Autore Topic: Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto  (Letto 17929 volte)

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Offline Il frigorifero

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Il tentativo di rientrare nel centro di accoglienza di viale Giorgio Morandi effettuato da 25 dei minori trasferiti nella giornata di ieri è durato solo qualche ora. Poi, nel pomeriggio, l'arrivo di Marino che aveva detto che non avrebbe annunciato la sua visita. Il ritorno provvisorio degli emigranti non ha mancato di alimentare di nuovo la tensione. I ragazzi, tornati spontaneamente nella struttura sono stati infatti nuovamente portati via e accompagnati in un centro all'Infernetto. I migranti, visibilmente scoraggiati, sono stati fatti salire su un pulmino con i vetri schermati.
«I minori erano tornati perché vogliono vivere qui, gli adulti resteranno qui nel centro». Così Gabriella Errico, responsabile del centro di accoglienza di viale Giorgio Morandi, Gabriella Errico, sull'ipotesi di un trasferimento dei migranti adulti.

«Sono tornati, sono tornati» aveva in mattinata dato l'allarme una signora che abita in uno dei palazzi di viale Morandi, davanti al centro di accoglienza degli immigrati di Tor Sapienza, periferia est di Roma. «Sono arrivati a piedi da soli, sono scappati dal posto dove li avevano messi ieri sera, ma lo sapete perchè? Secondo me sono gli operatori che li hanno fatti tornare, perchè se sgombrano il palazzo loro perdono il lavoro, ecco perchè» ha detto infuriata.

«Per noi qui gli immigrati ci possono anche stare, sono gli operatori che se ne devono andare, e fino a quando rimarranno noi continueremo a lottare. Loro sono vittime come lo siamo noi, che siamo abbandonati dalle istituzioni».

Intanto il sindaco Marino, incalzato da Alessandro Onorato (Lista Marchini), aveva fatto sapere che sarebbe andato a Tor Sapienza «ma senza farlo sapere. I comitati, che abbiamo incontrato, non volevano che andassi in questi giorni, ma di rimandare. Deciderò comunque autonomamente quando andare».

Marino si è presentato in viale Morandi appena dopo le quattro e mezza del pomeriggio: «Sono qui per parlare con i cittadini, non con la stampa», ha detto, poi è entrato all'interno del Lory Bar (quello che che nelle ultime ore ha rifiutato un caffè a due ragazzi immigrati, ennesima scintilla di nuove violenze), dove si è messo a parlare con un gruppo di residenti della zona. L'accesso al locale pubblico è stato ristretto ai soli abitanti del quartiere. Il sindaco in breve tempo si è ritrovato assediato dai residenti. Nel bar sono entrate le rappresentanze dei comitati di quartiere, mentre i cittadini che sono rimasti fuori hanno portato cartelli che da molti giorni espongono, primo fra tutti «Non siamo razzisti siamo solo esasperati». Alcuni si sono lamentati per non avere potuto parlare direttamente col sindaco. Poi i residenti hanno cominciato a contestarlo, urlandogli: «Buffone», «Hai rovinato Roma».

Il sindaco è scortato da un cordone di forze dell'ordine che lo proteggono dai residenti. «Vattene, ci hai rovinato» urla la gente. «Fatti un giro sui mezzi pubblici, guarda il degrado della città», «vedi che c'è qui» urla più di uno. Marino cerca di attraversare la strada probabilmente diretto al centro immigrati, fra le urla «Vergogna» dei residenti. Il sindaco, in silenzio, si è avviato scortato dalle forze dell'ordine tra le strade scarsamente illuminate e tra i palazzoni popolari che ospitano migliaia di persone. Un giro tra i problemi di un quartiere che in questi giorni ha duramente contestato la presenza di immigrati e denunciato il degrado.

«Il caso di Tor Sapienza ci spinge a riflettere e ci insegna tante cose, ma il Campidoglio continua a spostare il fulcro del problema e a ignorare i territori, pur servendosi dei Municipi in caso di necessità. Venticinque minori ospitati nella struttura di accoglienza oggetto di attacchi sono stati trasferiti nel X Municipio, all'Infernetto, dove già sono stati ospitati quindici ragazzi richiedenti asilo politico, sempre inviati dal governo capitolino».Così Emanuela Droghei, assessore al Welfare e alla Salute del X Municipio di Roma Capitale.

