Autore Topic: Come crescere  (Letto 7189 volte)

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Offline franz_kappa

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Re:Come crescere
« Risposta #40 : Giovedì 13 Novembre 2014, 18:16:28 »
sono invece convinto che non sia interessato al tema: a lui la Lazio gli basta così, al riparo da disastri, ma non troppo in alto perché gli creerebbe probelmi.
Permettimi di inserirmi.

Non capisco quale sia il livello di pertinenza di questa tua specifica opinione nell'ambito di questa specifica discussione (mi permetto dunque di sindacare la pertinenza non in assoluto ma in relativo, ai fini di questo individuato e circoscritto topic), visto che il post originario di TD ci invitava alla sfida dialettica di ragionare assieme su strategie di crescita potenziali per la nostra Lazio.
Ovviamente le ricette, soluzioni, idee, spunti che ognuno di noi avrebbe potuto offrire sarebbero rimaste confinate al ristretto ambito delle suggestioni astratte, visto che nessuno di noi impatta concretamente sulla gestione della Lazio, non essendo noi azionisti della stessa con incarichi societari, e visto che davvero pochi di noi possono vantare quelle competenze manageriali tali da rendere un minimo rilevante la propria opinione in merito.
Eppure tutti noi abbiamo qualcosa da dire, visto che la Lazio ci preme assai e visto che ognuno, legittimamente, pensa di poter proporre una ricetta di una qualche valenza.

Ciò premesso, mi domando quanto sia 'utile' - in tale specifico contesto - appurare o ribadire che a Lotito non interessa rendere la Lazio competitiva per lo Scudetto?

Da un certo punto di vista come individuo che partecipa a un forum per discutere me ne infischio se Lotito intenda o meno avviare una strategia tesa a incrementare i ricavi della Lazio, così rendendola maggiormente 'attrezzata' per competere per lo Scudetto. Come tifoso la cosa mi preme assai, beninteso. Ma se finisco per discorrere con altre persone su una tale cruciale questione può accadere che io (e, immagino, molti altri) finisca per prescindere dalla questione.

In fondo molti di noi vorrebbero semplicemente confrontarsi con altri compagni di forum sul tema in questo specifico topic.
Ma è evidente che la pietra tombale rappresentata dall'argomento "a lui la Lazio gli basta così, al riparo da disastri, ma non troppo in alto perché gli creerebbe probelmi" ha una sola, amara funzione: orientare il dibattito verso approdi improduttivi, così distruggendolo.
Tutto ciò è esiziale per la ormai proverbiale fruibilità del forum.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline BobLovati

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Re:Come crescere
« Risposta #41 : Giovedì 13 Novembre 2014, 18:26:54 »
ancora una volta ricordo (non è la prima) che molti tifosi laziali (volutamente in minuscolo) non ricordano, o dicono di non ricordare ciò che segue:

 http://www.laziowiki.org/wiki/Il_piano_MI-LOR#top

detto piano, NATURALMENTE, fallì per l´assoluto disinteresse del tifoso laziale (ri-volutamente in minuscolo) che se c´è da parlare, pianificare, dare consigli, stilare decaloghi di crescita è sempre in prima linea.
Se però c´è anche da passare alla cassa, finisce sempre nello stesso modo.

Lodevole l´intento di TD di cui ammiro il bambino che porta sempre dentro di se; ma, arrivati a questo punto, pensare che ci siano altre vie oltre l´affollamento dello stadio in occasione delle partite, è pura utopia. Di abbonamenti poi meglio non parlare, visto che il nuovo tifoso laziale (come sopra) mica compra "a scatola chiusa"; anche se, sui social, ci sfracagna le balle sulla propria fede sempiterna e l´indiscutivile amore verso la Lazio
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline franz_kappa

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Re:Come crescere
« Risposta #42 : Giovedì 13 Novembre 2014, 18:41:20 »
nel merito, avoja.
Per esempio, ci sono stime recenti sul valore del marchio delle squadre italiane/europee?
Tornando in topic.
Un documento che recuperai dal Web ormai un decennio or sono (e non fu di immediata reperibilità, va detto) e che purtroppo conservo chissà dove nei miei archivi cartacei collocava la Lazio, come valore del marchio, tra le prime 30 società europee - da prendere con le molle: lo sforzo di memoria è notevolissimo - con una cifra che se ben ricordo si aggirava tra 30 e 50 milioni di euro.

