Autore Topic: "Coalizione" vs Isis  (Letto 90872 volte)

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Offline Frusta

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #120 : Giovedì 19 Novembre 2015, 08:49:35 »
...Ma se al posto di qualsiasi scriviamo integralista, direi di no...
Certi discorsi non riesco a spiegarmeli se non  con l'odio, non so se consapevole ma sicuramente profondo, rimasto nella sinistra verso tutto quello che negli anni passati era stato demonizzato e cercato di abbattere con la rivoluzione comunista, e cioè tutto quel mondo comunemente definto con il termine "occidente".
Fallita quell' ideologia, ed essendosi aggiunti a quell'odio la frustrazione ed il rancore per la mancata distruzione di quell'obiettivo, si è passati a fare il tifo per qualsiasi cosa fosse in grado di sgretolarlo, fosse pure una ideologia mascherata da religione come l'islam in palese e totale contrasto con tutti i principi che la sinistra aveva sempre rivendicato come propri.
Cosa che, a volte, stupisce quella che una volta veniva definita "la base", ed infatti nell'altro topic fish_mark un pochino se ne meraviglia
"...Faccio fatica ad accettare tutto questo in nome del relativismo culturale. Non so se posso accettarlo: anzi, forse no, non voglio accettarlo."
Tornando comunque subito ad essere "se stesso"
"Non sto qui ad invocare leggi che impongano certi costumi, aborro la prospettiva di vedere un vigile urbano intimare l’alt a una pakistana imponendogli di scoprirsi il capo.
Per poi, in definitiva, affidarsi alla buonasorte sperando che a salvare l'occidente siano proprio le armi di quella "civiltà millenaria" che la sinistra sta aiutando l'islam a neutralizzare.
Mi basta sapere che il nostro paese, con la sua tradizione millenaria di civiltà e di accoglienza, saprà “emendare” questa condizione di donna, sicuramente minoritaria e deteriore, semplicemente vivendo qui da noi e con noi..."
A questo aggiungiamoci il ritardo cronico con cui viene percepita la realtà (Napolitano per rendersi conto che in Ungheria si era commesso un crimine ci ha messo mezzo secolo) e la collaudata ridicolizzazione delle posizioni altrui (sei anticomunista? hahahaha, che idiota, hai paura  che i comunisti mangino i bambini?) con lo scopo di distogliere l'attenzione sulle bestialità che in nome del comunismo venivano commesse e minimizzarne la intrinseca natura criminale, ed otteniamo quel che segue: "Sei contrario alla penetrazione nel nostro paese di costumi medievali contrari a quelli che la nostra "civiltà millenaria" (per dirla alla Fish) ha costruito? Sei un razzista e un incivile, non rispetti la cultura altrui; e poi gli esaltati fra loro sono una minoranza, cosa vuoi che facciano?...)
Minimizzavano allora e minimizzano adesso.
Poi magari, fra mezzo secolo...

Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

borgorosso

Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #121 : Giovedì 19 Novembre 2015, 09:55:00 »
Frusta, posso esse amico tuo?


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Offline Ceres

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #122 : Giovedì 19 Novembre 2015, 11:06:45 »
In pratica la penetrazione in Occidente della deriva Jihadista è colpa dei comunisti.
Fantastico!  :lol: :lol: :lol: :lol: :aleoo: :occasion14: :laughing6: :banana:

Buon proseguimento!
Per la Lazio, Giordano!

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #123 : Giovedì 19 Novembre 2015, 12:00:57 »
volevo segnalare un paio di articoli di stampa pubblicati stamattina

