Autore Topic: Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto  (Letto 17959 volte)

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mrmoto

Re:Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto
« Risposta #120 : Giovedì 20 Novembre 2014, 13:02:31 »
Ok, se volete approfondisco le regole dell'immigrazione in Germania* e poi discutiamo su:
a) le leggi equivalenti in Italia
b) i costi di entrambe.

* solo perché le conosco per esperianza diretta, non ci sono altri motivi.


Io vorrebbi. Grazie  ;D

Offline AlenBoksic

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Re:Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto
« Risposta #121 : Giovedì 20 Novembre 2014, 13:46:15 »
servono regole...
ma non c'era una Legge in Italia?

Una volta ho sentito Mihajlovic dire che i primi tempi in Italia era un pò preoccupato visto non conosceva appunto bene tutte le varie leggi e regole,
poi ha scoperto che gli italiani facevano ognuno come gli pare e s'è tranquillizzato
 :D
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Offline aquilafelyx

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Re:R: Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto
« Risposta #122 : Giovedì 20 Novembre 2014, 15:49:46 »

Infatti l'aspetto sconcertante della questione è che sarebbe tutto estremamente semplice. Basterebbe fare quello che fanno tutti gli altri paesi del mondo. Renderemmo l'integrazione possibile e daremmo un gran calcio al razzismo.
Lo straniero arriverebbe qui con documenti in regola e un lavoro che gli permetta di vivere in modo dignitoso. La gente non lo percepirebbe più come un pericolo. Ma il punto resta uno: servono le regole e vanno applicate.

Le regole per essere applicate hanno bisogno di leggi chiare che non possano dare luogo ad interpretazioni soggettive,   
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08/04/roma-pagare-indirizzo-senza-fissa-dimora/675010/
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Re:Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto
« Risposta #123 : Giovedì 20 Novembre 2014, 18:20:17 »
Io vorrebbi. Grazie  ;D

1) Se vuoi emigrare in Germania e non sei cittadino UE.
Devi essere in possesso dell' anmeldung e della krankenkasse, cioè devi essere iscritto all'anagrafe ed avere una copertura assicurativa. Cose che NON si possono ottenere senza una occupazione: se non le hai NON esisti, quindi non puoi avere una casa in affitto, allacci di gas luce ed acqua, mandare i figli a scuola, avere una assistenza sanitaria eccetera.
Puoi provare a vivere nel sottobosco dei “nonesistenti”, ma prima o poi la polizia ti becca; la durata media di questo tipo di esistenza si aggira intorno ai 4-5 mesi, poi il foglio di via è inevitabile.
Se non lavori puoi richiedere l'anmeldung solo se hai un conto in banca (in una banca tedesca) tale da poter dimostrare che puoi pagarti una copertura assicurativa e provvedere a tutto il resto. Ma si tratta, ovviamete, solo di una situazione ipotetica: 8) se sei ricco la residenza te la fai alle Maldive.

1) Se vuoi emigrare in Germania e sei cittadino UE.
Apparentemente hai meno problemi: puoi essere ospite ed andare in giro quanto vuoi, ma se intendi iniziare a vivere sul serio devi registrarti ed ottenere la LohnSteuerKarte, ovvero il certificato col quale entri nei registri del Finanzamt cioè della loro Intendenza di Finanza. Se non lo fai da solo ci pensa il tuo padrone di casa o i solertissimi agenti dell’ Ordnungsamt, cioè della locale stazione di pubblica sicurezza.
Va da sé che, al contrario di quello che succede in Italia dove ogni tanto salta fuori che il classico nipote della classica vecchietta morta da 10 anni che continua a riscuoterne la pensione perchè gli uffici dell'inps e quelli dell'anagrafe vivono su due galassie diverse, lì TUTTI gli uffici pubblici sono collegati fra loro, e se non risulti in regola a Canicattì lo sa pure ill vigile urbano di Pinerolo Uberlingen, risulta pure a Pappenheim.
Quindi, se prendi la residenza in un posto e poi non hai reddito, non lavori o non sei iscritto a nessuna università /corso / eccetera  ti beccherai, anche da comunitario, il tuo bel un figlio di via.
Insomma: il fatto che tu sia comunitario e che non necessiti di un permesso di soggiorno NON implica che tu noonn possa essere espullso.
Per maggiore informazione (i pochissimi orgers che non parlano tedesco possono farsi aiutare da Loner  ;) ): http://www.gesetze-im-internet.de/aufenthg_2004/BJNR195010004.html

