Autore Topic: Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo  (Letto 55638 volte)

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Zapruder

Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #180 : Sabato 10 Gennaio 2015, 12:05:12 »
P.s.
Londra non è inglese, e su questo non ci piove, che poi non sia islamica è una opinione che non va molto d'accordo con le statistiche demografiche, dato che il nome primo in classifica fra i neonati è Mohammed.
 ;) Tempo al tempo

Il mondo si trasforma, qual è il problema di una trasformazione pacifica?

Offline AlenBoksic

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Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #181 : Sabato 10 Gennaio 2015, 12:17:23 »
<<Attra­verso i loro atti immondi, vio­lenti e inu­mani — ha con­ti­nuato il lea­der sciita liba­nese — que­sti gruppi hanno por­tato danno al Pro­feta e ai musul­mani più di quanto l’abbiano fatto i loro nemici (…), più di quanto abbiano fatto i libri, i film e le cari­ca­ture, hanno offeso il Profeta…Sono i peg­giori atti che hanno fatto danno al Pro­feta nella storia».
Hassan Nasrallah, capo di Hezbollah
http://ilmanifesto.info/nasrallah-jihadisti-piu-dannosi-per-il-profeta-delle-vignette-di-charlie-hebdo/
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Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #182 : Sabato 10 Gennaio 2015, 12:25:09 »
Il mondo si trasforma, qual è il problema di una trasformazione pacifica?
La pretesa che un ordinamento giuridico laico venga soppiantato da uno religioso la chiami trasformazione pacifica?
--------------
La domanda iniziale era: perché i musulmani inglesi sono meno violenti di quelli francesi?
la mia risposta è: perché il laicismo francese oppone più resistenza a quella che tu chiami "trasformazione pacifica" rispetto al lassismo inglese. E' pacifica solo perché non viene contrastata..
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

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Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #183 : Sabato 10 Gennaio 2015, 12:51:45 »
...

1) non saresti moderato ma estremista ;)
 
L'islam moderato non esiste, esiste l'islam che non reagisce perché ottiene le cose con le buone e quello che le stesse cose le pretende con le cattive.

2)le regole qui non vengono sostituite, i bambini non di religione islamica non sono costretti a mangiare halal, ma semplicemente aggiunte.

In genere, ma l'andazzo comincia ad essere questo:
http://www.almaghrebiya.it/?p=36230


3) nessuna donna inglese e' obbligata a mettere la burqa.

non il burqa (quello non è obbligatorio nemmeno nella maggior parte dei paesi islamici) ma il velo:
http://www.tempi.it/inghilterra-insegnante-cristiana-velo-hijab-islam-scuola#.VLEPqHvYpKo


4) bisogna vedere quanti altri nomi sono popolari tra di loro.
se 100 persone usano lo stesso nome, e 300 usano 10 nome diversi, il primo risultera' il piu' usato anche se appartenente ad una minoranza.
tant'e' che Mohammed e' in cima alla classifica solo se si sommano tutte le variazioni dialettiche
.

Mettiamola così: le nascite anglicane sono in calo, quelle islamiche i vertiginoso aumento http://www.libertaepersona.org/wordpress/2010/08/povera-inghilterra-1951/ E fin qui non ci sarebbe nulla di male, ognuno è libero di riprodursi quante volte che vuole, basta essere onesti e chiamare le cose col loro nome: NON si tratta di integrazione, ma di sostituzione.

Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

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Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #184 : Sabato 10 Gennaio 2015, 14:58:39 »
Onestamente Fru',
Se c'è un paese dove le regole vengono rispettate (e dico le regole dettate dalla costituzione inglese) quella è l'Inghilterra. Tutto il resto è fairness.

Offline Er Matador

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Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #185 : Sabato 10 Gennaio 2015, 16:16:28 »
1) non saresti moderato ma estremista ;)
 
L'islam moderato non esiste, esiste l'islam che non reagisce perché ottiene le cose con le buone e quello che le stesse cose le pretende con le cattive.