In effetti la successiva operazione - del 2006? - con la cessione del marchio, per l'occasione valorizzato, dalla SS Lazio Spa alla neocostituita SS Lazio Marketing&Communication, ha espresso un valore ben superiore. Circa 106 milioni di euro, sempre se la memoria non mi tradisce.

Quanto a documenti più recenti non ho idea se società di consulenza o banche d'affari abbiano prodotto negli ultimi anni dei report che affrontano anche la questione della valorizzazione dei marchi dei maggiori club calcistici europei. Mi sorprenderei se non vi fosse una 'letteratura' in merito, tuttavia. Quindi potrebbe bastare un lavoro di ricerca un po' finalizzata per verificare se sul Web sono rimaste tracce di simili lavori, magari non completamente pubblici o visualizzabili a pagamento.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline sandro

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Re:Come crescere
« Risposta #43 : Giovedì 13 Novembre 2014, 19:34:33 »
La Roma l'anno scorso dopo il 3-0 di Torino,compro'naingolam spendendo 15 milioni...la squadra e la tifoseria,hanno capito (e cosi e'stato ) che era un segno di crescita.
La nostra societa'ha operato benissimo in questa sessione estiva , pero' se vuoi dare un segnale,e far crescere la squadra,ad es.si dovrebbe investire comprando un difensore FORTE (cosa che non credo avverra' a gennaio,visti i precedenti)
Vincere lo scudetto produce solo danni(Lotito)...ma anche andare in Champions...poi aumentano le spese.

Noi siamo gli EAGLES,quella e'la LAZIO:il nostro grande amor!!!!

ThomasDoll

Re:Come crescere
« Risposta #44 : Giovedì 13 Novembre 2014, 21:02:26 »
Ottimo, Franz. Io ne ricordo una del 2006/2007 o giù di lì che stimava il marchio del Milan, terzo in Europa, 198 milioni. Dietro, mi pare, a Manchester e Real. Ora, poniamo che noi si valga 100, tanto per dire. Uno scudetto di quanto incrementerebbe questo valore? E, in definitiva, oltre ai ritorni attesi dalle partecipazioni europee, quanto inciderebbe sul monte ricavi questo incremento?
Dico questo perché ci deve essere (c'è, in altri casi) e deve essere osservabile il meccanismo incrementale che porta un club a triplicare il fatturato in tempi brevi. E non è quello che si vede a Roma, dall'altra parte, dove il livello di fatturato rimane elevato solo perché c'è il nome di un calciatore, tozzy, che mantiene visibile una squadra che altrimenti faticherebbe a imporsi sul campo.
Loro stanno rincorrendo l'ultimo tram, perché quando si fermerà er checco il loro fatturato precipiterà, se nun se sbrigheno a vince qualche cosa.

Pomata

Re:Come crescere
« Risposta #45 : Giovedì 13 Novembre 2014, 22:14:04 »
La Roma l'anno scorso dopo il 3-0 di Torino,compro'naingolam spendendo 15 milioni...la squadra e la tifoseria,hanno capito (e cosi e'stato ) che era un segno di crescita.
La nostra societa'ha operato benissimo in questa sessione estiva , pero' se vuoi dare un segnale,e far crescere la squadra,ad es.si dovrebbe investire comprando un difensore FORTE (cosa che non credo avverra' a gennaio,visti i precedenti)

I difensori forti li abbiamo presi, uno il migliore del mondiale, l'altro il migliore del sud-america.