Quanto detto EVITA i bandi d'asta del lavoro al ribasso.

P.s.
E allora perché una legge del genere non si fa in Italia?

Secondo me perché a sinistra non la si vuole perché si vede l'immigrato come un potenziale cliente da "difendere" e soprattutto un potenziale (slurp! :P) serbatoio di consensi. ("La sinistra ama talmente i poveri che ogni volta che va al potere li aumenta di numero" Montanelli)

Mentre la destra, la Lega soprattutto, ha preferito farsi la campagna elettorale criminalizzando gli immigrati invece di pretendere quelle regole che sta reclamando ora.
E questo perché  “provare di avere un reddito ” e “prendere la residenza” sono, da sempre, le due bestie nere di chi fa lavorare in nero gli immigrati e chi affitta loro case in nero. Infatti quando è stata al potere non ha mai fatto una legge che limiti la possibilità di residenza solo a chi può dimostrare di essere in grado di mantenersi proprio per proteggere il proprio orticello di votanti, e cioè chi affitta case in nero e chi fa lavorare in nero.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

mrmoto

Re:Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto
« Risposta #124 : Giovedì 20 Novembre 2014, 18:28:20 »
1) Se vuoi emigrare in Germania e non sei cittadino UE.
Devi essere in possesso dell' anmeldung e della krankenkasse, cioè devi essere iscritto all'anagrafe ed avere una copertura assicurativa. Cose che NON si possono ottenere senza una occupazione: se non le hai NON esisti, quindi non puoi avere una casa in affitto, allacci di gas luce ed acqua, mandare i figli a scuola, avere una assistenza sanitaria eccetera.
Puoi provare a vivere nel sottobosco dei “nonesistenti”, ma prima o poi la polizia ti becca; la durata media di questo tipo di esistenza si aggira intorno ai 4-5 mesi, poi il foglio di via è inevitabile.
Se non lavori puoi richiedere l'anmeldung solo se hai un conto in banca (in una banca tedesca) tale da poter dimostrare che puoi pagarti una copertura assicurativa e provvedere a tutto il resto. Ma si tratta, ovviamete, solo di una situazione ipotetica: 8) se sei ricco la residenza te la fai alle Maldive.

1) Se vuoi emigrare in Germania e sei cittadino UE.
Apparentemente hai meno problemi: puoi essere ospite ed andare in giro quanto vuoi, ma se intendi iniziare a vivere sul serio devi registrarti ed ottenere la LohnSteuerKarte, ovvero il certificato col quale entri nei registri del Finanzamt cioè della loro Intendenza di Finanza. Se non lo fai da solo ci pensa il tuo padrone di casa o i solertissimi agenti dell’ Ordnungsamt, cioè della locale stazione di pubblica sicurezza.
Va da sé che, al contrario di quello che succede in Italia dove ogni tanto salta fuori che il classico nipote della classica vecchietta morta da 10 anni che continua a riscuoterne la pensione perchè gli uffici dell'inps e quelli dell'anagrafe vivono su due galassie diverse, lì TUTTI gli uffici pubblici sono collegati fra loro, e se non risulti in regola a Canicattì lo sa pure ill vigile urbano di Pinerolo Uberlingen, risulta pure a Pappenheim.
Quindi, se prendi la residenza in un posto e poi non hai reddito, non lavori o non sei iscritto a nessuna università /corso / eccetera  ti beccherai, anche da comunitario, il tuo bel un figlio di via.
Insomma: il fatto che tu sia comunitario e che non necessiti di un permesso di soggiorno NON implica che tu noonn possa essere espullso.
Per maggiore informazione (i pochissimi orgers che non parlano tedesco possono farsi aiutare da Loner  ;) ): http://www.gesetze-im-internet.de/aufenthg_2004/BJNR195010004.html

Quanto detto EVITA i bandi d'asta del lavoro al ribasso.

