Autore Topic: E' morto Cossiga  (Letto 6752 volte)

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Offline Andre

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Re:E' morto Cossiga
« Risposta #20 : Martedì 17 Agosto 2010, 17:59:10 »
la speranza è che con il tempo ognuno rifletta un briciolo di più prima di scrivere, poi se proprio non può resistere pazienza ... la colpa è dei limiti che sono in ognuno di noi, c'è poco da fare ...
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline carpelo

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Re:E' morto Cossiga
« Risposta #21 : Martedì 17 Agosto 2010, 19:00:42 »
skorpius, mi dispiace di renderti disgustosa la fruizione di biancocelesti. O addirittura di spingerti ad andartene. Lo dico sinceramente.
Ancor di più mi dispiace di aver provocato una reazione (la tua) che ha portato alla cancellazione del post. L'ho letto di sfuggita, mi ha fatto male ma fa niente, non avevo però il tempo di risponderti subito.

Non mi pento di quello che ho scritto, che tra l'altro era largamente anticipato in questo topic:
http://www.biancocelesti.org/index.php?topic=533.0

Mi son chiesto se fosse opportuno il mio post, ben sapendo che certi discorsi legati alla morte offendono la sensibilità di molti. Tuttavia non ritengo giusto censurare la mia posizione e che, senza alzare i toni, ci si possa confrontare anche su questo: la morte non ci rende tutti uguali (ai miei occhi), posso provare solidarietà umana per chi soffre la perdita di un caro, ma i miei sentimenti per il morente non possono mutare.

Poi, esagerando, mi piacerebbe chiederti se avresti avuto la stessa reazione se si fosse parlato di Hitler o di Stalin. Immagino di si.

Infine chiedo scusa a tutti se i miei toni sono stati offensivi

Aquilotta del Nord

Re:E' morto Cossiga
« Risposta #22 : Martedì 17 Agosto 2010, 20:11:08 »
skorpius, mi dispiace di renderti disgustosa la fruizione di biancocelesti. O addirittura di spingerti ad andartene. Lo dico sinceramente.
Ancor di più mi dispiace di aver provocato una reazione (la tua) che ha portato alla cancellazione del post. L'ho letto di sfuggita, mi ha fatto male ma fa niente, non avevo però il tempo di risponderti subito.

Non mi pento di quello che ho scritto, che tra l'altro era largamente anticipato in questo topic:
http://www.biancocelesti.org/index.php?topic=533.0

Mi son chiesto se fosse opportuno il mio post, ben sapendo che certi discorsi legati alla morte offendono la sensibilità di molti. Tuttavia non ritengo giusto censurare la mia posizione e che, senza alzare i toni, ci si possa confrontare anche su questo: la morte non ci rende tutti uguali (ai miei occhi), posso provare solidarietà umana per chi soffre la perdita di un caro, ma i miei sentimenti per il morente non possono mutare.

Poi, esagerando, mi piacerebbe chiederti se avresti avuto la stessa reazione se si fosse parlato di Hitler o di Stalin. Immagino di si.

Infine chiedo scusa a tutti se i miei toni sono stati offensivi

Personalmente penso ci siano mille modi di esprimere un'opinione: uno di questi potrebbe anche essere pensare alle possibili reazioni altrui a certe affermazioni diciamo forti.
Voglio dire, se tu avessi detto che semplicemente non ti dispiaceva per la sua morte, non penso che nessuno avrebbe potuto dire nulla: è quello che provi, nessuno può obbligarti a provare cordoglio. Ma festeggiare è un altro paio di maniche, come la prenderesti se qualcuno dicesse di festeggiare per la morte di qualcuno che tu invece rispetti?

Offline innamoRADU

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Re:E' morto Cossiga
« Risposta #23 : Martedì 17 Agosto 2010, 21:04:56 »
Uno dei personaggi più inquietanti della storia dal dopoguerra ad oggi. Purtroppo con se porterà tanti di quei segreti che difficilmente potranno essere svelati in futuro. Segreti su stragi, su Moro, sulle leggi speciali.

è improbabile che non abbia lasciato nessuna traccia (lettere-testamenti ecc..).

personaggio inquietante.
molto più di andreotti.


per me no.

cossiga ultimamente era diventato alterosclerotico...e non ne azzeccava una. Andreotti invece conta ancora...

Sarebbe carino usare toni che non offendano gli altri...
Dai ragazzi,cerchiamo di essere più rilassati!

i toni sono adeguatissimi.

