Autore Topic: "Coalizione" vs Isis  (Letto 91016 volte)

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Offline AlenBoksic

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #201 : Domenica 31 Luglio 2016, 05:59:25 »
Vediamo se succede come alle famose manifestazioni contro la "violenza terrorista" in cui c'erano tre musulmani e tremila piddini a farsi il selfie tutti intorno a loro.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #202 : Martedì 2 Agosto 2016, 20:39:53 »
E mentre i giornalisti nostrani si facevano le pippe godendo alla vista di poche migliaia di musulmani che hanno "partecipato" alla messa della domenica, nella sola Colonia, in Germania, sfilavano 60.000 turchi per festeggiare il fallito colpo di stato ai danni di Erdogan.
Inquietante pensare a quanto fallace sia l'idea di integrazione, se ancora oggi a distanza di 2 o 3 generazioni ci sono turchi in Germania che si sentono turchi e non tedeschi.

Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline DinoRaggio

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #203 : Venerdì 19 Agosto 2016, 08:00:06 »
Prime pagine dei quotidiani con la foto di Omran nell'ambulanza. I media si sono finalmente "accorti" di quello che sta succedendo ad Aleppo ormai da qualche anno. https://en.wikipedia.org/wiki/Battle_of_Aleppo_(2012%E2%80%93present)
Buongiorno. Un po' come la foto di Aylan sulla spiaggia o nelle braccia del poliziotto turco. Via alla pietà, all'indignazione, alla richiesta di provvedimenti, giustamente, dimenticando però le decine di bambini che muoiono ogni mese nell'attraversamento del Mediterraneo. Per loro non ci sono foto da mettere in prima pagina.

In Siria ed in Iraq si sta combattendo una guerra crudelissima, e le parti coinvolte sono molteplici, in uno scacchiere che fa gola a molti per la posizione strategica che occupa. E' entrata prepotentemente in gioco anche la Russia, che ha sopito le velleità antiturche in nome della convenienza. Chissà se quella foto di Omran non possa portare a qualcosa di concreto per quella disastrata zona del mondo, che ormai da quattro anni è in preda ad una guerra cruentissima, mentre il mondo volge(va) lo sguardo altrove.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline AlenBoksic

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #204 : Venerdì 19 Agosto 2016, 08:30:40 »
Più che il mondo direi il mondo dell'informazione.
Il mondo che conta gli occhi addosso alla Siria gli ha messi fin da subito. L'unica sciagura che sia stata risparmiata alla Siria è il varo del classico intervento "umanitario" che tanti disastri ha già fatto in passato.
Tra le tante cose che vengono ignorate è che l'adiacente Libano, con 4 milioni di abitanti e una composizione etnico religiosa potenzialmente più che esplosiva, ospita da anni oltre un milione di profughi.
Voglio 11 Scaloni

Offline Frusta

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #205 : Venerdì 19 Agosto 2016, 12:18:24 »
Tra le tante cose che vengono ignorate è che l'adiacente Libano, con 4 milioni di abitanti e una composizione etnico religiosa potenzialmente più che esplosiva, ospita da anni oltre un milione di profughi.
E' più stupefacente il fatto che il Libano ospiti un numero di profughi pari ad un quarto dei propri abitanti o che i sauditi e gli emiri del golfo non ne ospitino nemmeno mezzo?
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Offline Arch

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #206 : Venerdì 19 Agosto 2016, 12:27:10 »
E intanto noi vendiamo armi a tutti i paesi in guerra. Pecunia non olet.

Online MCM

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #207 : Mercoledì 5 Aprile 2017, 09:11:16 »
Intanto l'ennesima vergogna giornalistica targata "occidente".
Dopo il vomito dell'altro ieri con l'attentato sanguinario in Russia tacciato dai giornali come inside job senza alcuna remora (l'Unita' mette attentato tra virgolette in prima pagina. Allucinante) ieri e' toccata all'ennesimo accusa al governo siriano di usare bombe vietate.
Le fonti? Ma ovviamente tutte legate al terrorismo...talmente sfacciati che parlano con non chalance citando "l'opposizione al Sham" manco fosse un partito di opposizione.
Si tratta del Fronte al Nusra, ossia di Al Qaeda.
Ed e' la fonte del giornalismo occidentale. Da vomito. Deliberatamente dalla parte dei tagliagole di Parigi, Bruxelles, Londra contro gli unici che li combattono davvero. Proprio ora che, grazie ai Russi, si sta quasi per liberare Raqqa.