P.s.
E allora perché una legge del genere non si fa in Italia?

Secondo me perché a sinistra non la si vuole perché si vede l'immigrato come un potenziale cliente da "difendere" e soprattutto un potenziale (slurp! :P) serbatoio di consensi. ("La sinistra ama talmente i poveri che ogni volta che va al potere li aumenta di numero" Montanelli)

Mentre la destra, la Lega soprattutto, ha preferito farsi la campagna elettorale criminalizzando gli immigrati invece di pretendere quelle regole che sta reclamando ora.
E questo perché  “provare di avere un reddito ” e “prendere la residenza” sono, da sempre, le due bestie nere di chi fa lavorare in nero gli immigrati e chi affitta loro case in nero. Infatti quando è stata al potere non ha mai fatto una legge che limiti la possibilità di residenza solo a chi può dimostrare di essere in grado di mantenersi proprio per proteggere il proprio orticello di votanti, e cioè chi affitta case in nero e chi fa lavorare in nero.

Grazie, anche se mi sembra che tu abbia omesso il regolamento per i richiedenti di asilo politico, che nel caso specifico di Tor Sapienza, sono stati oggetto della rivolta popolare. Le orde di itagliani se la sono presa con i minorenni neri beneficiari di asilo politico e non con i "rumeni, le trans e gli zingari" che abitano nelle baraccopoli delle palazzine di Tor Sapienza. Comunque, mi piace anche la tua analisi della situazione.

ThomasDoll

Re:Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto
« Risposta #125 : Giovedì 20 Novembre 2014, 19:17:32 »
Vabbè, ma qua siamo in Italia, che ce dovemo fà con la legge tedesca? Nessuno illustra la norma vigente ecco?

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Re:Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto
« Risposta #126 : Giovedì 20 Novembre 2014, 19:25:28 »
per i richiedenti di asilo politico
Lo status di rifugiato politico non è semplice da ottenere (non è semplice nemmeno qui, a dirla tutta) fino a prima della caduta del muro c' era lo stato di "asilo politico" quello di "rifugiato politico" e quello di "persona in pericolo" in realtà questi tre status ci sono ancora, ma negli ultimi tempi le leggi hanno subito successivi "aggiustamenti" al punto che è più difficille ottenere l' asilo politico ora rispetto solo a 5 anni fa.

P.s.
A proposito  ;)
Un paio di anni fa, per caso, nella Texas A&M U. di College Station (accompagnavo mio cognato che faceva il relatore) ho assistito alla discussione della tesi di laurea in ingegneria aerospaziale di un ragazzo persiano il quale era felicissimo per la laurea e disperato perché gli scadeva lo status di studente e doveva tornare in Iran. L'ho rivisto dopo un paio di settimane col morale alle stelle, aveva risolto il problema: si era convertito al cattolicesimo ed era diventato immediatamente rifugiato politico perché in Iran per chi abbandona l'islam è prevista la pena capitale.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline aquilafelyx

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Re:Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto
« Risposta #127 : Giovedì 20 Novembre 2014, 19:36:12 »
Vabbè, ma qua siamo in Italia, che ce dovemo fà con la legge tedesca? Nessuno illustra la norma vigente ecco?

E che ci facciamo con la legge tedesca? Niente! Se non fossimo legati mani e piedi dai trattati europei ci si potrebbe anche ridere.
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


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baol

Re:Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto
« Risposta #128 : Giovedì 20 Novembre 2014, 19:56:25 »
...
 L'ho rivisto dopo un paio di settimane col morale alle stelle, aveva risolto il problema: si era convertito al cattolicesimo ed era diventato immediatamente rifugiato politico perché in Iran per chi abbandona l'islam è prevista la pena capitale.

