Autore Topic: Mercato estivo 2022  (Letto 147818 volte)

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Offline Il frigorifero

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Re:Mercato estivo 2022
« Risposta #1420 : Domenica 12 Giugno 2022, 22:10:28 »
Ultimissime

Pare che l’Atalanta si stia inserendo per Ilic.

Richieste informazioni per Ferrari , ma il giocatore ha 31 anni e il Sassuolo chiede minimo 7 milioni. Si valuta.

Su Carnesecchi: Sarri è tentato dal prenderlo comunque, anche se si dovesse operare. In società c’è qualche dubbio in più, e si valuta positivamente Vicario.

——————
 

Mega OT

Potrebbe esserci un altro pesce nella vasca, nel giro di un paio di anni : sembra che un grosso fondo americano stia per acquistare la Sampdoria.
"E' NORMALE BATTERE LA ROMA...."  - Senad Lulic  26 - 5 -2013

superaquila

Re:Mercato estivo 2022
« Risposta #1421 : Domenica 12 Giugno 2022, 23:20:57 »
Finito di vedere Palermo-Padova: niente male Donnarumma (il fratello di Gigi) il portiere del Padova.

Fermo restando che Carnesecchi va preso a prescindere, per me.

superaquila

Re:Mercato estivo 2022
« Risposta #1422 : Lunedì 13 Giugno 2022, 07:55:18 »
Per quello che serve alla Lazio stanno uscendo determinati nomi che possono piacere o no però ce ne sono una miriade di giocatori sconosciuti che la Lazio sta seguendo e che non ne conosciamo il nome, anche per non creare aste cui non potremmo partecipare, per cui il consiglio è quello di non fossilizzarsi molto sui nomi usciti e poi fantasticarci ed alla fine rimanere delusi: il mondo è pieno di giocatori bravi, giovani e sconosciuti alla grande platea di tifosi ma non alle squadre professioniste, quasi tutte dotate di data-base a livello mondiale.
Seguiamo con interesse il calcio mercato ma con la giusta distanza da chi ne sa più di noi tutti.

Panzabianca

Re:Mercato estivo 2022
« Risposta #1423 : Lunedì 13 Giugno 2022, 09:06:49 »
*Signum*

