Autore Topic: Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?  (Letto 28161 volte)

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POMATA

Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #40 : Giovedì 16 Settembre 2010, 01:31:19 »
Ma guarda che la proprietà resta ben salda nelle mani di Lotito. Dico che è una svolta perché finalmente potrebbe esserci la possibilità di avere una voce di controllo dentro la società. Tutto qui. Qualcuno ad esempio che possa chiedere a Lotito ragione della gestione fallimentare dell'affare Pandev.

Aspettando le motivazioni lo si potrebbe chiedere a moratti come fú la cosa...ma aspettiamo le motivazioni...mentre magno tranquillo (cit)

CiPpi

Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #41 : Giovedì 16 Settembre 2010, 08:14:35 »
Ma guarda che la proprietà resta ben salda nelle mani di Lotito. Dico che è una svolta perché finalmente potrebbe esserci la possibilità di avere una voce di controllo dentro la società. Tutto qui. Qualcuno ad esempio che possa chiedere a Lotito ragione della gestione fallimentare dell'affare Pandev.

per fare le domande basta anche solo un'azione e presentarsi in riunione, non c'e' bisogno di acquisire il 2,5%.

Offline Il lodolaio

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Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #42 : Giovedì 16 Settembre 2010, 08:31:03 »
Ho parlato con Parisi. Mi ha detto che loro non c'entrano per niente. Non si sa se sia una sola persona o un gruppo che si prepara per la prossima assemblea che si terrà il mese prossimo per chiedere il posto nel consiglio di controllo. Comunque se le azioni rastrellate non sono nelle mani di una sola persona ma di un gruppo (che poi presenterà una lista all'assemblea) non c'è nessun obbligo di denuncia alla Consob (che, come si sa, dovrebbe avvenire entro le 48 ore). Con il tempo sapremo. Comunque siamo di fronte ad una svolta.
La ringrazio per la notizia che ci ha dato.
"A noi la qualità cià rotto il cazzo.
VIVA LA MERDA!"

CiPpi

Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #43 : Giovedì 16 Settembre 2010, 08:33:03 »
inoltre volevo chiedere quali di queste persone, facenti parte del consiglio di sorveglianza e quello di gestione della Lazio, sono parenti e/o dipendenti di Lotito

Corrado Caruso

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Fabio Bassan

Vincenzo Sanguigni

Massimo Silvano

Marco Moschini

Offline Whistle

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Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #44 : Giovedì 16 Settembre 2010, 09:06:55 »
http://www.biancocelesti.org/index.php?topic=2375.0

Dall'articolo di lalaziosiamochi(?):

Possibilità di joint adventure (un accordo di collaborazione tra due o più imprese)? Al momento non posso dirlo, ma nella vita mai dire mai...".

E vai...iniziamo questa nuova "avventura"!

TD

Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #45 : Giovedì 16 Settembre 2010, 09:07:56 »
lo stavo postando io, whistle caro
n'antro po' casco dalla sedia

joint adventure, ma dimme te

Offline aquilafelyx

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Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #46 : Giovedì 16 Settembre 2010, 09:21:00 »
lo stavo postando io, whistle caro
n'antro po' casco dalla sedia

joint adventure, ma dimme te

gimme a joint :lol:

M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline AR

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Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #47 : Giovedì 16 Settembre 2010, 10:43:36 »
inoltre volevo chiedere quali di queste persone, facenti parte del consiglio di sorveglianza e quello di gestione della Lazio, sono parenti e/o dipendenti di Lotito

Corrado Caruso

Alberto Incollingo

Fabio Bassan

Vincenzo Sanguigni

Massimo Silvano

Marco Moschini


Non saranno parenti, probabilmente dipendenti, sicuramente non rappresentanti i piccoli azionisti, magari neanche tifosi Laziali.

