Beppe Signori si racconta

[ThomasDoll]

Una bella intervista su Laziopolis
qua

Leggetela, è bella lunga.
Un estratto:

Da Zeman a Zoff un bel cambiamento.
“Facevamo il 4-4-2 classico, ma meno maniacale. Con Zoff si parlava molto, spesso eravamo noi giocatori a chiedergli del suo passato in campo. Un uomo di grandi valori che ho conosciuto in tutte le sue vesti, dato che due anni dopo fu nominato presidente della società”.

Il primo anno in biancoazzurro, subito il botto.
“Segnai 26 gol, vinsi la classifica marcatori. Ero felice perché avevo vissuto bene il salto, le pressioni, le responsabilità. L’anno seguente mi confermai capocannoniere con 23 gol. Così mi permisi di scherzare coi tifosi a proposito dei 40 gol di Sosa in 3 anni. In 2 ne avevo fatti di più″.

Signori idolo della curva laziale.
“Un legame stupendo. Ma tutto il periodo alla Lazio è stato fantastico. La fascia di capitano è stata la consacrazione di un rapporto con la squadra, con la società, con un ambiente magico. Ero il primo ad arrivare al campo, l’ultimo ad andare via. Il lavoro paga, sempre. Allenamento, sacrificio”.

[franz_kappa]

Una bella intervista su Laziopolis

Mi sono fermato a quella parola, quasi folgorato. 
Non mi risulta che il sacerdote, nel congedare i fedeli al termine della funzione, consigli loro la lettura di un qualche articolo di note pubblicazioni sataniche.

[SAV]

L'intervista è presa dal Guerin Sportivo, Franz.
Puoi riprendere pure la lettura...

[ThomasDoll]

Mi sono fermato a quella parola, quasi folgorato. 
Non mi risulta che il sacerdote, nel congedare i fedeli al termine della funzione, consigli loro la lettura di un qualche articolo di note pubblicazioni sataniche.

Per me Laziopolis non ha nulla di satanico, anzi.
Vincenzo Cerracchio ce l'ha con Lotito. Embè? Quasi tutti i laziali ce l'hanno con Lotito, quindi che si fa?
Le liste nere? Fai prima a fare quelle di chi apprezza Lotito. Sparuta minoranza.
Se uno parla di Beppe Signori, io leggo. Mi concedo il solo pregiudizio di non leggere Stefano Greco. Pensa che c'è addirittura chi trova sia una penna di qualità...

[Zapruder]

Ma non è l'intervista che compare sul Guerino?

A me non è piaciuta molto, peraltro.

[rione 13]

Forse solo Facco ammoscia le palle del Laziale più di Lazio Polis.

[fish_mark]

Mi sono fermato a quella parola, quasi folgorato. 
Non mi risulta che il sacerdote, nel congedare i fedeli al termine della funzione, consigli loro la lettura di un qualche articolo di note pubblicazioni sataniche.

Perchè classificare quel sito come strumento di pubblicazioni sataniche e di diffusione del vangelo apocrifo?
Anzi, è bene abbeverarsi alla controinformazione biancoceleste.
Dai Vincenzo, vai cor tango!

[ThomasDoll]

Più che controinformazione a volte è informazione contro, però.

[CP 4.0]

si puo' anche continuare a 'parlare' di Laziopolis e Cerracchio su un topic intitolato 'Beppe Signori si racconta', basta poi non lamentarsi che si finisce col parlare di Laziopolis e Cerracchio anche su un topic intitolato 'Beppe Signori si racconta' quando si fanno 'altri' interventi su Mr.2luglio e l'informazione che produce.

[fish_mark]

Più che controinformazione a volte è informazione contro, però.

La informazione per può confondersi con la propaganda e non di rado.
Un punto di vista contrario può aiutare a capire e a valutare.

[Zapruder]

Per me, Signori occupa un posto di primo piano, nella storia della Lazio. Tra l'altro è stato sfortunato: per il suo polemico addìo, una volta tanto il conto non è piombato addosso alla Lazio, ma fu lui a perdersi i tre anni migliori della nostra storia, nei quali avrebbe  di certo recitato un ruolo di primo piano. Imperdonabile la rinuncia a disputare la finale di Pasadena (l'esterno sinistro di centrocampo di quella partita fu Berti, calpestato comodamente da Cafu subentrato a Mazinho, se ben ricordo) e di questo se ne rende ben conto; imperdonabile l'ottusità con cui continua a difendere il casino che piantò post-Vienna, quando il suo ingresso sarebbe diventato del tutto controproducente, dopo l'espulsione di Mancini. Parliamo comunque di uno che ha segnato 90 gol in quattro campionati vincendo tre classifiche cannonieri e che, soprattutto, ha attirato molti tifosi alla Lazio, probabilmente come nessuno è riuscito a fare, dopo Chinaglia. Il tutto remando controcorrente in questa città, come sempre, e senza concedere altro alla platea che non fossero i suoi gol.