E’ il pomeriggio del 24 ottobre 1993 quando allo stadio Olimpico di Roma va in scena l’ennesimo derby. L’ennesima sofferenza, l’ennesimo giro all’inferno in compagnia dell’anticristo. La mia squadra indossa una maglia di purissimo candidissimo celeste. Tra le nostre fila figurano giocatori inquietanti come Bacci e De Paola, ma pure autentici fuoriclasse come Signori. Io, come spesso capita quando il calendario indica che siamo la squadra in trasferta, sono allo stadio. E’ l’anno in cui i sogni premonitori della vigilia mi ben dispongono al punto di acquistare un abbonamento. Tutti vedono. La prima Lazio di Cragnotti comincia a dare severe avvisaglie al resto del mondo e noi si ha il dovere di crederci affezionati. Pomeriggio uggioso, partita scialba. Le squadre in campo sono mediamente mediocri. Il gioco stenta, noi rischiamo qualche ripartenza con Hassler, nano capellone dribblomane tedesco, fronteggiato alla meglio dal nostro Bonomi, gigantesco, statuario difensore con un po' di calvizie. E’ stato acquistato in estate in un pacchetto contenente anche Favalli e Marcolin. Poi pure Luzardi. Sono tre giovani di belle speranze e un picchiatore. Ce la faranno solo Favalli e Marcolin. Ma la partita scivola quasi anonima. Io mi ritrovo nel marasma della curva nord e con me siedono quattro ragazzi dall’aspetto non proprio raccomandabile. “Ma so tutti cori Laziali”, così mi rispose mio fratello quando gli dissi che quel bar della nostra zona era frequentato solo da tossici. Poi, solidale, ci andai a comprare il latte pure ripetutamente. E’ ormai diverso tempo che guardo le partite gomito a gomito con questi quattro individui – si intende – anch’essi abbonati. Si vede calcio e si parlotta del più e del meno. E’ gente tutto sommato normale. Ce n’è uno però che fuma sempre e ostinatamente qualcosa di forte. Il suo angolo sprigiona degli umori speziati da via dell’incenso mista a qualche essenza catramata. Questa fetta di stadio è ormai abituata a quelle due ore di alterazione pure psichica. Poi, inaspettatamente segnano gli altri. Tal Piacentini, un onesto carpentiere prestato al calcio, raccoglie una confusa giocata da angolo calciando la palla di collo pieno verso la porta. Ne esce una bordata che lascia incolpevole il povero Marchegiani. La palla sbatte sulla base del palo e poi schizza infilandosi nel sacco. Impietriti assistiamo al tripudio che intanto si scatena dall’altra parte. I loro tifosi sembrano tanti serpenti in amore. Una scena bruttissima, di quelle che nuocciono al calcio e non solo. Gli ordalici giallorossi si contorcono e si dimenano come se provassero piacere a bruciare nelle fiamme dell’inferno. Però, bisogna ammetterlo, pur nella loro non invidiabile condizione, essi sono in vantaggio. Anche il nostro estatico, fumoso parterre a malincuore ne prende atto, ma, certo, non demorde. Così, dopo un prevedibile momento di sconforto, il rollatore dell’angolo delle spezie ricomincia la sua opera mettendo sul fuoco roba ancora più forte. Siamo tutti drogati per colpa sua. In effetti, perdiamo ma ci sentiamo bene, pure allegri; e mentre gli altri contano le madonne a mazzi noi, invece, parliamo amabilmente quasi disinteressandoci al dramma di un derby che si mette male. In un Lazio-Inter di qualche anno prima, al Flaminio, ricordo che il vino co le penne all’arrabbiata che il Lazio Club Marino si portò in dote, distribuendone in modalità evangelica, non furono meno lisergici. Poi, ad un quarto d’ora dalla fine segna tal Di Mauro, forse col gol più brutto mai marcato in un derby. Sta palla, tirata con un esterno moscio, fiacca fiacca ballonzola verso la porta e poi si insacca sotto l’occhio non vigile di un colpevole Cervone. Ma gli fa male. Il Di Mauro è pure un loro ex. Lo incontrai qualche anno dopo in metropolitana. Ricordo che indossava una camicia a quadrettoni da denuncia. Non l’ho mai avvertito come un giocatore della Lazio. Così, dopo circa un minuto, anche noi dell’angolo delle spezie si esulta gioiosamente, anzi, addirittura ci si sfrena. Ecco. Sono questi i momenti in cui il tuo animo e la tua mente sono capaci di favoleggiare all’unisono di concetti come l’amore universale, e, come colpito dall’estasi di un qualche divino afflato, ti ritrovi ad abbracciare dei perfetti sconosciuti con una applicazione simile a quella che usi nel petting. Faccio fatica a capire dove sono ma esulto come se non ci fosse un domani. Un quadro lisergico dal quale riemergo quando ormai la partita è finita; chi ha pareggiato pensando di aver vinto ora si sente sconfitto, mentre noi che abbiamo pareggiato una partita persa naturalmente ci sentiamo vincitori e festanti e ci uniamo al coro che li invita a pijaselanderculo mentre quelli sfollano. Però, aspè, durante l’orgia dell’esultanza per il gol scorgo qualcosa. I quattro ai quali sono ormai affratellato presentano, anzi, esibiscono tutti uno strano segno, direi, un rudimentale tatuaggio all’indice della mano sinistra. Allora chiedo ...e mi viene risposto con un candore simile a quello della nostra maglia: “ah questo? No, vabbé, semo stati tutti e quattro ar gabbio.           …Pé ricordasselo”.
Capisco e sorrido ancora solidale.
Poi spesso torno pure al bar dei tossici, … c'è da prendere il latte. [/size]

Niente, solo pé di: Tare facce sognà, ma con moderazione.

Offline disabitato

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Re:Mercato estivo 2022
« Risposta #1424 : Lunedì 13 Giugno 2022, 09:40:36 »
Bellissimo.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline Matita

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Re:Mercato estivo 2022
« Risposta #1425 : Lunedì 13 Giugno 2022, 10:51:14 »
*Signum*

