Mercato estivo 2022

[Matita]

Ne serve un altro.

Cataldi.

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[geddy]

Cataldi.

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Pure secondo me. Da vedere chi sarà il titolare.

[Fabio70rm]

I centrali finora sono: Marcos Antonio, Cataldi, Basic, Milinkovic (se rimane)....ne manca uno. Ilic sarebbe l'ideale!!!

[ThomasDoll]

EBOLI è famosa nel mondo per il libro di Carlo Levi intitolato: "CRISTO SI È FERMATO AD EBOLI" pubblicato da Einaudi nel 1945.

più famosa ancora per aver dato i natali a Mimmo Caso

[ThomasDoll]

I centrali finora sono: Marcos Antonio, Cataldi, Basic, Milinkovic (se rimane)....ne manca uno. Ilic sarebbe l'ideale!!!

Luis Alberto è fuito?

[superaquila]

Cancellieri ha firmato, viene in prestito con diritto di riscatto al verificarsi di determinate condizioni.
PERFETTO.

[Matita]

I centrali finora sono: Marcos Antonio, Cataldi, Basic, Milinkovic (se rimane)....ne manca uno. Ilic sarebbe l'ideale!!!

Quelli sono i centrocampisti.
Se parli di centrali per me sono 2.






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[superaquila]

Ilic sarà preso in considerazione se LA andrà in Andalusia e se parte SMS si prenderà Sucic

[Matita]

Il casale si può chiudere ora che abbiamo il cancellieri.

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[Panzabianca]

più famosa ancora per aver dato i natali a Mimmo Caso

Corre voce, infatti, che Cristo si sia fermato per Caso.

Va a capì...

[Orazio Scala]

Il problema credo sia pure di invidia. Percassi non se capacita di come Lotito sia riuscito a vincere tanto, troppo più di lui, più dell'Atalanta della gestione virtuosa e del gioco scintillante di Gasperini.

Ma no, sono vittorie casuali che non dicono nulla sul piano tecnico. Infatti l'Atalanta è talmente forte che è andata spesso in CL ma non ha vinto uno stracazzo: non è caduta nella trappola che avrebbe certificato il suo scarso valore tecnico.

Fila, no?

[cartesio]

Non mi trovo. Io mi riferivo a Colui il quale nacque a Nazareth poco più di duemila anni fa.

Io mi riferivo a colui che ad Empoli s’è fermato davvero.   

[superaquila]

Si aspetta l'uscita di Vavro per chiudere l'acquisto di Casale.

[Matita]

LAZIO, DOPO CANCELLIERI C'È GILA (Il Messaggero)

Sarri rientra domani a Formello per stilare la lista del ritiro Tre rinforzi certi, ma ora serve la svolta in porta: Vicario pronto a sorpassare Carnesecchi