Nel tuo esempio, la legge che ha funzionato meglio non è quella USA, ma quella iraniana...  ;)

BTW: anche in Italia funziona così

Vabbè, ma qua siamo in Italia, che ce dovemo fà con la legge tedesca? Nessuno illustra la norma vigente ecco?

http://www.interno.gov.it/mininterno/export/sites/default/it/temi/immigrazione/sottotema00101/

L'ingresso degli stranieri in Italia


Possono entrare sul nostro territorio per turismo, studio, ricongiungimento familiare e lavoro.

L’ingresso degli stranieri provenienti dai Paesi dell’Unione Europea


È regolato dagli accordi di Schengen che hanno reso possibile la creazione di uno spazio comune di libera circolazione tra gli Stati aderenti ed eliminato i controlli alle frontiere. Lo straniero titolare di permesso di soggiorno, in questo caso, è esente da visto per soggiorno non superiore a tre mesi, a condizione che l’ingresso in Italia non avvenga per motivi di lavoro subordinato, lavoro autonomo o tirocinio.

Per entrare in Italia da un Paese che non fa parte dell’Unione Europea

Lo straniero deve possedere un visto che autorizza l’ingresso e che deve essere applicato sul passaporto o su un altro documento di viaggio. Alcuni Stati sono esenti dall'obbligo del visto per turismo. Il visto è rilasciato dalle ambasciate o dai consolati italiani nello stato di origine o nel Paese in cui lo straniero ha una residenza stabile.
Lo straniero che entra legalmente in Italia, entro otto giorni lavorativi, dovrà richiedere il permesso di soggiorno. Il documento avrà una motivazione identica a quella indicata nel visto.

Si può entrare in modo regolare in Italia e soggiornarvi per:

Gli stranieri che vengono in Italia per visite, affari, turismo e studio per periodi non superiori ai tre mesi, non devono chiedere il permesso di soggiorno.
Per lo straniero che proviene da Paesi che non applicano l’Accordo di Schengen l’obbligo di rendere la dichiarazione di presenza è soddisfatto con l’apposizione del timbro uniforme Schengen sul documento di viaggio al momento del controllo di frontiera.
Invece, lo straniero che proviene da Paesi che applicano l’Accordo di Schengen dovrà presentare la dichiarazione di presenza, entro otto giorni dall’ingresso, al questore della provincia in cui si trova.
Per chi alloggia in strutture alberghiere costituirà dichiarazione di presenza copia della dichiarazione resa all’albergatore e sottoscritta dallo straniero. La copia di queste dichiarazioni sarà consegnata allo straniero per essere esibita ad ogni richiesta da parte degli ufficiali e agenti di pubblica sicurezza.
L’inosservanza da parte dello straniero della procedura indicata, salvo i casi di forza maggiore, ne determina l’espulsione; questa sanzione sarà applicata anche nel caso in cui lo straniero si sia trattenuto in Italia oltre i tre mesi o il minor termine stabilito nel visto d’ingresso.
Studio.
Un visto per motivi di studio può essere richiesto all’Ambasciata italiana nel Paese di residenza dello straniero. Ha validità pari al corso che si intende seguire e si rinnova di anno in anno fino alla fine del corso di studi previsto. Questo permesso permette di svolgere attività lavorative part time, con contratto di lavoro non superiore alle 20 ore settimanali.
Ricongiungimento familiare.
Può essere richiesto da uno straniero regolarmente soggiornante, titolare di carta di soggiorno o valido permesso di soggiorno per lavoro subordinato, per lavoro autonomo, per asilo, per studio, per motivi familiari o per motivi religiosi, di durata non inferiore ad un anno.
Lavoro.
 Il cittadino straniero deve possedere al momento di ingresso in Italia un visto per motivi di lavoro a seguito del rilascio del nulla osta al lavoro da parte dello Sportello unico competente.
I permessi per lavoro riguardano il lavoro subordinato, il lavoro autonomo e il lavoro stagionale.
-Per instaurare un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, determinato o stagionale con un cittadino extracomunitario residente all'estero, il datore di lavoro, italiano o straniero regolarmente soggiornante, deve presentare una specifica richiesta nominativa di nulla osta presso lo Sportello unico competente per il luogo in cui l'attività lavorativa dovrà effettuarsi.
-Lo straniero che intende esercitare in Italia un'attività non occasionale di lavoro autonomo, industriale, professionale, artigianale o commerciale, o intende costituire una società di capitali o di persone o accedere a cariche societarie deve possedere i requisiti morali e professionali richiesti dalla legge ai cittadini italiani per l'esercizio delle singole attività e richiedere il visto di ingresso alla Rappresentanza diplomatica italiana competente.