Anzitutto, su Il Giornale Diaconale (noto e sfegatato laziale), "Ma quale Francia, siamo gli specialisti delle derive autoritarie" che ci fa presente come sbaglia chi si allarma temendo che l’esempio francese faccia scuola anche in Italia e da un momento all’altro possa spuntare qualcuno a Palazzo Chigi deciso a d’imitare Hollande e chiedere una serie dileggi e poteri speciali per combattere il terrorismo islamico (…). Per combattere il terrorismo degli islamisti da noi non c’è alcun bisogno di emanare poteri e leggi special. Da noi le leggi emergenziali ci sono già da lungo tempo, che non riguardano soltanto la lotta al terrorismo a arrivano a comprendere anche il “fenomeno mafioso e della criminalità organizzata, anche i reati patrimoniali e corruttivi che si consumano nella pubblica amministrazione”.
Le leggi emergenziali, comunque ci sono e consentono le indagini interminabili, le intercettazioni a strascico, le carcerazioni preventive tese a favorire le confessioni spontanee degli imputati e molte altre nefandezze che macchinano il sistema giudiziario nazionale. Dai francesi quindi non dobbiamo imparare nulla e non solo sul terreno giudiziario ma anche su quello istituzionale, perché le modifiche chieste da Hollande per aumentare i poteri del Governo il nostro parlamento le ha di fatto varate (…). Per una volta i cugini sono stati anticipati. Purtroppo nella corsa verso la deriva autoritaria.


Poi Villone sul manifesto "stato di emergenza nella Carta Il passo senza ritorno di Parigi", con un ragionamento che prende le mosse dalla richiesta autoritaria di Hollande e dalle riflessioni critiche sulla legislazione americana del Patrioct Act per arrivare a concludere che "Oggi e nel futuro una risposta al terrorismo la sinistra deve saperla dare, se on vuole esser travolta dalla richiesta popolare di sicurezza. Nessun appeasement, nessuna tolleranza ma con punti fermi. Che sulle garanzie di libertà e diritti non si facciano passi indietro. Che i poteri di qualunque autorità non siano mai sottratti a limiti e controlli. Che in particolare il controllo di costituzionalità e quello giudiziario siano salvaguardati nell’ampiezza e nell’incisività. Che si perseguano politiche inclusive e di dialogo interculturale con la comunità di fede islamica, per afforzare gli anticorpi contro il veleno del terrorismo.
Una sinistra deve ricorda che la Costituzione non è solo un regolamento di confini tra poteri e tra individuo e autorità, è anche l’identità di un popolo e di un paese, in cui resta l’essenza della democrazia. Bisogna sempre diffidare dalle modifiche sulla spinta dell’emergenza. Le reazioni che vediamo – inclusa quella di Hollande – vengono dal sangue di molti sparsi a Parigi. Ma anche la Costituzioni possono venire dal sangue di molti. È il caso della costituzione francese e della nostra. Il sangue di oggi chiede risposte forti e univoche. Il sangue di ieri memoria e rispetto".

Ricordo poi una serie di attentati - citati da Houellebecq sull'Huffington post - alla metropolitana di Parigi nel 1986 condotta ad opera di una formazione di Hezbollah che chiedeva il rilascio di alcuni prigionieri. Questa formazione poi si trasferì in Inghilterra per mettere in atto lo stesso disegno terroristico e criminoso che però non fu messo in pratica in concomitanza con una serie di misteriose morti. Questo come appunto a chi invoca maggiore intelligence: si pensi a un film come Munich.
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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #124 : Giovedì 19 Novembre 2015, 12:36:40 »
In pratica la penetrazione in Occidente della deriva Jihadista è colpa dei comunisti.
Fantastico!  :lol: :lol: :lol: :lol: :aleoo: :occasion14: :laughing6: :banana:

