Il Tempo
La Lazio ritorna al passato Evviva la tradizione, onore alla passione dei tifosi: torna in campo la storia, la Lazio riabbraccia la maglia dei meno 9. L’annuncio era arrivato qualche mese fa, ma le foto erano rimaste segrete, il presidente Lotito aveva comunicato l’acquisto del marchio attraverso una conferenza stampa: «Abbiamo raggiunto un accordo con gli eredi della famiglia Casoni che ci consentirà di indossare nuovamente una delle maglie più belle ed importanti nella storia del nostro club – disse il patron biancoceleste nel pre-gara di Lazio-Udinese – la grande aquila stilizzata sul petto, per tornare ogni domenica agli amori e alle passioni di sempre. Eugenio Fascetti, Giuliano Fiorini e quel 21 giugno del 1987, un Olimpico stracolmo di bandiere nella partita più importante della nostra vita».
Importanti furono anche le parole di Marco Casoni, figlio dell’ex presidente Gian Chiarion Casoni: «Questo accordo è un modo per ricordare nostro padre. Un logo che ricorda momenti storici, è un onore che la Lazio torni a indossare questa maglia. La società biancoceleste ha esaurito una nostra volontà primaria, verranno istituite borse di studio sportive per i più giovani. Papà è stato presidente delle sezioni della Polisportiva che saranno oggetto di questi finanziamenti, è un modo per omaggiarlo». Mancava soltanto l’ufficialità, è in arrivo, adesso la casacca più bella di sempre prepara il ritorno. Le prime immagini sul web nella giornata di ieri, la Lazio ritrova il passato, la gioia dei tifosi è incontenibile, si è scatenata ieri sui Social Network: «È qualcosa di magnifico, non vedo l’ora di comprarla». E ancora: «Questa volta dobbiamo ringraziare la società, è un gesto bellissimo per tutti noi».
Lotito s’è impegnato in prima persona, ha impiegato qualche anno per raggiungere l’obiettivo, ma alla fine ha chiuso l’operazione: una mossa strategica, sicuramente commerciale, senza dubbio diversa rispetto a quello che accade ogni anno in serie A. Le abitudini sono cambiate, troppo spesso la storia viene dimenticata e messa da parte, i colori sociali non rappresentano più le società: Atalanta in verde, il Napoli in tessuto jeans, la Juventus in blu e la Sampdoria in rosso, è tutto quello che si è visto nel nostro campionato durante le ultime settimane. Ma il debutto è in arrivo, la maglia dei meno 9 verrà indossata (probabilmente) il 25 gennaio contro il Milan (prima gara del girone di ritorno) e in tutte le partite casalinghe fino al termine dell’anno, un’emozione unica per chi vivrà l’appuntamento dal vivo (la prossima stagione sarà la prima divisa da gioco). Sempre contro i rossoneri – qualche anno fa – ci fu l’esordio di Olympia, il primo volo davanti ai nuovi tifosi. Un ottimo lavoro da parte della Macron, il progetto è riuscito, lo ha confermato anche Vincenzo D’Amico, uno che quella maglia l’ha indossata per tanti anni: «Quando penso ad una maglia di calcio penso a quella maglia, la più bella di tutte. Mi auguro porti fortuna alla Lazio, spero abbia risultati positivi, sarà un’emozione grandissima rivedere in campo i colori del meno 9. Sicuramente è un gesto importante verso i tifosi, finalmente qualcosa è stato fatto. Tutti sono felici per questa iniziativa».
Tanti anni alla Lazio, per Vincenzo D’Amico quella resta la casacca più bella: «Senza dubbio è così, in quel periodo non c’era nemmeno lo sponsor, non c’erano maglie stilizzate, noi indossavamo qualcosa di unico, di una certa caratura. Non esisteva il merchandising, quella maglia ha rappresentato l’anteprima di quello che poi abbiamo conosciuto con il tempo. Io personalmente ce l’ho ancora, sicuramente quella di adesso sarà più leggera rispetto alla nostra, i tessuti sono cambiati». Non resta che aspettare, la maglia della storia tornerà protagonista.
Gianluca Cherubini