www.goal.comDopo non essere sceso in campo contro in Coppa Italia per problemi alla schiena, Klose è tornato subito ad allenarsi al 100%. Contro il Varese esclusione 'diplomatica'?A Formello, quartier generale della Lazio, è successo quello che in pochi avevano previsto. Anzi, probabilmente non l’aveva immaginato nessuno. Allenamento del pomeriggio: Klose è sul campo, corre sotto gli occhi di Pioli e pochi metri distante c’è il direttore sportivo Tare. Anche lui segue il tedesco con lo sguardo, in tutta tranquillità.
Come se nulla fosse successo. Il campione del mondo guarda il suo cronometro, tiene il tempo, vuole concludere i suoi giri di campo sotto un preciso minutaggio perché l’obiettivo è quello di rimanere sempre al 100% della forma fisica.
Eppure nemmeno ventiquattrore prima si era tirato indietro a causa di un’infiammazione lombare. Era stato convocato, aveva raggiunto l’Olimpico insieme ai compagni, doveva giocare titolare nella partita di Coppa Italia contro il Varese, cosa che ha dichiarato anche Pioli nella conferenza stampa post-partita. E invece evidentemente non se l’è sentita.
E’ andato dall’allenatore e gli ha chiesto di lasciarlo andare in tribuna per paura di sollecitazioni che magari avrebbero imposto un lungo stop e, considerato l’avversario di turno non proprio irresistibile, Miroslav ha preferito non rischiare nulla.
Ma nel vederlo a Formello in discreta forma, evidentemente la lombalgia non era poi così grave. Anche perché, nonostante la possibilità di tornare in Germania per curarsi dal medico di fiducia, il Professor Wolfhart, il tedesco era sul campo ad allenarsi con il resto del gruppo come se nulla fosse successo. Qualcuno per questo ha pensato male, ipotizzando che l’assenza di Klose possa essere stata di natura polemica, più che fisica.
Dicono che l’abbia fatto apposta. Soprattutto dopo le sue dichiarazioni alla “Bild”, con cui si era sfogato rivelando il suo malcontento per le poche apparizioni stagionali. E per uno che ha sempre abituato tutti a misurare pensieri e parole, quelle dichiarazioni fanno ancora rumore.
Dietrologia a parte, adesso spetta a Pioli risolvere la questione che si sta facendo sempre più delicata e decidere chi mandare in campo a Parma tra lui e Djordjevic, tornato al gol contro il Varese, il settimo centro stagionale. Un bel rebus per l’ex allenatore del Bologna e comunque vada, il rischio che possa riaccendersi la polemica resta sempre dietro l'angolo. Perchè Klose chiede più spazio, Djordjevic invece lo meriterebbe per quanto sta facendo vedere in questo inizio di stagione.
La soluzione a quello che da un lusso si sta trasformando in un problema, ci sarebbe pure. Considerando l’infortunio di Candreva che dovrebbe tornare in campo solamente dopo la sosta natalizia, Pioli potrebbe anche decidere di mandarli in campo entrambi. Un compromesso che l’allenatore ha dimostrato di non gradire molto come confermano le sue scelte: hanno giocato in coppia appena tre volte e mai dall'inizio. Al Tardini quindi si vedrà una Lazio ancora una volta con solo un centravanti: Klose oppure Djordjevic, uno o l’altro.
E di conseguenza, non ci sarà spazio per nessun cambio di modulo. Solito 4-3-3. Il posto di Candreva verrà preso da Felipe Anderson, con i tifosi laziali che sperano possa essersi sbloccato dopo il bel gol in Coppa Italia. Dopo due sconfitte (Empoli e Juventus) e il pareggio di Verona contro il Chievo, ogni esperimento verrà rinviato.
Pioli vuole andare sul sicuro. Per rivedere Keita, oppure Klose-Djordjevic insieme ci sarà tempo. Adesso alla Lazio servono solo i tre punti per tornare a sentire l’odore dell’alta classifica