Autore Topic: Problemi tattico/atletici  (Letto 4344 volte)

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Offline Fabio70rm

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Problemi tattico/atletici
« : Domenica 23 Novembre 2014, 11:12:48 »
La nostra rosa attuale la possiamo dividere in due: i dinamici e gli statici.

I dinamici sono quei giocatori che riescono a correre per 90 minuti, che riescono a reggere ritmi alti, e che riescono anche ad impostare un gioco fatto di rapidita e contrasti fisici, sia pure con risultati alterni.

Gli statici invece sono quei giocatori che di correre e contrastare contemporaneamente non se ne parla, al massimo una delle due caratteristiche, e nemmeno benissimo.

I nomi fateli voi, tanto gli identikit sono facili da tracciare, sappiamo benissimo per esempio dove collocare Onazi e Gonzalez, nelle due categorie, per fare un esempio.

Mr Pioli si sta dimostrando un tattico che predilige un calcio moderno, fatto di corsa, passaggi rapidi, squadra corta, pressing e contrasti; lo scopo è aggredire continuamente l'avversario, impedirgli di ragionare e assaltarlo e batterlo.

Ci sono due MA grossi come una casa.

Il primo dipende dalla caratura dell'avversario.

Se sei il Real o il Bayern o il Barca, o il Manchester (uno dei due a piacimento), questa tattica la puoi fare contro chiunque.

Ma se sei la Lazio attuale, e ti trovi davanti una squadra che gioca come te (Genoa) da più tempo, magari con intensità e qualità nei singoli superiore (Juve) oppure una squadra che si chiude e che ti aspetta a centrocampo, per rubarti palla ed infilarti (Milan, Empoli, Udinese), questo genere di condotta tattica ti fa suicidare.

E tremo nell'applicare l'aggressione a tutti i costi contro squadre toste, ordinate e micidiali in ripartenza come Samp, neaples e asfalliti...

Il secondo problema è di natura individuale.

Un conto è presentare una formazione tipo questa:

           Portiere

Basta         De Vrij     Gentiletti     Radu
(Cavanda)                                  (Braafheid)

Parolo             Biglia              Lulic
(Onazi)

Candreva              Djo           Mauri
(Anderson)                           (Keita)

Dove, quando sono tutti in forma, la squadra rimane corta, si fa pressing e contrasto fisico, e dove c'è anche aggressione degli spazi, ad opera di gente come Djo e Mauri. Non è un caso che la striscia positiva è arrivata da questa formazione.

Ma se i titolari stanno fuori forma, e non si mette mano ai rincalzi giusti, se ci sono giornate no (capita anche ai migliori) e non si corre ai ripari, se ai dinamici si fa rimpiazzo con gli statici, penso a Cana, che ogni volta che è entrato sono arrivati disastri e goal subiti, anche se magari non per colpe sue al 100%, la squadra affonda.

Il buon Pioli ha affrontato Palermo e Fiorentina con un 4-2-3-1, formazione che si è rivelata ottimale per stare coperti e ripartire in contropiede. Sono venuti sei punti, sei goal fatti e zero subiti.

Perchè non lo ha rifatto contro la Juve ieri sera?

Perchè ad oggi gli unici due giocatori che riescono a non far creare un buco di 40mt tra difesa e attacco sono Biglia e Onazi, e se non ci sono la squadra si spacca in due?

Perchè non si dimostra maggior umiltà e attendismo nello stare chiusi e coperti contro formazioni molto più brillanti, solide e brave della nostra, ma si insegue sempre e comunque 'sto cavolo di "dominare l'avversario", prendendo scoppole?

Perchè si preferisce un giocatore in forma precaria (Basta) ad un altro in forma perfetta o quasi, anche se di minor qualità (Cavanda)? Specie se vuoi fare della forza fisica e del pressing la tua arma vincente?

Perchè prendiamo sempre goal a difesa schierata nei calci da fermo?

Perchè è tornata una costante che perdiamo palla sulla trequarti offensiva e gli avversari con tre passaggi creano superiorità numerica nella nostra area, punendoci regolarmente?

