Autore Topic: Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo  (Letto 55193 volte)

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Offline ammiraglio

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Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #200 : Lunedì 12 Gennaio 2015, 10:54:05 »
Avessi letto con più attenzione il mio commento non ce ne sarebbe bisogno.
Comunque: civiltà è non impiccare un innocente solo perché è omosessuale, coosa che succede in quell' Iran che tu tanto ammiri.
Se poi non ti è chiaro questo è inutile passare alla dignità.

ho visto un doc sull'omosessualità vissuta in iran: la famiglia ti invita ad andare da uno psicologo per curare la "malattia", questo in soldoni spicci. tra i consigli dello psicologo (chiamiamoli consigli) c'è l'operazione per il cambiamento del sesso, soluzione estrema voluta dall'ayatollah, quello stronzo che manco voglio nominare, tanti anni fa ...
naturalmente poi i gay e le lesbiche sono marcate a "guardia" in iran, come da custume.
adesso tutti quelli che hanno cambiato sesso sono infelici, confusi.
un reportage bello e doloroso.
è la democrazia iraniana, baby.

mi meraviglio che continui a perdere tempo in questa discussione, francamente.
alcuni commenti qui sono semplicemente imbarazzanti.
 
yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
i'll go home and find something to do.

Offline MCM

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Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #201 : Lunedì 12 Gennaio 2015, 11:08:55 »
Il mondo si trasforma, qual è il problema di una trasformazione pacifica?

Che poi, lungi da me promuovere l' immigrazione imposta dalla povertà e dalla guerra e non dalla libera scelta, è falso affermare che l' Europa o l' Italia si stiano islamizzando.
E' fasullo terrorismo psicologico.
I musulmani sono solo il 2% dei cittadini dell' Unione Europea e in Italia ogni anno arrivano più cristiani che musulmani.
Che tra i nuovi nati ci siano più Mohamed che James significa solo che questi figliano più degli inglesi.

Certo, la differenza è che loro sono per davvero quello che dicono di essere, ci credono sul serio, mentre i cosiddetti cristiani europei lo sono solo sulla carta, ma ciò non toglie che stiamo parlando davvero di numeri minimi.

Non esiste alcun pericolo di islamizzazione dell' Europa e su questo concordano tutti i più seri studiosi di islam in Europa.

Offline Frusta

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Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #202 : Lunedì 12 Gennaio 2015, 12:18:19 »
mi meraviglio che continui a perdere tempo in questa discussione, francamente.
alcuni commenti qui sono semplicemente imbarazzanti.
Infatti, per me il discorso finisce qui.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline MCM

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Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #203 : Lunedì 12 Gennaio 2015, 14:18:55 »
Salafiti o wahabiti sono sunniti arabi, sauditi, qatarioti, pakistani, afghani, africani subsahriani, bosniaci, uiguri, centroasiatici, kosovari, magrebini.
Il nemico del Corriere della sera è invece chiaro: l'Iran sciita e persiano.
Servi ridicoli.

http://www.corriere.it/esteri/15_gennaio_10/urlo-khomeini-l-islam-tutto-democrazia-no-d69e9e9c-98e4-11e4-8d78-4120bf431cb5.shtml

Balle propagandistiche anche dall' Huffington Post

http://www.huffingtonpost.it/2015/01/10/assad-siria-bomba-atomica_n_6448542.html?ref=fbph&ncid=fcbklnkithpmg00000001

Nessuno parla di Qatar e Arabia Saudita, amici della Nato e finanziatori di Jihadisti.

Offline chemist

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Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #204 : Lunedì 12 Gennaio 2015, 15:38:04 »
Che dici? In America ammazzano i negri MCM? Quell'America che ha un presidente negro?