E’ il pomeriggio del 24 ottobre 1993 quando allo stadio Olimpico di Roma va in scena l’ennesimo derby. L’ennesima sofferenza, l’ennesimo giro all’inferno in compagnia dell’anticristo. La mia squadra indossa una maglia di purissimo candidissimo celeste. Tra le nostre fila figurano giocatori inquietanti come Bacci e De Paola, ma pure autentici fuoriclasse come Signori. Io, come spesso capita quando il calendario indica che siamo la squadra in trasferta, sono allo stadio. E’ l’anno in cui i sogni premonitori della vigilia mi ben dispongono al punto di acquistare un abbonamento. Tutti vedono. La prima Lazio di Cragnotti comincia a dare severe avvisaglie al resto del mondo e noi si ha il dovere di crederci affezionati. Pomeriggio uggioso, partita scialba. Le squadre in campo sono mediamente mediocri. Il gioco stenta, noi rischiamo qualche ripartenza con Hassler, nano capellone dribblomane tedesco, fronteggiato alla meglio dal nostro Bonomi, gigantesco, statuario difensore con un po' di calvizie. E’ stato acquistato in estate in un pacchetto contenente anche Favalli e Marcolin. Poi pure Luzardi. Sono tre giovani di belle speranze e un picchiatore. Ce la faranno solo Favalli e Marcolin. Ma la partita scivola quasi anonima. Io mi ritrovo nel marasma della curva nord e con me siedono quattro ragazzi dall’aspetto non proprio raccomandabile. “Ma so tutti cori Laziali”, così mi rispose mio fratello quando gli dissi che quel bar della nostra zona era frequentato solo da tossici. Poi, solidale, ci andai a comprare il latte pure ripetutamente. E’ ormai diverso tempo che guardo le partite gomito a gomito con questi quattro individui – si intende – anch’essi abbonati. Si vede calcio e si parlotta del più e del meno. E’ gente tutto sommato normale. Ce n’è uno però che fuma sempre e ostinatamente qualcosa di forte. Il suo angolo sprigiona degli umori speziati da via dell’incenso mista a qualche essenza catramata. Questa fetta di stadio è ormai abituata a quelle due ore di alterazione pure psichica. Poi, inaspettatamente segnano gli altri. Tal Piacentini, un onesto carpentiere prestato al calcio, raccoglie una confusa giocata da angolo calciando la palla di collo pieno verso la porta. Ne esce una bordata che lascia incolpevole il povero Marchegiani. La palla sbatte sulla base del palo e poi schizza infilandosi nel sacco. Impietriti assistiamo al tripudio che intanto si scatena dall’altra parte. I loro tifosi sembrano tanti serpenti in amore. Una scena bruttissima, di quelle che nuocciono al calcio e non solo. Gli ordalici giallorossi si contorcono e si dimenano come se provassero piacere a bruciare nelle fiamme dell’inferno. Però, bisogna ammetterlo, pur nella loro non invidiabile condizione, essi sono in vantaggio. Anche il nostro estatico, fumoso parterre a malincuore ne prende atto, ma, certo, non demorde. Così, dopo un prevedibile momento di sconforto, il rollatore dell’angolo delle spezie ricomincia la sua opera mettendo sul fuoco roba ancora più forte. Siamo tutti drogati per colpa sua. In effetti, perdiamo ma ci sentiamo bene, pure allegri; e mentre gli altri contano le madonne a mazzi noi, invece, parliamo amabilmente quasi disinteressandoci al dramma di un derby che si mette male. In un Lazio-Inter di qualche anno prima, al Flaminio, ricordo che il vino co le penne all’arrabbiata che il Lazio Club Marino si portò in dote, distribuendone in modalità evangelica, non furono meno lisergici. Poi, ad un quarto d’ora dalla fine segna tal Di Mauro, forse col gol più brutto mai marcato in un derby. Sta palla, tirata con un esterno moscio, fiacca fiacca ballonzola verso la porta e poi si insacca sotto l’occhio non vigile di un colpevole Cervone. Ma gli fa male. Il Di Mauro è pure un loro ex. Lo incontrai qualche anno dopo in metropolitana. Ricordo che indossava una camicia a quadrettoni da denuncia. Non l’ho mai avvertito come un giocatore della Lazio. Così, dopo circa un minuto, anche noi dell’angolo delle spezie si esulta gioiosamente, anzi, addirittura ci si sfrena. Ecco. Sono questi i momenti in cui il tuo animo e la tua mente sono capaci di favoleggiare all’unisono di concetti come l’amore universale, e, come colpito dall’estasi di un qualche divino afflato, ti ritrovi ad abbracciare dei perfetti sconosciuti con una applicazione simile a quella che usi nel petting. Faccio fatica a capire dove sono ma esulto come se non ci fosse un domani. Un quadro lisergico dal quale riemergo quando ormai la partita è finita; chi ha pareggiato pensando di aver vinto ora si sente sconfitto, mentre noi che abbiamo pareggiato una partita persa naturalmente ci sentiamo vincitori e festanti e ci uniamo al coro che li invita a pijaselanderculo mentre quelli sfollano. 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Ogni maledetta domenica.
Che Dio ti benedica Pa'.