Ci sono diversi quesiti che mi piacerebbe chiedere al mister...spero che a LSR leggano questo thread e le rigirino queste considerazioni a Pioli...
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline Fabio70rm

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Re:Problemi tattico/atletici
« Risposta #1 : Domenica 23 Novembre 2014, 13:06:28 »
Aggiungo a tutto questo una pessima gestione dei due giovani in rosa, ossia Keita e Anderson.

Il primo andrebbe preso a calci in culo per come sta giocando pessimamente, il secondo andrebbe spronato a calci nel culo, ma anche schierato in un ruolo dove possa rendere.

Ecco io fossi in Pioli, farei fare un paio di partite consecutive da titolare per novanta minuti ad entrambi, responsabilizzandoli prima della partita. E a seconda di come va, comportarsi di conseguenza.
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Zapruder

Re:Problemi tattico/atletici
« Risposta #2 : Domenica 23 Novembre 2014, 13:32:15 »
Non perdevamo in casa con tre reti di scarto dal 2009. Erano gli ultimi sussulti della Lazio di Delio Rossi, bravo allenatore mollato da squadra e società negli ultimi mesi, durante i quali - per fortuna - si profuse il massimo impegno almeno nel derby e in Coppa Italia. Mentre in campionato si andava alla deriva. In otto partite interne, incassammo tre pere (a zero) da Milan, Inter e Chievo, e quattro (a uno) dal Cagliari. Una squadra allo sbando, da ogni punto di vista.

Non voglio dire che stiamo ripercorrendo quella fase storica, ma la partita di ieri sera somiglia tremendamente a quelle sconfitte.

Qualsiasi proposta tattica va sostenuta dall'applicazione. Il post di Fabio dice che di applicazione se ne è vista troppo poca.

Offline Fabio70rm

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Re:Problemi tattico/atletici
« Risposta #3 : Domenica 23 Novembre 2014, 13:35:54 »
Non è solo di applicazione Zap.

Noto un certo integralismo tattico da parte di Pioli.

A meno che non abbia il centrocampo della Germania o dell'Argentina, che senso ha partire lancia in resta contro la Juve? Specie se hai tanti uomini non al meglio??

Perchè non si è riproposto il più prudente 4-2-3-1 di Palermo e Firenze?

Assisteremo ad un revival del "dominare l'avversario" di petkoviciana memoria contro tutto e tutti che ha causato disastri specie nella scorsa stagione??
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Offline chemist

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Re:Problemi tattico/atletici
« Risposta #4 : Domenica 23 Novembre 2014, 14:06:20 »
Le lezioni si apprendono presto...forse si era pensato di volere puntare molto in alto dopo la striscia delle 5 vittorie. Queste sconfitte ti fanno capire appunto il vero valore della tua squadra e ti fanno comportare di conseguenza. In fondo contro una Juve ci può stare. L'importante è non ripetersi ed affrontare le prossime partite con più attenzione all'avversario che hai di fronte.

Offline zorba

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Re:Problemi tattico/atletici
« Risposta #5 : Domenica 23 Novembre 2014, 16:08:53 »
Non perdevamo in casa con tre reti di scarto dal 2009 (...)

In campionato, ovviamente. Perché sempre contro la Juve in supercoppa, poco più di un anno fa ne prendemmo un poker...

 :'( :'( :'(
Là dove torneranno ad osare le aquile (e dal 26.05.2013, ci siamo andati un pò più vicino!!!!)

Offline Il frigorifero

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Re:Problemi tattico/atletici
« Risposta #6 : Domenica 23 Novembre 2014, 16:18:40 »
I problemi sono tecnici prima di tutto. La squadra non è più sui livelli degli ultimi due anni rejani per due ragioni:

1) La partenza di Hernanes. Miglior centrocampista acquistato nell'era Lotito.

2) L'invecchiarsi e le vicende extra calcistiche hanno limitato tanto Mauri.