2)le regole qui non vengono sostituite, i bambini non di religione islamica non sono costretti a mangiare halal, ma semplicemente aggiunte.

In genere, ma l'andazzo comincia ad essere questo:
http://www.almaghrebiya.it/?p=36230


3) nessuna donna inglese e' obbligata a mettere la burqa.

non il burqa (quello non è obbligatorio nemmeno nella maggior parte dei paesi islamici) ma il velo:
http://www.tempi.it/inghilterra-insegnante-cristiana-velo-hijab-islam-scuola#.VLEPqHvYpKo


4) bisogna vedere quanti altri nomi sono popolari tra di loro.
se 100 persone usano lo stesso nome, e 300 usano 10 nome diversi, il primo risultera' il piu' usato anche se appartenente ad una minoranza.
tant'e' che Mohammed e' in cima alla classifica solo se si sommano tutte le variazioni dialettiche
.

Mettiamola così: le nascite anglicane sono in calo, quelle islamiche i vertiginoso aumento http://www.libertaepersona.org/wordpress/2010/08/povera-inghilterra-1951/ E fin qui non ci sarebbe nulla di male, ognuno è libero di riprodursi quante volte che vuole, basta essere onesti e chiamare le cose col loro nome: NON si tratta di integrazione, ma di sostituzione.
Credo che sul punto 1) occorra un chiarimento.

È vero, l'Islam moderato non esiste come massa critica né come fenomeno organizzato.
Per dire, provate a parlare con un rumeno perbene di un suo connazionale che delinque: scoprirete nella sua reazione una ferocia al cui confronto i discorsi di Salvini sembrano quelli del Papa.
Perché il vostro interlocutore non è solo titolare di un benessere recente e costruito con le proprie mani, ma anche consapevole della delegittimazione dall'interno portata da certi elementi.
Ecco, se i rumeni si dimostrano fra le comunità straniere col grado di consapevolezza più elevato sotto questo profilo, i musulmani si collocano all'estremo opposto della graduatoria sommariamente delineata.

La stragrande maggioranza di loro, di fronte a episodi del genere, mantiene un atteggiamento sostanzialmente passivo.
Anche perché non ha, a differenza dei "colleghi" estremisti, riferimenti precisi e consolidati nell'immaginario collettivo.
Potremmo darglieli noi, incoraggiando chi si vuole realmente integrare e utilizzando mezzi non democratici - con certa gentaglia ci vogliono - per quei pochissimi che predicano e organizzano materialmente odio, violenza, antagonismo politico e culturale fine a sé stesso.
Con l'ulteriore risultato di privare di un prezioso terminale chi li foraggia per fomentare la destabilizzazione interna, vale a dire Usa e relativi alleati.
Ma per questo occorrerebbero dignità nazionale, sovranità, senso profondo della propria identità, idea di futuro.
Occorrerebbe, in una parola, essere uomini: forse il tabù più ferocemente osteggiato dall'Occidente moderno poiché un uomo, a differenza del cittadino-modello di una democrazia, è naturalmente portato a farsi rispettare.
E occorrerebbe soprattutto ripulire il dibattito da certe ipocrisie salottiere e multiculturaliste.
Ad esempio, dall'idea che chi chiede cucina halal e altre scemenze finto-identitarie sia portatore di "un'altra cultura": la quale, ovviamente, viene riconosciuta e legittimata in maniera direttamente proporzionale al suo tasso di antagonismo, col risultato di incentivare chi crea problemi anziché chi si integra.