Quando parla di scommesse l'impressione che trapela dalle righe è che stia mentendo sfacciatamente, ma questo è un altro paio di maniche. Spero ne esca pulito, e più di tutto spero che non si faccia travolgere dal demone del gioco.

[CP 4.0]

... Signori occupa un posto di primo piano, nella storia della Lazio. Tra l'altro è stato sfortunato...

in quegli anni un assoluta ira di dio, il che mi fa pensare che piu' essere stato sfortunato dopo sia stato fortunato allora nella combinazione di diversi fattori, lui al massimo, la Lazio in crescita, ed allenatori Z&Z che lo mettevano al centro del progetto.

il che non diminuisce la sua importanza nella storia della Lazio

[fish_mark]

va ricordato però che il suo finale di carriera al bologna fu notevole.

[carpelo]

Per me parliamo dell'attaccante italiano più forte da quando seguo il calcio, importante non solo nella storia della Lazio.
Dall'intervista, che avevo letto sul GS, appare l'immagine di una persona poco intelligente (eufemismo), che ha saputo rovinarsi malamente la carriera pallonara (giustamente Zapruder parla della finale mondiale e delle ostilità con Erikson).
Ma il ricordo del giocatore è ancora esaltante.
E da Laziale vorrei che gli fossimo ancora più vicini: è stata una bandiera, ha dato più dei suoi goal, ha significato tantissimo per noi.
Non abbandoniamolo.

[CP 4.0]

va ricordato però che il suo finale di carriera al bologna fu notevole.

indubbiamente, ma, inferiore comunque al periodo con la Lazio, dove in 5 stagioni gioco' 9 partite in piu' che nelle 6 con i felsinei, ed una media realizzativa di 0.7 contro 0.47, e 3 titoli da capocannoniere.

anche perche' approda a Bologna ormai trentenne.

[ThomasDoll]

I grandi bomber del campionato italiano si dividono in due categorie fondamentali: da una parte i fenomeni, quelli che puntano sulla classe, i Giordano, i Van Basten, i Montella, gli Higuain; dall'altra gli animali da gol, ben più numerosi: i Paolo Rossi, gli Inzaghi, i Vieri, i Batistuta, i Cavani. Beppe era atipico perché faceva parte della seconda categoria conservando caratteristiche da ala, capace di rientri profondi e di un supporto non indifferente al centrocampo. Un attaccante modernissimo, di cui approfittò Sacchi, negandosi forse il successo finale nel mondiale del '94. Quindi un cursore prestato all'attacco che si scopre parecchio bomber e smette di essere cursore, se non nella testa del mister di Fusignano. Quei micidiali contropiede, che lo vedevano resistere quanto Boksic alle cariche dei difensori per poi tirare nell'angolo apparentemente sbagliato, quasi in controtempo, quando pensi che non calcerà più, erano la prova di una straordinaria capacità atletica che è sempre il requisito base di un campione. Giocatore secondo me rarissimo, lo ricordava a tratti (al 20% delle qualità) Claudio Lopez, che mancava completamente, invece, di precisione sotto porta. 

[Il lodolaio]

Fortissimo, peccato non abbia voluto partecipare ai trionfi dell'era Eriksson.

[Pomata]

Segnava sempre lui...

Grande Beppe

[Brunogiordano]

I grandi bomber del campionato italiano si dividono in due categorie fondamentali: da una parte i fenomeni, quelli che puntano sulla classe, i Giordano, i Van Basten, i Montella, gli Higuain; dall'altra gli animali da gol, ben più numerosi: i Paolo Rossi, gli Inzaghi, i Vieri, i Batistuta, i Cavani. Beppe era atipico perché faceva parte della seconda categoria conservando caratteristiche da ala, capace di rientri profondi e di un supporto non indifferente al centrocampo. Un attaccante modernissimo, di cui approfittò Sacchi, negandosi forse il successo finale nel mondiale del '94. Quindi un cursore prestato all'attacco che si scopre parecchio bomber e smette di essere cursore, se non nella testa del mister di Fusignano. Quei micidiali contropiede, che lo vedevano resistere quanto Boksic alle cariche dei difensori per poi tirare nell'angolo apparentemente sbagliato, quasi in controtempo, quando pensi che non calcerà più, erano la prova di una straordinaria capacità atletica che è sempre il requisito base di un campione. Giocatore secondo me rarissimo, lo ricordava a tratti (al 20% delle qualità) Claudio Lopez, che mancava completamente, invece, di precisione sotto porta.

AAARRRGGGHHH!!!
Blasfemia!!!
 

P.S.: Lopez, uno dei veri miracoli del Mancini allenatore.

[ThomasDoll]

20%...