"Dove vola OLYMPIA non arriveranno MAI!"

Offline carpelo

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Re:E' morto Cossiga
« Risposta #24 : Martedì 17 Agosto 2010, 23:36:42 »
Personalmente penso ci siano mille modi di esprimere un'opinione: uno di questi potrebbe anche essere pensare alle possibili reazioni altrui a certe affermazioni diciamo forti.
Voglio dire, se tu avessi detto che semplicemente non ti dispiaceva per la sua morte, non penso che nessuno avrebbe potuto dire nulla: è quello che provi, nessuno può obbligarti a provare cordoglio. Ma festeggiare è un altro paio di maniche, come la prenderesti se qualcuno dicesse di festeggiare per la morte di qualcuno che tu invece rispetti?
hai ragione ed infatti sono dispiaciuto di aver offeso la sensibilità di qualcuno. Allo stesso tempo ho manifestato pubblicamente il mio intimo sentimento, sono stato onesto al 100%, come lo sono stato con mia madre che è stata molto triste per la mia affermazione. Probabilmente manco di stile e non pretendo che l'onestà faccia da scusante alla mia "rozzezza".
Ma credo ancora di non aver mancato di rispetto a nessuno, se non agli eventuali familiari di Cossiga che leggano il forum.
Se qualcuno festeggiasse per la morte di una persona a me cara, gli augurerei altrettanto, oppure non me ne curerei per niente. Non lo so, non ho idea di che reazione potrei avere.
Se invece si dovesse parlare di un personaggio pubblico che rispetto, forse proverei a capire il perchè di tanto odio. Ma non mi pare questo il caso (mi sembra che si critichi il modo in cui si è reagito, non l'astio nei confronti di Cossiga).
Comunque, sia chiaro, accetto tranquillamente la tua critica come altre, come pernacchie o disgusto. Non siamo qui per farci belli

Aquilotta del Nord

Re:E' morto Cossiga
« Risposta #25 : Martedì 17 Agosto 2010, 23:41:53 »
Ma figurati se la mia pensava di essere una critica, mica scriviamo sulla lavagna i buoni e i cattivi  :)
Semplicemente, come hai detto, dispiace se qualcuno si sente offeso, se i toni si alzano un po' troppo, se poi si va oltre le righe, in un senso o in un altro. Il mio era solo un consiglio spassionatissimo per evitare "scontri". Sono sempre stata una convinta sostenitrice del dialogo, e difatti intervenivo per capire e dialogare, non certo per criticare e basta.

zorba

Re:E' morto Cossiga
« Risposta #26 : Mercoledì 18 Agosto 2010, 07:34:09 »
(Il Fatto Quotidiano 18.08.2010)

L’ULTIMA PICCONATA

È morto Francesco Cossiga, aveva 82 anni “Non voglio autorità ai miei funerali”

(di Luca Telese)

Il presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga, è morto ieri alle 13,18. Aveva 82 anni. Ricoverato al Gemelli da nove giorni, le sue condizioni sono precipitate nella notte. Non ha rinunciato al colpo di scena finale, lasciando quattro missive sigillate al segretario del Senato. Ma soprattutto, ha rifiutato i funerali di Stato, preferendo una funzione strettamente privata, a Cheremule (Sassari)*, il piccolo paese del Meilogu a cui Cossiga era particolarmente affezionato perchè lì erano nati i suoi genitori. 
Una volta andai a casa di Francesco Cossiga per un ciclo di interviste sui soldi e il potere. Gli chiesi quanto avesse dentro il portafogli: “Oh, bella non lo so!”. Chiamò il suo capo-scorta. Si fece portare un portafoglio. Scuotendolo sul tavolino dello studio risultò che dentro c’erano solo un assegno in bianco e 58 centesimi in monetine. Sospirò: “Da quando sono diventato presidente della Repubblica ho la cattiva abitudine di non adoperarlo più… Però è anche vero questo: il denaro mi è del tutto indifferente!”. Così mi raccontò subito un altro aneddoto: “Non finga. Leggo una velata critica nei suoi occhi…. Sappia questo: non ho mai voluto abitare nell’alloggio presidenziale. Sono in questa casa da sempre, in affitto e pago, più o meno, 3 milioni e mezzo di lire. Ebbene tempo fa è venuto a cena, mio ospite, Antoine Bernheim, presidente delle Assicurazioni Generali che possiedono il palazzo…”. Cossiga, nella sua passione anedottica, preparava sempre il colpo di scena con teatralità. E infatti arrivò: “Bene, il giorno dopo, per una incredibile combinazione, mi è arrivato lo sfratto”. Era accaduto davvero. Ma lui rimase nell’appartamento. 