Abbiamo perso qualità e senza non si può vincere. In giro dicono che serve un mediano!!Bene, ho una notizia per loro : il cesena ne ha 8 e retrocederà. Il bologna pure, e sta in B.
Possono piacere o meno ma la verità è che, la differenza tra le squadre da vertice e quelle di merda, la fanno i Pjanic, gli Hernanes e i Veron. O perlomeno è quello che penso io.
"E' NORMALE BATTERE LA ROMA...."  - Senad Lulic  26 - 5 -2013

Anselazio

Re:Problemi tattico/atletici
« Risposta #7 : Domenica 23 Novembre 2014, 17:41:03 »



Il discorso di Fabio non fa una piega...
Mentre col cesena in casa puoi giocare con un 433 tutto pressing, non schierare il 4231 redditizio contro la juventus e' incomprensibile (peraltro con due lungodegenti al rientro).
Noto delle strane fisse neozemaniane in Pioli che ci condannano a subire sconfitte prendendo lo stesso tipo di goal quando si gioca con avversari di buona o ottima caratura che ci aspettano mentre andiamo a pressarli alti come se il loro contropiede lo conducessero marilungo e rodriguez invece che tevez e pogba.

Pioli sinora non mi e' sembrato malaccio e, cosa importante, mi pareva uno che difficilmente fa le stesse scemenze a ripetizione. Nelle ultime tre partite mi e' parso invece scarso sotto ogni aspetto nella preparazione del match. Troppo se lo deve sudare il rinnovo ancora....

Offline Er Matador

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Re:Problemi tattico/atletici
« Risposta #8 : Domenica 23 Novembre 2014, 18:14:38 »
Alcune considerazioni al volo:

1) abbiamo giocato una partita a mille, contro la cairese, e la stiamo ancora pagando dopo quasi un mese con una sosta in mezzo: indice di una condizione atletica inadatta a sostenere persino una stagione senza Coppe.
E di un lavoro complessivamente non all'altezza che si estende alla preparazione dei portieri: le condizioni delle due prime scelte nel ruolo, compreso il crollo di Berisha dopo un inizio promettente, parlano chiaro

2) La patologica mancanza di "fame", eredità rejana della quale non riusciamo a liberarci

3) L'intelligenza tattica pro capite insolitamente ridotta: lasciare regolarmente quaranta metri fra un reparto e l'altro, al netto di schieramenti discutibili e dei due punti precedenti, richiede il senso della posizione di una talpa sotto anestesia

4) L'incredibile capacità di coniugare scarso peso nella mischia con limiti ancor più evidenti nel cambio di passo: solo noi riusciamo a trovare gente al tempo stesso leggerina e lenta?


Questo, secondo me, a prescindere dalle scelte tecnico-tattiche.
In merito alle quali si aggiungono gli errori di Pioli: non ultimo l'aver riproposto nella gara meno adatta il tridente con Candreva e Keita, bocciata al debutto per la loro totale inadeguatezza alle mansioni di esterno in quel modulo.
A me, proprio in rapporto alla concezione del gioco dimostrata in questo scorcio di campionato, il mister sembra mancare di coraggio nelle scelte.
Chi, più di tutti, detiene le doti di corsa, freschezza, aggressività necessarie a un continuo pressing?
I giovani, ovviamente: dei quali per ora non c'è traccia.
Mentre Mauri, al di là delle sue indubbie doti, trova spazio nonostante la mezz'ora di autonomia e una tenuta mai entusiasmante.
Notevole, inoltre, la contraddizione: contro la Juventus rischia il modulo più offensivo, ma si aggrappa tremebondo a terzini titolari rimessi in piedi con le stampelle.
E questo nonostante la valorizzazione dei titolari di complemento rientri a buon diritto fra i suoi meriti.
In più una lettura inesistente dei punti deboli avversari, già in sede di preparazione della partita.
La mossa di Pereyra lasciava Pirlo vertice basso di un rombo atipico, con tutti i suoi limiti in fase di interdizione, in maniera per certi aspetti simmetrica a Biglia: perché il nostro è stato strangolato in maniera decisiva, col plusvalore delll'ex udinese come incontrastato guastatore, mentre il regista bresciano ha potuto giocare praticamente indisturbato?
E perché il mismatch sulla fascia Candreva-Padoin, nonostante un esterno fra i migliori e un terzino fra i più inverosimili del torneo, non ha prodotto nulla?
Come non aveva prodotto nulla una situazione analoga, ma su entrambe le corsie, contro i rossoneri Abate e Bonera? 
Il fatto che, proprio contro le due avversarie più prestigiose, Pioli sia andato nel pallone lascia intendere anche una scarsa personalità di fondo.
Un dato da cui derivano corollari negativi in serie: ad esempio la mancanza di polso nell'imporre gerarchie più meritocratiche in materia di calci piazzati.
Che adombra, a sua volta, uno spogliatoio gestito con criteri da Manuale Cencelli anziché saldamente sotto controllo.