MERCATO

ROMA
Una ventata d'aria fresca prima della ripartenza. Eppure, dopo un mese d'attesa, c'è comunque chi si lamenta per la solita afa, perché la campagna abbonamenti (cinquemila tessere vendute) non decolla, perché il mercato della Lazio non incanta né procede secondo una logica delle priorità. Mai guardare l'altra faccia della medaglia, quella pulita e luminosa del gioiellino Matteo Cancellieri, che ieri a pranzo ha superato le visite mediche e firmato un quinquennale da 900mila euro, dopo l'acquisto temporaneo con obbligo di riscatto a 7 milioni (più 1,5 di bonus, stile Zaccagni) dal Verona. Meglio fossilizzarsi sui trascorsi nelle giovanili della Roma, Pedro non ha insegnato nulla. Meno male che questo ventenne non se ne cura, saluta tutti e sorride raggiante per questa nuova avventura. Alcuni tifosi allora se la prendano con Sarri, quel Comandante invocato come garante per il salto di qualità: c'è la sua investitura che rappresenta già una svolta. Perché, piaccia o non piaccia, dopo Marcos Antonio, almeno sinora Lotito e Tare stanno seguendo davvero a piccoli passi la sua linea. Prima della firma sino al 2025, Maurizio aveva fornito un elenco di fedelissimi esperti oppure giovani di prospettiva, a seconda delle uscite o delle possibilità immediate della società. Cancellieri non è il classico vice-Immobile, ma Sarri invocava uno con le sue caratteristiche già a gennaio ed è convinto di poter forgiare il 20enne molto più di Jovane Cabral. Sarri ha indicato anche Mario Gila, può arrivare entro dopodomani a 5 milioni, si lavora su rivendita e recompra. Un rinforzo però che, secondo l'allenatore, andrà associato ai più esperti Casale e Romagnoli per completare la nuova difesa. Per il primo è sfumato il Monza, che si era accordato per 8 milioni col Verona; sul secondo c'è sempre l'agognato addio di Acerbi - e 300mila euro d'ingaggio - a rimandare la fumata bianca. Calma e pazienza. Manca solo l'annuncio per Vavro al Copenaghen per circa 4 milioni, dopo l'ultima maldestra uscita («Odio la Lazio») poi ritrattata. Tare parla ancora con l'Hull City per mandare Muriqi a circa 10 milioni in Inghilterra.
INTRANSIGENZA ATALANTA
Non c'è più tempo invece ora per la porta. Sarri spinge per una mossa definitiva: «Carnesecchi? Io ho detto la mia, ora dipende dalla società». Da quando a gennaio ha parlato con Buffon, per Maurizio il portierino dell'Under 21 ha superato Kepa e rimane la prima scelta. Anche se l'operazione alla spalla lussata ha complicato tutto, insieme all'intransigenza sui 18 milioni richiesti dall'Atalanta: «L'offerta della Lazio (12 più 3 di bonus, ndr) non ci soddisfa», conferma il presidente Percassi, che ne pretende ancora 15 come base fissa. Tare e Lotito han fatto di tutto per accontentare Sarri, ma ora la richiesta ostinata sembra davvero esagerata. Anche perché servirebbe un secondo per 10-12 gare, vista la riabilitazione di Carnesecchi alla spalla sinistra. Luis Maximiano è un'opzione col prestito dal Granada. Sarri ha indicato anche Terracciano della Fiorentina. Ma l'impressione è che la Lazio sia pronta a un'improvvisa virata: c'è di nuovo Vicario in risalita, a Empoli si aspettano una proposta entro domenica. Il presidente Corsi ha fatto sapere di essere disponibile a uno sconto sui 13 milioni, c'è una corsia privilegiata. Bisogna però decidere in fretta, l'allenatore non vuol rischiare di ritrovarsi ad Auronzo solo con Reina, Adamonis (in forse), Furlanetto e Alia. Domani il tecnico tornerà in anticipo nella capitale, vuole inserire i 4 rinforzi promessi e preventivati nella bozza già stilata dal suo staff.
SOGNI BLUES
Più avanti la rosa potrà essere completata da qualche ciliegina, ma dipende sempre da chi andrà via. È arrivata un'offerta da 16 milioni per Luis Alberto da Siviglia. Sarri vorrebbe che la Lazio la accettasse per regalargli subito Ivan Ilic, già bloccato dal Verona. Lotito però pretende di più per il Mago, anche perché c'è il 30% da riconoscere al Liverpool sulla rivendita. È invece la Lazio a spingere Milinkovic al Chelsea, ma ancora non è arrivata alcuna offerta. Solo se si paleserà, potrebbero tornare di moda Loftus-Cheek ed Emerson Parlmieri come contropartite e tanti milioni per sognare colpi di un'altra categoria.

Alberto Abbate


«Spese e titoli  vinti: nessuno  come la Lazio»  (Corriere dello Sport) 

di Marco Ercole
 
ROMA - Negli ultimi dieci anni, nessun club di Serie A è stato migliore della Lazio nel rapporto tra spese e titoli vinti. Lo studio - realizzato da news.superscommesse.it prendendo in esame i dati del portale transfermarkt - viene condiviso con orgoglio sul sito ufficiale del club biancoceleste, in cui vengono sottolineati i quattro titoli conquistati dal 2012 a oggi: la Coppa Italia 2013 in finale contro la Roma, la Supercoppa italiana del 2017 battendo la Juventus, l'altra Coppa Italia nel maggio 2019 avendo la meglio sull'Atalanta e la successiva Supercoppa, di nuovo con la Juve come avversaria, conquistata nel dicembre dello stesso anno a Riyad. 
 
CLASSIFICA. Quattro bei ricordi che hanno arricchito la bacheca della società biancoceleste, ottenuti a fronte di una spesa totale di 286,74 milioni di euro: ciò significa che in media la Lazio ha vinto un trofeo ogni 71,685 milioni investiti. E nessun club della massima serie italiana vanta un andamento migliore. Guardando i top club, infatti, al secondo posto c'è la Juventus, con 17 trofei vinti e ben 1482,1 milioni investiti, per una media di uno ogni 87,182353. Poi a seguire il Napoli con 3 titoli e 757,76 milioni alla voce spese (uno ogni 252,586), l'Inter con 3 e 1008,56 (uno ogni 336,186), il Milan con 2 e 867,63 (uno ogni 433,815) e infine la Roma con una coppa, la Conference League, arrivata dopo 953,32 milioni messi sul mercato



Si insiste per Gila   Romagnoli è libero (Corriere dello Sport)    