Quel pupazzo di Trump dimostra subito dopo, se mai ce ne fosse bisogno, che in America si vota, ma vincono sempre gli stessi.


Offline AlenBoksic

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #208 : Mercoledì 5 Aprile 2017, 10:06:49 »
(l'Unita' mette attentato tra virgolette in prima pagina. Allucinante)



(è bene esser precisi su queste cose vhe presumo al buon MCM siano state riportate in modo fallace)
Voglio 11 Scaloni

Online MCM

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #209 : Mercoledì 5 Aprile 2017, 17:51:16 »
C era l'articolo.
Cerca "Unita' Russia "attentato"" su google lo trovi tra le news.

Poi ora hanno cambiato il titolo se entri facendo aggiornamenti ma quello originario, che ancora si trova su google e' quello
se mi insegnate come fare uno screen dal cellulare al forum lo pubblico

Offline AlenBoksic

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #210 : Mercoledì 5 Aprile 2017, 17:55:17 »
Questa è la prima pagina che è uscita ieri,
quello che ci sia stato su internet non so,
può anche darsi sia stata una svista, non è che abbiano un sito molto ben curato, anzi

Tornando al dramma siriano noto che fino ad oggi la stampa italiana nel suo complesso è stata abbastanza cauta nel lanciare accuse su Assad: forse che abbiano imparato la lezione?
Voglio 11 Scaloni

Offline Frusta

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #211 : Mercoledì 5 Aprile 2017, 19:30:06 »
L'unica fonte dalla quale hanno attinto il Corriere della Sera, la Repubblica, Il Fatto Quotidiano e l'Unità ed a cui hanno fatto da cassa di risonanza tutti i tiggì, dai tre della RAI fino ai tre di Mediaset passando per quello de La7, è sempre la solita ong dispensatrice di cazzate: L' Osservatorio Siriano per i diritti umani, una ONG fondata e curata da una persona SOLA che sta a Coventry, nel Regno Unito, un pakistano che probabilmente in Siria non ci ha mai messo piede, finanziato dalle ONG dei soliti noti (Open Society ecc. ecc.), che è molto vicino ai "Fratelli Mussulmani", ed è la fonte dei "ribelli moderati", ossia di Al Qaeda.
Questo "osservatorio" negli ultimi anni è già stato beccato, tra l'altro, a taroccare immagini e soprattutto filmati per i loro comodi.
Ecco, la stampa occidentale sta ripetendo a pappagallo la versione di AL QAEDA.
Fra l'altro che senso avrebbe per Assad, ora che sta vincendo e che ha riconquistato il 75% della Siria usare gas chimici se non li ha usati nemmeno quando stava perdendo? Che senso avrebbe per lui attirarsi l'ira del mondo intero commettendo una barbarie simile proprio ora, e cioè nel momento a lui più favorevole da almeno 6 anni?
Arrad è stato già accusato nel 2013 di aver usato gas chimici, accusa risultata assolutamente falsa e dal Massachusetts Institute of Technology di Boston si venne a sapere che il gas fu usato dai ribelli "moderati" (tragico eufemismo per indicare il cocktail obamoclintoniano Al Qaeda+CIA, shake well before use) come pretesto per invogliare l'Occidente a deporre Assad.
Purtroppo quei morti, tra cui anche bambini, però, sono veri. E qualcuno li ammazzati, e qualcun altro ha fatto in modo che venissero ammazzati per montare questa sceneggiata.
Parlano del famoso gas "Sarin": se avessero davvero usato il Sarin con un attacco aereo, l'estensione del territorio colpito sarebbe stata infinitamente maggiore e i morti sarebbero stati infinitamente di più, le condizioni della pelle dei cadaveri che ci hanno mostrato in alcune foto sarebbero state molto più orripilanti e soprattutto quelle persone, tra cui bambini, sarebbero morti all'istante, altro che agonizzare.
Ma soprattutto: hanno fatto vedere alcune foto con i famosi "White Helmets" che toccavano i corpi a mani nude e usavano mascherine ridicole. La procedura standard per soccorrere chi è stato "colpito" dal Sarin la potete trovare ovunque, e vi renderete conto della differenza abissale.
Che sia su euro, brexit, Siria, Putin, Obama, Clinton, Trump o su qualsiasi altra cosa, siamo esterrefatti dal pressapochismo di chi oggi approccia il mestiere del giornalista nei più grandi media italiani ed occidentali.
Una manipolo di puttane e tifosi da stadio il cui stipendio dipende dal non capire le cose per raccontarle secondo le logiche di chi quello stipendio glie lo paga. Il giornalismo d'inchiesta non esiste più da un pezzo, esiste solo schifosa propaganda.
Ma anche fosse stato Assad, ma come cazzo si può prendere per buona e ripetere a pappagallo un'unica fonte che fa capo ad AL QAEDA? Una fonte di TERRORISTI, pluri-sputtanata e senza nessun criterio logico per essere definita "osservatorio per i diritti umani"?
Poi dice che i giornali senza l'aiutino dei finanziamenti pubblici fallirebbero. Ma crepassero in blocco, crepassero.
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Offline AlenBoksic

