Autore Topic: "Coalizione" vs Isis  (Letto 90894 volte)

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Offline Er Matador

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #60 : Lunedì 16 Novembre 2015, 08:32:30 »
Del tipo: gli armamenti della CIA ai mujaedin afgani che poi sarebbero diventati i talebani, erano in chiave antirussa
Una precisazione: l'evoluzione dei mujahidin è rappresentata dalla cosiddetta Alleanza del Nord.
Quella che detronizzò e uccise il Quisling sovietico Najibullah, per farlo immediatamente e amaramente rimpiangere con ruberie, stupri e arbìtri di ogni genere.
I Talebani si imposero proprio riportando un minimo di ordine, sia pure alle condizioni tristemente note, in una situazione insostenibile per la popolazione.
Fattore che, unitamente alla loro origine etnica, spiega una componente difficilmente inseribile nei nostri schemini: il fatto che abbiano goduto di un consenso almeno parziale.
Il grosso delle loro truppe proveniva infatti dai Pashtun, popolazione maggioritaria quanto cronicamente sottorappresentata nella classe dirigente del Paese: gli stessi “signori della guerra”, transitoriamente indicati con la più soave dicitura di Alleanza del Nord quando faceva comodo ripulirne l'immagine, erano in gran parte tagiki (Massud) o uzbeki (Hekmatyar).
Consenso, quello a favore dei Talebani, progressivamente rafforzato da una legittimazione quasi definitiva: lo status di combattenti contro un'occupazione straniera fra le più vigliacche, fallimentari fino al ridicolo e insensatamente dispendiose – anche in termini di costi umani – a memoria d'uomo.
Questo, naturalmente, nulla toglie al fondo del tuo ragionamento e all'ipotesi che il giocattolo si sia messo a camminare con le proprie gambe.