Chi conosce un minimo i musulmani sa che le componenti più inquiete delle loro società chiedono fondamentalmente una cosa: benessere e uno stile di vita più vicino a quello europeo.
E sa che chi viene dalle nostre parti lo fa per vivere un'esistenza almeno in parte diversa da quella del Paese d'origine: nel quale, a rigor di logica, sarebbe altrimenti rimasto.
La richiesta di usanze e diritti separati rappresenta semplicemente uno di quegli stress test che le lobbies interne alle democrazie occidentali conducono periodicamente, per testare la reazione dello Stato centrale e capire fino a che punto possono spingersi nel difendere e imporre a terzi i propri interessi privati.
L'Inghilterra ha reagito calando indecorosamente le braghe, e la pagherà.
Ha legittimato in maniera plateale l'extraterritorialità rispetto alle regole fondanti della propria way of life; ha avallato la formazione di un primo grumo di potere mafioso - non islamico: mafioso - al proprio interno.
Quando questi individui avranno dalla loro i numeri - e la demografia punta a testa bassa in quella direzione -, gli Inglesi "etnici" si ritroveranno come i Cristiani nel Vicino Oriente.
Ma, lo dico sin d'ora, l'Islam e i musulmani non c'entrano nulla col loro triste destino.
C'entra una criminalità organizzata interna e larghissimamente minoritaria al mondo arabo-islamico.
Alla quale la criminalità organizzata britannica, meglio nota come classe dirigente politica ed economica, ha consegnato il loro futuro.

geddy

Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #186 : Sabato 10 Gennaio 2015, 16:43:08 »
Far mangiare i bambini a scuola è una pretesa filo identitaria?

Offline Frusta

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Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #187 : Sabato 10 Gennaio 2015, 16:43:39 »
Onestamente Fru',
Se c'è un paese dove le regole vengono rispettate (e dico le regole dettate dalla costituzione inglese) quella è l'Inghilterra. Tutto il resto è fairness.
 :o Eppure tu in Inghlilterra ci vivi!
Vabbè, lascio che per me parli Er Matador


Credo che sul punto 1) occorra un chiarimento.

È vero, l'Islam moderato non esiste come massa critica né come fenomeno organizzato.
Per dire, provate a parlare con un rumeno perbene di un suo connazionale che delinque: scoprirete nella sua reazione una ferocia al cui confronto i discorsi di Salvini sembrano quelli del Papa.
Perché il vostro interlocutore non è solo titolare di un benessere recente e costruito con le proprie mani, ma anche consapevole della delegittimazione dall'interno portata da certi elementi.
Ecco, se i rumeni si dimostrano fra le comunità straniere col grado di consapevolezza più elevato sotto questo profilo, i musulmani si collocano all'estremo opposto della graduatoria sommariamente delineata.

La stragrande maggioranza di loro, di fronte a episodi del genere, mantiene un atteggiamento sostanzialmente passivo.
Anche perché non ha, a differenza dei "colleghi" estremisti, riferimenti precisi e consolidati nell'immaginario collettivo.
Potremmo darglieli noi, incoraggiando chi si vuole realmente integrare e utilizzando mezzi non democratici - con certa gentaglia ci vogliono - per quei pochissimi che predicano e organizzano materialmente odio, violenza, antagonismo politico e culturale fine a sé stesso.
Con l'ulteriore risultato di privare di un prezioso terminale chi li foraggia per fomentare la destabilizzazione interna, vale a dire Usa e relativi alleati.
Ma per questo occorrerebbero dignità nazionale, sovranità, senso profondo della propria identità, idea di futuro.
Occorrerebbe, in una parola, essere uomini: forse il tabù più ferocemente osteggiato dall'Occidente moderno poiché un uomo, a differenza del cittadino-modello di una democrazia, è naturalmente portato a farsi rispettare.
E occorrerebbe soprattutto ripulire il dibattito da certe ipocrisie salottiere e multiculturaliste.
Ad esempio, dall'idea che chi chiede cucina halal e altre scemenze finto-identitarie sia portatore di "un'altra cultura": la quale, ovviamente, viene riconosciuta e legittimata in maniera direttamente proporzionale al suo tasso di antagonismo, col risultato di incentivare chi crea problemi anziché chi si integra.