Buon proseguimento!
Io riporto quello che vedo.
Del resto c'è di sorprendente nel far tifo per chi vorrebbe distruggere quel che non si è riusciti a sovvertire?
 Houellebecq sull'Huffington post
 Houellebecq sull'Huffington post:
...Chi è stato a decretare i tagli nelle forze di polizia, fino a ridurle all’esasperazione, quasi incapaci di svolgere le loro mansioni? Chi ci ha inculcato, per tanti anni, che le frontiere sono un’assurdità antiquata, simbolo di un nazionalismo superato e nauseabondo? Si capisce subito che tali responsabilità sono state largamente condivise. Quali leader politici hanno invischiato la Francia in operazioni assurde e costose, il cui principale risultato è stato quello di far sprofondare nel caos prima l’Iraq, poi la Libia? E quali governanti erano pronti, fino a poco tempo fa, a fare la stessa cosa in Siria ? (Dimenticavo, è vero che non siamo andati in Iraq, non la seconda volta. Ma c’è mancato poco, e pare scontato che Dominique de Villepin passerà alla storia solo per questo, che non è poco: aver impedito che la Francia per una volta, la sola e unica volta della sua storia recente, partecipasse a un intervento militare criminale - e per di più idiota.) ] Chi è stato a decretare i tagli nelle forze di polizia, fino a ridurle all’esasperazione, quasi incapaci di svolgere le loro mansioni?
Chi ci ha inculcato, per tanti anni, che le frontiere sono un’assurdità antiquata, simbolo di un nazionalismo superato e nauseabondo? Si capisce subito che tali responsabilità sono state largamente condivise.
Quali leader politici hanno invischiato la Francia in operazioni assurde e costose, il cui principale risultato è stato quello di far sprofondare nel caos prima l’Iraq, poi la Libia? E quali governanti erano pronti, fino a poco tempo fa, a fare la stessa cosa in Siria ? (Dimenticavo, è vero che non siamo andati in Iraq, non la seconda volta. Ma c’è mancato poco, e pare scontato che Dominique de Villepin passerà alla storia solo per questo, che non è poco: aver impedito che la Francia per una volta, la sola e unica volta della sua storia recente, partecipasse a un intervento militare criminale - e per di più idiota.)
La conclusione inevitabile è purtroppo assai severa: i governi che si sono succeduti negli ultimi dieci anni (venti? trenta?) hanno fallito penosamente, sistematicamente, pesantemente nella loro missione fondamentale, cioè proteggere la popolazione francese affidata alla loro responsabilità. ] a conclusione inevitabile è purtroppo assai severa: i governi che si sono succeduti negli ultimi dieci anni (venti? trenta?) hanno fallito penosamente, sistematicamente, pesantemente nella loro missione fondamentale, cioè proteggere la popolazione francese affidata alla loro responsabilità...

In Italia possiamo tranquillamente dire la stessa cosa.
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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #125 : Giovedì 19 Novembre 2015, 12:56:57 »
C'è stato un problema con il copiaeincolla, meglio trascrivere tutto l'articolo di Houellebecq.

All’indomani degli attentati del 7 gennaio, ho passato due giorni incollato ai notiziari televisivi, senza riuscire a staccare lo sguardo. All’indomani degli attentati del 13 novembre, non credo nemmeno di aver acceso la televisione. Mi sono limitato a chiamare amici e conoscenti che abitano nei quartieri colpiti (e si tratta di parecchie persone). Ci si abitua, anche agli attentati. Nel 1986, Parigi è stata colpita da una serie di attacchi dinamitardi, in vari luoghi pubblici (si trattava dell’Hezbollah libanese, credo, che all’epoca ne rivendicò la responsabilità).

Ci furono quattro o cinque attentati, a distanza di pochi giorni, talvolta di una settimana, non ricordo molto bene. Ma quello che ricordo perfettamente bene era l’atmosfera che si respirava, in metropolitana, nei giorni successivi. Il silenzio, nei corridoi sotterranei, era totale, e i passeggeri incrociavano sguardi carichi di diffidenza. Questo, la prima settimana. Poi, assai rapidamente, le conversazioni hanno ripreso e l’atmosfera è tornata alla normalità. L’idea di un’esplosione imminente era rimasta nell’aria, pesava nella mente di tutti, ma già era passata in secondo piano. Ci si abitua, anche agli attentati. La Francia resisterà. I francesi sapranno resistere, anche senza sbandierare un eroismo eccezionale, senza aver nemmeno bisogno di uno «scatto» collettivo di orgoglio nazionale.

Resisteranno perché non si può fare altrimenti, e perché ci si abitua a tutto. E nessuna emozione umana, nemmeno la paura, è forte come l’abitudine.
Keep calm and carry on. Mantieni la calma e vai avanti. D’accordo, faremo proprio così (anche se - ahimè - non abbiamo un Churchill alla guida del Paese). Contrariamente a quanto si pensi, i francesi sono piuttosto docili e si lasciano governare facilmente, ma questo non vuol dire che siano dei completi imbecilli. Il loro difetto principale potrebbe definirsi una sorta di superficialità incline alla dimenticanza, e ciò significa che periodicamente occorre rinfrescar loro la memoria. La situazione incresciosa nella quale ci ritroviamo è da attribuire a precise responsabilità politiche; e queste responsabilità politiche dovranno essere passate al vaglio, prima o poi. È assai improbabile che l’insignificante opportunista che occupa la poltrona di capo di Stato, come pure il ritardato congenito che svolge le funzioni di primo ministro, per non parlare poi dei «tenori dell’opposizione» (LOL), escano con onore da questo riesame.