Offline Ataru

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R: Come crescere
« Risposta #46 : Venerdì 14 Novembre 2014, 00:19:13 »
Nainngolan preso in prestito e ancora non pagato.  15 milioni solo sulla carta. Da che era una promessa, con l'affare astori (altro prestito) è diventato un pagherò
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Offline Fabio70rm

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Re:Come crescere
« Risposta #47 : Venerdì 14 Novembre 2014, 07:39:25 »

3) Lo stadio. Inteso come posto dove accadono le cose. NON il centro commerciale della fava.

Su questo però, caro TD, dissento.

Un centro commerciale, tipo Porta di Roma o Roma Est, se è di tua proprietà e lo affitti, ti rende anche 100 mln l'anno netti.

Se lo fai slegato dal mondo Lazio ci vanno a fare spesa tutti, e le società che affittano gli spazi prosperano, e di conseguenza prosperi anche tu.

A quel punto, e rispondo anche a CP, il valore delle azioni Lazio sarebbe rafforzato dal possesso immobiliare e concreto di una unità che genera reddito; e a investire nelle sue quote azionarie, oltre a speculatori, potrebbero essere invogliati ad entrare anche personaggi di ottima caratura finanziaria.

Senza contare che un indotto commerciale ti può attirare interessi di sponsor abbastanza grandi.

Il solo stadio senza indotto allegato invece la vedo dura che porti ricavi.

Anche se organizzi eventi come il 12/05  a prezzi popolari per tutti i restanti giorni della settimana, concerti, eventi etc. ma quanto ti può portare ad incassare, rispetto al flusso regolare di denaro che la Grande Distribuzione elargisce per l'affitto dei megaspazi di un centro commerciale, tacendo dei negozi più o meno grossi?
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline franz_kappa

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Re:Come crescere
« Risposta #48 : Venerdì 14 Novembre 2014, 08:26:55 »
Un centro commerciale, tipo Porta di Roma o Roma Est, se è di tua proprietà e lo affitti, ti rende anche 100 mln l'anno netti.
Resta da capire perché una società la cui ragione d'essere è ben altra (sostanzialmente: offrire una particolare forma di intrattenimento e lucrare sul fatto che detto intrattenimento catalizza l'interesse - nel complesso e nell'accezione più ampia possibile - di centinaia di migliaia di persone) dovrebbe diversificare il proprio business avviando un'intrapresa nel settore della grande distribuzione e dei centri commerciali.

Eh, ma si possono conseguire ricavi (o utili) nell'ordine dei 100 milioni annui, sottolinea Fabio. Non so se la cifra sia realistica o meno - mi permetto di rilevare che le variabili che influenzano l'andamento dei ricavi di una struttura complessa come un centro commerciale dovrebbero forse indurci alla prudenza nell'azzardare cifre. Ma assumiamo il dato come buono a titolo di esempio e come spunto di discussione - ma se si trattasse di un dato concreto mi viene subito da pensare che buona parte delle società italiane quotate in Borsa sono gestite da consigli di amministrazione nei quali siedono dei gran stolidi, incapaci di realizzare che - indipendentemente dal tuo business (produzione di impianti per fabbricare acciaio oppure apparati avanzati per la domotica) - basterebbe loro realizzare un centro commerciale di proprietà per incrementare, d'emblée, il fatturato (o persino gli utili, chissà) di un centinaio di milioni.

Ecco, prescindendo dalla provocazioncella io tornerei all'ottimo TD, che ha ben centrato il cuore della questione:

3) Lo stadio. Inteso come posto dove accadono le cose. NON il centro commerciale della fava. Un posto dove ospitare gente che paga, dall'avventore al tifoso allo sponsor. E si vende in un caso la visibilità, nell'altro LA LAZIO. Quindi lo stadio deve essere la casa dei tifosi e degli appassionati.

La Lazio ha una sola cosa da valorizzare immediatamente e, tutto sommato, facilmente: la capacità di convogliare decine di migliaia di persone, con notevole prevedibilità, in un posto dove accade una cosa ben individuata (la partita di calcio). Si tratta solo di trovare il modo - mica facile, eh! - di riuscire a vendere a costoro quante più cose possibili.
Buon viaggio, caro Piero.