Offline Er Matador

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Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #205 : Lunedì 12 Gennaio 2015, 16:00:05 »
Che dici? In America ammazzano i negri MCM? Quell'America che ha un presidente negro?
"Ammazzano i negri" sarà una sintesi troppo sbrigativa (mai come quelle "democratiche" sull'Iran, dove nel 99% dei casi non si sintetizza: si inventa).
Ma gli episodi di persone di colore pestate a sangue o peggio dalla polizia per futili motivi non sono rarissimi né, a quanto mi risulta, in diminuzione.
E le statistiche confermano troppo spesso una vera e propria proporzionale etnica nell'attribuzione delle pene, da quella capitale in giù.
Da quelle parti, purtroppo, ci sono ancora problemi in questo senso.
Problemi ai quali non si rimedia con un'operazione di facciata come l'elezione di un nero.
Fra l'altro: Obama alla Casa Bianca dovrebbe certificare che il razzismo negli Usa è alle spalle.
Mentre, per citare un solo esempio, la presenza alla seconda carica dello Stato di un cristiano come Tariq Aziz non ha impedito che al laicissimo Iraq di Saddam - i cui massacri sono avvenuti in buona parte ai danni di estremisti islamici - venisse appiccicata la surreale etichetta di campione del terrorismo islamico.
Due pesi e due misure: un male di cui la democrazia sembra soffrire in maniera sempre più acuta.

Offline MCM

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Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #206 : Lunedì 12 Gennaio 2015, 16:12:37 »
Non sono ovviamente i mulatti di buona famiglia come Obama le vittime dell' apartheid statunitense.

Comunque ho ovviamente sintetizzato dicendo che ammazzano i negri. Non li sparano a vista, ma di sicuro non ti conviene nascere negro di famiglia umile nella maggioranza degli stati americani. Nulla a che vedere con il "razzismo" da borgata in Italia e in Europa. Negli USA la questione è seria. Qui siamo cent'anni in avanti grazie a Dio.

Come mai i giornali italioti e i media europei non hanno dato enorme risalto alla guerriglia urbana e alle manifestazioni in molte città americane negli ultimi mesi contro le esecuzioni di afroamericani (17 colpi di pistola sono una esecuzione)?

Offline chemist

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Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #207 : Lunedì 12 Gennaio 2015, 16:20:49 »


Come mai i giornali italioti e i media europei non hanno dato enorme risalto alla guerriglia urbana e alle manifestazioni in molte città americane negli ultimi mesi contro le esecuzioni di afroamericani (17 colpi di pistola sono una esecuzione)?

Non ne hanno dato risalto? :o :o

Offline MCM

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Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #208 : Lunedì 12 Gennaio 2015, 16:29:18 »
Non ne hanno dato risalto? :o :o

Chiaro che ne hanno parlato, ma tutta la enfasi apocalittica che mettono per parlare di un Orban liberticida alle strette perché mette la tassa di 1 euro all' anno su internet oppure della Russia e l' Argentina a un passo dal default (a proposito ma non dovevano fallire?) non l' ho vista. O delle armi atomiche del cattivone Assad.
Anche Femen, Pussy Riot e varie ONG hanno taciuto.
Come mai?

Offline Er Matador

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Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #209 : Lunedì 12 Gennaio 2015, 16:42:01 »
Salafiti o wahabiti sono sunniti arabi, sauditi, qatarioti, pakistani, afghani, africani subsahriani, bosniaci, uiguri, centroasiatici, kosovari, magrebini.
Il nemico del Corriere della sera è invece chiaro: l'Iran sciita e persiano.
Servi ridicoli.

http://www.corriere.it/esteri/15_gennaio_10/urlo-khomeini-l-islam-tutto-democrazia-no-d69e9e9c-98e4-11e4-8d78-4120bf431cb5.shtml

Balle propagandistiche anche dall' Huffington Post

http://www.huffingtonpost.it/2015/01/10/assad-siria-bomba-atomica_n_6448542.html?ref=fbph&ncid=fcbklnkithpmg00000001