Del tipo: gli armamenti della CIA ai mujaedin afgani che poi sarebbero diventati i talebani, erano in chiave antirussa. L'Unione Sovietica probabilmente avrebbe voluto arrivare all'oceano indiano nelle sue intenzioni originarie, cosa che gli USA non potevano permettere.
Per quanto riguarda l'Iraq e la Libia, la ragione dell'intervento e' semplicemente basata sul fatto che sono due paesi che navigano sul loro petrolio. L'America non poteva permettersi due paesi ostili con questo potere. Ovviamente la cura ha fatto molto peggio e creato un mostro di cui adesso si pente amaramente.
Come direbbe qualche politico, “la ringrazio per la domanda” :) che consente di mettere a fuoco le implicazioni contenute nell'espressione in grassetto.
Ovviamente nulla di personale, si tratta solo di ragionare su un diffuso modo di pensare del quale sei occasionale rappresentante.
La sintesi ultima di quel “non potersi permettere” sembra quasi alludere a un connotato di fatalità e di inevitabilità, alla stregua di una legge della fisica.
Ragionamento corroborato, come massimo delle spregiudicatezza critica, col riferimento a “errori” o “cure”: neanche si trattasse della signora che esce di casa e “non pulisce il water”.
Forse è il caso di ricondurre le conseguenze della vile e ingiustificata aggressione americana all'Iraq - solo uno dei troppi esempi in materia, purtroppo - a un ordine di grandezza un po' più realistico: che è, senza alcuna iperbole, quello della Polonia occupata dai nazisti.
Con l'ulteriore aggravante di aver fomentato in maniera non più controllabile rivalità interne disgreganti, cosa a cui non si era arrivati neppure dopo il 1° settembre 1939.
Ora, proviamo a modificare la prospettiva per comprendere meglio il senso di quelle valutazioni.
La Polonia, che negli ultimi secoli abbiamo conosciuto come Paese sfortunato ed eroico nel difendere la propria indipendenza, ne ha quasi sempre fatto un pessimo uso quando le circostanze gliel'hanno concesso: isterismi da leader regionale e legami malintesi con Potenze straniere l'hanno spesso trasformata in un'arma puntata contro i vicini.
Basti citare la svendita agli yankees della propria politica estera, della quale è parte integrante il transito in territorio polacco negli anni scorsi di soggetti legati ad al Qaida e simili.
Un ragionamento del genere era stato formulato con tutta la franchezza del caso da Bismarck.
Il Cancelliere ammetteva candidamente di riconoscere le ragioni dell'irredentismo polacco, e persino di simpatizzare per il coraggio con cui quel popolo si batteva per le proprie aspirazioni.
Ma spiegava che una Polonia indipendente sarebbe diventata immediatamente antitedesca, e quindi utilizzata alla stregua di una postazione d'attacco dalle potenze ostili al suo Paese: il quale, appunto, non se lo poteva permettere.
Analoga considerazione di Varsavia come continua spina nel fianco valeva anche per il Terzo Reich, che vantava inoltre sacrosante ragioni nella buffonata del corridoio di Danzica.
Le motivazioni implicitamente addotte da Hitler non erano infondate sul piano geopolitico: ma ciò rende meno inumana e ingiustificabile quell'aggressione?
Quando si parla del Führer no. Quando si parla degli Usa, in situazioni non molto diverse, sì: perlomeno a giudicare da come si fa i vaghi, si cambia discorso, si ammette a stento qualcosa quando proprio si viene messi alle strette, scegliendo per giunta i termini più ovattati e minimizzanti per una sorta di negazionismo in tempo reale.
Ancora: il fatto che l'Isis “non si possa permettere” i bombardamenti su Raqqa rende meno inaccettabile quanto accaduto a Parigi, e il cui bilancio non supera quello di una mezza giornata qualunque nell'Iraq “liberato”?
L'obiezione non è di carattere etico o idealistico, ma riguarda questioni assai più concrete.
In particolare quel minimo di sostenibilità, di diritto internazionale, di galateo e di senso del limite nei rapporti fra gli Stati senza cui il “contro la forza la ragion non vale” rischia di preludere alla cannibalizzazione del pianeta.
Le radici di un simile modo di ragionare sono duplici.
Da un lato “il nostro è sangue, quello altrui acqua”: la base della visione del mondo anglo-sassone e protestante, nonché un pulpito assai scomodo per dare del terrorista a chicchessia.
Dall'altro un ottuso unilateralismo fondato sulla cristallizzazione dei rapporti di forza e sulla convinzione che gli attuali equilibri durino in eterno.
Considerata la matematica infondatezza di questo assunto, urge una domanda.
La lista dei Paesi che “non si possono permettere” gli interessi americani è lunghissima: nonché legittimata dal fatto che costoro difendono quasi sempre la propria dignità e sovranità, non un imperialismo patologico, ladro e assassino.
Nel momento in cui uno di essi si trovasse nelle condizioni di difendere i propri punti di vista, magari contro gli stessi Usa, fino a che punto potrà spingersi rimanendo nell'ambito degli “errori” e delle “cure” sbagliate?
È una domanda molto seria.
E alla quale conviene rispondere, prima che lo faccia qualcun altro.

@Frusta.
Se tu gli dai le case ma poi questi rimangono disoccupati, e' un cavolo e tutt'uno.  E purtroppo e' la disoccupazione che spesso porta alle moschee.
In attesa della risposta di Frusta, trovo opportuno l'inserimento nel dibattito dell'argomento disoccupazione, che certamente attraversa dinamiche sociali di grande complessità.
Sarei un po' meno convinto nello stabilire un rapporto causa-effetto, anche parziale, con situazioni come quelle descritte.
Devastare in quel modo un quartiere, e non solo da parte degli immigrati, non esprime un'irrazionalità distruttiva ma una precisa strategia.
Un contesto urbano ordinato, con criteri di orientamento codificati, è accessibile a chiunque conosca questi ultimi.
Un contesto urbano a chiave, privato dei riferimenti di cui sopra e nel quale può muoversi solo chi è interno ad esso, esprime una logica seclusiva e serve fra l'altro a identificare immediatamente chi proviene da fuori.
Devastare in maniera mirata le infrastrutture punta quindi a sottrarre quel territorio allo Stato e alla pubblica fruibilità, in linea di massima per operare in settori non proprio limpidi al riparo da sguardi indiscreti.
E tutto questo dipenderebbe, sia pure in parte, dalla disoccupazione?
Io mi chiederei, piuttosto, se gente del genere lo voglia davvero un lavoro.

Ciao. State bene così. In your little world, with your self importance. Listening to the sound of your own voices. So' soddisfazioni.
L'altra volta, quando ti eri cancellato dopo aver “commentato” un mio giudizio su Marchetti, ti eri poi giustificato col fatto di essere arrivato a casa nella notte un po' alticcio e di aver perso il controllo: once again?