Pomata

Re:Come crescere
« Risposta #49 : Venerdì 14 Novembre 2014, 09:45:44 »
ancora una volta ricordo (non è la prima) che molti tifosi laziali (volutamente in minuscolo) non ricordano, o dicono di non ricordare ciò che segue:

 http://www.laziowiki.org/wiki/Il_piano_MI-LOR#top

detto piano, NATURALMENTE, fallì per l´assoluto disinteresse del tifoso laziale (ri-volutamente in minuscolo) che se c´è da parlare, pianificare, dare consigli, stilare decaloghi di crescita è sempre in prima linea.
Se però c´è anche da passare alla cassa, finisce sempre nello stesso modo.

Lodevole l´intento di TD di cui ammiro il bambino che porta sempre dentro di se; ma, arrivati a questo punto, pensare che ci siano altre vie oltre l´affollamento dello stadio in occasione delle partite, è pura utopia. Di abbonamenti poi meglio non parlare, visto che il nuovo tifoso laziale (come sopra) mica compra "a scatola chiusa"; anche se, sui social, ci sfracagna le balle sulla propria fede sempiterna e l´indiscutivile amore verso la Lazio

Cuando hay que rascarse el bolsillo... :)

CP 4.0

Re:Come crescere
« Risposta #50 : Venerdì 14 Novembre 2014, 09:48:43 »
L'unica strategia che credo sia possibile aggiungere nel breve termine è quella di un aumento dei biglietti. Non nelle modalitá di quanto fatto per la partita con la Juve, sia per quantitá del balzo che modalitá con passo indietro, ma sicuramente usare i prossimi scontri per rendere normale per il prossimo anno un aumento del 20/30 % per poi aggiungere un altro 10/15% per gli incontro clou. Se poi si tengono i cuccioloni a prezzi popolari, si potrebbero giustificare aumenti più sostanziali, dando la calla che tutti gli adulti 'pagano' anche per far entrare i bambini più 'agevolmente'.

Offline Drenai

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Re:Come crescere
« Risposta #51 : Venerdì 14 Novembre 2014, 09:49:15 »
fk, io non sono un esperto in materia, ma credo che la maggior parte di quelle società italiane quotate in borsa di cui parli, a prescindere dal ramo in cui operano, magari non partecipando direttamente ma tramite operazioni finanziarie, se avessero la possibilità di utilizzare una squadra di calcio come"grimaldello" per ottenere autorizzazioni (e agevolazioni) a costruire qualcosa del genere, che sia un centro commerciale alberghi o quello che vuoi, lo farebbero.
dico in generale, esulando dallo specifico lazio.
"It's not that I like winning that much, it's that I HATE losing"
Larry Bird

Panzabianca

Re:Come crescere
« Risposta #52 : Venerdì 14 Novembre 2014, 09:59:24 »
Zenone  non conosceva la teoria delle serie numeriche, che ha cancellato il suo paradosso.
Se la tartaruga parte un metro davanti ad Achille, Achille raggiunge la tartaruga a due metri dal proprio punto di partenza.

me basta Zenone (che, per la cronaca, prendevo per il culo)
Topic interessante ma autoerotico.  E' come girà in un mondo de cessi ma sognare costantemente la Kidman. Te fai male.
Con questo ve saluto come saluto la mia partecipazione al forum.
Un abbraccio a tutti, è stato breve ma intenso.

CP 4.0

Re:Come crescere
« Risposta #53 : Venerdì 14 Novembre 2014, 10:09:06 »
fk, io non sono un esperto in materia, ma credo che la maggior parte di quelle società italiane quotate in borsa di cui parli, a prescindere dal ramo in cui operano, magari non partecipando direttamente ma tramite operazioni finanziarie, se avessero la possibilità di utilizzare una squadra di calcio come"grimaldello" per ottenere autorizzazioni (e agevolazioni) a costruire qualcosa del genere, che sia un centro commerciale alberghi o quello che vuoi, lo farebbero.
dico in generale, esulando dallo specifico lazio.