Chi è stato a decretare i tagli nelle forze di polizia, fino a ridurle all’esasperazione, quasi incapaci di svolgere le loro mansioni?
Chi ci ha inculcato, per tanti anni, che le frontiere sono un’assurdità antiquata, simbolo di un nazionalismo superato e nauseabondo? Si capisce subito che tali responsabilità sono state largamente condivise.
Quali leader politici hanno invischiato la Francia in operazioni assurde e costose, il cui principale risultato è stato quello di far sprofondare nel caos prima l’Iraq, poi la Libia? E quali governanti erano pronti, fino a poco tempo fa, a fare la stessa cosa in Siria ? (Dimenticavo, è vero che non siamo andati in Iraq, non la seconda volta. Ma c’è mancato poco, e pare scontato che Dominique de Villepin passerà alla storia solo per questo, che non è poco: aver impedito che la Francia per una volta, la sola e unica volta della sua storia recente, partecipasse a un intervento militare criminale - e per di più idiota.)

La conclusione inevitabile è purtroppo assai severa: i governi che si sono succeduti negli ultimi dieci anni (venti? trenta?) hanno fallito penosamente, sistematicamente, pesantemente nella loro missione fondamentale, cioè proteggere la popolazione francese affidata alla loro responsabilità.

La popolazione, dal canto suo, non ha fallito in nulla. In fondo, non si sa esattamente che cosa pensa la popolazione, visto che i successivi governi si sono guardati bene dall’indire dei referendum (tranne uno, nel 2005, ma hanno preferito non tener conto del risultato). I sondaggi d’opinione, invece, sono sempre autorizzati e - per quello che valgono - rivelano grosso modo le cose seguenti: la popolazione francese ha sempre conservato fiducia e solidarietà nei confronti dell’esercito e delle forze di polizia; ha accolto con sdegno i predicozzi della « sinistra morale» (morale?) sull’accoglienza di rifugiati e migranti e non ha mai accettato senza sospetti le avventure militari estere nelle quali i suoi governanti l’hanno trascinata.

Si potrebbero moltiplicare all’infinito gli esempi della spaccatura - oggi abissale - che si è venuta a creare tra i cittadini e coloro che dovrebbero rappresentarli.
Il discredito che oggi colpisce in Francia l’insieme della classe politica è non solo dilagante, ma anche legittimo. E mi sembra che l’unica soluzione che ci resta sarebbe quella di dirigersi lentamente verso l’unica forma di democrazia reale, e con questo intendo dire la democrazia diretta.

(Traduzione Rita Baldassarre
© MICHEL HOUELLEBECQ )
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Offline Arch

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #126 : Giovedì 19 Novembre 2015, 13:23:53 »
Fru, sei sicuro che il problema sta nel copiaeincolla? Ogni tanto rileggiti.

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #127 : Giovedì 19 Novembre 2015, 14:19:02 »
Fru, sei sicuro che il problema sta nel copiaeincolla? Ogni tanto rileggiti.
Io sono sicuro solo di quello che vedo.
E dopo che per anni ho visto il pendolo della sinistra oscillare fra errori (sempre gli stessi) ed (inutili e tardive) autocritiche (oltreché fra depressione e prosopopea, of course) ora non mi aspetto di assistere ad altro.
Né che potrebbe succedere altro: ci potrei fare il profeta.
Strano che tu, pur avendo visto le stesse cose (da dentro per di più!) dai l'impressione di non essertene per niente accorto.
Eppure c'è chi nelle stesse condizioni lo ha fatto, eh?
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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #128 : Giovedì 19 Novembre 2015, 14:53:56 »
Io sono sicuro solo di quello che vedo.
E dopo che per anni ho visto il pendolo della sinistra oscillare fra errori (sempre gli stessi) ed (inutili e tardive) autocritiche (oltreché fra depressione e prosopopea, of course) ora non mi aspetto di assistere ad altro.
Né che potrebbe succedere altro: ci potrei fare il profeta.
Strano che tu, pur avendo visto le stesse cose (da dentro per di più!) dai l'impressione di non essertene per niente accorto.
Eppure c'è chi nelle stesse condizioni lo ha fatto, eh?