Offline Barabba Terzo

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Re:Problemi tattico/atletici
« Risposta #9 : Domenica 23 Novembre 2014, 19:04:55 »
I problemi sono tecnici prima di tutto. La squadra non è più sui livelli degli ultimi due anni rejani per due ragioni:

1) La partenza di Hernanes. Miglior centrocampista acquistato nell'era Lotito.

2) L'invecchiarsi e le vicende extra calcistiche hanno limitato tanto Mauri.



Abbiamo perso qualità e senza non si può vincere. In giro dicono che serve un mediano!!Bene, ho una notizia per loro : il cesena ne ha 8 e retrocederà. Il bologna pure, e sta in B.
Possono piacere o meno ma la verità è che, la differenza tra le squadre da vertice e quelle di merda, la fanno i Pjanic, gli Hernanes e i Veron. O perlomeno è quello che penso io.

Secondo me c'è molta più qualità adesso rispetto agli ultimi due anni Rejani. Per un Hernanes andato via (tra l'altro giocatore molto atipico e poco inquadrabile tatticamente) sono entrati un Biglia per Ledesma, Parolo per Gonzalez, Djordjevic per Floccari, Basta per Konko, senza contare i sostituti di lusso Keita, Braafheid e tutti gli altri ex titolari scivolati in panchina.
Io già del solo cambio di gioco portato dall'avvicendamento Hernanes/Biglia mi riterrei  soddisfatto. Hernanes per quanto tecnicamente superbo era un giocatore che limitava fortemente l'assetto tattico.
Ti dava dieci gol a campionato, sì, ma probabilmente ne faceva fare altrettanti in meno alla Lazio nel suo complesso.

Il problema della Lazio per me continua ad essere la difesa (3 acquisti toppati su 5 di ruolo sono un'enormità), la sfiga (dopo due mesi già abbiamo avuto mezza squadra e tre quarti di difesa out) e l'allenatore.
Penso infatti che finché la Lazio continuerà a rappresentare il primo vero incontro coi piani alti del calcio, si innescherà sempre quel meccanismo che finisce per generare troppa pressione a questi (pur buoni) allenatori di basso cabotaggio, che si ritrovano continuamente costretti a far vedere, ogni domenica, di avere una propria identità, una filosofia moderna, uno stile propositivo. Una gabbia praticamente.
Oltre a non avere giocoforza l'esperienza e il pelo sullo stomaco, né il necessario appoggio societario, per tenere mentalmente sul pezzo giocatori che sono comunque tutti di buon livello e nazionali.
Non credo sia un caso che le sconfitte fin'ora siano arrivate in coppia e/o a cavallo di una sosta delle nazionali.

Insomma, Pioli non si merita che gli venga gettata la croce addosso, perché ha anche, come al solito, delle attenuanti.
Ma non nego che mi aspettassi qualcosa in più. Fossero anche solo un paio di pareggi.
Tra l'altro credo che vada necessariamente messo sul piatto della bilancia il fatto che fino ad ora abbiamo navigato (e neanche troppo placidamente) nel lato più tranquillo del nostro calendario.

Offline AlenBoksic

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Re:Problemi tattico/atletici
« Risposta #10 : Domenica 23 Novembre 2014, 20:03:09 »
Ripeto quanto già scritto altrove:
affrontare la Juventus in questa maniera è follia.
A ben vedere abbiamo preso due gol in contropiede, ripetendo pari pari la sconclusionata gara col merdlan.
Clamoroso poi affidarsi a giocatori al rientro contro un avversario che ha nella forza fisica una delle chiavi del suo successo.
A vedere la gara di ieri viene da chiedersi se Pioli abbia visto la Juventus all'opera negli ultimi 3 anni e mezzo.
Siccome sappiamo che l'ha vista non resta che pensare che abbia clamorosamente peccato di presunzione,
come già successo a Empoli quando, invece di equilibrare la squadra, ha pensato di inserire Ederson.
Insomma ad oggi la gestione della squadra non mi pare impeccabile, anzi: abbiamo spesso assistito a scelte cervellotiche sia nell'11 iniziale che nei cambi in corsa.
Il buono che abbiamo visto pare più legato all'effettiva forza del collettivo che ad una strategia d'insieme.
Voglio 11 Scaloni

Offline WombyZoof

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Re:Problemi tattico/atletici
« Risposta #11 : Domenica 23 Novembre 2014, 23:17:47 »

4) L'incredibile capacità di coniugare scarso peso nella mischia con limiti ancor più evidenti nel cambio di passo: solo noi riusciamo a trovare gente al tempo stesso leggerina e lenta?