Lo straniero già presente in Italia ad altro titolo

Può, in particolari circostanze e nell'ambito delle quote previste, svolgere un'attività lavorativa chiedendo alla Questura competente per territorio la conversione del proprio titolo di soggiorno.

  • Se titolare di un permesso di soggiorno per motivi di studio o formazione può svolgere:
        attività di lavoro subordinato, dopo aver acquisito dal competente Sportello unico l'autorizzazione e ottenuta la conversione del permesso di soggiorno dalla Questura competente;
  • attività di lavoro autonomo, dopo la necessaria verifica dei requisiti previsti per l'ingresso dello straniero per lavoro autonomo e dopo aver ottenuto la conversione del permesso di soggiorno.
  • Se titolare di un permesso di soggiorno per lavoro stagionale può svolgere attività di lavoro subordinato a tempo indeterminato, con conseguente conversione del permesso di soggiorno, purché abbia ottenuto l'anno precedente un permesso di soggiorno per motivi di lavoro stagionale e, alla scadenza, abbia fatto rientro nello Stato di provenienza.
   


I minori stranieri

Anche se entrati clandestinamente in Italia, i minori stranieri sono titolari di tutti i diritti garantiti dalla Convenzione di New York sui diritti del fanciullo del 1989, ove è peraltro affermato che in tutte le decisioni riguardanti i minori deve essere tenuto prioritariamente in conto il “superiore interesse del minore”.
L’organo costituito dalla legge per vigilare sulle modalità di soggiorno dei minori stranieri temporaneamente ammessi sul territorio dello Stato e coordinare le attività delle amministrazioni interessate, é il Comitato per i minori stranieri, incardinato presso il Ministero della Solidarietà Sociale.
I minori presenti in Italia possono essere:
-“accompagnati”, minori affidati con provvedimento formale a parenti entro il terzo grado e regolarmente soggiornanti
-“non accompagnati”, minori che si trovano in Italia privi dei genitori o di altri adulti legalmente responsabili della loro assistenza o rappresentanza.

Fonte: dipartimento per le Libertà civili e l'Immigrazione

baol

Re:Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto
« Risposta #129 : Giovedì 20 Novembre 2014, 20:00:42 »
http://www.interno.gov.it/mininterno/export/sites/default/it/temi/asilo/sottotema001.html

Richiedenti asilo e rifugiati

Possono chiedere asilo nel nostro Paese i perseguitati per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a un gruppo sociale e per le proprie opinioni politiche. I numeri dell'Asilo

I RICHIEDENTI ASILO

Sono persone che, trovandosi fuori dal Paese in cui hanno residenza abituale, non possono o non vogliono tornarvi per il timore di essere perseguitate per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche. Possono richiedere asilo nel nostro Paese presentando una domanda di riconoscimento dello "status di rifugiato".
I RIFUGIATI

Sono coloro che hanno ottenuto il riconoscimento dello "status di rifugiato" in seguito all'accoglimento della loro domanda.
PERSONE AMMISSIBILI ALLA PROTEZIONE SUSSIDIARIA

