www.iltempo.itIl tecnico infuriato per gli errori con la Juve: «Così non possiamo andare avanti». La classifica è corta ma contro Chievo e Parma serve la svolta in trasfertaUn urlo nello spogliatoio della Lazio: «Così non possiamo andare avanti». Intervallo della sfida alla Juventus, Stefano Pioli non ha affatto digerito gli ultimi 20 minuti del primo tempo e la mancata reazione al gol bianconero. «Ho un solo rimpianto - confesserà il tecnico emiliano al termine della gara - dopo lo 0-1 avremmo dovuto reagire diversamente». E in effetti, sabato la Lazio era entrata in campo col giusto atteggiamento. Poche occasioni - un colpo di testa di De Vrij, una punizione di Candreva - prima del contropiede mortifero firmato dalla coppia Tevez-Pogba: 1-0 per la Juve, biancocelesti allo sbando e raddoppio subito sfiorato dal centrocampista francese. Pioli non ha gradito e negli spogliatoi si è fatto sentire, rimproverando in modo particolare i giocatori di maggior classe, da Candreva a Keita fino a Biglia. «Così non va bene, rischiamo grosso», ha urlato il tecnico emiliano senza sortire gli effetti sperati. E allora, a fine partita, Pioli è tornato all'attacco, mostrando subito alla squadra gli errori commessi sui gol subiti. Un'analisi video immediata per stimolare la reazione dei giocatori, chiamati al riscatto sabato prossimo sul campo del Chievo. L'allenatore emiliano è profondamente convinto del progetto tattico impostato in estate: difesa alta, tanto pressing per recuperare presto palla e colpire gli avversari in velocità sfruttando la tecnica degli attaccanti.
Pioli non arretra mai, nemmeno contro la Juve. «Se potevamo aspettare i bianconeri nella nostra metà campo? Tutto si può fare, noi abbiamo scelto di aggredire la squadra di Allegri - ha spiegato il tecnico della Lazio a fine partita - Il problema non è stato l'atteggiamento, ma l'aver letto male alcune situazioni di gioco». E allora avanti così, anche se a Verona mancherà lo squalificato Lulic, titolare inamovibile in mediana. Al suo posto potrebbero giocare Onazi o Gonzalez, ma anche Mauri con Keita (o Anderson) nel tridente d'attacco per una formazione iper offensiva, prestando però attenzione ai primi 20 minuti della ripresa, periodo in cui la Lazio ha subito 9 gol su 16. Di sicuro sabato sera la Lazio dovrà tornare dal Bentegodi con i tre punti per chiudere la parentesi negativa (sconfitte con Empoli e Juve) e invertire il trend lontano dall'Olimpico. Finora la squadra di Pioli ha raccolto solo 7 punti in 6 gare giocate in trasferta, mentre i punti ottenuti in casa sono 12 (sempre in sei sfide). Urge un cambio di passo immediato, anche perché dopo il Chievo il calendario riserva un'altra sfida lontano da Roma contro il Parma in crisi nera: Pioli non vuole arrabbiarsi più.
Daniele Palizzotto
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