Chi conosce un minimo i musulmani sa che le componenti più inquiete delle loro società chiedono fondamentalmente una cosa: benessere e uno stile di vita più vicino a quello europeo.
E sa che chi viene dalle nostre parti lo fa per vivere un'esistenza almeno in parte diversa da quella del Paese d'origine: nel quale, a rigor di logica, sarebbe altrimenti rimasto.
La richiesta di usanze e diritti separati rappresenta semplicemente uno di quegli stress test che le lobbies interne alle democrazie occidentali conducono periodicamente, per testare la reazione dello Stato centrale e capire fino a che punto possono spingersi nel difendere e imporre a terzi i propri interessi privati.
L'Inghilterra ha reagito calando indecorosamente le braghe, e la pagherà.

Ha legittimato in maniera plateale l'extraterritorialità rispetto alle regole fondanti della propria way of life; ha avallato la formazione di un primo grumo di potere mafioso - non islamico: mafioso - al proprio interno.
Quando questi individui avranno dalla loro i numeri - e la demografia punta a testa bassa in quella direzione -, gli Inglesi "etnici" si ritroveranno come i Cristiani nel Vicino Oriente.
Ma, lo dico sin d'ora, l'Islam e i musulmani non c'entrano nulla col loro triste destino.
C'entra una criminalità organizzata interna e larghissimamente minoritaria al mondo arabo-islamico.
Alla quale la criminalità organizzata britannica, meglio nota come classe dirigente politica ed economica, ha consegnato il loro futuro.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline MCM

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Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #188 : Domenica 11 Gennaio 2015, 09:20:13 »
<<Attra­verso i loro atti immondi, vio­lenti e inu­mani — ha con­ti­nuato il lea­der sciita liba­nese — que­sti gruppi hanno por­tato danno al Pro­feta e ai musul­mani più di quanto l’abbiano fatto i loro nemici (…), più di quanto abbiano fatto i libri, i film e le cari­ca­ture, hanno offeso il Profeta…Sono i peg­giori atti che hanno fatto danno al Pro­feta nella storia».
Hassan Nasrallah, capo di Hezbollah
http://ilmanifesto.info/nasrallah-jihadisti-piu-dannosi-per-il-profeta-delle-vignette-di-charlie-hebdo/

I "ribelli moderati" (cit. UE e Obama) del Fronte al Nusra, armati e finanziati dagli Usa e i suoi alleati, Francia compresa, rivendicano gli attentati di ieri a Jabal Mohsen nel Libano. I morti sono tutti musulmani.

Hezbollah e Bashar al Assad unici baluardi contro il terrorismo.
UE, USA e Israele finanziatori, addestratori e armatori del Terrore internazionale.

‪#‎jesuisjabalmohsen‬

borgorosso

Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #189 : Domenica 11 Gennaio 2015, 12:14:06 »
MCM è semplicemente un fomentato finto-informato per cui gli USA hanno sempre la colpa ma vive con il culo nella Nutella che gli USA hanno garantito. Brutale ma evidente


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Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #190 : Domenica 11 Gennaio 2015, 12:45:56 »
come detto, personalmente la deriva della discusisone estremista e i suoi corollari non interessa.

ci tenevo solo a far notare come un differente approccio al discorso in Francia ed Inghilterra abbia portato diversi risultati.

Offline Frusta

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Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #191 : Domenica 11 Gennaio 2015, 13:17:17 »
come detto, personalmente la deriva della discusisone estremista e i suoi corollari non interessa.

ci tenevo solo a far notare come un differente approccio al discorso in Francia ed Inghilterra abbia portato diversi risultati.

Libero di credere a quello che vuoi, ma facevi notare una cosa inesistente, caro CP, la calma del fondamentalismo nell' UK è solo momentantea ed apparente.
Fermo restando parola per parola il discorso di Er Matador, Londra risulta insieme a Parigi il maggior crocevia europeo delle cellule jiaidiste.