«Quando non si presta attenzione alle esigenze dei Municipi e non si costruisce un'adeguata rete di assistenza - continua Droghei - accadono fenomeni come quello di Tor Sapienza e non serve a nulla spostare i giovani da un luogo all'altro. Non si tratta di scaricare le responsabilità; per cultura politica non ci sottrarremo mai alla collaborazione e all'accoglienza, ma i Municipi, e le forze del terzo settore che ogni giorno collaborano insieme, devono essere coinvolti in una sfida più grande verso un'integrazione sociale degna di questo nome e resa possibile da una città aperta e grande come Roma. In questi mesi abbiamo aspettato risposte importanti che non sono mai arrivate. La nostra città e chi la abita non meritano questo atteggiamento. Sulle politiche sociali abbiamo bisogno di un cambio di passo notevole, altrimenti casi come quello di Tor Sapienza continueranno ad essere all'ordine del giorno».

«Vogliamo dire no alla strada senza uscita a cui porta il razzismo, vogliamo parlare con la gente, confrontarci. Sappiamo bene, perché lo abbiamo vissuto sulla nostra stessa pelle nei nostri Paesi, che la violenza genera solo altra violenza. Vogliamo anche sapere chi è che ha la responsabilità di difenderci? Il Comune di Roma, le autorità italiane, cosa stanno facendo? Speriamo che la polizia arresti e identifichi chi ci tira le bombe. Se qualcuno di noi dovesse morire, chi sarebbe il responsabile?». Così una lettera aperta dei rifugiati del centro di Tor Sapienza, scritta da 35 persone provenienti da diversi paesi.

«Il degrado e l'assenza di sicurezza e non riguarda la comunità di immigrati». A parlare è Don Marco Ridolfo, parroco della chiesa di San Cirillo Alessandrino in viale Morandi a Tor Sapienza. «Ora si parlerà solo di razzismo e basta ma questo è la punta dell'iceberg - dice Don Marco - i problemi sono anche di degrado e scarsa sicurezza: sono legati alla prostituzione, allo spaccio frequente che avviene nella zona, alla scarsa illuminazione. La sera le persone hanno paura a circolare perchè ad esempio le luci sono spesso spente o comunque l'illuminazione non è sufficiente, c'è paura per atti di violenza che non riguardano solo gli immigrati, la situazione di degrado è più grande non riguarda solo la comunità di immigrati».
"E' NORMALE BATTERE LA ROMA...."  - Senad Lulic  26 - 5 -2013

Offline Il frigorifero

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Re:Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto
« Risposta #1 : Sabato 15 Novembre 2014, 16:39:26 »
Periferie in rivolta.

«Ora basta!». Scendono in piazza le periferie, contro «il degrado della città» e la giunta di Ignazio Marino, raffigurato come «Pinocchio».
Da Ponte di Nona a Tor Sapienza, da Torpignattara a Settecamini, sono 62 tra comitati e associazioni ad aver risposto all'appello del Coordinamento Azioni operative Ponte di Nona (CAOP). Pronti a marciare da piazzale dell'Esquilino, storico rione multietnico della città, a piazza Santi Apostoli, fra tricolori, inni d'Italia e striscioni delle varie associazioni. Ma ci sono anche politici, come il consigliere comunale ex Ncd, e ora della Lega dei Popoli, Marco Pomarici, così come il collega di partito, al Municipio I, Luca Aubert.

Tra i manifestanti anche l'ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno: «È importante portare le periferie qui nel cuore di Roma. Le proteste dei quartieri che rischiavano di rimanere isolate e chiuse nel rancore, sono qui per trovare uno sbocco politico, e si stanno facendo sentire». Roma, prosegue, «protesta contro Marino, perché rischia di esplodere. Tor Sapienza è il primo esempio dell'incendio nelle periferie romane, ma ogni periferia ha i propri drammi, tra degrado e disagio acuito dai campi nomadi e dai rom».