GRAN BORGHESE E SOVRANO. Era l’immagine migliore per raccontare il misto di spartanità e di regalità che lo accompagnava, un po’ gran borghese sassarese, un po’ sovrano in esilio. Viveva con la sua pensione da senatore, nella casa romana del quartiere Prati, foderata di ricordi e di tecnologia, protetta dagli uomini della scorta –quasi una seconda famiglia – senza trascurare mai di ricordare: “Lo sa che Carlo Azeglio Ciampi gode di un milione e mezzo euro l’anno per la sua pensione di ex governatore di Bankitalia!? La differenza fra i politici e i tecnocrati è tutta qui”. Spendeva tutto in hi-tech e in viaggi, era convinto difensore degli appannaggi da ex capo di Stato: “Se prevalessero le baggianate anti-Casta la politica la farebbero solo i ricchi”. Entravi a casa sua e trovavi la foto della Thatcher e le collezioni dei soldatini. Licenziando il suo ultimo libro, “Fotti il potere”, intimò all’editore Aliberti: “Ci deve essere sopra una fascetta con questa prescrizione, altrimenti non si stampa: “Tenere lontano dalla portata degli idealisti”.

SPIETATEZZA, realpolitik e capelli bianchi. Disse frasi feroci sui poliziotti infiltrati nei cortei negli anni ’70, suggerì che Giorgiana Masi fosse morta, nel 1977 per “fuoco amico”. Ma fu altrettanto spietato con se stesso: “Aldo Moro l’ho ucciso io...il giorno dopo il ritrovamento del cadavere, i capelli diventarono bianchi”. E aggiungeva: “Anche se non ho concorso ad ammazzarlo mi sento anche io assassino. Sapevo benissimo che la linea della fermezza avrebbe portato alla sua morte”. Era stato, fin dalla fine degli anni ’50, il sottosegretario alla difesa dei rapporti atlantici, “l’uomo di Gladio”, come raccontava lui stesso: “Alla Camera presi un pugno in faccia da Gian Carlo Pajetta dopo l’intervento in difesa dell’azione americana in Vietnam!”. E rivendicava: “La cosa di cui vado più orgoglioso è aver schierato i missili a Comiso in risposta a Breznev”. Ma era anche l’unico politico che poteva dire con vanto: “Ho fatto eleggere presidente del Consiglio Massimo D’Alema, portando un ex comunista a palazzo Chigi e mettendo fine alla guerra fredda”.

COSSIGHISMO OSSIMORICO. Era, a ben vedere, l’uomo degli ossimori. Molto cattolico, ma molto liberale, amico dei Papi, ma cultore delle libertà individuali, ultrasardo ma cosmopolita, devoto ma favorevole alle unioni civili, uomo di relazioni internazionali, ma anche partigiano di tutte le cause indipendentiste, al punto che ogni viaggio in Spagna produceva una crisi diplomatica: “Omaggiando i baschi ho fatto incazzare Aznar”. Esibiva con orgoglio un libro di Paolo Giovanni II con una dedica affettuosa, ma aggiungeva: “Io non mi sarei mai genuflesso davanti al Papa, come Rutelli. Un leader politico non si inginocchia di fronte alla Chiesa. Ho un concetto laico dello Stato”. 

IL PICCONATORE. Trovare un posto, una collocazione a Cossiga, nella Storia, non sarà facile. Fu sicuramente e fino in fondo uomo della Prima Repubblica. Ma ne fu allo stesso tempo il picconatore lucido e implacabile, il suo vero esecutore testamentario. Ne era consapevole. Gli piaceva ricordare che il termine “picconatore” era stato inventato da Mario Pirani: “Se potessi tornare indietro me ne starei zitto e buono. Non ne valeva la pena. Ma ero incazzato come una belva e non potevo tacere”. Fu anche il levatore della Seconda Repubblica, prima come sdoganatore dei post-missini, poi del dipietrismo, poi dei post-comunisti, poi come sdoganatore dell’ultimo Craxi, (quello di Hammamet, che però definiva “latitante”), e quindi come peggiore avversario di Silvio Berlusconi (ma anche, in seguito, come suo alleato). Anche questo, in fondo lo riteneva un fallimento.