Cito Gilles de Kerchove, cioè il responsabile del coordinamento europeo per l'Antiterrorismo:
"Cinque jihadisti di Sua Maestà sono morti durante i raid americani intorno alle basi del gruppo qaidista di Khorasan. Tra loro anche Ibrahim Kamara, un ragazzo 19enne di Brighton. Il Regno Unito con i suoi 500 volontari in Siria e i 250 tornati in patria resta una delle più pericolose fucine d'apprendisti terroristi. Una fucina che alimenta anche un'inquietante transumanza rosa. Una convertita britannica gestisce un bordello di Raqqa dove le donne yazide irachene sono ridotte al ruolo di schiave sessuali per soddisfare i combattenti del Califfato. Aqsa Mahmood, ventenne di Glasgow, guida invece la Brigata femminile Al Khanssaa di Raqqa. Sally Jones, convertita 45enne del Kent, è invece famosa per le truci apparizioni su Youtube in cui si dichiara ansiosa di decapitare un cristiano."

Cosa pensi che siano tornati a fare quei 250 in patria?

Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

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Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #192 : Domenica 11 Gennaio 2015, 20:49:37 »
sto seguendo questa discussione, sicuramente interessantissima, e, del resto, non vedo come avrebbe potuto non esserlo.

mi piacerebbe anche dire qualcosa di mio, per quel poco che potrei aggiungere al thema, per qualche dato in più che potrei avere per essere stata per oltre venti anni il legale di riferimento di una Ambasciata di un Paese magrebino, ovviamente islamico, io, italiana, donna, e portatrice di un cognome che più cristiano di così non si può.

però faccio fatica, in questi giorni confusi e sconcertanti,  faccio fatica già solo ad elaborare pensieri e sensazioni.

mi piacerebbe poter andare a riacchiappare, nel senso di ricontattare, alcune di quelle tante persone dell'ambasciata in parola che per motivi di lavoro, ma anche per grande simpatia, ho avuto modo di "bazzicare", per anni.

non posso non pensare e ricordare come una di queste persone - funzionario degli esteri distaccato - abbia visto nascere due dei suoi figli qui a Roma, e gli abbia dato nomi assai assimilabili al cristianesimo, pur restando, ovviamente, lui e tutta la sua famiglia, musulmani. Però, secondo lui, i bimbi nati a Roma dovevano in qualche modo avere una specie di speciale "impronta".

Già. Mi piacerebbe andare a riacchiappare, sempre nel senso di ricontattare, queste belle persone.

E, magari, pure parlarci, cercare di capire e provare a farmi spiegareil loro attuale punto di vista.

Cosa che, conoscendole,  ci verrebbe facilissima. Di questo sarei certa.
Se volevo sentimme tranquilla mica che nascevo Laziale.

Take a sad song and make it better.

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Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #193 : Lunedì 12 Gennaio 2015, 01:00:27 »
sto seguendo questa discussione, sicuramente interessantissima, e, del resto, non vedo come avrebbe potuto non esserlo.

mi piacerebbe anche dire qualcosa di mio, per quel poco che potrei aggiungere al thema, per qualche dato in più che potrei avere per essere stata per oltre venti anni il legale di riferimento di una Ambasciata di un Paese magrebino, ovviamente islamico, io, italiana, donna, e portatrice di un cognome che più cristiano di così non si può.

però faccio fatica, in questi giorni confusi e sconcertanti,  faccio fatica già solo ad elaborare pensieri e sensazioni.

mi piacerebbe poter andare a riacchiappare, nel senso di ricontattare, alcune di quelle tante persone dell'ambasciata in parola che per motivi di lavoro, ma anche per grande simpatia, ho avuto modo di "bazzicare", per anni.

non posso non pensare e ricordare come una di queste persone - funzionario degli esteri distaccato - abbia visto nascere due dei suoi figli qui a Roma, e gli abbia dato nomi assai assimilabili al cristianesimo, pur restando, ovviamente, lui e tutta la sua famiglia, musulmani. Però, secondo lui, i bimbi nati a Roma dovevano in qualche modo avere una specie di speciale "impronta".

Già. Mi piacerebbe andare a riacchiappare, sempre nel senso di ricontattare, queste belle persone.