Un nostro limite cronico è proprio la mancanza di agilità e di riflessi.

Si vede quando ci attaccano che c'è sempre quel mezzo secondo in più per capire mosse avversarie e direzione della palla, e un altro mezzo secondo per arrivarci in tempo.
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

ThomasDoll

Re:Problemi tattico/atletici
« Risposta #12 : Domenica 23 Novembre 2014, 23:25:23 »
Abbiamo perso con la Juve. Male, ma con la Juve.
Rimettete i carri funebri in garage.

Offline Wasicu

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Re:Problemi tattico/atletici
« Risposta #13 : Lunedì 24 Novembre 2014, 07:52:24 »
Per me il problema alla fine dei conti e' di allenatore e mi spiego meglio.    Nell'era
Lotito, abbiamo sempre avuto (per problemi di denaro, immagino,) degli allenatori 
che erano una scommessa,   ...   o una non-eccellenza confermata da dati storici
precedenti.
.
Allenatori del tipo Caso,  Rossi,  Ballardini,  Reja,  Petkovic e  Pioli
chi di questi puo' definirsi un GRANDE ALLENATORE  ??  Nessuno, erano e sono tutti 
una scommessa di crescita che non c e' stata per nessuno, almeno allo stato attuale
delle cose.
     
Il migliore di tutti, Delio Rossi, adesso non lo vuole nessuno, e' disoccupato dopo   
aver fallito negli ultimi due ingaggi cioe' a Firenze e alla Sampdoria a Genova.
 
Se diamo la squadra a dei tecnici che non hanno le idee decise e precise sul da fare,   
ecco che ci troviamo a essere ottimisti quando si vince, .. e a cambiare opinione quando 
si perde.   Lotito adesso ha assimilato il concetto che bisogna comperare giocatori buoni
per avere dei risultati vedendo e costatando che con i giocatori mediocri non hai ne' i
risultati e nemmeno il mercato per cederli; quindi sono una remissione certa di denaro 
e di resa.
 
Adesso il Presidente, che e' sempre in fase continua di verifiche e di soluzioni perche'
(ricordiamolo) e' nel calcio da soli 10 anni, sta comprendendo che dare la squadra in 
mano a dei trainer non eccellenti e non di comprovato successo, rende una scommessa   
tutto quello che segue in una serie altalenante di risultati.
 
Se non facciamo risultato la prossima settimana e completamente, con 3 punti intendo, 
vedrete che anche Pioli sarà messo sulla graticola e con ragione.                Sono contro
Pioli  ??   Non e' vero, solo che nei momenti di necessità dove tutte le forze fisico-mentali
dei giocatori sono tirate al massimo,  ....  questi ultimi devono credere fortemente in   
qualcosa e in qualcuno cioe' nel gioco e nelle scelte delle persone.
 
I giocatori ti giudicano sempre : e se dai loro motivi per non farti stimare o considerare,
mbe allora cade tutto il castello di una squadra.
             

