Autore Topic: Testa alla Samp per Parolo: "Siamo una buona squadra, possiamo diventar forti"  (Letto 444 volte)

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Tempo di bilanci in casa Lazio. Tempo di tirar le somme per Marco Parolo. Cinque mesi in biancoceleste, la sensazione che di questa squadra ne sia diventato una colonna portante. Pioli non rinuncia mai allo spirito d’abnegazione del centrocampista ex Parma. Meno mezz’ala, più mediano. Questa la trasformazione di Parolo nella Capitale. L’azzurro ha parlato prima della sessione d’allenamento pomeridiana alle frequenze di LazioStyle Radio 89.3. Il ricordo della vittoria gettata al vento a San Siro è ancora presente nella sua mente: “Un primo tempo di quello spessore è brutto buttarlo via. Stiamo dimostrando, comunque, di meritare la posizione di classifica in cui siamo. Abbiamo dato coraggio all’Inter, questa è la recriminazione. Dovevamo spaventare l’undici di Mancini insistendo con le ripartenze per cercare il terzo gol. I nerazzurri prima dell’eurogol di Kovacic non erano stati quasi mai pericolosi”. Come a Parma, il classe ’85 nativo di Gallarate si disimpegna in una cerniera a 3 di centrocampo. Le mansioni che gli richiede Pioli, però, appaiono differenti da quelle di Donadoni: “Il mister mi chiede di partire più basso, manovrare in fase di costruzione ed esser presente in fase d’interdizione. Non sempre riesco a spingermi nell’area avversaria, ci provo quando ne ho la possibilità. Ho avuto occasioni per rimpolpare il mio bottino di 2 gol, ma alcune le ho fallite. Segnare è una gioia bellissima, ma vincere è la cosa fondamentale. In questo momento dobbiamo ragionare di squadra. Con lo spirito mostrato finora, possiamo davvero arrivare lontano”. Le Aquile sono padrone del terzo posto, seppur in coabitazione con il Napoli e la Sampdoria, tra l’altro prossima avversaria alla ripresa del torneo. Parolo fissa gli obiettivi e non snobba la sorpresa blucerchiata targata Sinisa Mihajlovic: “Qualche punto ci manca, mi aspetto un 2015 con una marcia ancor più alta rispetto al passato. La classifica è giusta, con un pizzico di fortuna e cattiveria in più possiamo davvero toglierci soddisfazioni importanti. Abbiamo tantissimi margini di miglioramento, dobbiamo togliere i momenti di black out ed imparare a gestire meglio le partite. Ora siamo una buona squadra, migliorando possiamo diventare una squadra forte. La nostra indole è quella di creare occasioni da gol, dobbiamo crescere imparando ad abbassare i ritmi quando la situazione lo richiede. Viviamo alla giornata, senza nessun programma. Bisogna assolutamente ottenere l’Europa. In caso di terzo posto avremmo fatto un campionato importante. L’obiettivo è accorciare il distacco e raggiungere la squadra davanti. La Sampdoria è un team simile a noi per mentalità e modo di giocare. Mihajlovic ha profuso il proprio modo d’essere, è un bravo allenatore. Coinvolge tutto il gruppo, i suoi ragazzi lottano su ogni pallone. Noi giochiamo in casa e credo che possediamo un briciolo di qualità in più. Abbiamo intenzione di portare a casa il match”. Con un occhio alla Roma. I giallorossi precedono la Lazio in classifica, impegnati come sono nel contendere il tricolore ai campioni della Juventus. Il numero 16 biancoceleste cerca di non pensare al suo primo derby della Capitale. La concentrazione è sulla Sampdoria, vincere lo scontro diretto potrebbe proiettare Mauri e compagni verso un derby da ricordare: “Ho una grande voglia di affrontare la Roma, ma la testa è prima ai blucerchiati. Non dobbiamo lasciarci distrarre, la Samp può essere un trampolino per la stracittadina. Sogno di vincerlo con un mio gol, devo esser sincero. Questa città ama il calcio, ci trasmette anche a noi questa passione. È bello aiutarli a credere in qualcosa. Da noi pretendono molto, perché vedono che siamo un bel gruppo”. La chiusura è dedicata ai singoli. Compagni di spessore, amici in un gruppo che funziona a meraviglia: “Ognuno di noi conosce il proprio compito, chi ha sostituito un compagno ha sempre fatto benissimo. Candreva e Biglia sono importanti per noi, le loro caratteristiche ci rendono ancor più competitivi. Spero siano ponti il prima possibile. Il gioco di Pioli ci permette di divertirci in campo, ma come dicevo prima, questa voglia propositiva bisogna esser frenata, in alcuni casi. Felipe Anderson mi ha stupito tanto sin dall’inizio. Salta sempre l’uomo, ha tutti i fondamentali. Ora ha iniziato ad esser più cattivo, meno bello ma più incisivo. Può fare male agli avversari in ogni partita. Deve credere in sé stesso, è un valore aggiunto per noi. Ora abbiamo un ciclo di partite in casa. Cercheremo di sfruttare l’opportunità, la spinta dei tifosi ci aiuterà sicuramente. Il gruppo è unito, le difficoltà linguistiche sono quasi superate del tutto. Ci attende una grande prima parte di 2015!”

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