Si chiama  diversificazione e cone il rischio è ormai parte integrante di ogni gestione d'impresa, sia che sia quotatabo meno. ;)

Offline fish_mark

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Re:Come crescere
« Risposta #54 : Venerdì 14 Novembre 2014, 10:15:27 »
Lotito: «Schiavi della tv, servono alternative» (Gazzetta dello Sport)
27/12/2005

3) Lo stadio. Inteso come posto dove accadono le cose. NON il centro commerciale della fava. Un posto dove ospitare gente che paga, dall'avventore al tifoso allo sponsor. E si vende in un caso la visibilità, nell'altro LA LAZIO. Quindi lo stadio deve essere la casa dei tifosi e degli appassionati.
 

dobbiamo puntare su stadi polifunzionali. In Inghilterra la tv incide soltanto per il 25 per cento sulle entrate di un club: dobbiamo prendere esempio dagli inglesi. Per forza c’è la fuga dagli stadi... noi abbiamo stadi da Terzo Mondo».
«Svincolarci dalla dipendenza dei diritti tv creando impianti come se fossero Disneyland, per famiglie. Stadi come aeroporti, che prendono le royalties sui negozi. Stadi con palestra, parrucchiere, cinema, boutique, servizi: una famiglia si deve sentire a casa propria. Perché il ricavo dello stadio non deve arrivare soltanto dal biglietto! Ho fatto uno studio in base al quale sfruttando bene un impianto polifunzionale si possono incassare 120 milioni all’anno
Ma “Non ci vogliono vent’anni! Basta qualche anno per realizzare un progetto del genere.”



Un percorso del genere può partire solo se vinci uno scudetto, o meglio.

Per arrivare allo scudetto servono idee, ambizione e qualche soldino. Per ora abbiamo soltanto qualche soldino. Ma non si parte per quel percorso vincendo uno scudetto: si parte da quel percorso per arrivare a uno scudetto.


me basta Zenone (che, per la cronaca, prendevo per il culo)
Topic interessante ma autoerotico.  E' come girà in un mondo de cessi ma sognare costantemente la Kidman. Te fai male.
Con questo ve saluto come saluto la mia partecipazione al forum.
Un abbraccio a tutti, è stato breve ma intenso.

Non scherziamo. Continua a farti leggere!
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Offline fish_mark

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Re:Come crescere
« Risposta #55 : Venerdì 14 Novembre 2014, 10:33:06 »
Per l'appunto: chiunque altro potrebbe puntare allo scudetto, solo che alla Lazio è capitato Lotito al quale la questione "non interessa".

Può capitare anche questo. Se a lui non interessa questo non ha profili da codice penale. La controlla, la gestisce, ma ha i suoi obiettivi, anche sportivi: è lui l’azionista di maggioranza con buona pace di tutti, dall’ultimo dei curvaroli al primo dei maitre a penser della domenica notte.

La soluzione? "Investire". Certo. Quanto e perché? E con quali prospettive di recupero dell'investimento?

Le prospettive le conosci benissimo: andare in Champions significa partecipare alla torta succulenta dei diritti TV della UEFA, significa avere maggiori chances di sponsorizzazione e maggiori incassi da botteghino. Aumenteranno anche i costi, innegabile, ma funziona così.

A me piacerebbe, sul serio, che un migliaio tra gli espertoni abbiamo per un giorno in mano i soldi per comprarsi la Lazio, più altri 200 milioni da spendere a proprio piacimento. E poi vorrei vedere quanti di loro farebbero un "investimento" del genere, per il quale non vi è la minima garanzia di recuperarne nemmeno una parte.

E' facile e radiofonico fare i filosofi e omettendo i tre quarti fondamentali del ragionamento.