Nel mirino il primo cittadino: «Marino vattene», «Marino clandestino», «Marino dimettiti», alcuni dei cartelli esposti, oltre a «Roma vuole rispetto, questo schifo non lo accetto», «No ai roghi tossici, no alla prostituzione nelle strade», «Vogliamo una città sicura e bella, vogliamo trasporti pubblici efficienti». «Non era mai successo che i comitati uniti scendessero in piazza per protestare - sottolinea Franco Pirina, presidente del CAOP - e denunciare il degrado dei territori, tra mezzi pubblici carenti e microcriminalità, a cui si aggiungono i problemi dell'immigrazione continua». In tutto questo «il sindaco Marino non sta facendo niente, non è all'altezza di gestire Roma e il suo disagio. Se mi convoca? Non ci vado, tanto ai vertici sulla sicurezza e l'accoglienza invita solo i rappresentanti dei nomadi, non dei cittadini».

Al corteo presenti anche i consiglieri dei municipi e i presidenti dei club di Forza Italia Piero Cucunato, Pasquale Calzetta, Giordano Tredicine, Giovanni Quarzo, Alessandro Vannini, Mauro Corsi. «Tutto il territorio romano, dal centro alle periferie merita attenzione e questo vuol dire un'amministrazione attenta a garantire sicurezza, decoro e livelli di vivibilità adeguati a una Capitale Europea - afferma il coordinatore romano di Forza Italia Davide Bordoni - Il Sindaco finora ha solo preso provvedimenti inutili, di sola propaganda politica e, oltremodo ora, screditato dalla vicenda "panda- gate". Stop al degrado, Marino vattene».

Saluti «romani» durante il corteo. Durante l'esecuzione dell'«Inno di Mameli», all'altezza di largo Corrado Ricci, prima di imboccare via dei Fori Imperiali, alcuni manifestanti hanno sollevato il
braccio destro nella posa del saluto «romano». Nel frattempo, un ragazzo di colore, tra i manifestanti che reggono lo striscione di testa «Ora basta! Marino vattene», è stato fatto salire sul camioncino di testa per cantare l'inno nazionale.

È giunta da qualche minuto in piazza Santi Apostoli la Marcia delle periferie, il corteo indetto dai comitati di quartiere contro l'amministrazione Marino. I manifestanti, partiti da piazza dell'Esquilino, hanno sfilato lungo le vie del centro passando per via dei Fori Imperiali e piazza Venezia da dove hanno lanciato slogan contro il primo cittadino. «Marino vattene», hanno urlato tutti in coro sventolando numerose bandiere Tricolore e indossando maschere di Marino-Pinocchio. Sul palco di piazza Santi Apostoli si stanno alternando alcuni residenti e presidenti di comitati di quartiere che stanno raccontando ognuno la situazione di abbandono alla quale è sottoposta la periferia romana. «Non ci fermiamo qui - dicono dal palco - il prossimo appuntamento è per il 21 novembre al Palazzo della Civiltà del Lavoro per un corteo che attraverserà l'Eur contro la prostituzione e l'illegalità. O interviene il Governo o blocchiamo le città. Siamo pronti alla lotta fiscale, non paghiamo più una tassa».

Applausi ai cittadini di Tor Sapienza «Siete stati straordinari, avete difeso la nostra città. Noi siamo con voi», ha gridato un manifestante dal camioncino di testa.


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Il rischio è che salti fuori qualche casino grosso e, secondo me, siamo sulla buona strada. Io vivo vicino alla zona Infernetto/Acilia e posso dirvi che conosco madri di famiglia che devono uscire di casa con il coltello in tasca. Non saprebbero nemmeno usarlo, ma ti dà l'idea della paura che devono avere e di quanto poco siano sicure le periferie di Roma. Qualche settimana fa una pensionata in difficoltà è stata costretta a rovistare tra i rifiuti per cercare qualche scarto. E pensate che vergona già questo fatto. Due zingare l'hanno schiaffeggiata perché quei cassonetti sono i loro. Così urlavano.
Marino intanto si preoccupa dei matrimoni gay, dice che sono una priorità...
"E' NORMALE BATTERE LA ROMA...."  - Senad Lulic  26 - 5 -2013

Zapruder

Re:Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto
« Risposta #2 : Sabato 15 Novembre 2014, 17:41:40 »
Purtroppo si invoca la legalità solo quando fa comodo, altrimenti ACAB. Col la precedente amministrazione, la Polizia Municipale s'è fatta vedere il meno possibile per le strade, per non irritare la cittadinanza e non far perdere voti.

