Caos in Grecia: elezioni il 25 gennaio, partito comunista grande favorito.

[Giglic]

Scusate, mi sono perso qualcosa: il partito comunista greco è in testa ai sondaggi per le elezioni del 25 gennaio?

[disabitato]

La tua è una domanda trabocchetto.

[MCM]

No, è una domanda corretta.
I comunisti sono il KKE, SPRITZas purtroppo temo sia un bluff

[disabitato]

appunto, non sono i comunisti ad essere in vantaggio nei sondaggi in grecia.
Comunque, dopo l'ingresso della sana Lituania nell'euro (già ho consigliato alla mia amica a Vilnius di compare casa ora prima che sia troppo tardi, oltre ad averle fatto le condoglianze per l'infausta scelta del proprio governo) la Merkel non vedrebbe come una disgrazia l'uscita della disastrata (ed in parte grazie proprio alle politiche europee) Grecia dalla moneta unica.

È anche vero che, nel caso uscisse la Grecia ed avesse una forte ripresa economica, si assisterebbe ad un fuggi fuggi generale dalla moneta unica con i PIGS a guidare la fuga.

[CP 4.0]

va be', ma si sa che qualunque cosa a destra della sinistra e' fascista e qualsiesi cosa a sinistra della destra e' comunista.

state a guarda' er capello.

[Giglic]

Quindi il titolo del topic parla di Syriza? Perché se è così, forse bisogna dire prima quali sono le differenze tra questi ed il comunismo. È come dire che malagodi ed Almirante erano la stessa cosa.

[Frusta]

È anche vero che, nel caso uscisse la Grecia ed avesse una forte ripresa economica, si assisterebbe ad un fuggi fuggi generale dalla moneta unica con i PIGS a guidare la fuga.

Onestamente non vedo come.
Le poche grandi aziende greche sono pubbliche, e se il governo fallisce, falliscono anche loro, ed il turismo non farebbe in tempo a dargli un po' d'ossigeno con la la stagione deve ancora iniziare.
E poi si troverebbero di punto in bianco a dover acquistare tutto senza poter ricorrere all'euro: dai medicinali (che non produce) ai macchinari (che non produce) eccetera. E se anche ci fosse chi accetterebbe la dracma a quale cambio lo farebbe?
E poi con credo al fuggi fuggi a cui alludi, perché la fine orribile che farebbe la Grecia con la sua uscita dall'euro farebbe passare la voglia a tutti di scherzare col fuoco.
'Nsomma da nemico di questa moneta senza Stato e di questa Europa che NON è mai stata Stato penso che uscire dal' euro da soli sarebbe un suicidio. Esattamente come sarebbe un suicidio per chi ne è fuori entrarne.
Ci vorrebbe un abbandono dell'euro su scala continentale ed una pianificazione almeno ventennale per fare dell'Europa uno Stato, prima di riaffrontare il discorso di una moneta comune, ma dove stanno le capocce pensanti e soprattutto dove gli indivudui provvisti degli attributi necessari per fare una cosa simile?
Penso piuttosto che ai tedeschi farebbe piacere che la Grecia (seguita a ruota Italia e Portogallo) uscisse da sola per non avere sulla coscienza la responsabilità politica del suo cadavere: insomma chi vuole uscire dall' euro deve farlo "per copa sua".
Del resto, anche se una buona parte di Syriza minaccia uscite e schiena dritta, ancora non ho sentito da parte del Vendola greco di Tsipras una parola che sia una sul come e dove troverebbe i soldi per il rilancio dell'economia e per la politica sociale che va promettendo.
Ho quasi il sospetto che i tedeschi gli stiano finanziando la campagna elettorale per levarseli dalle palle, pensampò.

[CeiZanettiGarbuglia]

Trovo il discorso di Frusta molto realistico e non privo di molte verità.
Però molte banche europee e anche tedesche, hanno molto debito greco in pancia....

[MCM]

Oramai non più. L'esposizione nei confronti della grecia è assolutamente minima e sostenibilissima per le principali banche europee.

Il tema è esclusivamente politico.
La situazione economica greca è drammatica ed in peggioramento costante, piaccia o meno agli amanti dell' UE.
Stesso discorso per l'economia italiana e spagnola(checché ne dicano i giornali. La Spagna ha un livello di disoccupazione, il 23,5%, che sono livelli da Chad, Sudan e Guinea Equatoriale.).