E, magari, pure parlarci, cercare di capire e provare a farmi spiegareil loro attuale punto di vista.

Cosa che, conoscendole,  ci verrebbe facilissima. Di questo sarei certa.

Clazia capisco quello che dici e potrei portarti altrettanti esempi risalenti al periodo in cui la mia azienda collaborò con il governo algerino.
Decine di straordinarie eccezioni con un paio delle quali sono rimasto in contatto e dalle quali ho avuto pochissime notizie confortanti; del resto negli ultimi 30 anni da quelle parti sono successe un bel po' di cose, e la laicizzazione verso cui quella società sembrava avviata è diventata ora molto più che allora di là da venire.
Nel senso che "Moderato" va bene, è infinitamente meglio che fondamentalista, ma quel che cerco di sostenere qui è che per poter vivere ed integrarsi in europa, il "moderato" non basta. Occorre "laico, secolarizzato e rispettoso di OGNI diritto umano".
Se non è almeno così, apprezzo lo sforzo, ma c' è ancora molta strada da fare.
Fra un paese islamico moderato ed uno fondamentalista la differenza c'è ma non basta. Certo, meglio vivere in galera perché gay nel "moderato" Egitto che morire impiccato nel fondamentalista Iran, ma per i miei parametri NON BASTA a definire civile l'Egitto.
Il velo "moderato" è meglio del burka "fondamentalista" ma NON BASTA a dare più dignità alla donna.
In Europa la donna, ed il suo corpo, non sono proprietà esclusiva di nessuno, neanche del marito. Non mi interessa quanto velo si metta una donna, se molto o poco: è il pensiero che i capelli della donna siano una proprietà esclusiva del marito a non essere accettabile.
Non c'entra il razzismo, non c'entra il relativismo culturale, c'entra l' accettazione dell' insulto istituzionalizzato alla dignità umana.
Che rimane insulto anche se rivolto in maniera "moderata".
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline MCM

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Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #194 : Lunedì 12 Gennaio 2015, 01:18:38 »
Clazia capisco quello che dici e potrei portarti altrettanti esempi risalenti al periodo in cui la mia azienda collaborò con il governo algerino.
Decine di straordinarie eccezioni con un paio delle quali sono rimasto in contatto e dalle quali ho avuto pochissime notizie confortanti; del resto negli ultimi 30 anni da quelle parti sono successe un bel po' di cose, e la laicizzazione verso cui quella società sembrava avviata è diventata ora molto più che allora di là da venire.
Nel senso che "Moderato" va bene, è infinitamente meglio che fondamentalista, ma quel che cerco di sostenere qui è che per poter vivere ed integrarsi in europa, il "moderato" non basta. Occorre "laico, secolarizzato e rispettoso di OGNI diritto umano".
Se non è almeno così, apprezzo lo sforzo, ma c' è ancora molta strada da fare.
Fra un paese islamico moderato ed uno fondamentalista la differenza c'è ma non basta. Certo, meglio vivere in galera perché gay nel "moderato" Egitto che morire impiccato nel fondamentalista Iran, ma per i miei parametri NON BASTA a definire civile l'Egitto.
Il velo "moderato" è meglio del burka "fondamentalista" ma NON BASTA a dare più dignità alla donna.
In Europa la donna, ed il suo corpo, non sono proprietà esclusiva di nessuno, neanche del marito. Non mi interessa quanto velo si metta una donna, se molto o poco: è il pensiero che i capelli della donna siano una proprietà esclusiva del marito a non essere accettabile.
Non c'entra il razzismo, non c'entra il relativismo culturale, c'entra l' accettazione dell' insulto istituzionalizzato alla dignità umana.
Che rimane insulto anche se rivolto in maniera "moderata".

Definisci Civiltà e Dignità.
Altrimenti non stai dicendo nulla.