CP 4.0

Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #61 : Lunedì 16 Novembre 2015, 08:36:56 »
...
o comunque non sembra esserci differenza nel numero di persone 'radicalizzate' e che si recano in Siria.

mentre in Italia, sarebbero tutti belli integrati.

aggiungo, che se non c'e' molt differenza in numero assoluto, sembra esserci un enorme differenza in termini di percentuale dei residenti, come si vede da questa piccola lista

https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_cities_in_the_European_Union_by_Muslim_population

dove si evince che in UK c'e' un numero di gran lunga piu' elevato di mussulmani rispetto alla Francia, che pero' fornisce un maggior numero di 'adepti'.

Offline Frusta

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #62 : Lunedì 16 Novembre 2015, 09:06:20 »
...A proposito della Francia ...
Certo, Mata, e l'elenco dei "meriti" francesi potrebbe continuare, ma l'unica via d' uscita verso la civiltà (anche per i musulmani) resta la Francia. Come concetto "contra i servi e i tiranni"e come patria della laicità anche in campo religioso. Dopo l'attentato, prendere qui l'immagine di  Sieyès come avatar mi è sembrato un minimo di atto dovuto verso quella via d'uscita. Oggi il Primo ed il Secondo Stato (unici e soli colpevoli di tutte le aberrazioni che ci circondano) sono rappresentati dalla finanza e dal professionismo politico, mentre al Terzo continua ad appartenere tutto il resto dell'umanità, terroristi islamici compresi.
I quali, come giustamente fa notare Borgorosso,
... È quello che accade nel Daesh lo sappiamo bene: crocifissioni, morti per strada, razzismo verso le minoranze, schiavitù per yazidi e sciiti...
L'obiettivo ultimo è il nuovo califfato, non la redistribuzione delle ricchezze mondiali. Non vogliono toglierci denaro e potere. Ci vogliono morti.
stanno usando esattamente gli stessi metodi di chi agiva in nomine Dei prima che la proposta del dottor Guillotin gli facesse notare che era proprio quel dio il nemico che andava abbattuto.

Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

CP 4.0

Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #63 : Lunedì 16 Novembre 2015, 10:03:41 »
...
Le motivazioni implicitamente addotte da Hitler non erano infondate sul piano geopolitico: ma ciò rende meno inumana e ingiustificabile quell'aggressione?
Quando si parla del Führer no. Quando si parla degli Usa, in situazioni non molto diverse, sì...

il fatto particolare che motiva tale distinguo sta nei reati commessi dal 3o reich e Hitler, non dissimili da quelli di cui si macchiano tanti 'terroristi' o mussulmani integralisti contro l'umanita' stessa, intesa proprio come cio' che ci rende umani.

crimini atroci e ingiustificabili, genocidi, stragi, ecc. se non in un ottica che nessun essere umano puo' e deve 'accettare'.

testimonianza lo e' anche il nostro rapporto da occidentali verso la svastica, uno tra i piu' diffusi, antichi e positivi dei simboli inventati dall'uomo, ma ormai diventato tutt'uno con il 'male'.

Citazione
In attesa della risposta di Frusta, trovo opportuno l'inserimento nel dibattito dell'argomento disoccupazione, che certamente attraversa dinamiche sociali di grande complessità.
Sarei un po' meno convinto nello stabilire un rapporto causa-effetto, anche parziale, con situazioni come quelle descritte.
Devastare in quel modo un quartiere, e non solo da parte degli immigrati, non esprime un'irrazionalità distruttiva ma una precisa strategia.
Un contesto urbano ordinato, con criteri di orientamento codificati, è accessibile a chiunque conosca questi ultimi.
Un contesto urbano a chiave, privato dei riferimenti di cui sopra e nel quale può muoversi solo chi è interno ad esso, esprime una logica seclusiva e serve fra l'altro a identificare immediatamente chi proviene da fuori.
Devastare in maniera mirata le infrastrutture punta quindi a sottrarre quel territorio allo Stato e alla pubblica fruibilità, in linea di massima per operare in settori non proprio limpidi al riparo da sguardi indiscreti.
E tutto questo dipenderebbe, sia pure in parte, dalla disoccupazione?
Io mi chiederei, piuttosto, se gente del genere lo voglia davvero un lavoro.
...

per curiosita', ma stai dicendo che il sorgere delle moschee sono il risultato della volonta' di non fare un caxxo di molti?

