Maglia "bandiera".....prima immagine...

[gentlemen]

SPETTACOLO, il senso d'appartenenza che proviene da questa maglia è travolgente.
Per taluni ricorderà periodi sportivi tristi, ma penso che l'amore o l'entusiasmo per questa maglia vadano ricercato anche in quel senso di malinconia verso gli anni '80, per quel tipo di calcio, Lazio a parte, magari coincideva con le prime partite allo stadio che si andava a vedere, un calcio che non era inflazionato in tv come oggi, e poi quegli anni fanno tornare alla mente tante cose...i primi palpiti di passione, il raider, DJ television, Happy Days, i Jefferson, Disco Ring, novantesimo minuti di paolo Valenti, Sandro Ciotti, Ameri, il calcio in radio, il gruppetto di amici attorno alle radioline, l'attesa del boato, o la paura che il boato arrivasse, sensazioni, emozioni, la vita insomma.......e tanti altri ricordi...e poi ci si ricorda di una Lazio povera ma volenterosa, che , magari senza riuscirci, aveva mosso sogni ed illusioni, l'avvento di Chinaglia, Batista, Giordano.....si forse chi ha i ricordi vivi ancora sente la sofferenza "sportiva" di dover fare un campionato di B quando dall'altra parte c'erano i falcao, cerezo, conti.....ti comprendo benissimo, ma forse quella sofferenza rende quel periodo ancor più "mitico".....

[Drenai]

ma porca miseria... hanno mantenuto l'aquila sulla pancia

nelle indiscrezioni che avevamo visto finora l'avevano sempre tirata su all'altezza del petto, rendendo gradevole una maglia che non mi è mai piaciuta. questa invece è identica all'originale.

[chemist]

Ma no scusa, che hai la pancia sotto le ascelle tu?
 E' una bella maglia in fondo e ha  ragione gentleman, evoca emozioni ormai lontane .

[Drenai]

lo spazio bianco lasciato sopra l'aquila allora serviva per lo sponsor quindi potevo pure capire la scelta antiestetica di tagliare la maglia in due, ma oggi lo sponsor non c'è, perchè non modernizzarla un pò e alzare l'aquila in modo da rendere tutto l'insieme piu elegante? se fosse in tinta unita non sarebbe nemmeno così evidente, ma la parte celeste che inzia sotto l'aquila è troppo troppo in basso.
capisco il richiamo affettivo che ha per molti, e va apprezzato lo sforzio di macron che evidentemente ha a cuore i desiderata dei tifosi, ma dal punto di vista squisitamente estetico non era obbligatorio rifarla identica.

[geddy]

Bella, molto. Perchè non hanno provato a venderla per Natale?

[Il lodolaio]

Sarà bella, ma evoca brutti ricordi.

[geddy]

Dipende. Poli, Fiorini, Caso, Acerbis, Mandelli, Magnocavallo etc etc.. Perchè brutti? Questa poi, specifica, si puà associare alla promozione di Ambu e Podavini. L'anno dopo in A avevamo quella celeste, con l'aquila sulle spalle.

[Anselazio]

Me la compro di sicuro, ma poi la lascio nell'armadio insieme al periodo di storia che rievoca.


(Che vdm che sono)

[mrmoto]

E' chiaro che è una questione generazionale. Per me che sono del '74 rappresenta la prima Lazio dei ricordi evocati da gentlemen. Qui volendo essere un po' mitologico farei il paragone con la croce di cristo, testimonianza del suo calvario, simbolo della sua religione. 

A me piace.

[Drenai]

la foto di gentlemen è tagliata. vedendola intera in effetti rispetto a quella dei -9 l'hanno spostata un pò piu in alto.



per confronto (aquila sulla pancia):



questi invece erano i modellini ipotizzati negli anni scorsi, perfetti a mio parere (aquila sul petto):

[zorba]

Prossimo acquisto prenotato!!!

 

[WombyZoof]

bella

[fiDelio]

Favolosa!

[Il lodolaio]

Dipende. Poli, Fiorini, Caso, Acerbis, Mandelli, Magnocavallo etc etc.. Perchè brutti? Questa poi, specifica, si puà associare alla promozione di Ambu e Podavini. L'anno dopo in A avevamo quella celeste, con l'aquila sulle spalle.

Si stava in serie B e si lottava per non finire in C, vedi tu...

[Drenai]

entrambe le annate in cui abbiamo usato questa maglia, per quanto sofferte hanno alla fine portato al raggiungimento del traguardo prefissato (promozione e salvezza dal -9).
da questo punto di vista la maglia porta fortuna.

[DinoRaggio]

Ma sarà la prima maglia? A giudicare dalla quantità di celeste (rispetto al bianco) direi di sì, forse è per questo che l'aquila stilizzata (e quindi il celeste) inizia così in alto.

Rimango della mia idea, prima maglia quella tradizionale celeste, questa la userei in occasioni speciali o come maglia di Coppa (purtroppo quest'anno niente Europa  ).

[franz_kappa]

Si stava in serie B e si lottava per non finire in C, vedi tu...

Se è per questo l'annata 1986-87 si è conclusa con il PEGGIOR risultato sportivo in 114 anni di storia laziale. Mai così male come nel 1986-87, dunque.

Ciò detto, per una generazione (ne faccio parte anche io) quella maglia ha una valenza speciale.
Mettiamola così, sperando di 'recuperare' anche gli scettici: da oltre 1/4 di secolo (un'enormità!) la Lazio è un club di serie A, che quasi mai ha rischiato la retrocessione (appena 2 stagioni sportive su 26 o persino 27 contando l'attuale) e che da quando è tornata in Serie A ha vinto - escluse le tre big a strisce - più trofei di tutti tra Italia ed Europa. Un Club, dunque, che ha acquisito uno standing non comparabile con quello che potevamo vantare negli anni Ottanta.