Offline Aquila Maremmana

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R: Re:Problemi tattico/atletici
« Risposta #14 : Lunedì 24 Novembre 2014, 09:02:03 »
Abbiamo perso con la Juve. Male, ma con la Juve.
Rimettete i carri funebri in garage.
Bravo Pank. Io credo che bisogna riportare tutto alla giusta dimensione. Quando la Juventus gioca così,  al 99% perdi, con qualsiasi modulo. L'1% è la partita col Genoa che è stato preso a pallate per 93 minuti e al 94' ha fatto un tiro, un gol e vittoria. Quella è l'eccezione. Se Pioli avesse schierato il 4-2-3-1 saremmo qui a discutere dell'eccessivo difensivismo di Pioli, perché con quella Juve perdevi lo stesso. Io avrei giocato comunque col 4-2-3-1 eh? Ma sono scelte che deve fare l'allenatore. Fino al primo gol mi era piaciuta la Lazio, e poi, non mi sembra che la Juventus ci abbia così tritato. È solo nettamente più forte. Ma nettamente proprio! Specie quando gioca così. Quindi, tutti questi peana me li terrei buoni per quando (spero mai) serviranno davvero.
Gli unici errori veri sono stati Basta e Keita. Poi, secondo noi Braahfeid...come cavolo si scrive... ha giocato male,  mentre per i giornalisti è stato uno dei migliori della Lazio.... i giudizi sono molto soggettivi.
Secondo me la questione è una sola: la Juve è decisamente di un altro livello.
Noi potevamo essere loro. Non abbiamo voluto.
Loro non avrebbero mai potuto essere noi.

Offline AlenBoksic

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Re:Problemi tattico/atletici
« Risposta #15 : Lunedì 24 Novembre 2014, 09:24:01 »
Ma certo che si perde uguale,
d'altronde parliamo di una squadra che domina da anni, che è più forte dell'anno scorso quando ha fatto 102 punti, che guida la classifica col miglior attacco e la miglior difesa del torneo.
Però proprio per questo l'atteggiamento con cui è stata affrontata, unito all'utilizzo di due rientranti non al top fisico, in una formula (Candreva e Keita + una punta) che nelle prime 4 gare aveva fruttato la miseria di 3 punti ottenuti in casa col Cesena, è da suicidio tattico.
Suicidio tattico che ha finito per esaltare i loro pregi e i nostri difetti.
Questa squadra, in questo campionato, deve fare di più e, soprattutto, non deve regalare partite e punti in questo modo scellerato.

Voglio 11 Scaloni

Offline Il lodolaio

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Re:Problemi tattico/atletici
« Risposta #16 : Lunedì 24 Novembre 2014, 09:45:41 »
Ma certo che si perde uguale,
d'altronde parliamo di una squadra che domina da anni, che è più forte dell'anno scorso quando ha fatto 102 punti, che guida la classifica col miglior attacco e la miglior difesa del torneo.
Però proprio per questo l'atteggiamento con cui è stata affrontata, unito all'utilizzo di due rientranti non al top fisico, in una formula (Candreva e Keita + una punta) che nelle prime 4 gare aveva fruttato la miseria di 3 punti ottenuti in casa col Cesena, è da suicidio tattico.
Suicidio tattico che ha finito per esaltare i loro pregi e i nostri difetti.
Questa squadra, in questo campionato, deve fare di più e, soprattutto, non deve regalare partite e punti in questo modo scellerato.
"A noi la qualità cià rotto il cazzo.
VIVA LA MERDA!"

ThomasDoll

Re:Problemi tattico/atletici
« Risposta #17 : Lunedì 24 Novembre 2014, 09:47:22 »
Evidentemente Pioli aveva accantonato quel progetto per l'indisponibilità di Keita, con buona pace di chi ha ricamato sopra l'esclusione del ragazzo. La Lazio ha problemi di affidabilità: non si trova un assetto stabile in difesa, dove il compagno di de Vrij, chiunque esso sia, salta quasi sempre la gara successiva. I terzini titolari sono stati fuori quasi sempre, a centrocampo il complemento a Biglia e Parolo condiziona, chiunque esso sia, l'atteggiamento della squadra in campo, in attacco le gerarchie non sono ben delineate, anche se i due centravanti hanno finora soddisfatto le attese. Persino il portiere è stato oggetto di turnover. L'atteggiamento propositivo è stato una costante, ma c'è un regresso visto a Empoli, dove ci potevano essere spiegazioni legate a qualche fattore contingente, confermate con la Juve, quando l'importanza dello stimolo e il fatto di giocare in casa avrebbero potuto e dovuto produrre ben altra prestazione, al di là del risultato.
Però non può essere una sconfitta, per quanto mortificante, a fermare un percorso di cambiamento: la Lazio che ha mostrato entusiasmo e freschezza uscirà di nuovo fuori dalla tana. Il crollo qualitativo seguito al primo gol della Juve è stato ben sottolineato dagli stessi bianconeri, che hanno fatto ballare la Lazio di brutto, prima di trafiggerla per la seconda volta e mettersi in modalità risparmio energetico. Per la Lazio una lezione che farà bene alla salute di tutti, portando umiltà e consapevolezza dei propri limiti. C'è un calendario stressante che ci attende, la giornata di ieri ha mostrato le debolezze delle nostre rivali per la terza piazza in campionato: sarà difficile arrivarci, ma l'importante è, per adesso, dimostrare di poter competere.
Gli esami sono lì che aspettano, la bocciatura con la Juve non preclude niente. Con la Juve ci perdono tutti, a parte lo sculato Genoa.
La Lazio deve sostenere la contemporanea presenza di Keita, Candreva e di un centravanti. A Pioli l'incombenza di trovare equilibrio con questo spiegamento di forze.