BERLUSCONI, L’ANTICRISTO. Nel 1999, quando per far nascere il centrosinistra dalemiano si inventò dal nulla L’Udr, i “quattro gatti cossighiani” e “gli straccioni di Valmy”, arrivò quasi a proporsi come anti-Cavaliere: “Faccio il matto perché non avendo forza politica alle spalle per riuscire a farmi sentire devo perforare i televisori”. E poi, dopo averlo sommerso di epiteti feroci, rivelò: “Berlusconi mi rimproverò offeso: ‘Lei mi ha dato dell’Anticristo!’. E io: ‘Ma si tratta di una figura grandiosa della letteratura filosofica russa del XVIII secolo, uno dei capolavori di Solovev!’. Rimase interdetto e poi mi disse: ‘Mi mandi il libro’”. Un quadretto che si sposava bene con un’altra battuta: “Berlusconi è più colto di quello che sembra: ma ha letto più libri contabili che testi di cultura”. Ma anche quando aveva dato il suo appoggio al centro-destra, continuava a porre il problema del conflitto di interessi 

L’AVATAR E IL GATTOSARDO. Bisognava passarci, una giornata con lui. La mattina dettava una dichiarazione alle agenzie (spesso l’Andn Kronos dell’amico Marra), poi magari chiamava un avversario politico chiedendo di polemizzarci contro duramente, infine dettava retroscena informatissimi sulla polemica a Roberto D’Agostino, che lo celebrava come “il gattosardo”. E che dire delle immagini? Una volta, insieme al fotografo Letterio Pomara, riuscimmo a convincerlo a posare con il piccone. Ma si era anche fatto fotografare in pigiama da Camera o con la divisa dei carabinieri, o mentre soffiava le candeline su una enorme torta a forma di scudocrociato. Aveva la passione per le carriere militari: “Sono capitano di fregata. Ma per fare carriera dovrebbe scoppiare una guerra!”. Allo stesso tempo, ogni anno volava in Irlanda, dove si era costruito una sorta di Avatar di se stesso: “Appena arrivo a Dublino indosso vecchi vestiti, frequento i pub, seguo le tracce delle bevute di Joice in Duke’s Street. Nei locali ci sono le mie foto. E una volta una famiglia di turisti italiani mi chiese: ‘Ma lei è veramente Cossiga?’”. La cosa lo divertiva immensamente: “Prima ho risposto ‘No’ per vedere le facce. Poi li ho rincorsi e ci siamo fatti la foto insieme”.

DIVINITA’ ANNOIATA. Forse però la chiave di una intera biografia era un’altra. Cossiga era, prima di tutto, un enfant prodige: “Sono stato il più giovane presidente della Repubblica. E devo tutto a una caduta di bicicletta da bambino: persi due mesi di scuola e mi dovetti ritirare per recuperare, studiando ho saltato le classi arrivando alla laurea a 19 anni e mezzo”. Era arrivato ovunque, e troppo presto. E svanita l’illusione di battezzare una nuova era politica, talvolta guardava il mondo come una divinità annoiata, talvolta con le lenti del cinismo. Avendo visto due repubbliche agonizzare, e avendo conosciuto i grandi, provava disprezzo per i figuranti della politica. Era sempre diviso: “La zuppa si fa con quello che c’è”, diceva per giustificare l’arruolamento di qualche mezzatacca fra i suoi udierrini. Una mattina lesse su un giornale una intervista del suo alleato, Clemente Mastella con cui aveva appena fondato un partito: “Cossiga è come un attaccapanni a cui appendo il cappello”. Chiamò Mario Calabresi, allora cronista dell’Ansa e gli dettò una frase-bomba: “L’Udr non esiste più” (era durata solo 12 ore, il partito più breve della storia d’Italia). Diceva che le prime voci sulla sua follia le aveva messe in giro De Mita: “Raccontò che mi avevano fatto l’elettrochoc, non glielo ho mai perdonato”. Aveva anche altri odi, come quello per la vedova Moro: “Se incontravi Aldo intorno alle 22.00 era una disastro, perché pur di non tornare a casa da lei rimaneva a parlarti fino a notte fonda”. 

DIECI CENTO COSSIGA. Alla fine degli anni ’90 si inventò lo pseudonimo “Franco Mauri”, per scrivere su Libero e Mauro Franchi per Il Riformista. Ammirava Paolo Mieli e detestava Marco Travaglio: “Sono anti-travaglista totale. Però quanto è bravo…”.