Offline Er Matador

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #64 : Lunedì 16 Novembre 2015, 10:26:00 »
il fatto particolare che motiva tale distinguo sta nei reati commessi dal 3o reich e Hitler, non dissimili da quelli di cui si macchiano tanti 'terroristi' o mussulmani integralisti contro l'umanita' stessa, intesa proprio come cio' che ci rende umani.

crimini atroci e ingiustificabili, genocidi, stragi, ecc. se non in un ottica che nessun essere umano puo' e deve 'accettare'.
Comprendo perfettamente l'esecrazione verso i crimini contro l'umanità.
Ma i buoni in materia sarebbero gli yankees che, dal genocidio dei Pellerossa agli eventi odierni, nella loro "storia" non hanno fatto praticamente altro?
A me sembrano piuttosto i primissimi a meritare certe considerazioni.

per curiosita', ma stai dicendo che il sorgere delle moschee sono il risultato della volonta' di non fare un caxxo di molti?
Mentre scrivevo non mi è venuto in mente nulla di simile.
E non mi sogno certo di spiegare per intero, in maniera così semplicistica, un fenomeno complesso come quello che ruota attorno alle moschee.
Certo, a pensarci, l'idea che la diffusa e condivisa volontà di guadagnarsi da vivere con metodi diversi dal lavoro sia la premessa di tanti problemi non è così campata in aria.
E, lo ripeto, non solo parlando di immigrati.

CP 4.0

Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #65 : Lunedì 16 Novembre 2015, 13:19:40 »
Comprendo perfettamente l'esecrazione verso i crimini contro l'umanità.
Ma i buoni in materia sarebbero gli yankees che, dal genocidio dei Pellerossa agli eventi odierni, nella loro "storia" non hanno fatto praticamente altro?
A me sembrano piuttosto i primissimi a meritare certe considerazioni.

ma infatti sono quelli che si prendono piu' critiche inter nos, cioe' quando analizziamo le politiche di casa occidentale nostra.

ma quello che fa, o ha fatto gli USA, lo fa, o l'ha fatto, tutta Europa nella sua espansione coloniale, e l'attuale mantenimento del proprio status quo.

da cui il mio esempio di piu' sopra riguardo Obama.

Citazione
Mentre scrivevo non mi è venuto in mente nulla di simile.
E non mi sogno certo di spiegare per intero, in maniera così semplicistica, un fenomeno complesso come quello che ruota attorno alle moschee.
Certo, a pensarci, l'idea che la diffusa e condivisa volontà di guadagnarsi da vivere con metodi diversi dal lavoro sia la premessa di tanti problemi non è così campata in aria.
E, lo ripeto, non solo parlando di immigrati.

non riesco bene a capire il discorso, unico motivo per cui mi e' venuto il dubbio.

Offline disabitato

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #66 : Lunedì 16 Novembre 2015, 13:30:02 »
Non contando un cazzo nello scacchiere internazionale, non dovremmo essere esposti a particolari rischi (se Renzi e Alfano si fanno i cazzi loro). Petrolio e gas non ne produciamo, e siamo estremamente energivori, quindi potenziali clienti per tutti.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline DinoRaggio

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #67 : Lunedì 16 Novembre 2015, 14:05:20 »
Attacco al cuore dell'Europa. L'errore maggiore che potremmo fare è considerare questi attentati come un inizio di una guerra di religione. Lo Stato Islamico rivendica usando quasi sempre una terminologia da guerra islamica contro gl'infedeli, ma in realtà sono proprio i musulmani a contare più vittime (e di gran lunga) mietute dallo S.I. Il giorno precedente agli attentati di Parigi, a Beirut lo Stato Islamico ha ucciso 41 persone in un attentato http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2015/11/12/kamikaze-a-beirut-diversi-uccisi_806394ed-da8c-469f-9fa5-0a779c533bbe.html .