In applicazione della normativa europea, il decreto legislativo 19 novembre 2007, n.251, ha previsto come status di protezione internazionale oltre lo status di rifugiato anche quello di protezione sussidiaria. Tale status è riconosciuto a colui che pur non possedendo i requisiti per ottenere lo status di rifugiato non possa essere rinviato nel Paese di origine o, per l’apolide, nel Paese di residenza, in quanto sussiste il fondato timore che possa subire un grave danno alla sua vita o alla sua incolumità.
LA CONVENZIONE DI GINEVRA RELATIVA ALLO STATUS DEI RIFUGIATI (1951)

Adottata a Ginevra il 28 luglio del 1951, stabilisce le condizioni per essere considerato un rifugiato, le forme di protezione legale, altri tipi di assistenza, i diritti sociali che il rifugiato dovrebbe ricevere dagli Stati aderenti al documento e gli obblighi di quest'ultimo nei confronti dei governi ospitanti.
La Convenzione, resa esecutiva in Italia con la legge del 24 luglio 1954 n. 722, definisce “rifugiato” colui "che temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori del Paese di cui è cittadino e non può o non vuole, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di questo Paese; oppure che, non avendo cittadinanza e trovandosi fuori del Paese in cui aveva residenza abituale a seguito di tali avvenimenti, non può o non vuole tornarvi per il timore di cui sopra" (Articolo 1 A).
A integrazione della Convenzione è intervenuto il Protocollo di New York nel 1967 che ha rimosso le limitazioni temporali e geografiche fissate nel testo originario della Convenzione.
L’ambito di applicazione della Convenzione è limitato ai casi di persecuzione individuale.

ESCLUSIONI DALL’APPLICAZIONE DELLA CONVENZIONE

Le persone costrette a lasciare il proprio Paese a causa di disastri naturali, di calamità, di violenti rivolgimenti politici o di crisi belliche possono essere escluse dall'applicazione della Convenzione. In tali casi sono adottate misure di protezione straordinarie come per esempio la “protezione temporanea”, come è accaduto quando sono stati accolti nel nostro Paese i cittadini della ex Jugoslavia, della Somalia o dell'Albania.

Fonte: dipartimento per le Libertà civili e l'immigrazione



http://www.interno.gov.it/mininterno/export/sites/default/it/temi/immigrazione/sottotema002.html

Immigrazione clandestina e irregolare


Vengono espulsi o accompagnati alla frontiera gli stranieri che non hanno un regolare visto di ingresso o un permesso di soggiorno

    Sono clandestini gli stranieri entrati in Italia senza regolare visto di ingresso
    Sono irregolari gli stranieri che hanno perduto i requisiti necessari per la permanenza sul territorio nazionale (es: permesso di soggiorno scaduto e non rinnovato), di cui erano però in possesso all'ingresso in Italia

I clandestini, secondo la normativa vigente, devono essere respinti alla frontiera o espulsi

Non possono essere espulsi immediatamente se:

    occorre prestare loro soccorso
    occorre compiere accertamenti sulla loro identità o nazionalità
    occorre preparare i documenti per il viaggio
    non è disponibile un mezzo di trasporto idoneo
    devono essere trattenuti, previo provvedimento del questore convalidato dal magistrato, presso appositi centri di permanenza temporanea e assistenza (art.14 del Testo Unico n. 286/98) per il tempo strettamente necessario per la loro identificazione ed espulsione

Il Ministro dell'interno adotta i provvedimenti che occorrono per l'esecuzione dell'espulsione (anche mediante convenzioni con altre amministrazioni dello Stato, con gli enti locali, con i proprietari o concessionari di aree, strutture e altre installazioni) e per la realizzazione di interventi assistenziali.


mrmoto

Re:Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto
« Risposta #130 : Sabato 22 Novembre 2014, 15:00:36 »
E intanto….