E’ facile e anche radiofonico imporre l’idea che al posto di Lotito nessuno sappia o possa fare di meglio. Sei liberissimo di avvinghiarti a questo luogo comune: del resto è il tuo vessilo da un decennio ormai. Sarò curioso di leggere i tuoi post quando ci sarà il cambio di cavallo (che tanto prima o poi arriva eh).
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Offline Er Matador

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Re:Come crescere
« Risposta #56 : Venerdì 14 Novembre 2014, 10:52:31 »
Poi mettendolo a reddito mattone per mattone. Per esempio, bello lo "Stadio delle Aquile". Ma se arriva Anacleto Mitraglia e offre dieci testoni l'anno per vent'anni per chiamarlo "Anacleto Mitraglia Arena" per me si DEVE fare. E' così che comincia a rendere qualcosa e a pagarsi.
Una riflessione su questo punto, e che riguarda anche la questione sponsor.
Mentre club come il Man City hanno (s)venduto il nome dello stadio agli sponsor - cosa che personalmente, per inciso, mi dà il voltastomaco - e altri si preparano a fare altrettanto, come dimostra la denominazione dichiaratamente provvisoria per lo Juventus Stadium, c'è una realtà non certo secondaria e in netta controtendenza: il Barcellona.
La maglia blaugrana ha ospitato assai raramente scritte di ogni genere, e ancor più raramente per motivi di sponsorizzazione.
Se poi si propone di cambiare nome al Camp Nou, si rischia di ritrovarsi avvolti in una bandiera catalana intrisa di benzina e dati alle fiamme.
Perché loro riescono a conciliare una dimensione tecnico/economica non proprio al risparmio con la determinazione a tenere il punto su aspetti identitari come quelli descritti?
Azionariato popolare? Possibilità di accumulare debiti impunemente? O c'è dell'altro?

Offline fish_mark

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Re:Come crescere
« Risposta #57 : Venerdì 14 Novembre 2014, 10:53:57 »
Perché loro riescono a conciliare una dimensione tecnico/economica non proprio al risparmio con la determinazione a tenere il punto su aspetti identitari come quelli descritti?
Azionariato popolare? Possibilità di accumulare debiti impunemente? O c'è dell'altro?

Immagina la Regione Lazio che stanzia annualmente 50 milioni per la SSLazio.
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Offline franz_kappa

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Re:Come crescere
« Risposta #58 : Venerdì 14 Novembre 2014, 10:59:12 »
fk, io non sono un esperto in materia, ma credo che la maggior parte di quelle società italiane quotate in borsa di cui parli, a prescindere dal ramo in cui operano, magari non partecipando direttamente ma tramite operazioni finanziarie, se avessero la possibilità di utilizzare una squadra di calcio come"grimaldello" per ottenere autorizzazioni (e agevolazioni) a costruire qualcosa del genere, che sia un centro commerciale alberghi o quello che vuoi, lo farebbero.
dico in generale, esulando dallo specifico lazio.
Tu dici, eh?

Beh, ci sono numerose Società di serie A o B ma in piazze importanti che si potrebbero prendere con poche decine di milioni. Quindi una capogruppo, quotata o meno, dotata di adeguata liquidità potrebbe realizzare tale operazione e poi utilizzare il grimaldello, come lo chiami tu, per realizzare una bella megaspeculazione. A Modena, Perugia, Padova, Livorno o altri ambiti di provincia che ti possono venire in mente.

Stranamente - ma, insisto, deve trattarsi di un limite di amministratori inetti che non realizzano quali fantasmagoriche prospettive di guadagno possono essere assicurate da simili operazioni - sinora nessuna Società industriale che opera in un settore completamente diverso ha acquisito club di calcio italiani con l'obiettivo di tirare su palazzine, centri commerciali, uffici e altre strutture immobiliari.

Il fenomeno mi pare abbastanza coerente, visto che a meno di non essere dei soggetti finanziari che hanno decine di milioni da investire (ma con la pretesa legittima che detti investimenti garantiscano adeguata remunerazione del capitale) è ragionevole che si occupi di operazioni di sviluppo immobiliare chi fa quello di mestiere, per così dire.

La situazione delle proprietà dei Club di calcio italiani è evidentemente peculiare e non assimilabile ad altre esperienze: si tratta di imprenditori, detentori delle quote di maggioranza delle squadre, che confidano di poter strumentalizzare questa condizione per ottenere dalle amministrazioni locali, sperabilmente in trasparenza e piena legittimità anche se non sempre accade, tutte le agevolazioni (individuazione delle aree, modifiche ai piani regolatori, realizzazione di infrastrutture) necessarie per avviare progetti di valorizzazione immobiliare imperniate sulla realizzazione di stadi di proprietà.