Gli stessi italiani che aggrediscono i vigili che multano le auto in doppia fila e i controllori ATAC sono in prima fila a baccagliare per "il degrado delle periferie".

Ognuno di noi dovrebbe capire che il "facciamo come caxxo ci pare", prima o poi, si ritorce soprattutto contro gli ultimi anelli della catena.

Sono altresì convinto che su tutta questa storia qualcuno sta soffiando alla grande: non perché abbia a cuore il benessere della cittadinanza, ma allo scopo di bruciare le chiappe al primo cittadino.

Offline Il frigorifero

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Re:Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto
« Risposta #3 : Sabato 15 Novembre 2014, 18:14:56 »
E' possibile che qualcuno stia cavalcando l'onda per silurare Marino. Per me non è importante, francamente. Il problema centrale è la signora che ha preso due ceffoni in faccia dalle due zingare due settimane fa. O la ragazzina sedicenne violentata oggi da un tunisino.
Proprio come dici tu la vera questione è che poi, i risultati di anni e anni di politiche che definire criminali sarebbe poco, li scontano i più deboli e gli indifesi. Che poi si sta dando un contributo determinante alla diffusione del razzismo perché lo straniero ormai viene percepito come una minaccia dalla gente (e diventa pure difficile dargli torto).
L'altra sera ero con una mia amica a Casal Bernocchi, verso mezzanotte. L'avevo riaccompagnata a casa e stavamo chiacchierando in strada. Ad un tratto, dal fondo della via, è sbucato un gruppo di 4/5 persone che hanno iniziato a venirci incontro. Ci urlavano non so cosa in non sò che lingua ma, insomma, non sembravano affatto amichevoli e due avevano in mano bottiglie.
Per farla breve lei è rientrata subito a casa (vive con il fratello e i genitori, per fortuna) mentre io sono risalito in macchina e ho sgommato nella direzione opposta lasciando quelli per strada a fare quel che volevano. Il giorno dopo sono andato in questura. Quasi mi perculavano: "Eh...e che dovemo fa??".
Niente, ovviamente. Deve prima morire qualcuno per farvi alzare quei culi dalle sedie un paio d'ore...
Questo è il clima che si respira dalle parti mie, almeno.
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Re:Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto
« Risposta #4 : Sabato 15 Novembre 2014, 19:32:07 »
...

Frigo, puoi affrontare questo discorso con tutta la serenità e l'obiettività del mondo ma stai tranquillo che prima o poi l'epiteto "razzista" salterà fuori.

La dittatura del politicamente corretto a colazione magna pane e ipocrisia.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

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Re:Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto
« Risposta #5 : Sabato 15 Novembre 2014, 20:04:31 »
Purtroppo si invoca la legalità solo quando fa comodo, altrimenti ACAB. Col la precedente amministrazione, la Polizia Municipale s'è fatta vedere il meno possibile per le strade, per non irritare la cittadinanza e non far perdere voti.

Gli stessi italiani che aggrediscono i vigili che multano le auto in doppia fila e i controllori ATAC sono in prima fila a baccagliare per "il degrado delle periferie".

Ognuno di noi dovrebbe capire che il "facciamo come caxxo ci pare", prima o poi, si ritorce soprattutto contro gli ultimi anelli della catena.

Sono altresì convinto che su tutta questa storia qualcuno sta soffiando alla grande: non perché abbia a cuore il benessere della cittadinanza, ma allo scopo di bruciare le chiappe al primo cittadino.

suppongo che tu non ti riferisca all´ex-sindaco, oggi in prima linea nella passeggiata degli abitanti di Tor Sapienza, vero ? 
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Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

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ThomasDoll

Re:Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto
« Risposta #6 : Sabato 15 Novembre 2014, 20:32:33 »
La gente che accusa Marino di aver rovinato Roma fa ridere.
Roma è invivibile da lustri. Quando di Marino non si sapeva manco chi fosse.
Al massimo può essere un sindaco inadeguato, come quelli che lo hanno preceduto.
Espressione di una cittadinanza che non merita di meglio. Il problema di Roma sono i romani.
Chi fugge da Roma ricomincia a vivere. Peccato, perché la nostra città è bella da impazzire...