Lotito con l'applicazione del sistema dualistico ha fatto "scuola" in Italia su come poter accentrare pieni poteri di una SpA eliminando ogni forma di controllo sul suo operato e sulla sua diretta gestione del patrimonio economico (al quale ognuno di noi, nel suo piccolo, contribuisce)

Puoi approfondire con delle fonti più serie del sottoscritto e che sicuramente non puoi ricondurre al "catetere"

Estratto da :

http://www.corteconti.it/export/sites/portalecdc/_documenti/chi_siamo/consiglio_di_presidenza/incontri_studio_e_formazione/Corso_neo_referendari_febbraio_2008_russo.pdf

“Il sistema dualistico..largamente ispirato agli ordinamento tedesco e francese.. è il modello che più realizza la dissociazione tra proprietà (dei soci) e potere (degli organi sociali)”

Potenziale utilizzo: cambio generazionale nella gestione dell’azienda di famiglia, società miste in cui il socio pubblico vuole riservarsi i principali diritti sovrani, oppure società con larghissimo azionariato (Banca Intesa-San Paolo; Mediobanca)
I controllori (Consiglio di Sorveglianza) nominano i controllati (Consiglio di Gestione)


Oppure da :
http://www.socquot.com/2006/611_04_lazio.htm

S.S. Lazio S.p.A. 
 
ciò che non è proibito è consentito
 

Le annunciate fusioni bancarie hanno portato alla ribalta il sistema dualistico che, in realtà, è già presente nel nostro ordinamento dal 2004. Prima società ad adottarlo in Italia è stata la S.S. Lazio del Presidente Claudio Lotito.

Nel sistema dualistico al classico Consiglio d'Amministrazione e al Collegio Sindacale vengono sostituiti il Consiglio di Sorveglianza e quello di Gestione.
All'assemblea dei soci spetta la nomina del solo Consiglio di Sorveglianza che, a sua volta, nomina quello di Gestione ed approva il bilancio della società. Il Consiglio di Sorveglianza, inoltre, presenta ogni anno ai soci la sua relazione nella quale illustra l'attività svolta, relazione che deve essere depositata almeno 15 giorni prima della data dell'assemblea.

Il Presidente Gian Michele Gentile ed il Vice Presidente Sergio Scibetta, a causa della sopravvenuta incompatibilità derivante dalla nuova legge sulla Borsa, in data 5 giugno hanno rassegnato le loro dimissioni e, "quindi", come comunicato dalla società sono subentrati nella carica i due Consiglieri supplenti, il Dott. Fausto Canzoni e il Dott. Paolo Mereu, nominati nella stessa assemblea.

Sulla possibilità o meno di nominare Consiglieri supplenti la dottrina è perlomeno divisa, ma di questo pare che la S.S. Lazio non ne abbia tenuto conto. C'è chi, infatti, sostiene, come il Prof. Pier Gaetano Marchetti, che i Consiglieri supplenti non siano previsti e chi, invece, come il Prof. Francesco Galgano sia di avviso contrario, così come lo è il Presidente Lotito che si basa sul principio secondo il quale "ciò che non è proibito è consentito" come da lui stesso affermato nell'assemblea del 25 novembre.

Senza voler confutare codesta tesi è, tuttavia, utile riportare quanto previsto dal settimo comma dell'art. 2409 duodecies del codice civile che espressamente prevede:
"se nel corso dell'esercizio vengono a mancare uno o più componenti del Consiglio di sorveglianza, l'assemblea provvede senza indugio alla loro sostituzione". Un "senza indugio" che alla Lazio hanno quantificato in 6 mesi! Quando il tempismo è tutto.

Resta il fatto che un Consiglio di Sorveglianza composto da due supplenti, sulla cui "esistenza" giuridica vi è divergenza di vedute anche fra i più importanti esperti in materia, ha approvato, fra l'altro, il bilancio della società e redatto la sua relazione annuale depositata nei termini di legge e poi letta ai soci in assemblea.

Non essendo presente il Presidente, ad illustrare ai soci l'attività svolta dal Consiglio ha provveduto il Vice Presidente Antonio Nottola che, terminata la lettura di quella depositata, ha riferito sulla cosiddetta vicenda "calciopoli" che ha visto coinvolta la società ed il suo Presidente di Gestione Dr. Lotito, senza, tuttavia, spiegare perché questo increscioso capitolo non avesse trovato riscontro nella relazione depositata.