Frusta

se il tuo attacco è rivolto alla sinistra, non è che a destra non si stia prendendo coscienza che forse quello che si è fatto in passato non è stato proprio il massimo dell'efficacia. Si aiutarono i mujaeddin per scacciare i sovietici e ti sei ritrovato con Bin Laden. Hai sconfitto Saddam "che aveva le armi chimiche pronte da lanciare sull'europa !e ora hai l'ISIS in casa che ti spara negli stadi, non vedevi l'ora di mandare via Gheddafi e ora hai due Libie al posto di una l'una contro l'arltro armate che ti fanno una nuova Somalia davanti casa tua.

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #129 : Giovedì 19 Novembre 2015, 15:40:47 »
Frusta

se il tuo attacco è rivolto alla sinistra, non è che a destra non si stia prendendo coscienza che forse quello che si è fatto in passato non è stato proprio il massimo dell'efficacia. Si aiutarono i mujaeddin per scacciare i sovietici e ti sei ritrovato con Bin Laden. Hai sconfitto Saddam "che aveva le armi chimiche pronte da lanciare sull'europa !e ora hai l'ISIS in casa che ti spara negli stadi, non vedevi l'ora di mandare via Gheddafi e ora hai due Libie al posto di una l'una contro l'arltro armate che ti fanno una nuova Somalia davanti casa tua.



I completely agree

Offline Frusta

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #130 : Giovedì 19 Novembre 2015, 17:36:48 »
Frusta

se il tuo attacco è rivolto alla sinistra, non è che a destra non si stia prendendo coscienza che forse quello che si è fatto in passato non è stato proprio il massimo dell'efficacia. Si aiutarono i mujaeddin per scacciare i sovietici e ti sei ritrovato con Bin Laden. Hai sconfitto Saddam "che aveva le armi chimiche pronte da lanciare sull'europa !e ora hai l'ISIS in casa che ti spara negli stadi, non vedevi l'ora di mandare via Gheddafi e ora hai due Libie al posto di una l'una contro l'arltro armate che ti fanno una nuova Somalia davanti casa tua.
I completely agree anka mì.
Del resto è quello che ho sempre sostenuto, ed è una cosa che puoi verificare facilmente; se vuoi ti indico i topic in cui ho detto esattamente quello che hai appena scritto, magari anche con più virulenza.

Quello che tu chiami attacco alla sinistra non è altro che la spiegazione che mi do osservando certi fenomeni.
A me della sinistra non me ne può fregar di meno, ma, dopo che da quella parte mi si sono smerigliati gli zebedei per mezzo secolo, a lasciar passare lisce le puttanate che mi passano davanti agli occhi non ci sto.
Il fatto è che io non dimentico niente di quello che vedo, tutto qui.
Se poi trovassi qualcuno in grado di argomentare quello che ho detto, soprattutto fra quelli che come me erano ventenni negli anni settanta sarei la persona più felice di questo forum.
Poi chi vuole non mi legga. Oppure mi spernacchi: in mancanza di meglio ognuno usa gli argomenti che ha.

P.s.
A proposito di Gheddafi, io non ero ancora iscritto al forum e per curiosità sono appena andato a rileggermi il topic che fu aperto in occasione della sua fine; dagli un'occhiata pure tu, così, tanto per vedere chi difendeva cosa, e magari per stupirti un po'.
Ti premetto che io non mi sono stupito affatto di quello che ci ho trovato.
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Offline AlenBoksic

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #131 : Venerdì 20 Novembre 2015, 08:30:11 »
Citazione da: MICHEL HOUELLEBECQ
La popolazione, dal canto suo, non ha fallito in nulla.