Offline Il frigorifero

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Re:Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto
« Risposta #7 : Sabato 15 Novembre 2014, 21:29:36 »
Frigo, puoi affrontare questo discorso con tutta la serenità e l'obiettività del mondo ma stai tranquillo che prima o poi l'epiteto "razzista" salterà fuori.

La dittatura del politicamente corretto a colazione magna pane e ipocrisia.

Ma guarda io sono sei anni che sono felicemente fidanzato con una ragazza straniera i cui genitori sono immigrati qui anni fa e ,lavorando, hanno avviato una loro attività commerciale. Quindi sono serenissimo.
Ti dico la verità: ho sempre guardato all'immigrazione come a un bicchiere di vino. Uno a cena, durante il pasto, è piacevole e fa anche bene alla salute. Se inizi a fartene 3 litri ogni giorno allora finisci per distruggerti.
Stesso discorso per chi viene da fuori. Potrebbero essere una risorsa per l'Italia se solo esistesse una politica seria di regolamentazione del fenomeno (come avviene in tutti gli altri paesi del mondo, mica dico di fare chissà cosa).
Il razzismo lo si combatte così. Adesso ci si ritrova con problemi enormi che, chiaramente, non sono certo nati a causa di Marino. Però le periferie sono diventate davvero pericolose e qualcosa bisogna fare. Come si può favorire l'integrazione se questi vengono a delinquere e la gente ne ha paura?
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Offline disabitato

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Re:Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto
« Risposta #8 : Sabato 15 Novembre 2014, 21:44:37 »
Il grave problema di roma sono in primis i romani, incapaci di prendersi cura della propria città.
Detto ciò, le politiche di immigrazione italiane fanno veramente pena: porte aperte a tutti e controlli zero, senza far entrare quelle persone di cui si avrebbe veramente bisogno.
Persone che, una volta entrate, non subiscono alcun controllo e pertanto non si ha traccia di chi c'è e chi non c'è.

Detto questo io sono per:

- uscita italia area Schengen;
- obbligo di rilascio delle nuove C.I. elettroniche con scansione impronte digitali (per italiani e non);
- controlli alle frontiere con impronte digitali, scansione passaporto, e foto (come in molti paesi del mondo, senza che si gridi allo scandalo).

Per tutti eh, italiani e non.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline Frusta

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Re:Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto
« Risposta #9 : Sabato 15 Novembre 2014, 22:59:18 »
Ma guarda io sono sei anni che sono felicemente fidanzato con una ragazza straniera i cui genitori sono immigrati qui anni fa e ,lavorando, hanno avviato una loro attività commerciale. Quindi sono serenissimo.
Ti dico la verità: ho sempre guardato all'immigrazione come a un bicchiere di vino. Uno a cena, durante il pasto, è piacevole e fa anche bene alla salute. Se inizi a fartene 3 litri ogni giorno allora finisci per distruggerti.
Stesso discorso per chi viene da fuori. Potrebbero essere una risorsa per l'Italia se solo esistesse una politica seria di regolamentazione del fenomeno (come avviene in tutti gli altri paesi del mondo, mica dico di fare chissà cosa).
Il razzismo lo si combatte così. Adesso ci si ritrova con problemi enormi che, chiaramente, non sono certo nati a causa di Marino. Però le periferie sono diventate davvero pericolose e qualcosa bisogna fare. Come si può favorire l'integrazione se questi vengono a delinquere e la gente ne ha paura?

L'immigrazione deve essere proporzionata alle risorse, tutto qui: le solite menate sul "quando eravamo emigranti noi" non tengono MAI conto di questa semplicissima conditio.