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #212 : Giovedì 6 Aprile 2017, 06:53:23 »
Seguo per nulla i TG, ma avendo per caso visto i titoli ieri direi che in questo caso siano partiti in tromba assai più dei giornali.
Per esempio su La Stampa ieri si poteva leggere questo.

L’episodio è poi tanto inatteso quanto assurdo. Inatteso poiché, come già detto, dopo l’entrata in vigore dell’accordo, che non era stato mai violato sino a oggi, non ci sarebbero più dovuti essere aggressivi nervini in questa parte del Medio Oriente. Assurdo in quanto non si comprende perché il regime di Assad, che ha immediatamente negato ogni responsabilità nell’accaduto, dovrebbe aver deciso di compiere un gesto tanto crudele, clamoroso e illecito proprio quando le sorti della guerra, rimaste in dubbio per anni, sembrano volgere inesorabilmente, anche se lentamente, a suo favore. 
 
Certo, potrebbe trattarsi della decisione autonoma di un comandante locale di alto livello esasperato dalla resistenza particolarmente efficace posta in atto dai ribelli nella area chiave di Idlib e dalla incapacità delle forze di terra siriane di eliminare l’enclave. Considerato lo strettissimo controllo che la famiglia Assad e il suo immediato entourage hanno sempre esercitato su ogni aspetto rilevante della vita nazionale, l’ipotesi appare però molto azzardata. E poi potrebbero mai le forze siriane decidere un bombardamento di questo tipo senza informare preventivamente l’alleato russo, motore e garante dell’accordo che liberava la Siria dalla presenza di armi chimiche? Decisamente impensabile.

L’assurdità del caso alimenta così il proliferare di altre ipotesi, altrettanto assurde forse, ma che meglio potrebbero rispondere a quella domanda «Cui prodest?» (A chi giova?), che sempre occorre porsi allorché ci troviamo di fronte a contesti in cui anni di guerra fratricida hanno fatto saltare tutti i punti di riferimento e i valori che l’essere umano dovrebbe rispettare anche quando combatte. In particolare ciò che viene in mente è l’episodio delle recenti guerre balcaniche, cioè il bombardamento condotto con bombe di mortaio sul mercato vecchio di Sarajevo, con la strage di civili. Fu l’episodio che motivò l’intervento aereo della Nato sulle truppe serbe. Ancora anni dopo però permangono fondati dubbi sulla dinamica dell’accaduto, considerato come esistessero indizi secondo i quali i colpi di mortaio sarebbero potuti partire da zone in mano ai bosniaci e non ai serbi. Fuoco amico, dunque? Fuoco amico destinato a provocare l’intervento Nato? L’interrogativo resta aperto.
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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #213 : Giovedì 6 Aprile 2017, 19:26:40 »
Intanto
http://www.adnkronos.com/fatti/esteri/2017/04/06/siria-cnn-trump-sta-considerando-azione-militare_fMHEEbrECpdLg2QzrcUNbI.html

Spero qualcuno metta in riga questo clown. Inizio a pensare che dicessero bene gli obamiani sul "mettereste un arsenale di guerra nelle mani di costui?"