Davvero peculiare poi che, a dimostrazione del corretto operato dei suoi dirigenti, Antonio Nottola abbia addotto la riduzione della pena ottenuta grazie all'arbitrato con il Coni. Una visione "ottimistica" che, tuttavia, non sembra tener conto della realtà, ovvero, che la società a seguito di quei comportamenti sia stata condannata ed esclusa dalla coppa Uefa, con conseguente effetto negativo sui conti della stessa a seguito dei mancati incassi derivanti dalla partecipazione alla coppa.

Francesco Galgano, sempre nella sua relazione, esprime un concetto estremamente importante:
"non si può certo escludere l'eventualità di una scelta opportunistica del sistema dualistico da parte di un capitale di comando concentrato, insofferente dei controlli spettanti, secondo il sistema ordinario, ad un Collegio Sindacale non revocabile a piacimento, oppure insofferente del dibattito assembleare e del confronto con la minoranza, specie in sede di approvazione del bilancio annuale".

Se lo dice lui, difficile non credergli.

P.S. L'assemblea del 25 novembre ha nominato in sostituzione dei dimissionari come membri del Consiglio di Sorveglianza, il Prof. Corrado Caruso, Presidente, ed il Prof. Alberto Incolingo, Vice Presidente, mentre, i due supplenti, Fausto Canzoni e Paolo Mereu, che erano subentrati ai dimissionari, sono tornati in "panchina".


Non mi dispiacerebbe affatto che a quel tavolo possa sedere qualcuno "esterno" all'entourage del presidente e che abbia a cuore le sorti della SS Lazio
 
 
Mhà, io dico bhò...

CiPpi

Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #48 : Giovedì 16 Settembre 2010, 11:09:54 »
mi stai dicendo che Lotito e' un rinnovatore della finanza nel calcio piu' di Cragnotti?

alimorte'...

Offline AR

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Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #49 : Giovedì 16 Settembre 2010, 11:13:38 »
mi stai dicendo che Lotito e' un rinnovatore della finanza nel calcio piu' di Cragnotti?


Assolutamente no
Mhà, io dico bhò...

Offline LaLazioMia

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Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #50 : Giovedì 16 Settembre 2010, 11:14:11 »
La FONTE è Benedetti?.
Chi è stato allo stadio domenica ha potuto leggere quel giornaleportasfiga di Cittaceleste..
Bene all'interno c'è una pagina intera che reclamizza Cittaceleste con le seguenti parole:

"Il 29 Agosto è iniziata la stagione 2010-2011.Saremo come sempre all'Olimpico, in 30.000 copie ,ogni volta che la Roma scenderà in campo.25 numeri tra campionato e coppa Italia"

Manco le basi , un refuso che nasconde un retropensiero ben fisso nella mente di questa gente. :-[
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

Offline franz_kappa

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Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #51 : Giovedì 16 Settembre 2010, 11:17:33 »
Manco le basi , un refuso che nasconde un retropensiero ben fisso nella mente di questa gente.
Il tuo pregiudizio, invece, è palese. Nessun retro-pregiudizio.
Quanto livore, quanta cattiveria verbale.

Sono certo che di persona, fuori da un forum, non ti esprimi così.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline LaLazioMia

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Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #52 : Giovedì 16 Settembre 2010, 11:25:04 »
Il tuo pregiudizio, invece, è palese. Nessun retro-pregiudizio.
Quanto livore, quanta cattiveria verbale.

Sono certo che di persona, fuori da un forum, non ti esprimi così.
Stai dando i numeri? Quale cattiveria
verbale?.Ho riportato un fatto , di cui conservo copia, da parte di un giornalista che da anni sta schieratissimo contro la Lazio( chi segue sà). Se poi dire le cose come stanno significa avere dei pregiudizi , io ne vado fiero.
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

Offline Brunogiordano

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Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #53 : Giovedì 16 Settembre 2010, 11:39:05 »
La FONTE è Benedetti?.