Nessuno parla di Qatar e Arabia Saudita, amici della Nato e finanziatori di Jihadisti.
Si parla di terrorismo islamico e si cita Khomeini, con un errore di metodo che ho colto - in quel caso in buona fede, s'intende - anche in alcuni interventi nel corso del topic.
La Rivoluzione Islamica è un concetto totalmente diverso, anche perché le sue premesse sono assai più nazionaliste e anticolonialiste che religiose.
Lo stesso Imam, nei suoi primi interventi dopo la cacciata dello sCIA di Persia, parlava assai più di risorse - e della fine del loro sfruttamento da parte straniera - che di morale islamica.
In seguito si sono sovrapposte connotazioni ideologiche più spiccate e indubbi connotati autoritari, con una parabola per certi versi simile a quella del castrismo.
Con una differenza: mentre Fidel ha dispensato ai propri sudditi i pesci poi venuti a mancare con la fine dei sussidi sovietici, gli ayatollah hanno dotato Stato e popolo di robuste canne da pesca.
Paese sottosviluppato e dalla mortalità spaventosa per le più banali malattie sotto il Batista locale - fuori Teheran si viveva e si moriva più o meno come in Afghanistan oggi -, l'Iran vanta oggi servizi diffusi sul territorio, una speranza di vita sempre più elevata e una cospicua popolazione universitaria, costituita al 60% da donne.
Con tutti i loro difetti, Khomeini e successori hanno preso un Paese quasi-caraibico e ne hanno ricavato uno quasi-europeo: nel momento in cui l'Italia e altri Stati del Vecchio Continente stanno compiendo il percorso inverso, forse sarebbe interessante raccontare questa storia anziché continuare a vomitare calunnie.
Tornando al lato (para)militare della vicenda: l'unica guerra combattuta dalla Repubblica Islamica è quella con l'Iraq, che la vide aggredita ad opera di un Iraq armato fino ai denti e aizzatole contro dall'Occidente.
Nonostante uno stupro del diritto internazionale come la Legge Damato, l'Iran ha continuato a intessere normali, pacifici e proficui rapporti economici con vari Paesi, fra cui il nostro: atteggiamento strano da parte di chi avrebbe a cuore la distruzione dell'Occidente.
Neppure si può rimproverare a Teheran il sostegno ai kamikaze palestinesi: intanto perché Israele ha rappresentato un segreto quanto fondamentale "polmone" diplomatico nei momenti di maggiore tensione col mondo arabo; in secondo luogo perché la "palestinizzazione" della politica estera iraniana è sempre rimasta un'istanza marginale e irrilevante, a favore di prospettive internazionali più equilibrate.
In più, quando si è trovato fra i piedi il regime talebano da una parte e l'Iraq somalizzato dall'altra, lo Stato persiano ha avversato duramente entrambi: tant'è che ai pasdaran si fa sempre più riferimento come unica forza operativa in grado di incidere sul campo contro l'Isis e il caos post-Saddam in genere.
Infine, la Repubblica Islamica rimane il peggior nemico dell'Arabia Saudita: vale a dire del Paese che finanzia non solo il terrorismo, ma l'imposizione dell'Islam wahabita in aree nelle quali si è sviluppata una tradizione islamica assai più laica e complessa, distruggendo così veri e propri giacimenti di civiltà e pacifica coesistenza fra culture.
In sintesi: la Rivoluzione Islamica e il terrorismo islamico sono vicende totalmente distinte, la cui unica, blanda intersezione è costituita dalla lotta della prima contro il secondo.
Inserirle in linea retta nella stessa genealogia significa, oggettivamente, rinunciare alla credibilità scientifica.