MASCHILISTA SARDO. Raccontava di mille amori giovanili, mai di sua moglie, la Peppa, né conservava sue foto: “Il matrimonio è stato annullato dalla sacra Rota, i miei figli non vogliono che la citi”. Panorama gli attribuì un flirt con Federica Sciarelli, cosa talmente infondata che vinse 89 milioni in una causa.

UN COMUNISTA MANCATO. Raccontava di aver letto Marx e Lenin: “Da ragazzo sono stato ad un passo dal diventare comunista”. Poi, però, aggiungeva: “Ai tempi di San Francesco sarei stato domenicano. Perché tra i francescani è nato l’estremismo per cui la povertà è virtù e la ricchezza è un vizio. L’egualitarismo ha livellato tutti verso il basso, non verso l’alto”. Poi aggiungeva sornione: “Però, se fossi stato comunista sarei sicuramente diventato stalinista. Sono uno serio”. Definiva D’Alema “Il meglio figo del bigoncio”, e 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' “il gatto Felix”. Giurava, e con orgoglio, di aver visto la famosa scritta Kossiga con la kappa e la doppia esse “persino sul muro di Berlino”. E al congresso del Pds si arrabbiò con Minniti: “Ma siete ammattiti che non suonate l’internazionale?”. Ottenne l’esecuzione e cantò pure lui. 

I GRANDI MISTERI. Accettò di girare, un documentario-reality con il regista Alex Infascelli, chiudendosi per tre giorni con Adriana Faranda in una casa a discutere degli anni di piombo. Di ex terroristi, rossi e neri, sembrava quasi che facesse collezione, andandoli a trovare in carcere uno dopo l’altro. A suo parere “Piazza Fontana era opera dei fascisti”, “la strage di Bologna dei palestinesi”, e “Il missile di Ustica dei francesi, che volevano uccidere Gheddafi”. Erano le verità negate che nessun altro avrebbe potuto dire. Diceva di non avere più segreti, né scheletri negli armadi, ma conoscendolo c’è da giurare che abbia predisposto manoscritti postumi e rivelazioni.


*Errata corrige (direttamente dal sottoscritto): i funerali verranno invece celebrati a Sassari nella chiesa di San Giuseppe (corso Regina Margherita di Savoia, parrocchia del presidente) e la salma di Francesco Cossiga tumulata nel cimitero di Sassari nella cappella di famiglia (insieme alle spoglie dei genitori e della sorella).

Fonte: Gianni Garrucciu - giornale radio 3 di stamane alle 6.00)


Offline SAV

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Re:E' morto Cossiga
« Risposta #27 : Mercoledì 18 Agosto 2010, 09:07:16 »
Ottimo articolo de Il Fatto.
Grazie, Zorba!
Lo dico nonostante detesti quel giornale.  Sono anch'io un convintissimo anti-travaglista (che però ne apprezza la bravura).
Cossiga mi è sempre stato molto simpatico.
Mi dispiace che se ne vada via relativamente presto (ci sono altri ex-presidenti più vecchi di lui che non amo affatto - ols in primis - che sono ancora in vita).
Non ho letto l'intervento di Skorpius che avrebbe reagito a quello di Carpelo.  Lo invito comunque a riconsiderare l'idea di non scrivere più qui. Quando si parla di Lazio, ti leggo sempre molto volentieri, come leggo molto volentieri Carpelo.  Lascia libero Carpelo di scrivere stronzate quando si parla di argomenti meno seri :D

Offline borges

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Re:E' morto Cossiga
« Risposta #28 : Mercoledì 18 Agosto 2010, 12:31:48 »
nel coccodrillo di RAI2 di ieri "grande amico di pippo marra...."
Alla Sensi consiglio un Aulin (S.Siviglia)
Bisogna rinunciare al consenso per la legalità (C. Lotito)
è il calcio pulito, baby (centurio)

Offline franz_kappa

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Re:E' morto Cossiga
« Risposta #29 : Mercoledì 18 Agosto 2010, 12:36:50 »
ecco perchè la board argomenti, o politica, fate voi, non è stata messoa ... perchè non ce la si fa ...

Concordo.
Buon viaggio, caro Piero.

Aquilotta del Nord

Re:E' morto Cossiga
« Risposta #30 : Mercoledì 18 Agosto 2010, 12:39:08 »
nel coccodrillo di RAI2 di ieri "grande amico di pippo marra...."

Al tg5 l'hanno definito patriota...