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #214 : Giovedì 6 Aprile 2017, 23:45:23 »
Intanto
http://www.adnkronos.com/fatti/esteri/2017/04/06/siria-cnn-trump-sta-considerando-azione-militare_fMHEEbrECpdLg2QzrcUNbI.html

Spero qualcuno metta in riga questo clown. Inizio a pensare che dicessero bene gli obamiani sul "mettereste un arsenale di guerra nelle mani di costui?"
Gli Stati Uniti sono un paese fatto da istituzioni che predispongono piani a lungo termine. Il cambiamento di un Presidente spesso non influisce minimamente in questi piani, e se si mette in testa di volerlo fare sono le istituzioni stesse a fargli cambiare idea, con le buone o con le cattive. Non mi sorprenderebbe se gli Usa decidessero di attaccare la Siria e deporre Assad domani. Bisogna vedere però se la Russia lascerà fare o se accetterà qualche concessione perché guardi dall'altra parte.
Se da quelle bande stanno valutando l'opzione militare per la Siria lo stanno facendo motivi che non hanno niente a che vedere coi bambini uccisi dal gas (chiunque sia stato). Nessun politico ha mai mosso il culo per compassione.
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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #215 : Giovedì 6 Aprile 2017, 23:56:50 »
Fra l'altro gli USA stanno in Siria già da tre anni, senza dimenticare che la miccia di tutto quel casino l'anno innescata loro.
Insieme all'altra miccia innescata in Libia insieme a Cameron e Sarkozy. Ed al peggior presidente della repubblica che l'Italia abbia mai avuto che ha costretto alla complicità di quello scempio un più che riluttante Berlusconi.
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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #216 : Venerdì 7 Aprile 2017, 08:08:16 »
 l'anno
Poi dice che uno si butta a sinistra ;D
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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #217 : Venerdì 7 Aprile 2017, 08:36:12 »
Il cancro del mondo, il male assoluto stanotte ha aggredito la Siria, uno dei pochi baluardi contro il terrorismo mondiale.
Si è superato ogni limite. Sono dei terroristi globali.
Che il valoroso popolo siriano si difenda da solo da questi criminali.

Offline AlenBoksic

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #218 : Venerdì 7 Aprile 2017, 09:04:17 »
Come si faccia ad avere fiducia in uno che gira col parrucchino debbo ancora capirlo.
Detto ciò si diceva che costui fosse isolazionista, dimenticando che anche bushipiccolo era stato eletto su simili basi...
Siamo in una situazione molto pericolosa, direi
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Online Er Matador

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #219 : Venerdì 7 Aprile 2017, 15:06:32 »
Gli Stati Uniti sono un paese fatto da istituzioni che predispongono piani a lungo termine. Il cambiamento di un Presidente spesso non influisce minimamente in questi piani, e se si mette in testa di volerlo fare sono le istituzioni stesse a fargli cambiare idea, con le buone o con le cattive. Non mi sorprenderebbe se gli Usa decidessero di attaccare la Siria e deporre Assad domani. Bisogna vedere però se la Russia lascerà fare o se accetterà qualche concessione perché guardi dall'altra parte.
Se da quelle bande stanno valutando l'opzione militare per la Siria lo stanno facendo motivi che non hanno niente a che vedere coi bambini uccisi dal gas (chiunque sia stato). Nessun politico ha mai mosso il culo per compassione.
Questo nel modo più assoluto.
Al punto che ormai, per quanto si detestino legittimamente gli Stati Uniti, occorre una distinzione.
Da una parte gli Usa come Paese, comprensivo di un elettorato che - sia pure per motivi non certo umanitari o ispirati da raffinate considerazioni geopolitiche - ha votato per una soluzione di continuità rispetto a certi schemi.
Dall'altra un centro di potere che è possibile identificare con gli Usa come Stato solo finché riesce a infiltrarne completamente le istituzioni.
E che in caso contrario è disposto a trattarli come un qualsiasi Paese occupato: comprese le "primavere", con le cui logiche la cagnara a pagamento ai danni di Trump appare pienamente consonante.
La normalizzazione del Presidente eletto, confrontata con la parallela vicenda della Brexit, scava un fosso fra l'ex potenza e la sua colonia: a Londra sopravvive per ora un po' di democrazia reale; a Washington no.
E con questa considerazione se ne va l'illusione di un cambiamento pacifico, responsabile e per via elettorale, che le manovre di un sistema irriformabile hanno ridotto a una rivoluzione coi fucili giocattolo: servirà altro, e non è simpatico pensarci.

