Autore Topic: Lazio, Felipe Anderson lancia la volata del 'progetto giovani'  (Letto 576 volte)

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Lazio, Felipe Anderson lancia la volata del 'progetto giovani'
« : Martedì 9 Dicembre 2014, 08:32:15 »
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S’è acceso Felipe Anderson. Soffre Keita. Onazi è diventato una riserva. Cataldi è appena uscito dall’infermeria. Tounkara deve sfogarsi con la Primavera. Doveva e dovrebbe essere ancora la Lazio dei giovani, almeno così era stata annunciata in estate. Il progetto resta valido, si misurerà nel tempo e basterà aspettare”. Si sofferma sul "progetto giovani", l'edizione odierna del Corriere dello Sport, che sottolinea come l’unico under 23 titolare della Lazio sia Stefan De Vrij. Non a caso l'ex capitano del Feyenoord (23 anni il prossimo 5 febbraio), è anche il giocatore più impiegato da Pioli: 13 presenze in campionato per un totale di 1165 minuti. Per il resto di verdi speranze in campo con una certa coninuità non se ne sono viste. L’età media dell’organico è di 27,2 anni, nel match contro la Juventus del 22 novembre scorso sfiorava addirittura i 29 anni. Ma il campo e i risultati maturati di recente dicono che servono forze fresce e al più presto. Ed ecco che i due gol di Felipe Anderson assumono un significato tutto particolare perché arrivano quando ce n'è più bisogno. Ancora in ombra Keita Balde Diao. L'ex Barca sin qui s’è visto pochissimo (6 presenze e 259 minuti in campionato), a causa anche di uno stiramento al polpaccio che l'ha tenuto lontano dai campi per un mese. È stato un vero e proprio incubo, invece, l'inizio stagione di Danilo Cataldi. Il 20enne romano è stato fermato da due stiramenti di fila che gli hanno precluso il debutto in Serie A. Domenica all’Olimpico contro l’Atalanta potrebbe essere finalmente la volta buona. Anche Onazi si candida per una maglia da titolare. Il nigeriano, appena 7 presenze per un totale di 382 minuti, ha da poco firmato il rinnovo del contratto e vuole vestire i panni del protagonista. Discorso a parte, infine, per Mamadou Tounkara. Il classe '96 compirà 19 anni a gennaio, è una pedina fondamentale della Primavera di Inzaghi. Di tempo per imporsi ne ha in abbondanza, ma non deve adagiarsi troppo. Il treno del grande calcio non aspetta nessuno.

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