Non è ancora fatta per il centrale del Real, si è inserito il Getafe Alessio da oggi è svincolato 
Il tecnico spera ancora in Casale: ha già rifiutato il Monza 

di Daniele Rindone
Roma
 
L’affare non era chiuso mercoledì sera, non è ancora chiuso oggi. La Lazio conta di farcela per regalare Mario Gila a Sarri, difensore centrale spagnolo classe 2000, scuola catalana, specializzazione completata nel Real Madrid. Ma il Getafe, che è sul giocatore da inizio giugno, ha tentato l’assalto finale nelle ultime ore offrendo 6 milioni ai Blancos. La Lazio è arrivata a 5 riconoscendo il 50% di un’eventuale futura rivendita al Real, spera che il giocatore spinga per arrivare a Roma. Gila, nei giorni scorsi, aveva messo un like ai messaggi postati dai tifosi biancocelesti su Instagram. La società ieri considerava lo spagnolo dentro al piano che scatterà dopodomani con il raduno di Formello, la giornata di oggi chiarirà meglio la situazione. Il Getafe è un pericolo. Mario Gila, classe 2000, è stato scelto come rinforzo sul centrodestra. Sarri considera Patric titolare, lo spagnolo (se arriverà) dovrà iniziare e completare l’avviamento agli schemi sarristi e alla filosofia che Mau inculca ai centrali. Patric e Gila sul centrodestra, Romagnoli (se e quando arriverà) e Radu o Kamenovic sul centrosinistra. Questo è il parco difensori nelle idee della Lazio. Sarri, non è una novità, aggiungerebbe Casale sul centrosinistra, richiesto a Lotito da gennaio. Il difensore ha rifiutato il Monza, l’accordo coi club c’era. Galliani lo aveva preso per circa 7 milioni più bonus. Casale spera  in una chiamata dei biancocelesti. Solo Sarri può spingere affinché arrivi, la società sul nome di Casale è fredda da mesi e non solo per il prezzo.
 
Romagnoli. Alla difesa manca il dominante. Da oggi Alessio Romagnoli non è più il capitano del Milan, è svincolato. Aspetta un rilancio di Lotito, finora non è mai arrivato. L’ultima offerta è di 2,8 milioni più bonus, la richiesta è di 3,3 milioni più bonus (totale di 3,7 milioni). C’è sempre una distanza di circa 500 mila euro da colmare. Romagnoli ha messo in stand-by l’offerta del Fulham, da circa 4 milioni a stagione. E’ nelle condizioni di firmare con qualsiasi club, è un rischio per la Lazio. Lotito fa leva e affidamento sul desiderio e la volontà di Romagnoli di giocare con la maglia biancoceleste, anche per questo non si schioda dall’ultima proposta, ritenuta già alta, mai proposta dal Milan tanto per fare un esempio. Romagnoli sperava di presentarsi al raduno di dopodomani a Formello e di partire per il ritiro. Lo stesso sperava Sarri. Lotito aspetta comunque la cessione di Acerbi, non concretizzabile in tempi brevi. Il Milan è interessato, ma non lo ritiene una prima scelta. Perso Botman, cerca un altro colpo. Se non rintraccerà nuove opzioni, penserà ad Acerbi. Il Leone è in vacanza, si unirà alla Lazio in corsa, salterà i primi giorni di ritiro. La società, al di là delle distanze economiche con Romagnoli, vuole evitare che entrambi i centrali siano presenti in ritiro. Sarri, se Gila non arriverà in tempo, partirà con Patric, Radu e Kamenovic. C’è un caso Vavro: se ieri a tarda sera la Lazio non ha accettato la proposta del Copenaghen (salita a 4 milioni più bonus) da oggi sarà di nuovo sul libro paga biancoceleste. Il caso è esploso dopo il “sì” pronunciato dallo slovacco alla domanda “odi la Lazio?” su Twitch. Ha provato a correggersi, impossibile riuscirci.



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[superaquila]

Ho la vaga impressione che Romagnoli non verrà mai più, perché la Lazio non darà nulla di più di quello che ha già offerto.
Ecco l'interesse per Mario Gila.

[Panzabianca]

io, invece, ho la vaga impressione che Romagnoli sia già stato preso da tempo.

Curioso invece che la Lazio sia fredda ormai da mesi su Casale ...e noi invece qui sopra lo si consideri un obiettivo conclamato sul quale diffondersi ogni giorno con modalità Jalisse.

Mo le cose so due...

[superaquila]

Romagnoli è legato alla cessione di Acerbi.

[Ataru]

Si aspetta l'uscita di Vavro per chiudere l'acquisto di Casale.

dopo le sue ultime uscite, lo terrei fino a scadenza a fare differenziato pulendo i cessi di formello.

[Panzabianca]

Romagnoli è legato alla cessione di Acerbi.

credo di no. Forse, semmai, a quella di Vavro, ma le cose si faranno ugualmente. C'è il diktat mahatmatico che incombe sul roscio greco, oltreché naturalmente, l'imminente data di ritiro.
S'ha da sbrigà.

Quanto ad Acerbi, sarebbe cmq difficilmente recuperabile alla causa, soprattutto ora che il suo ventilatissimo allontanamento da Roma - come sapevano ormai pure i sassi de Matera - ha anche motivazioni tennico-tattiche (alla Trap) + sport invernali.

[Whistle]

dopo le sue ultime uscite, lo terrei fino a scadenza a fare differenziato pulendo i cessi di formello.

Giá... ma come si permette questa pippa disumana che, grazie a un'idea scellerata di Tare, alla Lazio ha guadagnato pure bei soldi?
Vattene al Copenhagen che é il massimo livello che la tua pippagine acuta puó permetterti!
Incredibile.
Manco zitti riescono a stare.