Vabbé, la fonte è Bendetti, ma alla fine riporta solo un virgolettato dell'Avv. Gentile, o no?
"E' più difficile descriverla che sentirla la Lazialità: è signorilità non di carattere esteriore, è cosa che si sente dentro, della quale ci si sente orgogliosi. E' un messaggio che tocca i cuori, la mente, la sensibilità e ci innalza verso il cielo, è un messaggio di costume di vita"
RENZO NOSTINI

Offline AR

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Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #54 : Giovedì 16 Settembre 2010, 11:49:59 »

Ho riportato un fatto, di cui conservo copia, da parte di un giornalista che da anni sta schieratissimo contro la Lazio (chi segue sà).


Io so, e stavolta mi trovo pienamente d'accordo con te (oltre ad avere 0 credibilità gufa pure).

Tornando in topic : non servono sicuramente le virgolette per farsi un quadro della situazione, la blindatura della Lazio SpA è avvenuta proprio per erigere un muro tra la stanza dei bottoni e l'esterno.

Ripeto dunque il mio auspicio: che a quel tavolo possa sedersi anche un semplice osservatore diretto ed indipendente
Mhà, io dico bhò...

Offline syrinx

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Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #55 : Giovedì 16 Settembre 2010, 12:04:05 »
Io so, e stavolta mi trovo pienamente d'accordo con te (oltre ad avere 0 credibilità gufa pure).

Tornando in topic : non servono sicuramente le virgolette per farsi un quadro della situazione, la blindatura della Lazio SpA è avvenuta proprio per erigere un muro tra la stanza dei bottoni e l'esterno.

Ripeto dunque il mio auspicio: che a quel tavolo possa sedersi anche un semplice osservatore diretto ed indipendente

Gentile stesso ha dichiarato che questo sarebbe positivo. Ovviamente, quanto positivo, dipende dagli interessi che quella persona rappresenterebbe.

Offline franz_kappa

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Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #56 : Giovedì 16 Settembre 2010, 12:09:27 »
Mah...

Un socio finanziario non apporterebbe risorse fresche nelle casse della Lazio.
Né potrebbe in alcun modo influenzare la gestione monocratica dell'azionista che oggi detiene il 65% delle azioni del club.

Chi crede che un soggetto con il 2,5% del capitale della Lazio possa modificare qualche aspetto, anche minimo, della gestione si illude, temo.

Certo, la possibilità di avere un seggio nel Consiglio consentirebbe all'azionista di minoranza di sindacare la gestione dell'attuale dirigenza avendo accesso ai documenti ufficiali. E di mettergli pressione usando tutti i mezzi leciti (anche i media, va da sé)

E non sarebbe cosa da poco, in effetti, per noi tifosi lasciati quasi a brancolare nel buio da una Dirigenza che non brilla per eccesso di trasparenza nella comunicazione (limitandosi, nel PIENO rispetto delle leggi e dei regolamenti di Borsa, a comunicare solo ciò che è essenziale e obbligatorio comunicare) sulle attività del Gruppo SS Lazio Spa.

Vedremo. Ma chi si arrende rivoluzioni resterà deluso, secondo me.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline Ataru

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Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #57 : Giovedì 16 Settembre 2010, 12:11:09 »
Vedremo. Ma chi si arrende rivoluzioni resterà deluso, secondo me.

uhm... freudiano anche questo? ;)
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Offline Andre

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Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #58 : Giovedì 16 Settembre 2010, 12:12:06 »
domandina

mister x o la società y, insomma, diamo per assunto che qualcuno prende il 2,5 e quindi trova libero accesso ai documenti ufficiali ... può renderli pubblici o sono vincolati da obblighi di riservatezza ?
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline franz_kappa

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Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #59 : Giovedì 16 Settembre 2010, 12:17:57 »
domandina

mister x o la società y, insomma, diamo per assunto che qualcuno prende il 2,5 e quindi trova libero accesso ai documenti ufficiali ... può renderli pubblici o sono vincolati da obblighi di riservatezza ?
Può raccontare tutto a un giornalista che fa uno bello scoop sul suo giornale.

Se i documenti sono ufficiali la società Lazio può anche smentire (un mero atto formale), ma se si andasse a un processo avrebbe la peggio.
Se il documento è vero l'informazione è corretta. Punto.
Buon viaggio, caro Piero.