da marcare». Ci sarà grande spettacolo in campo, ma sugli spalti non vedremo i tifosi del Napoli. «Tutti – conclude Protti – dobbiamo fare qualcosa per educare i nostri figli a seguire lo sport con passione, ma senza violenza. Anche se questo dovesse avvenire fra 50 anni, non dobbiamo arrenderci perché i tifosi sono più importanti di tutto. Un pronostico? Difficile, ma ci saranno tanti gol».
Giuseppe Di Giovanni
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