Autore Topic: Il primo derby di Pioli vale doppio: fu tre volte vicino alla Roma  (Letto 508 volte)

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Il primo derby di Pioli vale doppio: fu tre volte vicino alla Roma
« : Giovedì 8 Gennaio 2015, 09:17:15 »
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Una vittoria sulla Roma per conquistare definitivamente la Lazio e lasciare l’amaro in bocca all’amico Walter Sabatini, che tanto l’ha cercato negli anni passati. Per Stefano Pioli il derby in programma domenica sarà una partita speciale e non solo per il clima che sempre circonda le sfide tra le due squadre della capitale. Prima di sbarcare a Formello, come ricorda Il Tempo, l’allenatore emiliano è più volte stato vicino alla panchina giallorossa. Il primo colloquio con Walter Sabatini risale al 20 maggio 2011: un lungo confronto alle porte di Bergamo, un’occasione per conoscersi meglio. Nessun impegno, ma una sensazione confermata poi dal tempo: il direttore sportivo giallorosso, in partenza il giorno stesso per l’Argentina, apprezzò in modo particolare l’allora allenatore del Chievo, ne comprese subito le doti professionali, la preparazione tattica e il culto del lavoro. In quella strana estate la Roma scelse poi Luis Enrique, mentre Pioli firmò un contratto biennale col Palermo di Zamparini, anche se l’esperienza siciliana terminò prima di cominciare, con un esonero lampo a fine agosto.
 Il contatto tra il tecnico emiliano e Sabatini, però, non rimase isolato. Pioli, nel frattempo finito al Bologna, mantenne un filo diretto con il ds giallorosso e nella primavera successiva fu nuovamente vicino alla capitale, ma ancora una volta sconfitto in volata, stavolta da Zeman. Il motivo? Per Sabatini è bravo, anzi molto bravo, ma ancora troppo «aristocratico» per una piazza difficile ed esigente come Roma. Altro giro, altra corsa. Stavolta nessun contatto diretto, ma nella primavera 2013 – incassato il fallimento del boemo e la disfatta in Coppa Italia – il dirigente umbro pensò ancora a Pioli, salvo poi virare su nomi di richiamo, da Mazzarri ad Allegri, piste sfumate che hanno portato all’arrivo di Garcia.
 Il destino, però, è bizzarro. E per Pioli ha riservato una sfida affascinante sulla panchina della Lazio. L’emiliano è arrivato in punta di piedi e ha saputo stravolgere abitudini e mentalità, imponendo un gioco coraggioso e ottenendo le risposte sperate: 30 punti in 17 giornate e un terzo posto insperato a inizio stagione, quando il Napoli sembrava decisamente superiore. E ora l’opportunità è unica: con un successo nel derby Pioli conquisterebbe il cuore dei tifosi, come ha insegnato Petkovic, tecnico certo non eccelso ma capace di vincere una Coppa Italia storica. «Appena sono arrivato ho percepito l’importanza della sfida alla Roma – ha rivelato l’emiliano – Per noi è “la” partita e ci arriviamo nel modo giusto, in buona condizione fisica e mentale: con l’aiuto dei tifosi possiamo farcela».

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