Salvo che nel votare - spesso rivotare - chi conduceva tale politica
 :D

Diffiderei molto della frase "il popolo ha sempre ragione".
Dall'epoca delle adunate anche in anni recentissimi esempi ce ne sono a bizzeffe.
Lo stesso disastroso intervento in Libia fu effettuato, anche, per motivi di popolarità interna
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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #132 : Venerdì 20 Novembre 2015, 10:17:43 »
er popolo e' come er cliente
sa quello che vole, ma nu sa quello che prende

Offline Il lodolaio

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #133 : Sabato 21 Novembre 2015, 08:46:13 »
In pratica la penetrazione in Occidente della deriva Jihadista è colpa dei comunisti.
Fantastico!  :lol: :lol: :lol: :lol: :aleoo: :occasion14: :laughing6: :banana:

Buon proseguimento!

 ;D
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Offline AlenBoksic

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #134 : Martedì 24 Novembre 2015, 10:20:26 »
Un aereo da guerra russo è stato abbattuto in Siria vicino al confine con la Turchia dai caccia di Ankara.
 Mosca ha confermato che si tratta di un caccia Sukhoi-24, un bombardiere tattico a bassa quota. Fonti militari turche hanno fatto sapere che è stato colpito in seguito a uno sconfinamento nello spazio aereo turco, dopo che aveva ignorato ripetuti avvertimenti. Il ministero della Difesa russo, citato da Interfax, ha però assicurato di poter dimostrare che il velivolo era rimasto nello spazio aereo siriano per tutta la durata del volo.
 
CATTURATO UNO DEI PILOTI 
Il caccia è esploso in volo ed è precipitato sulle montagne turcomanne in territorio siriano, nel villaggio di Yamadi a nord della città costiera di Latakia, dove fanno base i jet russi impegnati nei bombardamenti in Siria. I due piloti sono riusciti a lanciarsi fuori dal velivolo con il paracadute e uno dei due è stato catturato dai ribelli turcomanni, secondo quanto riferisce la Cnn turca. Sono invece in corso le ricerche del secondo pilota.

“ORDINE DEL PREMIER” 
Secondo il sito di Sabah, l’ordine di abbattere il jet militarein base alle regole d’ingaggio dell’esercito è giunto dal premier turco, Ahmet Davutoglu, informato della violazione dello spazio aereo dal capo di Stato maggiore, Hulusi Akar. Proprio il premier Davutoglu ha subito ordinato al ministero degli Esteri di avviare una consultazione d’urgenza con la Nato, l’Onu e i Paesi interessati. 

http://www.lastampa.it/2015/11/24/esteri/aereo-da-guerra-abbattuto-dagli-f-turchi-aveva-violato-il-nostro-spazio-aereo-F4JLu6hrkCnvs2a1qadCEK/pagina.html
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Offline Er Matador

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #135 : Martedì 24 Novembre 2015, 14:06:27 »
http://www.corriere.it/esteri/15_novembre_24/siria-turchia-abbatte-caccia-violato-nostro-spazio-aereo-517de08a-9283-11e5-b7a6-66411f67f00e.shtml

Putin ha parlato di "pugnalata alle spalle che avrà serie conseguenze nelle relazioni con la Turchia", alla quale si è riferito apertamente parlando di "complici dell'Isis".
Rimane da capire se le reazioni russe riguarderanno il Paese anatolico in generale o il suo Presidente Erdoğan, la cui instabilità comportamentale sta assumendo connotati inquietanti.

Pomata

Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #136 : Martedì 24 Novembre 2015, 14:20:08 »
So' cazzi amari, si sta preparando una bella guerra, risolutora della crisi mondiale del nostro sistema.

Stanno preparando i cetrioli x il popolo...