Quanto al secondo link, Assad si sta dotando dell'atomica?
Una persona di buon senso dovrebbe rispondere: magari!
A parte il fatto che tali armi sono già in mano a Stati non proprio pacifici e rassicuranti come Israele e Pakistan senza che nessuno se ne preoccupi, il loro ruolo è determinato da un dato di fatto: rappresentano la sine qua non per una politica indipendente da quella Usa, e l'unico deterrente contro le aggressioni umanitarie simil-Iraq nei confronti dei Paesi non abbastanza asserviti.
Aggressioni che, nel caso della Siria, hanno anche l'effetto e l'obiettivo di chiudere un fondamentale corridoio verso l'Asia interna e la Cina: da cui dipendono in parte non trascurabile le prospettive dell'economia europea, nei confronti della quale si concretizza un vero e proprio accerchiamento.
Logica alla quale risponde, peraltro, anche l'escalation delle ostilità nei confronti di Russia e Iran.
In sostanza: fottono arabi, russi e persiani per fottere noi, ma non ce ne vogliamo rendere conto.
Poi, certo, è orrendo che certe armi esistano e ancor più il doverle invocare: ma fra l'equilibrio del terrore e gli squilibri geopolitici post-1989 la scelta appare obbligata.
Casomai, il fatto che la diffusione di armi nucleari rappresenti il male minore, perlomeno al loro confronto, dovrebbe suggerire qualche riflessione su cosa sono diventate la democrazia e la supremazia americana sul mondo.

Offline MCM

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Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #210 : Lunedì 12 Gennaio 2015, 20:39:23 »
Quanto agli "alleati" di cui non si parla mai e con i quali si chiudono affari e collaborazioni strategiche e militari, qui un link di wikipedia su una questione totalmente assente dal dibattito pubblico, ossia la situazione degli sciiti in Arabia Saudita, patria del Wahabismo(dottrina del XVIII secolo,quindi con la medesima inerenza col messaggio tradizionale islamico di quella di certe dottrine pentecostali americane col cristianesimo) diventata di riferimento della famiglia Saud al potere in KSA.

http://en.wikipedia.org/wiki/Shia_Islam_in_Saudi_Arabia

Offline MCM

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Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #211 : Martedì 13 Gennaio 2015, 22:46:52 »
Capito perché non vi raccontano mai che Qatar e Sauditi finanziano il terrorismo?

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cultura/2012/09/18/Firmato-accordo-Ansa-agenzia-Qatar-Qna-_7493280.html

Offline MCM

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Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #212 : Mercoledì 14 Gennaio 2015, 10:43:56 »
Intanto la Francia si riconferma schiava del regime sionista.
Arrestato Dieudonnè.

http://www.corriere.it/esteri/15_gennaio_14/je-suis-charlie-coulibaly-dieudonne-stato-fermo-91d230e8-9bc4-11e4-96e6-24b467c58d7f.shtml

Tutti gli uomini sono liberi, ma alcuni lo sono più di altri.

VERGOGNA

borgorosso

Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #213 : Mercoledì 14 Gennaio 2015, 15:35:58 »
il problema vero è che voi non state bene.
avete problemi seri.
andate a vivere 1 anno in iran, andateci con vostra moglie.
fate una bella passeggiata mano nella mano, datevi un casto bacio in pubblico.
ovviamente vostra moglie indosserà una gonna non troppo corta, ma sopra al ginocchio.
e non porterà il velo.

poi mi venite a raccontare cosa vi succede.
il culo nella nutella ce l'hai anche grazie agli americani, ma non è importante.

il problema è che se vai in iran e dici che maometto c'aveva i piedi palmati fai una brutta fine, se qui orini in un acquasantiera non ti dice niente nessuno.

Offline MCM

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Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #214 : Mercoledì 14 Gennaio 2015, 16:16:04 »
Sì, abbiamo problemi serissimi.
Tipo quello di avere una considerazione ben più alta della nostra libertà che quella di pisciare in una acquasantiera o limonare per strada.

Solidarietà a Dieudonnè, che sta pagando caro da anni la sua libertà, quella vera, quella che fa la differenza tra una vita da uomini e una da marionette depresse, sotto psicofarmaci e in cura dallo psichiatra.
Però limonano per strada e pisciano nelle acquasantiere. Voi mette?

borgorosso

Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #215 : Mercoledì 14 Gennaio 2015, 16:30:24 »
Quale libertà ti manca, qui, che avresti in Iran.
Fammene un elenco, ti supplico.
A quale libertà rinunceresti di quelle che hai, invece.