Credo che il mare di armi con il quale l'Occidente ha inondato il Medio Oriente nei decenni passati si stia ora rivolgendo, incontrollato, contro lo stesso Occidente oltre che contro molta parte della popolazione  mediorientiale stessa, in questo foraggiato (il commercio di armi) da alcune Paesi musulmani. Credo che sbagli chi consideri il "mondo musulmano" un blocco monolitico, al di là della suddivisione fra sciiti e sunniti. Vi sono conflitti anche politici (cfr. Yemen), e lo Stato Islamico ne è una delle conseguenze. I turchi potrebbero annientarlo, ma se ne guardano bene poiché massacra gli odiati curdi, Assad trova il proprio motivo di rimanere al potere (cioè di non essere "detronizzato") dalla lotta ai combattenti in nero.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline Skorpius

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #68 : Lunedì 16 Novembre 2015, 15:22:41 »
Comprendo perfettamente l'esecrazione verso i crimini contro l'umanità.
Ma i buoni in materia sarebbero gli yankees che, dal genocidio dei Pellerossa agli eventi odierni, nella loro "storia" non hanno fatto praticamente altro?
A me sembrano piuttosto i primissimi a meritare certe considerazioni.


Questa generalizzazione la trovo inaccettabile ed indigesta.

Seguo sempre i tuoi discorsi con interesse (pur non condividendoli, perchè per poterlo fare mi toccherebbe cedere ad una serie di presupposti "complottistici" che non ritengo fondati) ma se veramente non è chiara nella tua mente la distinzione tra il genocidio degli ebrei e quello dei pellerossa francamente mi cade qualsiasi volontà di leggerti.

So bene che non te ne frega nulla, basta vedere come hai reagito alla cancellazione di mrmoto) solo che mi intristisce vedere questo spazio ridotto ad una pagina facebook delle più tristi senza un minimo di contraddittorio (tranne CP di cui condivido molto)
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline Frusta

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #69 : Lunedì 16 Novembre 2015, 15:32:22 »
Capito Matadò? Statte zitto!
Statte zitto pure se chi legge capisce esattamente il contrario di quello che hai scritto.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline Frusta

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #70 : Lunedì 16 Novembre 2015, 15:49:50 »
Ciao. State bene così. In your little world, with your self importance. Listening to the sound of your own voices. So' soddisfazioni.
Il valore più straordinario della democrazia è poter discutere di tutto e su tutto avere la libertà di poterci dialetticamente dividere.
E' un valore anche se risulta fastidioso ai nostri assiomi.
'Nceggioco più se non mi stanno bene le posizioni altrui corrisponde all'esatto contrario di quello di cui sopra.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline franz_kappa

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #71 : Lunedì 16 Novembre 2015, 16:21:09 »
Premessa: sono tutto meno che imparziale. Ho infatti da sempre un debole per il Matador. Principalmente per la sua conoscenza che potremmo definire con una punta di benevola esagerazione enciclopedica, per la sua rara capacità di approfondire, per l'abilità di articolare con originalità nel proporre i suoi i ragionamenti e infine per l'opportunità che dà a tutti noi di confrontarci con punti di vista alternativi rispetto alla comuni e stereotipate visioni dei fatti del mondo.
Allo stesso tempo trovo spesso sgradevole - mia personale elaborazione - il substrato di ideologia che dà forma alla sua visione delle cose. Trovo ad esempio sbrigativa e assai poco originale la visione che riduce molto (non tutto ma molto) al complotto della grande finanza globale (la sto facendo semplice, mi si conceda la sintesi brutale). Per tacere del suo stile, spesso intollerabilmente estremo nella nettezza con cui esprime i suoi punti di vista.

Ciò detto, ho letto il suo lungo intervento. Non lo condivido in molti punti e su alcuni, in particolare, ho una visione opposta.
Ciò detto, trovo che simili contributi arricchiscano enormemente uno spazio di libero dibattito quale è il nostro forum. Che prosegua dunque a condividere con noi il suo pensiero senza esitazioni di sorta.
Approveremo, contesteremo, financo ci sdegneremo nel leggere i suoi interventi. Ma, in ogni caso, reagiremo sul frutto di una mente di rara profondità.
Non mi sembra cosa da poco poter disporre di una simile opportunità.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline Skorpius

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #72 : Lunedì 16 Novembre 2015, 16:22:41 »
Capito Matadò? Statte zitto!
Statte zitto pure se chi legge capisce esattamente il contrario di quello che hai scritto.