Questo è il calcio.

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E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
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Re:Mercato estivo 2022
« Risposta #1426 : Lunedì 13 Giugno 2022, 10:56:03 »
Bellissimo, Stefano, bellissimo.

Offline Il frigorifero

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Re:Mercato estivo 2022
« Risposta #1427 : Lunedì 13 Giugno 2022, 11:16:12 »
Ultimissime

Per superare l’Atalanta , la Lazio offre al Verona 28 milioni ( cash ) per il pacchetto Casale-Ilic.

Si attendono sviluppi, ma sembra che il presidente Setti sia molto sensibile ( alla parola “Cash” ) .

Staremo a vedere.
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Offline Matita

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Re:Mercato estivo 2022
« Risposta #1428 : Lunedì 13 Giugno 2022, 12:21:03 »


 la Lazio offre al Verona 28 milioni ( cash ) per il pacchetto Casale-Ilic.

Si attendono sviluppi, ma sembra che il presidente Setti sia molto sensibile ( alla parola “Cash” ) .


Cosa rischia la Lazio?

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geddy

Re:Mercato estivo 2022
« Risposta #1429 : Lunedì 13 Giugno 2022, 12:21:27 »
Dove escono sti  28 milioni cash?

Offline giocher74

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Re:Mercato estivo 2022
« Risposta #1430 : Lunedì 13 Giugno 2022, 12:26:14 »
Dove escono sti  28 milioni cash?
Stessa cosa che ho pensato io, e credo un po' tutti...opzioni:
- é una delle miriadi di cazzate da calciomercato estivo
- tutti i problemi di liquidità, IDL, etc...non esistono
- abbiamo venduto un "big"

non ne vedo altre...

geddy

Re:Mercato estivo 2022
« Risposta #1431 : Lunedì 13 Giugno 2022, 12:31:15 »
Forse un misto tra la una e la due. Può essere che l'atalanta abbia proposto uno scambio.

Offline Matita

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Re:Mercato estivo 2022
« Risposta #1432 : Lunedì 13 Giugno 2022, 12:33:59 »
16 milioni!!!

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Offline giocher74

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Re:Mercato estivo 2022
« Risposta #1433 : Lunedì 13 Giugno 2022, 12:37:08 »
Magara! ecco questa sarebbe una notiziona

Panzabianca

Re:Mercato estivo 2022
« Risposta #1434 : Lunedì 13 Giugno 2022, 12:39:59 »
Forse un misto tra la una e la due. Può essere che l'atalanta abbia proposto uno scambio.

Lupo Alberto... a ora baila el flamenco en la casa soia...? (vabbè, coi maccheroni ma se capisce)

geddy

Re:Mercato estivo 2022
« Risposta #1435 : Lunedì 13 Giugno 2022, 12:41:14 »
Non chiamarlo lupo. Non credo.

Offline MCM

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Re:Mercato estivo 2022
« Risposta #1436 : Lunedì 13 Giugno 2022, 12:49:48 »
Ma casale e ilic sono buoni?

superaquila

Re:Mercato estivo 2022
« Risposta #1437 : Lunedì 13 Giugno 2022, 12:50:38 »
Scusate, ma che ce frega dei soldi: non è un problema che ci riguarda, c'è un presidente ed il problema è solo suo.
A me importa che si allestisca una rosa all'altezza degli obiettivi che ci siamo prefissati.

Panzabianca

Re:Mercato estivo 2022
« Risposta #1438 : Lunedì 13 Giugno 2022, 12:50:47 »
Non chiamarlo lupo. Non credo.

eh vabbè, su, è un lupo celeste. Era un nomignolo di simpatia. Pijamose meno sul serio.
Io invece credo e spero. Se Sarri è bollito, LA è appassito.
Meglio cercare altre avventure, secondo me. E poi i 28 meloni so giusti giusti.

Conta sola la Lazio.

Scusate, ma che ce frega dei soldi: non è un problema che ci riguarda, c'è un presidente ed il problema è solo suo.

bravo.

Ma casale e ilic sono buoni?

espressamente richiesti dar Mahatma.
Concediamogli fede.

geddy

Re:Mercato estivo 2022
« Risposta #1439 : Lunedì 13 Giugno 2022, 12:54:29 »
Interessa poco anche a me. E' che la notizia ha tutte le caratteristiche della fregnaccia