Non mi capita spesso di essere in "maggioranza", ma credo proprio che la maggioranza delle persone in Italia preferisca vivere qui che in Iran. Non per questo tu sei in galera, o no? Perché non provi a promuovere una campagna di opinione in Iran? O a scrivere qualche parolina sulla possibilità per le donne di vedere una partita di pallavolo maschile...

Ma vuoi mettere... in Francia i cattivoni negano la possibilità di inneggiare al nazismo. So' proprio stronzi.

Offline MCM

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Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #216 : Mercoledì 14 Gennaio 2015, 16:52:33 »
Premesso che se è possibile disegnare e vendere il giornale in un edicola dovrebbe essere possibile anche inneggiare al nazismo, Dieudonnè non ha mai inneggiato al nazismo.

Detto questo, nessuno ha scritto che io vorrei vivere in Iran né che voglio promuovere lì una campagna di opinione.
Mi interessa capire l' Iran e il perché buona parte dell' Occidente lo considera uno stato canaglia e mi interessa vivere in Italia, possibilmente migliore di questa, perché sono italiano e non iraniano, sono cattolico e non sciita, sono europeo(seppur con origini medio orientali) e non farsi.

Chi crea gli scontri di civiltà e di paesi non è certo chi vuole informare o capire se quanto gli viene trasmesso è genuino o meno.

Prova un attimino a pensare a questo. Tu, anziché riflettere sull' ipocrisia francese e occidentale in quanto a diritto di Satira e libertà di manifestazione, anziché riflettere sui rapporti commerciali con Qatar e Ksa (mentre l' Iran è canaglia), anziché riflettere su tutte quelle cose intelligenti che secondo me sono emerse in questo topic, tu ti sei fissato sulle gonne, le partite di volley, i limonamenti per strada.

Ma non ti passa minimamente per la testa che ad un iraniano possa non interessare minimamente di voler limonare per strada o mettere una minigonna, in definitiva che non gliene frega di essere come un occidentale?

Cioè davvero è impossibile pensare un mondo diverso da quello unipolare e uniformato che ci è stato imposto nei decenni post bellici e, in maniera totalitaria, dopo il crollo del Muro di Berlino?
Davvero è impossibile pensare che possa esistere dignità anche fuori dal nostro modo di essere?

Sono serio eh. Non ti sto attaccando, ma davvero non riesci a pensare quanto ti sto dicendo?

borgorosso

Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #217 : Mercoledì 14 Gennaio 2015, 17:25:29 »
Le questioni che poni sono tutte molto interessanti.
E ce ne sarebbero molte altre. Che dire dei rapporti USA - Sudafrica ai tempi dell'apartheid?

Una differenza che subito salta all'occhio, però, è che gli USA, da quella grande democrazia che sono, piena di problemi, di conflitti irrisolti, di questioni sociali accantonate, mutano continuamente. Tant'è che oggi, poche decine di anni dopo la morte di Martin Luther King, un nero siede sullo scranno più alto. Senza parlare di Powell, della Rice...
La questione razziale negli Stati Uniti è sempre problematica, ben al di là di una soluzione. Ma ci lavorano, ogni giorno. Producono leggi, realizzano risultati...

Gli USA non sono la Terra Promessa, non sono l'Eden, né sono governati da preti e suore. Hanno una supremazia commerciale sul mondo, e tendono a conservarla, con le buone o con le cattive.

Hanno un soft power tale che si, gli ha dato un potere enorme sull'intero pianeta (basti pensare al cinema: noi immaginiamo prendendo ad esempio qualcosa che è stato immaginato prima di noi dall'altra parte dell'oceano), ma che li rende il bersaglio ideale nella mente di ogni oppositore di qualsiasi natura.

Ti basti pensare alla repressione degli uiguri nello Xinjiang: non c'è fondamentalista islamico al mondo che non odi gli USA, ma nessuno pone un minimo di attenzione su una mattanza ed una repressione che prosegue da decenni. Mai sentito una parola dall'Ayatollah o da un qualsiasi Imam? Io non ho sentito volare una mosca...