Se qualcuno capisce il contrario è possibile non si sia spiegato bene.. se poi è più di uno a leggere il contrario!
Per il resto pensavo che esprimere una opinione sulle opinioni fosse lecito, certo se sono tutte code di paglia che scambiano le voci contrarie per intimazione al silenzio.
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Offline Skorpius

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #73 : Lunedì 16 Novembre 2015, 16:26:16 »
Lo ammetto, sono parziale. Ho, da sempre, un debole per il Matador.
Principalmente per la sua capacità di approfondire, articolare i ragionamenti, andare oltre alcune stereotipate visioni delle cose.
Allo stesso tempo trovo spesso sgradevole - mia personale elaborazione - il substrato di ideologia che dà forma alla sua visione delle cose. Trovo ad esempio sbrigativa e assai poco originale la visione che riduce molto (non tutto ma molto) al complotto della grande finanza globale (la sto facendo semplice, mi si conceda la sintesi brutale). Per tacere del suo stile, spesso estremo nella nettezza con cui esprime i suoi punti di vista.

Ciò detto, ho letto il suo lungo intervento. Non lo condivido in molti punti e su alcuni, in particolare, ho una visione opposta.
Ciò detto, trovo che simili contributi arricchiscano enormemente uno spazio di libero dibattito quale è il nostro forum. Che prosegua dunque a condividere con noi il suo pensiero.
Approveremo, contesteremo, financo ci sdegneremo. Ma, in ogni caso, reagiremo sul frutto di una mente di rara profondità.
Non mi sembra cosa da poco.


Sono venuto qui cercando profondità e mi ritrovo argomentazioni da pagina facebook.
Posso esprimere la mia delusione?
Poi mi accorgo che qui è quasi un coro unico (tranne CP) per la mancanza di persone che di solito mi aspetto esprimano concetti contrari a quelli del matador o di frusta o AB ed ecco che mi è chiaro il perchè mi sembra una pagina fb e non un forum.

Deluso è dire poco
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Offline Er Matador

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #74 : Lunedì 16 Novembre 2015, 16:27:04 »
Questa generalizzazione la trovo inaccettabile ed indigesta.

Seguo sempre i tuoi discorsi con interesse (pur non condividendoli, perchè per poterlo fare mi toccherebbe cedere ad una serie di presupposti "complottistici" che non ritengo fondati) ma se veramente non è chiara nella tua mente la distinzione tra il genocidio degli ebrei e quello dei pellerossa francamente mi cade qualsiasi volontà di leggerti.

So bene che non te ne frega nulla, basta vedere come hai reagito alla cancellazione di mrmoto) solo che mi intristisce vedere questo spazio ridotto ad una pagina facebook delle più tristi senza un minimo di contraddittorio (tranne CP di cui condivido molto)
Da cosa desumi che non me ne frega nulla non mi è chiaro, ma pazienza.
Piuttosto ho capito ancor meno il resto: genocidio dei Pellerossa, tratta degli schiavi, Hiroshima, Vietnam, Iraq, golpe sanguinari organizzati in mezzo mondo, vite umane gettate all'aria a milioni dalle strategie di destabilizzazione ecc. ecc. non rientrano nel concetto di crimini contro l'umanità?
Quanto ai Pellerossa, quale sarebbe nella tua ottica la distinzione così evidente con l'Olocausto?
A me sembra che in entrambi i casi si sia pianificato e attuato l'annientamento di un popolo.

Offline Skorpius

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« Risposta #75 : Lunedì 16 Novembre 2015, 16:34:57 »
Da cosa desumi che non me ne frega nulla non mi è chiaro, ma pazienza.
Piuttosto ho capito ancor meno il resto: genocidio dei Pellerossa, tratta degli schiavi, Hiroshima, Vietnam, Iraq, golpe sanguinari organizzati in mezzo mondo, vite umane gettate all'aria a milioni dalle strategie di destabilizzazione ecc. ecc. non rientrano nel concetto di crimini contro l'umanità?
Quanto ai Pellerossa, quale sarebbe nella tua ottica la distinzione così evidente con l'Olocausto?
A me sembra che in entrambi i casi si sia pianificato e attuato l'annientamento di un popolo.