MCM è semplicemente un fomentato finto-informato per cui gli USA hanno sempre la colpa ma vive con il culo nella Nutella che gli USA hanno garantito. Brutale ma evidente


La Nutella me la garantisce una azienda italiana, ma quella è la parte più vera della tua fatwa contro il sottoscritto.

Offline MCM

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Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #195 : Lunedì 12 Gennaio 2015, 01:36:02 »
A noi estremisti fomentati poco informati piace andare all'origine delle cose. C'abbiamo sto difetto. E siamo anche un po' scemi dato che i venditori di magliette con gli hashtag fan più soldi.

Qui Roland Dumas ex Ministro degli affari Esteri Francese sulla Siria.
&feature=youtu.be

Su Analisi Difesa invece è apparso un interessante articolo proprio l'altroieri.

http://www.analisidifesa.it/2015/01/piccoli-kaouchi-crescono-gli-usa-addestrano-altri-ribelli-siriani/

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Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #196 : Lunedì 12 Gennaio 2015, 01:36:26 »
Definisci Civiltà e Dignità.
Avessi letto con più attenzione il mio commento non ce ne sarebbe bisogno.
Comunque: civiltà è non impiccare un innocente solo perché è omosessuale, coosa che succede in quell' Iran che tu tanto ammiri.
Se poi non ti è chiaro questo è inutile passare alla dignità.
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« Risposta #197 : Lunedì 12 Gennaio 2015, 01:40:35 »
Avessi letto con più attenzione il mio commento non ce ne sarebbe bisogno.
Comunque: civiltà è non impiccare un innocente solo perché è omosessuale, coosa che succede in quell' Iran che tu tanto ammiri.
Se poi non ti è chiaro questo è inutile passare alla dignità.

Non mi risultano impiccagioni di omosessuali in Iran solo perché tali. Mi ricordo due ragazzi giustiziati perché avevano stuprato un ragazzino di 13 anni.
Detto questo mi informo con il mio amico iraniano, che sicuramente ne sa più di me.

Definisci civiltà e dignità. Hai fatto un esclusione. Non hai definito.
Altrimenti, andando per esclusione e senza definire alcunché, pure io posso dire che per me civiltà non è certamente un giornale indecente come Charlie Hebdo e dignità non è quella di presenti alla sfilata di oggi a Parigi come Keita del Mali, Netanyahu, Poroshenko o Sarkozy, tutti e quattro dei criminali di guerra.

Offline Frusta

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Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #198 : Lunedì 12 Gennaio 2015, 09:48:59 »
Non mi risultano impiccagioni di omosessuali in Iran solo perché tali. Mi ricordo due ragazzi giustiziati perché avevano stuprato un ragazzino di 13 anni.
Detto questo mi informo con il mio amico iraniano, che sicuramente ne sa più di me.

Definisci civiltà e dignità. Hai fatto un esclusione. Non hai definito.
Altrimenti, andando per esclusione e senza definire alcunché, pure io posso dire che per me civiltà non è certamente un giornale indecente come Charlie Hebdo (scopro ora di una vignetta con la madonna a terra nuda con dello sperma a terra e lei che urla piangendo che erano in tre di cui un negro riferendosi ai re magi) e dignità non è quella di presenti alla sfilata di oggi a Parigi come Keita del Mali, Netanyahu, Poroshenko o Sarkozy, tutti e quattro dei criminali di guerra.