Sgombero al Corvetto, ha perso il bimbo la donna incinta coinvolta negli scontri
La donna, 37 anni, aveva raccontato davanti alle telecamere di Repubblica Tv di essere stata colpita da un agente di polizia a colpi di manganello. I medici non hanno riscontrato segni di percosse

di ALESSANDRA CORICA e LUCA DE VITO

21 novembre 2014
 
Sgomberi a Milano, donna incinta: 'Picchiata dalla polizia'
 

Sgombero al Corvetto, ha perso il bimbo la donna incinta coinvolta negli scontri


Non si placa la tensione che da giorni ormai si respira a Milano tra occupazioni abusive di case popolari, sgomberi e azioni violente da parte degli antagonisti che si sono schierati a fianco degli occupanti. E in questo clima una donna, che era incinta di sei mesi, ha perso il bambino. E ha spiegato ai medici, così come aveva fatto davati alle telecamere di Repubblica Tv, di essere stata colpita martedì scorso da una manganellata mentre stava manifestando nel quartiere Corvetto, dove le forze dell'ordine avevano appena sgomberato due centri sociali.

La Procura di Milano, con il pm di turno Gianluca Prisco e il procuratore aggiunto Maurizio Romanelli, sta seguendo direttamente il caso e, come è stato chiarito, "sono in corso accertamenti che saranno seri, rigorosi e scrupolosi". Fonti ospedaliere fanno sapere però che non ci sarebbe un nesso di causalità tra la presunta manganellata ricevuta e l'aborto. I medici che hanno visitato la donna, non avrebbero riscontrato lesioni o ematomi compatibili con un colpo di manganello e tali da determinare la perdita del bambino. Sull'episodio, in ogni caso, indaga la magistratura.

La donna, 37 anni, di origine romena e assistita dall' avvocato Eugenio Losco, è stata già ascoltata dal pm Prisco nell'ambito del fascicolo che è stato aperto sulla vicenda. Occupante abusiva di una casa in zona Corvetto, ha raccontato di aver perso il bimbo che portava in grembo a causa di un colpo con un manganello che avrebbe subito nel corso dei tafferugli che si sono verificati martedì a Milano, nella zona di via Ravenna, dopo lo sgombero dei centri sociali Corvaccio e Rosanera. Già quella mattina la donna aveva detto "mi hanno dato col bastone e sono incinta, mi hanno preso la pancia", sostenendo di aver subito una manganellata, piangendo e mostrando la pancia. "Non lavoro da tre mesi", aveva aggiunto, raccontando anche di avere altri figli.

L'aborto spontaneo si è verificato giovedì notte e la clinica Mangiagalli, anche sulla base di quanto affermato dalla paziente, ha inviato subito il referto medico alla Procura. Una denuncia formale da parte della donna, invece, non è stata presentata. In serata anarchici e comitati per la casa hanno manifestato in via Gola con una fiaccolata sul tema delle occupazioni abusive e contro gli sgomberi. Una manifestazione che non è stata organizzata a seguito della notizia relativa all'aborto della donna.

Nel frattempo proseguono le indagini degli investigatori, coordinati dal procuratore aggiunto Romanelli, sui diversi episodi che si sono verificati in questi giorni. Si indaga sull'incendio doloso che nella notte fra martedì e mercoledì scorso, verso le 2.30, ha danneggiato la sede Aler (l'azienda lombarda di edilizia residenziale) in via Inganni. Tra le ipotesi di reato c'è la fabbricazione e detenzione di materiale esplodente, ossia la molotov che sarebbe servita per appiccare il fuoco. E si cerca di capire se ci siano collegamenti con una serie di altri danneggiamenti che si sono verificati in varie zone di Milano quella stessa sera, quando un corteo di antagonisti partendo da via Ravenna ha cercato
 di arrivare fino al carcere di San Vittore sfasciando le vetrine di alcuni negozi e banche lungo il percorso.