Il fatto è che sull'accoglienza c'è chi ci pappa de brutto e chi ci fa carriera.
L'inchiesta di Alessandra Ziniti: “Quel business da 2 milioni al giorno sulla pelle dei migranti: più ne arrivano, più guadagnano” risale all'anno scorso http://www.repubblica.it/cronaca/2013/12/19/news/migranti_business_da_due_milioni_al_giorno-73991727/?ref=search ecco, aggiungiamoci quest'anno e vale 124mila fonti di guadagno in più.
Poi c'è anche tutto il business sotterraneo, cominciando da quello dei povericristi schiavizzati nei campi di pomodori a due lire al giorno a quello della manodopera a buon mercato per lo spaccio o la prostituzione, passando per i raket dei lavavetri, dei mendicanti, dei borseggiatori, dei biglietti alla stazione e via dicendo(1)...
Insomma su sti poveri disgraziati che arrivano ci magnano tutti: dagli scafisti a chi ci fa carriera fino a diventare Presidente(2) della Camera  e a chi li sfrutta in cento altri modi possibili, leciti o illeciti non importa.
Ci campano tutti meno quelli che, loro malgrado, sono costretti a conviverci, e che poi, se si incazzano, diventano "razzisti".


(1) Non sto facendo l'indignato col culo al caldo: se mi trovassi in un paese straniero senza nessuna possibilità di reddito ruberei anche io.
(2) Prenderò sul serio la Boldrini quando comincerà ad ospitarne qualcuno a casa sua. Per riconoscenza, almeno.




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Re:Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto
« Risposta #10 : Domenica 16 Novembre 2014, 10:03:49 »
da rientrato dopo 21 anni all´estero (e neppure in un paese burocraticamente paradisiaco), sono assolutamente d´accordo con TD e disabitato; il vero problema sono i cittadini di questa città (molti di loro non sono neppure degni di chiamarsi "romani", per carità  :().

Troppe volte ho già scritto che se avessi saputo in quali condizioni di maleducazione, cafonaggine, cattiveria, abitudine alla disonestà ed assoluta mancanza cronica di rispetto civico, non sarei mai tornato.

Ma lo splash-down è stato molto peggio del previsto; in Spagna, paese che quando sono arrivato era stava uscendo (e non ne è ancora uscito  :-X) dal post-franchismo, ed era appena atterrato nel pianeta UE, il cambio della patente di guida, per dirne una, l´ho effettuato in un´oretta, incluse attesa e riemissione causa errore di compilazione da parte loro.

Tutti gli abitanti hanno un unico codice alfanumerico che vale per qualsiasi documento emesso in loro favore, anche gli stranieri. La dichiarazione IRPEF da una 15ina d´anni ti arriva a casa già compilata o puoi andare all´Ag.Entrate dove, fatta la relativa fila del giorno (se non volevi fare prima la prenotazione), un impiegato te la compila gratis.

L´assicurazione auto costa ancor oggi circa la metà che in Italia, la tassa di possesso (ex-circolazione) è di circa 50€ mentre, appena avrò nazionalizzato la mia auto (vecchia di 13 anni, per la quale fra tasse e balzelli pagherò circa 1.000€) qui ne pagherà circa 300€.

Considerate, concludendo, che la Spagna non è un paradiso, ma ad ogni modo ancora oggi si vive in maniera migliore che non a Roma; e sottolineo Roma, perché se lasci il GRA e vai verso il centro-nord, dopo 50km. già si respira un´altra aria, in tutti i sensi   
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Re:Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto
« Risposta #11 : Domenica 16 Novembre 2014, 12:02:19 »
Purtroppo invece di cercare i rimedi si perde tempo ad attribuire le responsabilità. E siccome quando la colpa è di tutti alla fine non è di nessuno niente si muove e tutto procede per inerzia.
http://www.inews24.it/2014/11/coppia-colpisce-passanti-tirapugni-poi-li-rapina/ Sanno che possono agire impuniti.
Abbiamo un sistema fragile e vigliacco capace solo di punire i divieti di sosta o di svenare i malcapitati che incappano in unautovelox ma incapace di punire i delinquenti.
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Re:Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto
« Risposta #12 : Domenica 16 Novembre 2014, 12:10:27 »
Purtroppo invece di cercare i rimedi si perde tempo ad attribuire le responsabilità. E siccome quando la colpa è di tutti alla fine non è di nessuno niente si muove e tutto procede per inerzia.
http://www.inews24.it/2014/11/coppia-colpisce-passanti-tirapugni-poi-li-rapina/ Sanno che possono agire impuniti.
Abbiamo un sistema fragile e vigliacco capace solo di punire i divieti di sosta o di svenare i malcapitati che incappano in unautovelox ma incapace di punire i delinquenti.

