Autore Topic: Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?  (Letto 27248 volte)

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POMATA

Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #120 : Sabato 18 Settembre 2010, 11:38:43 »
La colpa é nostra che je damo ancora retta a sti fregnacciari :D :D

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Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #121 : Sabato 18 Settembre 2010, 13:38:46 »
Venerdi 17 è arrivato ed è passato, OVVIAMENTE (cfr. Pricincipio dell'Opposizione di RobCouto/Teotokris) non è successo nulla.
Il weekend passerà tranquillo, e si spera pieno di soddisfazioni, lunedì ricomincia la settimana. Ed è qui il vero scoop.






Pronti?
























Il lunedì dopo, ne comincia unìaltra. Acqua in bocca.

trigoria delenda est

Offline giangoverni

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Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #122 : Sabato 18 Settembre 2010, 15:28:06 »

Potrebbe anche darsi che dietro ci sia una figura forte, un grande laziale, uno che ha fatto già benissimo nel calcio che conta a Roma....diciamo un Tulli :'(

 Questo quello che ha scritto Stefano Benedetti sulla sua bacheca di Facebook:"Io so tutto..ma mi hanno fatto giurare di non dirlo. Comunque forse ci siamoooooooo!" :'(

 mentre quello delle olive scriveva  QUELLI CHE ASPETTANO....... VENERDI'' 17..( manco le basi dell'ipersfiga ndr).... :'(

Carlo sei tu che sbagli a considerare Benedetti un giornalista normale e non un giornalista tifoso. Io sono un giornalista tifoso nel senso che faccio il giornalista in tutt'altro campo e poi per quanto riguarda il calcio faccio il tifoso e basta. E se scrivo di calcio lo faccio sempre in termini culturali e sempre da tifoso dichiarato. Benedetti fa due giornali free uno laziale e l'altro del trigoria. Nella settimana che la Lzio gioca in casa lui passa tutto il tempo a pensare da laziale, la settimana successiva, facile come cambiare abito, diventa trigoriese. Io non ne sarei capace.
Comunque per quanto riguarda il rastrellatore di azioni (pare che il 4,5 per cento sia passato di mano) è probabile che si tratti di un gruppo e non di un singolo individuo, in maniera da non avere l'obbligo di fare la denuncia alla Consob. Se così è, all'assemblea degli azionisti si metteranno insieme e presenteranno una lista.
Io trovo tutto questo corretto e niente affatto malevole né nei confronti di Lotito e tanto meno nei confronti della Lazio. tanto è vero che Gentile prima e Lotito poi hanno commentato positivamente.

Offline Matita

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Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #123 : Sabato 18 Settembre 2010, 15:34:51 »

 Benedetti fa due giornali free uno laziale e l'altro del trigoria. Nella settimana che la Lzio gioca in casa lui passa tutto il tempo a pensare da laziale, la settimana successiva, facile come cambiare abito, diventa trigoriese. Io non ne sarei capace.




 :o

davero ? e qual'è l'altro giornale?
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Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #124 : Sabato 18 Settembre 2010, 16:00:25 »

 :o

davero ? e qual'è l'altro giornale?

Una settimana Cittàceleste e la settimana successiva Cittàgiallorossa. Il primo è tutto celeste, il secondo giallo e rosso.

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Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #125 : Sabato 18 Settembre 2010, 16:11:42 »
Una settimana Cittàceleste e la settimana successiva Cittàgiallorossa. Il primo è tutto celeste, il secondo giallo e rosso.

Caro Giancarlo, hai perfettamente ragione .A volte poi a Benedetti gli scappa anche un refuso, come nell'edizione di domenica scorsa con una intera pagina di Cittaceleste dove si legge.
"Il 29 Agosto è iniziata la stagione 2010-2011, saremo come sempre all'Olimpico  in 30.000 copie, ogni volta che la Roma scenderà in campo .........." :D
Poraccio
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

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Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #126 : Sabato 18 Settembre 2010, 16:21:23 »
Caro Giancarlo, hai perfettamente ragione .A volte poi a Benedetti gli scappa anche un refuso, come nell'edizione di domenica scorsa con una intera pagina di Cittaceleste dove si legge.
"Il 29 Agosto è iniziata la stagione 2010-2011, saremo come sempre all'Olimpico  in 30.000 copie, ogni volta che la Roma scenderà in campo .........." :D
Poraccio

Ma come se fà a dà 'na briciola de credibilità ad uno del genere, che salta la sponda deqquà e dellà come stesse a giocà a campana...