La verità, caro MCM, è che sei tu che immagini un mondo unipolare.
Tu immagini che NESSUNA DONNA IRANIANA desideri vedere una partita di pallavolo. Che NESSUN IRANIANO (UOMO O DONNA) desideri votare veramente, o leggere un giornale non censurato, o baciarsi per strada, o vedere un cartellone pubblicitario che non abbia passato il vaglio dell'autorità religiosa.

Ci sono dei coni d'ombra, in Occidente, sulla libertà.
Una democrazia per funzionare non può negare sé stessa, ma allora la libertà ha un limite? E qual è questo limite? E chi lo decide? E se la libertà non è assoluta, allora è limitata, e quindi la nostra è semplicemente una libertà meno limitata...

etc etc etc

La filosofia è molto interessante. Io scelgo una via pragmatica, e ti posso dire che penso che la Francia sbagli con quel comico minchione, ma che si tratti di una pagliuzza di fronte alla trave dell'Iran. Ed il fatto di pensar male di alcune pessime politiche occidentali non mi fa pensare che sia meglio un mondo tragicomico dove si sposano per andare con le prostitute.

Offline Breizh

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Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #218 : Mercoledì 14 Gennaio 2015, 17:40:24 »
Non ho mai visto uno spettacolo di Dieudonné, anche il suo tipo di umorismo (?), umorismo che denota una certa visione politica o Weltanschauung, se vogliamo non mi attrae, anzi.
Si dice (per quel che vale) che riceva finanziamenti dall'Iran. Personalmente, non è questo il problema.
È in stato di fermo per aver fatto apologia di reato. Per aver affermato "Je suis Charlie Coulibaly (il cognome dell'assassino della vigilessa di Montrouge e dei quattro clienti del Kosher)". La sua solidarietà va verso l'assassino di cinque persone (fra cui quattro ebrei). Per me rientra nella casistica che ho già analizzato in modo sintetico la settimana scorsa.
Per me. Poi la giustizia francese faccia quel che considera più giusto.

Fai la scelta di partecipare a chi la guerra l'ha dichiarata al tuo paese? Togliere la cittadinanza e resta dove hai scelto di andare.
Fai apologia di reato (quelli che anche in Francia fanno l'elogio dell'attacco)? Togliere la cittadinanza, e dopo un bel periodo in galera hai un foglio di via. Fuori.

Anche l'umorismo (umorismo che denota... vedi sopra) di Charlie Hebdo non mi è mai piaciuto. Quindi, non l'ho mai sfogliato e non l'ho mai comprato. Non mi viene certo in mente di andargli a sparare perché trovo il loro umorismo (eccetera) di cattivo gusto (ricordo un collega mostrarmi divertito una vignetta di commento a uno scandalo di abusi pedofili in scuole di equitazione per il recupero di ragazzini in difficoltà, vignetta volgare, indecente per i miei parametri e soprattutto totalmente irrispettosa nei confronti delle vittime); al massimo, appunto, lo evito.
Detto questo, la mia solidarietà al settimanale è totale e prescinde dai miei gusti, dalle mie idee politiche e dalle loro perché si è trattato di un attacco mortale alla libertà di satira e di stampa e malgrado non apprezzassi i giornalisti di Charlie per la loro "linea editoriale", il loro coraggio per difendere questa libertà, merita rispetto.

Offline Frusta

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Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #219 : Mercoledì 14 Gennaio 2015, 18:11:40 »

Finché non sarà chiaro che reato non è sinonimo di peccato ogni discorso fatto fin qui diventa inutile.

Charlie dissacra, non delinque.
Disegnare in maniera sconcia Venere, la Madonna, Osiride o la dea Kalì NON E' UN REATO.

Dieudonné fa apologia di reato, ergo delinque.
L'apologia di un assassino, esattamente come la negazione di un genocidio, E' UN REATO.

Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.