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #137 : Martedì 24 Novembre 2015, 14:29:44 »
Che massa de cojoni i turchi.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

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Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #138 : Martedì 24 Novembre 2015, 15:56:07 »
Gira e rigira, le magagne vengono allo scoperto.
Se, oltre a qualche migliaio di sbroccati che partono dall'occidente, i miliziani sono ceceni, yemeniti, arabi, e i finanziamenti arrivano dal golfo, la forza militare di ISIS ha un alleato in zona, che è la Turchia. Se qualcuno si fosse chiesto a chi l’ ISIS vendeva petrolio, schiave, e tutto quanto veniva razziato in zona, la risposta è: la Turchia.
E non mi riferisco a un aiuto simbolico: mi riferisco al fatto che gli uomini di ISIS hanno campo libero in Turchia per predicare ed arruolare, ( http://www.presstv.com/detail/2014/09/20/379393/isil-militants-move-freely-across-turkey/ ) ma hanno aperto la prima sede diplomatica in Turchia ( http://www.iraqinews.com/arab-world-news/isis-opens-diplomatic-consulate-istanbul-turkeys-president-denies/ ), per quanto il presidente, che non è un granché credibile quando fa il laico, neghi la cosa.
In questo momento, il comportamento della Turchia ne fa un paese complice dei terroristi di ISIS, e il dispiegamento dell’esercito a troncare le comunicazioni coi curdi turchi ne fa un alleato pubblico di ISIS.
Oggi come oggi, la Turchia è un paese terrorista. Non era un mistero che Erdogan avesse simpatie per gli islamisti che si proponesse di distruggere lo stato secolare in turchia – cosa che ha già fatto: chi venga a dire che la Turchia non è un paese islamico oggi racconta palle.
Il paese di Ataturk non esiste più, e l’impostazione laica è stata cancellatada Erdogan.
Si potrebbero riempire pagine e pagine di reports, ma una cosa è chiara: gli sgozzatori di ISIS sono alleati dei turchi, e viceversa.
 http://www.independent.co.uk/news/world/middle-east/turkey-accused-of-colluding-with-isis-to-oppose-syrian-kurds-and-assad-following-surprise-release-of-49-hostages-9747394.html
 http://www.economist.com/blogs/pomegranate/2014/09/islamic-state-turkey-and-syria-s-kurds
 http://english.al-akhbar.com/node/17111
 http://www.al-monitor.com/pulse/business/2014/06/turkey-syria-isis-selling-smuggled-oil.html?utm_source=Al-Monitor+Newsletter+%5BEnglish%5D&utm_campaign=8db3943fde-January_9_20141_8_2014&utm_medium=email&utm_term=0_28264b27a0-8db3943fde-93111661#
http://en.firatnews.com/news/news/has-the-turkish-army-trained-isis-in-fallujah.htm
 http://english.alarabiya.net/en/perspective/features/2014/09/27/Uncertainty-lingers-over-Turkey-s-stance-on-fighting-ISIS.html
http://basnews.com/en/News/Details/Turkey-Will-Not-Take-Part-In-International-Alliance-Against-ISIS/33743
Da quello che si vede (basta seguire i link sopra) è che la Turchia HA ADDESTRATO uomini di ISIS mediante le sue forze armate, che ha finanziato con circa 800 milioni di dollari la formazione terrorista, che oggi gli uomini di ISIS hanno porte spalancate in tutta la Turchia, e che i turchi forniscono supporto strategico all’ ISIS interrompendo col loro esercito i collegamenti tra i peshmerga e i curdi turchi.
Nonostante questo la procedura per l’ingresso della Turchia in Europa è ancora aperta.
MA DAVVERO VOLETE FAR ENTRARE LA TURCHIA L’ISIS NELLA UE?
Ci stiamo bevendo il cervello o cosa?
Credo che sia ora che qualcuno sollevi il punto e stoppi questa pagliacciata della domanda di partecipazione turca alla UE.
Della Turchia “laica” che tutti i giornali amano tanto ricordare non rimane nulla.
La Turchia di oggi è uno stato terrorista. E’ guidata da un personaggio che odia con ogni forza lo stato secolare, che sta facendo di tutto per distruggerlo in turchia, e a maggior ragione appoggia e appoggerà chiunque voglia distruggerlo in Europa.
E ha migliaia di uomini di ISIS, suoi alleati, da mobilitare.
Quella fogna terrorista deve stare LONTANA dall’ Europa. Punto.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

CP 4.0

Re:"Coalizione" vs Isis
« Risposta #139 : Martedì 24 Novembre 2015, 16:03:25 »
la Turchia, quelli che emigrano in Germania.