Che non risulti a te è irrilevante, e qualsiasi cosa ti possa dire il tuo amico iraniano vale niente rispetto ai rapporti di Amnesty International che ti puoi scaricare comodamente da internet.
Rispondo alle tue due domande (inutili perché le risposte dovrebbe dartele il tuo buonsenso) dicendoti sinteticissimamente che la civiltà è quel processo senza soste, senza limiti davanti e senza ritorni indietro, che tende a cambiare in meglio la natura umana; e la dignità è l'unico metro di valore con cui può essere misurato un essere umano: neno ne hai, più te ne tolgono, e meno vali.
Essendo entrambe il risultato di un miglioramento continuo, decadono quando il potere è nelle mani di un potere teocratico che, assumendo come principio fondante, di sapere cosa sia “il giusto” e cosa sia “sbagliato” in virtù del fatto che parla "in nomine dei" ritiene immodificabile il proprio metro di giudizio.
E che, calpestando la civiltà e la dignità, decide che "peccato" sia sinonimo di "reato" e ti condanna in base a questo criterio di giudizio.
Il tuo amato Iran che ti ammazza per il peccato di omosessualità o di adulterio non si discosta di nulla dal tuo amato Tommaso d'Aquino per il quale, lo cito: "gli eretici vanno allontanati dalla chiesa e puniti con la morte"; e i domenicani di Tommaso d'Aquino che con l'inquisizione condannavano al rogo chiunque "peccasse" non si discostano di nulla dai due fondamentalisti che hanno giustiziato in nome di Allah i vignettisti di Charles Hebdo che avevano "peccato" deridendo il suo Profeta.
L'inquisizione domenicana (i domenicani sono quelli senza i quali secondo te io starei ancora con la clava in mano, è bene ricordartelo) avrebbe mandato al rogo l'autore della vignetta sulla Madonna per lo stesso principio giuridico che ha fatto imbracciare il kalashnikov ai due assassini fondamentalisti.
Se ti è chiaro questo si può proseguire, altrimenti diventa solo una inutile perdita di tempo.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline MCM

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Re:Strage a Parigi: 10 morti nella sede di Charles Hebdo
« Risposta #199 : Lunedì 12 Gennaio 2015, 10:32:36 »
Questa non è civiltà, è positivismo applicato a tutta una serie di aspetti dell' umano.
Un qualcosa a dir vero anche particolarmente anacronistico considerando che sulla crisi della cultura e dell'etica in occidente oramai concordano anche gli atei più beceri.

Riportando il discorso un pò più in topic, l' Iran combatte il terrorismo, l' UE e gli USA no. Da 20 anni a questa parte disseminano anzi morte e terrore ovunque. E sfido a dimostrare il contrario.
E questa non è civiltà, né dignità. Quando Amnesty dirà qualcosa sui negri ammazzati in America solo perché negri avrà credibilità ai miei occhi. Stessa cosa per il Donbass e la Siria.

Dov'era Amnesty quando la Nato trucidava tutti i giornalisti della TV nazionale Serba bombardandone la sede a Belgrado nel 1999?.
Questa gente qua non ha nessun diritto di insegnare a nessuno cosa sia la dignità e la civiltà.

A te invece ti perdono, non credo sia il tuo lavoro quindi puoi anche non sapere proprio tutto di tutto, come la pena di morte applicata anche ai minorenni in America fino al 2005 oppure il fatto che le leggi contro la Sodomia(punita col carcere) sono state abrogate in molti stati americani solo nei primi anni 2000. In altri casi negli anni 90, anni 80 o 70.
La cosa divertente è che punivano col carcere anche la sodomia etero ;D Non c'è da ridere, ma è vero. Neppure nel Medioevo in Europa punivano marito e moglie che si inculavano. ;D
Per completezza, nel 2004 è stata abolita la pena di morte l' omosessualità in Iran, anche se non si conoscono esecuzioni per questo "reato" nei decenni post Shah.
Non c'entra niente col topic, ma per completezza andava detto.

La civiltà per me, giusto per non andare troppissimo in là con la storia, è la Cappella Sistina, le opere di Dante, del Petrarca, le sculture del Canova, l'altare della Patria, il Cristo velato nella cappella San Severo a Napoli, le poesie del Leopardi, gli scritti di Pirandello, la tradizione operistica italiana ed europea. Eccettera eccetera (ovviamente)
Ossia tutto ciò che è stato capace, nei secoli, di dare un senso comune alla storia, al destino di un popolo e di un gruppo di persone.
Dal latino Civilitas. derivante da civis e a sua volta da civitas. Le parole non mentono. Non s'è civiltà senza comunità