L'assedio a Trump, del resto, non dura da un paio di giorni e rientra in un cerchio concentrico più ampio rispetto alle manovre contro la Siria, che presentano alcune evidenti anomalie:


a) la tempistica: di solito, dopo le chiacchiere sulle linee rosse e le pagliacciate degli ambasciatori a stelle e strisce all'Onu, il resto viene preparato a livello mediatico e militare.
Qui si sono bruciate le tappe, come se si volesse giocare d'anticipo

b) L'effettiva incisività dei bombardamenti: che hanno ricordato quelli ai danni dell'Isis, con l'obiettivo di salvare le apparenze ma la priorità di non provocare danni reali

c) L'atteggiamento stranamente remissivo della Russia, come se avesse scaricato Assad da un giorno all'altro


Possibili spiegazioni?


1) Putin teme davvero lo scoppio di una Terza Guerra Mondiale non più mediata e una conseguente escalation nucleare, per cui abbozzare - anche su un fronte così caldo e con tanta arrendevolezza - diventa il male minore.
Obiezione: considerando il posizionamento dei rispettivi arsenali atomici, la Russia ne uscirebbe distrutta parzialmente, gli Usa totalmente.
Non è al Cremlino che conviene evitare a tutti i costi una simile apocalisse

2) Mosca ha "venduto" Assad nell'ottica di una spartizione della Siria e del Vicino Oriente.
Obiezione: una soluzione del genere può applicarsi all'ambito territoriale, militare e strategico.
Non a quello energetico, mai in secondo piano in vicende del genere: nella geografia degli oleodotti, per dire, un progetto esclude l'altro.
Obiezione: in una fase d'emergenza, Mosca ha privilegiato le aree "indispensabili" - Damasco e la base di Latakia - per la loro maggiore urgenza: presupponendo, però, di derattizzare il resto del Paese alla prima occasione, non pensando di collocare una postazione militare così isolata all'interno di un "ritaglio" esiguo e fragilissimo.
Obiezione: nell'accordo Sykes-Picot, del quale ricorre lo sciagurato centenario, i firmatari erano due.
Qui le parti in causa sembrano troppe, e ciascuna troppo ricca di implicazioni e obiettivi su più fronti, per poter arrivare a una sintesi così netta

3) Mosca ha venduto Assad in una sorta di baratto per avere mano libera sulla viciniore e più strategica Ucraina, dalla quale gli operativi legati alla "primavera colorata" hanno già fatto le valigie dopo l'elezione di Trump.
Un accordo multifronte che potrebbe ricordare, con le varianti del caso, quello di una sessantina d'anni fa quando c'erano sul tavolo la rivolta ungherese e la crisi di Suez.
Obiezione: l'impegno varato da Putin in Siria attorno alla base di Latakia presuppone una politica mediterranea almeno a medio termine.
Difficile immaginare una rinuncia che peraltro porterebbe, nella geografia della basi, alla sparizione dei russi dalla Regione

4) L'attacco "parziale" rappresenta per Trump una ritirata tattica, con la quale allentare una pressione insostenibile cedendo ma solo momentaneamente: da cui il silenzio complice di Mosca in attesa che la tempesta - o la mareggiata, nell'ipotesi in questione - si calmi.
Obiezione: sembra una strategia troppo elaborata per l'inquilino della Casa Bianca, a meno di qualche "suggerimento" dall'esterno.
In compenso, potrebbe essere la spiegazione meno inverosimile per l'atteggiamento tenuto dal Cremlino