CP 4.0

Re:Problemi tattico/atletici
« Risposta #18 : Lunedì 24 Novembre 2014, 10:06:12 »
avendo visto questa ed altre partite, una domanda pero' continua a 'solleticarmi'.

l'impressione e' che una specifica della Lazio, oltre al dover riassettare la difesa ogni partita per un motivo o l'altro, anche davanti sembra che manchino spesso degli automatismi.

siccome la maggior parte delle volte questi automatismi, che spesso fanno arrivare i nostri sempre secondi sulla palla perche' non si sa chi ci dovrebbe andare, sono in parte inventati sul momento data l'eventuale situazione 'improvvisamente' creatasi per movimenti avversari o rimbalzi della palla e quindi non possono certo essere insegnati in allenamento (ripeto che mi riferisco a parte, altri sono ovviamente gli schemi che si studiano in allenamento). pensavo se non fosse un 'difetto' della strategia d'acquisto.

come parlato in altre occasioni, l'autofinanziamento della societa' passa, soprattutto ora, per il compro la scommessa a poco per poi fare la plusvalenza se si dimostra vincente.

una strategia che ovviamente non puo' andare molto per il sottile per l'utilita' dell'acquisto nello specifico del tipo del gioco improntato dall'allenatore. la diatriba tra Reja e Tare su Lulic fu un esempio. ma anche Cana fu un acquisto dettato dalla necessita' di liberarsi di un portiere che non voleva restare, e che aveva si margini di miglioramento, ma che forse si era gia' capito che arrivare a Marchetti sarebbe stato meglio.

lo stesso FA, giovane di indubbie possibilita' di crack, finisce con essere il sostituto di Keita, altro giovane di belle promesse.

ovviamente non sempre e' cosi, o almeno non sembra, pero' quanti giocatori giocano in ruoli per i quali sono 'cresciuti' e 'dotati', (ovviamente non dimenticando le eccezioni tipo Hernanes, ma anche lo stesso Lulic) e quanto questo poi non fa 'rendere' il modulo scelto dall'allenatore?

inteso che non e' detto che l'inverso sia meglio, e quindi comprare solo giocatori adatti alle volonta' dell'allenatore, visto che si puo' fallire comunque, vedi Inter, o finire in forte passivo come l'aesse, e quindi in entrambi i casi ritrovarsi 'limitati' nelle possibilita' di crescere viste le diverse condizioni economiche della Lazio stessa.

ThomasDoll

Re:Problemi tattico/atletici
« Risposta #19 : Lunedì 24 Novembre 2014, 10:19:37 »
Lo spunto è interessante. Ieri sera vedevo l'Inter con un 4-3-3 che ha obbligato alcuni adattamenti fuori ruolo per giocatori anche importanti, come Kovacic. Il Mancio ha ottenuto subito, complice lo stimolo del derby, una netta reazione dai suoi. Alla lunga però la gente fuori ruolo non credo vada bene, e lo stesso vale per noi. A meno di non cucire nuovi abiti per alcuni protagonisti: il Mancio fece un capolavoro con Stefano Fiore, Petkovic un mezzo casino col Candreva trequartista. Pioli non ha a disposizione uno schema standard in cui mandare a posto tutti i tasselli, forse potrebbe lavorare su qualche elemento per cambiare le cose. E torna spontanea l'opzione Onazi, o il ritorno al 4-5-1 con qualche variante...