gioco dispendioso, o tutti corrono e si smarcano facendo girare la palla velocemente, o affondi.
per fare ciò occorre fame e rabbia da provinciale, noi invece non siamo né provinciali né squadrone che può permettersi di vincere per inerzia.
alcuni difetti atavici stanno riemergendo, dopo un inizio di stagione di gioco brillante e manovre offensive efficaci:
1) manovra lenta, e giocatori fermi ad aspettare la palla. probabilmente i giocatori cominciano ad adagiarsi e pensare alla propria partita personale invece che alla squadra. questa è la sicura formula per buscarle.
2) orrenda imprecisione su cross e passaggi. questo dipende dalla poca tecnica individuale, incluso candreva dotatissimo in altre cose, ma quando crossa la batte sempre di collo verso il portiere.
3) ogni cross avversario è il panico sotto porta.
serve gentiletti, e gente che giochi semplice e di corsa in mezzo.
la flessione di biglia deriva anche dalla staticità dei compagni, un regista se non ha gente che si smarca e offre soluzioni di passaggio affonda.
serve una rinfrescata tattica, e alcuni cambi di formazione. mauri signori miei è bellissimo, ma non regge più il ritmo della A. il chievo aveva birsa che da solo ha fatto un caos totale in mezzo ai nostri.
brera, che di pallone non solo ne scriveva divinamente, ma ne aveva anche decifrato le regole base, diceva:
1) se undici brocchi che corrono di più e arrivano prima sul pallone affrontano undici campioni, questi ultimi perderanno sempre;
2) chi avanza piano nella metà campo avversaria, sbilanciandosi stoltamente all'attacco e lascia campo aperto dietro di sé, è destinato a essere infilato. a meno che non sei il brasile di pelè.
è fisica pura, tre quarti di ettaro di campo e 20 giocatori di movimento. la palla va passata rapidamente, un triangolo vale più di ogni dribbling e di insensate corse palla al piede.