Tra le azioni violente di questi giorni c'è anche l'assalto a un circolo del Pd e poi il lancio di pietre ed estintori contro le forze dell'ordine in uno dei tanti cortei. Il fronte caldo su cui si stanno concentrando le analisi degli investigatori è quello di un gruppo ampio di antagonisti-anarchici che gravitano anche attorno ad altri movimenti, come i No Tav.

http://milano.repubblica.it/cronaca/2014/11/21/news/sgombero_al_corvetto_ha_perso_il_bimbo_la_donna_incinta_coinvolta_negli_scontri_con_la_polizia-101120935/?ref=HREA-1


Tranquilli, però, la mamma di Casapound è sempre incinta.

Offline MCM

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Re:Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto
« Risposta #131 : Sabato 22 Novembre 2014, 18:20:34 »
I cessi sociali andrebbero chiusi e dichiarati fuorilegge. Non sono degni di uno stato, qualunque stato. Punto e basta.

Offline Fabio70rm

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Re:Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto
« Risposta #132 : Domenica 23 Novembre 2014, 13:01:36 »
Se lo Stato non lasciasse intere aree abbandonate al degrado....forse non ce ne sarebbe bisogno...
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

mrmoto

Re:Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto
« Risposta #133 : Lunedì 24 Novembre 2014, 02:56:59 »
I cessi sociali andrebbero chiusi e dichiarati fuorilegge. Non sono degni di uno stato, qualunque stato. Punto e basta.

Casapound rimane intoccata.

Offline MCM

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Re:Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto
« Risposta #134 : Lunedì 24 Novembre 2014, 14:08:09 »
Casapound rimane intoccata.

Casapound è funzionale al potere allo stesso modo dei cessi sociali, guardie rosse del progressismo post-borghese.
Gli utili idioti di Soros.


Offline MCM

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Re:Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto
« Risposta #136 : Mercoledì 3 Dicembre 2014, 14:11:06 »
A dimostrazione, casomai ne servissero ancora di dimostrazioni, che l'immigrazione selvaggia di disperati è funzionale al consolidamento del Capitale e delle lobby al potere, non di certo fonte di arricchimento per i popoli.

Zapruder

Re:Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto
« Risposta #137 : Mercoledì 3 Dicembre 2014, 14:18:29 »
A dimostrazione, casomai ne servissero ancora di dimostrazioni, che l'immigrazione selvaggia di disperati è funzionale al consolidamento del Capitale e delle lobby al potere, non di certo fonte di arricchimento per i popoli.

L'emigrazione è progresso. Da sempre.

I magnoni sono gli inevitabili effetti collaterali. Come le mazzette negli appalti (solo il Partito CraxionalSocialista riuscì a invertire il gioco, inventando lavori pur di produrre mazzette).

Offline MCM

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Re:Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto
« Risposta #138 : Mercoledì 3 Dicembre 2014, 15:30:34 »
Vallo a dire alle moldave o rumene che battono o ai cingalesi che vendono rose.

Offline WombyZoof

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Re:Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto
« Risposta #139 : Mercoledì 3 Dicembre 2014, 15:55:25 »
mbè, io l'avevo detto.
http://video.repubblica.it/dossier/roma-emergenza-criminalita/mafia-capitale-buzzi-sai-quanto-ci-guadagno-sugli-immigrati/185414?video

repubblica è splendida, buzzi è di "sinistra" ma tra tra virgolette.
L'emigrazione è progresso. Da sempre.

I magnoni sono gli inevitabili effetti collaterali. Come le mazzette negli appalti (solo il Partito CraxionalSocialista riuscì a invertire il gioco, inventando lavori pur di produrre mazzette).

parlerei di cause strutturali (tra cui la cronica irresponsabilità di certa sinistra nostrana) e non di effetti collaterali.

secondo, L'emigrazione è progresso. Da sempre. mi sembra un'affermazione piuttosto apodittica, e gli esempi di MCM sono solo una parte.

si sta creando - non solo da noi -  schiavitù, sfruttamento, disordine sociale, e sarebbe progresso. mah.
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»