Intanto oggi: rapinato e poi picchiato a sangue sessantenne a San Lorenzo. Quattro uomini con accento dell'Europa dell' Est. Tanto per non farci mancare nulla.
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Pomata

Re:Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto
« Risposta #13 : Domenica 16 Novembre 2014, 20:38:45 »
da rientrato dopo 21 anni all´estero (e neppure in un paese burocraticamente paradisiaco), sono assolutamente d´accordo con TD e disabitato; il vero problema sono i cittadini di questa città (molti di loro non sono neppure degni di chiamarsi "romani", per carità  :().

Troppe volte ho già scritto che se avessi saputo in quali condizioni di maleducazione, cafonaggine, cattiveria, abitudine alla disonestà ed assoluta mancanza cronica di rispetto civico, non sarei mai tornato.

Ma lo splash-down è stato molto peggio del previsto; in Spagna, paese che quando sono arrivato era stava uscendo (e non ne è ancora uscito  :-X) dal post-franchismo, ed era appena atterrato nel pianeta UE, il cambio della patente di guida, per dirne una, l´ho effettuato in un´oretta, incluse attesa e riemissione causa errore di compilazione da parte loro.

Tutti gli abitanti hanno un unico codice alfanumerico che vale per qualsiasi documento emesso in loro favore, anche gli stranieri. La dichiarazione IRPEF da una 15ina d´anni ti arriva a casa già compilata o puoi andare all´Ag.Entrate dove, fatta la relativa fila del giorno (se non volevi fare prima la prenotazione), un impiegato te la compila gratis.

L´assicurazione auto costa ancor oggi circa la metà che in Italia, la tassa di possesso (ex-circolazione) è di circa 50€ mentre, appena avrò nazionalizzato la mia auto (vecchia di 13 anni, per la quale fra tasse e balzelli pagherò circa 1.000€) qui ne pagherà circa 300€.

Considerate, concludendo, che la Spagna non è un paradiso, ma ad ogni modo ancora oggi si vive in maniera migliore che non a Roma; e sottolineo Roma, perché se lasci il GRA e vai verso il centro-nord, dopo 50km. già si respira un´altra aria, in tutti i sensi

Confermo, in Spagna è più facile vivere. Ma il problema dell'immigrazione lo abbiamo anche qui, io ne faccio parte  ;D


Offline disabitato

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R: Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto
« Risposta #14 : Domenica 16 Novembre 2014, 21:05:45 »
Poma' finché esportiamo gente come e te ed importiamo immigrati volenterosi di lavorare va sempre bene!
;D
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Pomata

Re:R: Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto
« Risposta #15 : Domenica 16 Novembre 2014, 22:52:39 »
Poma' finché esportiamo gente come e te ed importiamo immigrati volenterosi di lavorare va sempre bene!
;D

In Italia ero stato sgamato...  :D

mrmoto

Re:Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto
« Risposta #16 : Lunedì 17 Novembre 2014, 03:01:45 »
L'immigrazione deve essere proporzionata alle risorse, tutto qui

Non vedo l'ora di assaggiare i pomodori colti da Frusta… slurp!  :P :P :P :P

Offline Frusta

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Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.


ThomasDoll

Re:Rivolta e guerriglia a Tor Sapienza: immigrati trasferiti all 'Infernetto
« Risposta #19 : Lunedì 17 Novembre 2014, 12:31:14 »
Intanto oggi: rapinato e poi picchiato a sangue sessantenne a San Lorenzo. Quattro uomini con accento dell'Europa dell' Est. Tanto per non farci mancare nulla.

Ecco, questo è un (il) punto: perché se l'accento fosse stato calabrese o trevigiano nessuno l'avrebbe scritto.
Come se le rapine con percosse in questo paese ci fossero da quando c'è l'immigrazione. Questo è uno degli aspetti più importanti del problema: sono delinquenti che vengono dall'est, non delinquenti in quanto provenienti dall'est.
Bisogna evitare le generalizzazioni, altrimenti più che protestare contro il degrado se ne fa parte.