Il problema è semmai scegliere tra due alternative:

1-Continuare a morire lentamente ma senza shock, distruggendo lo stato sociale.
2-Affrontare un periodo duro, di tremendi attacchi speculativi, ma riprendersi la propria sovranità in mano e con quella la possibilità di tornare a crescere davvero.


Il fallimento dell' euro, oramai certificato a tutti i livelli da praticamente tutti i principali accademici (Krugman, Feldstein, Friedman ecc ecc) ha già fatto parecchie vittime.
Ora bisogna scegliere cosa fare per sé e per i propri figli, senza lasciarsi ingannare dal terrorismo psicologico.

Uscire dall'euro significa vivere 1-2 anni critici di assestamento, ma poi si torna a crescere.

Questa una breve intervista di Loretta Napoleoni per sintetizzare bene o male quello che ho provato a dire qui sopra

http://www.wired.it/economia/finanza/2014/05/06/euro-uscire-napoleoni/

[Pomata]

Il problema non è l'euro ma chi governa che magna e ruba a 4 ganasce e la gente si è rotta i coglioni.

[MCM]

Il problema non è l'euro ma chi governa che magna e ruba a 4 ganasce e la gente si è rotta i coglioni.

Ma non è vero. Il problema è anche l'Euro.
Non solo(tasse altissime, assenza di politica industriale ecc ecc.), ma anche l'euro.

[Pomata]

Ma non è vero. Il problema è anche l'Euro.
Non solo(tasse altissime, assenza di politica industriale ecc ecc.), ma anche l'euro.

L'europa si crea x liberalizzare il mercato del lavoro e il movimento dei capitali, la prima è una bugia la seconda no, solo che i capitali li muovono loro...l'unico vantaggio che ho ricevuto dall'euro è che quando torno a Roma non cambio moneta...nel 2002 la vida ci è aumentata del 66% dalla notte alla mattina.

[Er Matador]

Onestamente non vedo come.
Le poche grandi aziende greche sono pubbliche, e se il governo fallisce, falliscono anche loro, ed il turismo non farebbe in tempo a dargli un po' d'ossigeno con la la stagione deve ancora iniziare.
E poi si troverebbero di punto in bianco a dover acquistare tutto senza poter ricorrere all'euro: dai medicinali (che non produce) ai macchinari (che non produce) eccetera. E se anche ci fosse chi accetterebbe la dracma a quale cambio lo farebbe?
E poi con credo al fuggi fuggi a cui alludi, perché la fine orribile che farebbe la Grecia con la sua uscita dall'euro farebbe passare la voglia a tutti di scherzare col fuoco.
'Nsomma da nemico di questa moneta senza Stato e di questa Europa che NON è mai stata Stato penso che uscire dal' euro da soli sarebbe un suicidio. Esattamente come sarebbe un suicidio per chi ne è fuori entrarne.
Ci vorrebbe un abbandono dell'euro su scala continentale ed una pianificazione almeno ventennale per fare dell'Europa uno Stato, prima di riaffrontare il discorso di una moneta comune, ma dove stanno le capocce pensanti e soprattutto dove gli indivudui provvisti degli attributi necessari per fare una cosa simile?
Penso piuttosto che ai tedeschi farebbe piacere che la Grecia (seguita a ruota Italia e Portogallo) uscisse da sola per non avere sulla coscienza la responsabilità politica del suo cadavere: insomma chi vuole uscire dall' euro deve farlo "per copa sua".
Del resto, anche se una buona parte di Syriza minaccia uscite e schiena dritta, ancora non ho sentito da parte del Vendola greco di Tsipras una parola che sia una sul come e dove troverebbe i soldi per il rilancio dell'economia e per la politica sociale che va promettendo.
Ho quasi il sospetto che i tedeschi gli stiano finanziando la campagna elettorale per levarseli dalle palle, pensampò.