Mapperpiacere
Mhà, io dico bhò...

Offline giangoverni

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Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #127 : Sabato 18 Settembre 2010, 16:31:26 »
Caro Giancarlo, hai perfettamente ragione .A volte poi a Benedetti gli scappa anche un refuso, come nell'edizione di domenica scorsa con una intera pagina di Cittaceleste dove si legge.
"Il 29 Agosto è iniziata la stagione 2010-2011, saremo come sempre all'Olimpico  in 30.000 copie, ogni volta che la Roma scenderà in campo .........." :D
Poraccio

Ti racconto che quando iniziò la pubblicazione di Cittàceleste mi chiese la cortesia di scrivere qualche articolo. Io gli dissi di sì perché mi piaceva incoraggiare una nuova iniziativa sulla Lazio e poi perché avevo interesse ad aiutare il figlio di un mio amico che aveva bisogno di pubblicare un po' di articoli per prendere il tesserino di pubblicista. Dopo 4 o 5 settimane, e quattro o cinque articoli, mi chiama e mi chiede di pubblicare qualcosa anche sul giornale del trigoria di cui ignoravo completamente l'esistenza. Io trasecolai e gli dissi se vuoi posso prenderli per il culo ma dubito che tu potrai pubblicarmi, per cui tagliai corto e lo mollai.

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Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #128 : Sabato 18 Settembre 2010, 17:23:26 »
Ti racconto che quando iniziò la pubblicazione di Cittàceleste mi chiese la cortesia di scrivere qualche articolo. Io gli dissi di sì perché mi piaceva incoraggiare una nuova iniziativa sulla Lazio e poi perché avevo interesse ad aiutare il figlio di un mio amico che aveva bisogno di pubblicare un po' di articoli per prendere il tesserino di pubblicista. Dopo 4 o 5 settimane, e quattro o cinque articoli, mi chiama e mi chiede di pubblicare qualcosa anche sul giornale del trigoria di cui ignoravo completamente l'esistenza. Io trasecolai e gli dissi se vuoi posso prenderli per il culo ma dubito che tu potrai pubblicarmi, per cui tagliai corto e lo mollai.
Se ben ricordo , io il consiglio di lasciar perdere quella pubblicazione te lo diedi fin dall'inizio.La persona è del tutto inaffidabile( del resto viene sempre dalla scuola di Ilario Ilario... quello del " dopo parliamo pure della Lazio" )
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
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Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #129 : Sabato 18 Settembre 2010, 17:43:27 »
Ti risposi anche che lo facevo per aiutare il figlio del mio amico. Il quale infatti ora ha il tesserino di pubblicista, senza aver mai guadagnato un centesimo. però, se oggi vuoi fare il giornalista... Non ti scandalizzare perché i giovani sono trattati a calci nel culo dappertutto, in ogni campo.

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Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #130 : Sabato 18 Settembre 2010, 23:05:29 »
Una settimana Cittàceleste e la settimana successiva Cittàgiallorossa. Il primo è tutto celeste, il secondo giallo e rosso.

beh, era gia' in fondo alla mia scala, per cui non è che scende ulteriormente , ma si nchioda definitivamente.

erca.
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Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #131 : Domenica 19 Settembre 2010, 19:34:57 »
Che cosa ?
O cifre, o dati reali, o informazioni concrete o é fuffa.
Grande, inutile, polverosa, inutilmente ostentatrice fuffa.
Ci sono leggi, scritte per dio, scritte, che impongono alle società la pubblicazione di informazioni ai fini di un obbligo necessario di trasparenza, il resto, se la legge non lo impone é a discrezione di chi gestisce una società. L'impresa privata in Italia é libera. E' sancito nella costituzione. In questa discrezione rientrano anche alcune informazioni che si vogliono mantenere discrete, succede in ogni campo, il segreto industriale é uno dei più salvaguardati.
L'antipatia personale non puo' giustificare ogni illazione, o qualsivoglia sottinteso.
Anche la scortesia di un imprenditore non le giustifica.
Scoprire se è fuffa o meno, potrebbe essere proprio l'obiettivo che si sono posti quelli che hanno buttato quei soldi.
Lotito nel merito non è affatto preoccupato, anzi sembrerebbe adirittura vedere di buon occhio la vicenda, quindi non vedo la necessità di alzare i toni della discussione oltre il lecito.