Ecco che confermi quello che penso.. se davvero dobbiamo incanalare la discussione su questi argomenti vuol dire che non abbiamo abbastanza basi comuni per poter discutere!
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Offline franz_kappa

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« Risposta #76 : Lunedì 16 Novembre 2015, 16:36:16 »
Sono venuto qui cercando profondità e mi ritrovo argomentazioni da pagina facebook.
Posso esprimere la mia delusione?
(per quel che vale il mio punto di vista. Ma ti rispondo visto che citi il mio intervento) Puoi fare quello che vuoi su questo libero e automoderato spazio di confronto, per quel che mi riguarda.
Allo stesso tempo io mi sento libero di condividere la reazione che mi ha suscitato la lettura di un lungo e articolato post. Del quale, personalmente, mi colpisce l'impianto al di là di secondarie (e controverse, aggiungo) posizioni come l'equiparazione tra Olocausto e sterminio dei pellerossa.
Posizioni, se posso permettermi, che acquistano una rilevanza eccessiva nell'elaborazione che porta a concludere che non esiste una comune base di confronto. Detta base esiste, eccome. E credo possa essere più facile individuarla prescindendo dal pregiudizio anti-americano che sembra innervare ogni riflessione di un interlocutore di dibattiti virtuali.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline Frusta

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #77 : Lunedì 16 Novembre 2015, 16:40:16 »
Sono venuto qui cercando profondità e mi ritrovo argomentazioni da pagina facebook.
Posso esprimere la mia delusione?
Poi mi accorgo che qui è quasi un coro unico (tranne CP) per la mancanza di persone che di solito mi aspetto esprimano concetti contrari a quelli del matador o di frusta o AB ed ecco che mi è chiaro il perchè mi sembra una pagina fb e non un forum.

Deluso è dire poco
Scusa, eh, Skò, ma non mi sembra che a te siano mai mancati gli argomenti per dire la tua; perché in questa occasione, tranquillamente, non lo fai, invece di meravigliarti che non siano "gli altri" a farlo?
P.s.
Riguardo al commento del Matador, se magari avessi letto con meno fretta quello che ha scritto, invece di parlare di code di paglia, saresti intervenuto diversamente. Voglio sperare.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline Skorpius

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #78 : Lunedì 16 Novembre 2015, 16:45:14 »
(per quel che vale il mio punto di vista. Ma ti rispondo visto che citi il mio intervento) Puoi fare quello che vuoi su questo libero e automoderato spazio di confronto, per quel che mi riguarda.
Allo stesso tempo io mi sento libero di condividere la reazione che mi ha suscitato la lettura di un lungo e articolato post. Del quale, personalmente, mi colpisce l'impianto al di là di secondarie (e controverse, aggiungo) posizioni come l'equiparazione tra Olocausto e sterminio dei pellerossa.
Posizioni, se posso permettermi, cui si dà troppa importanza nel concludere che non esiste una comune base di confronto. Detta base esiste, eccome. E credo possa essere più facile individuarla prescindendo dal pregiudizio anti-americano che sembra innervare ogni riflessione di un interlocutore di dibattiti virtuali.

Il problema non è il pregiudizio ma lo stendere il complottismo su ogni cosa a mo di coperta.
Ogni azione e reazione è prestabilita a tavolino dai manipolatori americani secondo meccanismi che solo pochi illuminati (tutti in questo forum, che culo) vedono
Basta vedere come il discorso, non certo pro americano, di chemist che cerca una sintesi del rapporto volontà americana/eventi con un "è colpa loro ma gli è scappata di mano" (concetto che condivido) venga comunque liquidato con il paragone polacco.

La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline Er Matador

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #79 : Lunedì 16 Novembre 2015, 16:49:37 »
Basta vedere come il discorso, non certo pro americano, di chemist che cerca una sintesi del rapporto volontà americana/eventi con un "è colpa loro ma gli è scappata di mano" (concetto che condivido) venga comunque liquidato con il paragone polacco.
Paragone polacco che, infatti, serviva a confutare tutt'altro passaggio: quel "non si possono permettere" con cui chemist e tanti altri spiegano - o in parte giustificano - l'intervento americano ai danni dell'Iraq.
Questa tua osservazione mi conferma che non hai letto il mio post: nulla di male, se non fosse per il fatto che pretendi di commentarlo.