Fare dell'Europa uno Stato, unendo a forza popoli che hanno in comune solo il fatto di essersi sparati addosso fino all'altroieri, rimane un'idea folle su cui mettere una pietra con la scritta "MAI PIÙ".
Lo dico come dovuta precisazione, non per ribattere alla tua osservazione ("se si unisce l'Europa lo si deve fare sotto tutti i profili, non un pezzo sì e un pezzo no", in sostanza) che è quanto di più logico.
Per il resto, le prospettive da brivido che descrivi si adattano, a mio avviso, solo a un Paese di piccolo taglio e con una produttività interna assai ridotta come appunto la Grecia.
Non le applicherei neppure all'Italia, realtà tuttora di ben altro peso specifico e a cui mancano in maniera così drammatica solo le materie prime: reperibili, però, con un avvicinamento - di cui entrambi hanno bisogno, non dimentichiamolo - ai Paesi produttori.
Altro dettaglio: la nuova Lira soffrirebbe di indubbia vulnerabilità, senza dubbio.
Ma rientrerebbe nel meccanismo storico delle sue oscillazioni, che vedeva la svalutazione abbinata a una spinta per le esportazioni.
Ai nostri competitor sleali converrebbe davvero affossare la neo-Liretta, ritrovandosi come concorrente un Paese che produce qualità italiana e la esporta a prezzi cinesi?
Sbaglierò, ma rimango convinto che già un'Italia fuori dall'Euro metterebbe in discussione, più del proprio futuro, quello della moneta unica.
Se poi si agisse in maniera coordinata fra PIGS - sempre carini, coi loro acronimi, quegli ipocriti razzisti di merda d'Oltremanica - nell'abbandonare la nave che affonda, il colpo potrebbe diventare ancor più duro e mirato.
 

[Frusta]

...Per il resto, le prospettive da brivido che descrivi si adattano, a mio avviso, solo a un Paese di piccolo taglio e con una produttività interna assai ridotta come appunto la Grecia.
Non le applicherei neppure all'Italia, realtà tuttora di ben altro peso specifico e a cui mancano in maniera così drammatica solo le materie prime: reperibili, però, con un avvicinamento - di cui entrambi hanno bisogno, non dimentichiamolo - ai Paesi produttori...

Con la classe politica degli anni 50 sicuramente poteva essere una situazione affrontabile, ma come siamo ridotti adesso con dei politici (e dei "tecnici" vedi il governo Monti) che non riescono ad aggredire i problemi che hanno (corruzione, evasione, pubblica amministrazione inefficiente, sperperi, fughe di aziende e capitali, investimenti stranieri zero eccetera) e il massimo che sanno fare è spalmare sui lavoratori dipendenti il costo della crisi la vedo un'impresa impossibile.
Certo, ci si potrebbe provare tirando la cinghia per qualche anno come ipotizza MCM e (il bisogno aguzza l'ingegno) partorendo una classe politica "da dopoguerra" cioè provvista di un ingegno che solo una catastrofe ti può rendete acuto.
Ma prima dobbiamo subire la catastrofe, poi o affoghi o impari a nuotare.

[MCM]

Molto in breve sulle differenze sostanziali tra Italia e Grecia, una breve intervista al sempre ottimo Prof. Borghi Aquilini

[MCM]

Grecia/ Il leader del Partito Comunista: Tsipras è la finta sinistra

http://www.affaritaliani.it/esteri/grecia-intervista-partito-comunista1901.html

[Frusta]

Ahò, come se fosse una novità 

Ancora devo sentir dire da qualcuno "desinistra": ecco, questa è la vera sinistra.

Qualunque tipo di sinistra di indichi "quella vera" è sempre un'altra.

[Giglic]

Ahò, come se fosse una novità 

Ancora devo sentir dire da qualcuno "desinistra": ecco, questa è la vera sinistra.

Qualunque tipo di sinistra di indichi "quella vera" è sempre un'altra.

La vera sinistra? E' facile, Frusta: hai presente la tua concezione di stato? Ecco, negala.

[Frusta]

La vera sinistra? E' facile, Frusta: hai presente la tua concezione di stato? Ecco, negala.

Giusto, infatti il mio concetto di stato è riferito a qualcosa che funziona.

[Giglic]

Giusto, infatti, il mio concetto di stato è riferito a qualcosa che funziona.

Dici? Io percepisco qualcosa di diverso. Del tipo "Mi lascia libero di fare non ciò che desidero, ma ciò che voglio".
(Che poi, se vuoi qualcosa che funziona, ti consiglio l'Italia degli anni '30 e l'URSS degli anni '40: i treni arrivavano in orario, ed i piani quinquennali venivano rispettati)

(PS: ringrazio l'anonimo fischiatore: ci vuole un bel coraggio per fare un'azione così proditoria)