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Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #132 : Domenica 19 Settembre 2010, 20:08:22 »
Scoprire se è fuffa o meno, potrebbe essere proprio l'obiettivo che si sono posti quelli che hanno buttato quei soldi.
Lotito nel merito non è affatto preoccupato, anzi sembrerebbe adirittura vedere di buon occhio la vicenda, quindi non vedo la necessità di alzare i toni della discussione oltre il lecito.

Ma davvero adesso fai il moderato ?
T'ha fatto bene Libor eh ? :D

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Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #133 : Domenica 19 Settembre 2010, 20:49:17 »
Ma davvero adesso fai il moderato ?
T'ha fatto bene Libor eh ? :D
Non è questione di essere moderati, se Lotito che è il maggiore azionista non è preoccupato, ne prendo semplicemente atto.
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Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #134 : Domenica 19 Settembre 2010, 21:14:33 »
OT
l'altra pubblicazione del benedetti si chiama "impero giallorosso" (sic), con il proverbiale understatement che caratterizza dal 1927 la comunicazione dell'aesse prescritta e del suo meravjoso bobolo
EOT
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Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #135 : Domenica 19 Settembre 2010, 23:35:31 »
OT
l'altra pubblicazione del benedetti si chiama "impero giallorosso" (sic), con il proverbiale understatement che caratterizza dal 1927 la comunicazione dell'aesse prescritta e del suo meravjoso bobolo
EOT

E' vero si chiama così. Io ricordavo male anche perché il giornale non l'ho mai visto. Comunque noto che "biancoceleste" è soltanto una "città", mentre "giallorosso" è un "impero". Minchia!

RobCouto

Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #136 : Lunedì 20 Settembre 2010, 06:21:00 »
La Gazzetta di ieri spiegava bene come si trattasse di normali fluttuazioni di mercato.

Non c'è nessun investitore occulto o che si paleserà in chissà quale occasione. Anche ci fosse stato, si sarebbe dissolto nel momento stesso in cui l'Ellenico ha dichiarato che c'era, in base al noto Principio di Opposizione (le affermazioni dell'Ellenico e la Realtà tenderanno sempre, e reciprocamente, ad opporsi).

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« Risposta #137 : Lunedì 20 Settembre 2010, 09:32:14 »
Questa dalle tante volte in cui è stata dimostrata, potrebbe a tutti gli effetti considerarsi le quarta legge della robotica, ma c'è sempre una eccezione che conferma la regola...... a furia di dirne tante, dai e dai, uno una volta può pure azzeccarci, pure lui.....
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« Risposta #138 : Lunedì 20 Settembre 2010, 10:28:14 »
La Gazzetta di ieri spiegava bene come si trattasse di normali fluttuazioni di mercato.

Non c'è nessun investitore occulto o che si paleserà in chissà quale occasione. Anche ci fosse stato, si sarebbe dissolto nel momento stesso in cui l'Ellenico ha dichiarato che c'era, in base al noto Principio di Opposizione (le affermazioni dell'Ellenico e la Realtà tenderanno sempre, e reciprocamente, ad opporsi).

Ne ha parlato Lotito con molta chiarezza e serenità. Penso che sia una cosa sfuggita a tutti quelli che stanno da anni, come l'Ellenico, sull'osso della Lazio. Non c'è una sola persona ma un gruppo per cui non c'è nessun obblico di dichiarazione alla Consob. Si vedrà in assemblea se qualcuno presenterà liste proprie.
Potrebbe anche averle comprate Lotito o qualche suo amico, perché no?

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Re:Quel famoso 2,5% d'azionariato popolare, a che punto stiamo?
« Risposta #139 : Lunedì 20 Settembre 2010, 10:36:39 »
Potrebbe anche averle comprate Lotito o qualche suo amico, perché no?
Evvabbè ma così finirebbe il divertimento.... no dai, meglio un gruppo di nazionalità imprecisata, meglio se proprio ignota, con sede legale su Alpha Centauri, con possibili infiltrazoni della mafia russa, cinese, 'ndrangreta e dei casalpallochesi.
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