Offline giamma

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Re:E' morto Cossiga
« Risposta #31 : Mercoledì 18 Agosto 2010, 12:54:17 »
ecco perchè la board argomenti, o politica, fate voi, non è stata messo ... perchè non ce la si fa ...
Concordo.
Anch'io concordo, questo è un forum leggero, sport, hobbies, curiosità.
Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe. (C. H. Spurgeon)

POMATA

Re:E' morto Cossiga
« Risposta #32 : Mercoledì 18 Agosto 2010, 13:11:43 »
Abbiamo la "mania" di commentare le gesta del personaggio in questione...scrivere solamente un RIP o non scrivere nulla (perché non ci piace il personaggio) nun ce riuscimo ve?


Aquilotta del Nord

Re:E' morto Cossiga
« Risposta #33 : Mercoledì 18 Agosto 2010, 14:53:57 »
Abbiamo la "mania" di commentare le gesta del personaggio in questione...scrivere solamente un RIP o non scrivere nulla (perché non ci piace il personaggio) nun ce riuscimo ve?

Ma perché non dovrei scrivere nulla?  :( Se ho qualcosa da dire penso di poterlo fare... evitare a priori gli argomenti non mi piace, penso di poterne discutere senza scivolare nell'insulto gratuito.

Offline Andre

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Re:E' morto Cossiga
« Risposta #34 : Mercoledì 18 Agosto 2010, 15:08:51 »
Anch'io concordo, questo è un forum leggero, sport, hobbies, curiosità.

no ... diciamo che, in generale, non siamo ancora maturi per affrontare tematiche "delicate" senza accapigliarci ... tutto qui
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Offline carpelo

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Re:E' morto Cossiga
« Risposta #35 : Mercoledì 18 Agosto 2010, 15:12:30 »
si cresce anche "sbagliando", no?
ps. quoto SAV

Offline ammiraglio

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Re:E' morto Cossiga
« Risposta #36 : Mercoledì 18 Agosto 2010, 15:14:28 »
è un pezzo d'italia che se na va, con i suoi limiti e le sue opere di ricostruzione del dopoguerra.
una carriera da bambino prodigio dentro la dc, quando 17enne entrò a far parte di un sodalizio che in sardegna aveva caratteri nuovi, concentrati in una corrente lontana dai temi diccì dei padri della costituzione.
cossiga aveva un modo tutto suo di legarsi mani e e piedi con i suoi amici, preferendo personaggi diversi e lontani dalla sua cultura enciclopedica ed universale. uno su tutti: pippo marra, padrone dell'adnkronos.
ebbi la fortuna assistendo ad una sua chiaccherata: il tema era la calabria abbandonata ai poteri locali.
una conversazione ricca di aneddoti da una parte e di battute pepate dall'altra.
è sempre stato un isitituzionale, molto meno un uomo di partito: esattamente come giulio andreotti.
imperdonabili diversi scivoloni come quello sul caso moro, ombre indelebile che lasciano  tracce ondivaghe sulla sua carriera.

cossiga era unico perchè la sua epoca era irripetibile.
forse la sua epoca non è epica come la nostra.
forse mi sento molto lontano da questo ex presidente che ad  un certo punto della sua carriera ha abusato del suo ruolo istituzionale per poi  divertirsi da battitore libero.
è probabile che avesse il timore di finire nel dimenticatoio.

si può riposare fregandosene di tante cose e lui se lo può permettere proprio  perchè da tempo distaccato dalla vita terrena.
si porterà dietro la storia dell'italia, tutti quei meandri che non sapremo mai.
yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
i'll go home and find something to do.

Offline Andre

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Re:E' morto Cossiga
« Risposta #37 : Mercoledì 18 Agosto 2010, 15:17:01 »
si cresce anche "sbagliando", no?

assolutamente sì  :)
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Offline aquilafelyx

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Re:E' morto Cossiga
« Risposta #38 : Mercoledì 18 Agosto 2010, 17:22:39 »
"Che Iddio protegga l'Italia" - K.
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

POMATA

Re:E' morto Cossiga
« Risposta #39 : Mercoledì 18 Agosto 2010, 20:56:58 »
Ma perché non dovrei scrivere nulla?  :( Se ho qualcosa da dire penso di poterlo fare... evitare a priori gli argomenti non mi piace, penso di poterne discutere senza scivolare nell'insulto gratuito.

Ci mancherebbe aquiló, ma poi tanto si sá che si scende in polemica. Sarebbe meglio fare un topic a parte e lasciare magari quello delle condoglianze solo alle stesse. :)