La Lazio che negli anni Ottanta ha sfoggiato questa particolare divisa con l'aquila stilizzata è distante ere geologiche dalla Lazio attuale.
Credo sia tempo di superare la terribile fase, pur dolorosa ma allo stesso tempo formativa, che si è avviata col primo calcioscommesse del 1980 ed è terminata col gol di Poli al campobasso del luglio 1987.
Potrà piacere o non piacere il design della divisa, ci mancherebbe. Ma quella maglia non ricorda null'altro che il nostro passato. Un passato del quale, personalmente, vado fiero, che non rinnego e che nei fatti si è rivelato una fase di passaggio verso l'affermazione - anche se a metà anni Ottanta ciò era semplicemente impensabile - della Lazio più vincente di tutte le ere.

Abbiamo avuto tempo sufficiente per elaborare gli anni Ottanta (terribili e non certo da rimpiangere, sia chiaro!).
E infatti con la maglia "bandiera" non celebriamo quelle Lazio, che faticavano a restare in Serie A o lottavano in B per la promozione o, in due stagioni, addirittura per evitare di sprofondare in C-1.
Celebriamo la nostra giovinezza, coltivando la nostalgia per un tempo e per una Lazio che fu.

[ammiraglio]

bellissima, complimenti al caro signor marketing e alla lazio tutta.
maglia fantastica, pulita, lineare ma allo stesso tempo sbarazzina, proprio come noi laziali.
il design avveniristico per l'epoca non ha perso un grammo di energia nonostante gli anni di oblio e adesso questa società la risfodera a pronto giro.

è perfetta, c'è tutta la lazio più bella del mondo disegnata sopra.
son emozionato!
 

[geddy]

Se è per questo l'annata 1986-87 si è conclusa con il PEGGIOR risultato sportivo in 114 anni di storia laziale. Mai così male come nel 1986-87, dunque.

Ciò detto, per una generazione (ne faccio parte anche io) quella maglia ha una valenza speciale.
Mettiamola così, sperando di 'recuperare' anche gli scettici: da oltre 1/4 di secolo (un'enormità!) la Lazio è un club di serie A, che quasi mai ha rischiato la retrocessione (appena 2 stagioni sportive su 26 o persino 27 contando l'attuale) e che da quando è tornata in Serie A ha vinto - escluse le tre big a strisce - più trofei di tutti tra Italia ed Europa. Un Club, dunque, che ha acquisito uno standing non comparabile con quello che potevamo vantare negli anni Ottanta.

La Lazio che negli anni Ottanta ha sfoggiato questa particolare divisa con l'aquila stilizzata è distante ere geologiche dalla Lazio attuale.
Credo sia tempo di superare la terribile fase, pur dolorosa ma allo stesso tempo formativa, che si è avviata col primo calcioscommesse del 1980 ed è terminata col gol di Poli al campobasso del luglio 1987.
Potrà piacere o non piacere il design della divisa, ci mancherebbe. Ma quella maglia non ricorda null'altro che il nostro passato. Un passato del quale, personalmente, vado fiero, che non rinnego e che nei fatti si è rivelato una fase di passaggio verso l'affermazione - anche se a metà anni Ottanta ciò era semplicemente impensabile - della Lazio più vincente di tutte le ere.

Abbiamo avuto tempo sufficiente per elaborare gli anni Ottanta (terribili e non certo da rimpiangere, sia chiaro!).
E infatti con la maglia "bandiera" non celebriamo quelle Lazio, che faticavano a restare in Serie A o lottavano in B per la promozione o, in due stagioni, addirittura per evitare di sprofondare in C-1.
Celebriamo la nostra giovinezza, coltivando la nostalgia per un tempo e per una Lazio che fu.

Su qualche altro forum o social ho letto che noi vecchi tifosi dovremmo essere contenti se con questa maglia la Lazio vincerà qualcosa. Un coppa italia, una champions ,un mondiale per club o birra moretti che sia. Mi sa che ha ragione lui, Franz. Non che dandogli ragione si toglie validità alla necessità di elaborare gli anni 80 e gli Spandau Ballet e Disco Ring.

Mi riesce difficile associare ere geologiche tra la doppietta di Ambu al Lecce e quella di Felipe all'Inter. Una pareggiata e l'altra vinta, l'unica differenza significativa.

[franz_kappa]

Mi riesce difficile associare ere geologiche tra la doppietta di Ambu al Lecce e quella di Felipe all'Inter. Una pareggiata e l'altra vinta, l'unica differenza significativa.

Temo di non aver capito, francamente.

Due doppiette sono due doppiette, ovvio.
E' il contesto - non solo esterno alla Lazio. Anche semplicemente 'interno' alla Lazio: ovvero che Società era la Lazio in cui giocava Ambu e che Società è la Lazio in cui gioca Felipe - che non è minimamente comparabile.
Dall'inizio degli anni Ottanta a oggi, ripeto, non solo è cambiato il mondo (e, nello specifico, il mondo del calcio) ma sono trascorse, metaforicamente, ere geologiche.

Poi, come ovvio, le divise bianche e celesti - rechino stampate aquile stilizzate o meno - le indossano, oggi come allora, sempre degli uomini che tirano calci a un pallone. Ma io ragionavo d'altro. E quanto sostenevo non confligge certo con il parere del tifoso secondo cui i laziali di una certa generazione dovrebbero essere contenti di celebrare una vittoria di una Lazio in campo con quella maglia. Senza dubbio. Anche perché allora, con quella maglia, da 'vincere' c'era al massimo una promozione in A o una salvezza in B.