Ma al centro di tali operazioni, per tornare cocciutamente alle considerazioni di TD, ci deve comunque essere lo stadio. Che, senza dubbio, andrà vissuto quanti più giorni possibili della settimana, con le strutture commerciali a corredo dello stesso (che possono essere sempre fruite) e eventi ad hoc, sportivi e non, che ne sfruttano il potenziale di attrazione di migliaia di persone.
Ma, in definitiva, è la valorizzazione dell'impianto stadio che esalta di per sé le potenzialità di massimizzazione dei ricavi dei Club ove gli stessi siano in grado di gestire direttamente tutto quello che ruota attorno alla partita casalinga della squadra, dai biglietti al food&beverage offerto dentro e fuori l'impianto. E' la partita il cuore di tutto. Tutto il resto viene dopo.

Non a caso nei bilanci delle maggiori squadre inglese una delle voci di entrata più cospicua - per certi versi a livelli difficilmente concepibili da noi latini - è rappresentata dalle "matchday revenues". E' quello che incassi il giorno della partita che ti fa ricco. Assieme, chiaramente, ai diritti tv e allo sfruttamento commerciale del marchio.

In ciò, peraltro, la Lazio è benissimo posizionata, essendo una società metropolitana con un bacino di utenza potenziale (provincia di Roma) superiore ai 4 milioni di persone che esprime di fatto e non in potenza 40mila (e mi tengo forse basso) tifosi/consumatori fortemente fidelizzati e motivabili con le giuste strategie.

E' lì, penso io, che si deve lavorare: hai una cosa (la squadra di calcio) che può attirare, adottando le giuste strategie commerciali e di marketing, tra 20mila e 30mila persone in media in un luogo definito (lo stadio).
Trova il modo, adottando ogni strategia - e guardare all'estero, in ciò, potrebbe solo fungere da ammaestramento - di favorire la permanenza non dico di tutti ma almeno del 20% di quei 20-30mila nel luogo definito (lo stadio) o nei suoi immediati paraggi per alcune ore prima o dopo l'evento (a seconda dell'orario della partita).

E, allo stesso tempo, sfrutta la consuetudine, la familiarità - acquisita da quelle decine di migliaia di persone negli anni - a frequentare quel luogo definito (lo stadio e aree adiacenti) per indurli a recarvisi anche in occasioni diverse dall'evento-partita, che pure resta e deve restare centrale, offrendo una serie di servizi commerciali in strutture che consentano al Club di intercettare una buona quota degli incassi di quelle strutture.

Questa, ragionevolmente, pare a me che sono all'asciutto di nozioni di marketing una prospettiva ragionevole di sviluppo della base di ricavi di Club come la Lazio, dotati di un ampio seguito numerico.
E, tutto sommato, lo stadio di proprietà non è detto sia la via maestra - per quanto la migliore, non lo nego. Ma allo stesso tempo molto difficile - per conseguire tutto ciò.
Buon viaggio, caro Piero.

Zapruder

Re:Come crescere
« Risposta #59 : Venerdì 14 Novembre 2014, 11:19:53 »
E’ facile e anche radiofonico imporre l’idea che al posto di Lotito nessuno sappia o possa fare di meglio. Sei liberissimo di avvinghiarti a questo luogo comune: del resto è il tuo vessilo da un decennio ormai. Sarò curioso di leggere i tuoi post quando ci sarà il cambio di cavallo (che tanto prima o poi arriva eh).

Mi dispiace, ma questa tua interpretazione è falsa, e serve solo a legittimare la tua posizione anti-, individuandone una presuntamente opposta. Vecchio e classico schema, gli omeopati e gli allopati, i complottisti e i servi della CIA, i vegani e i mangiatori di carcasse di animali morti, ecc. ecc.

Quando ti viene chiesto di esplicitare possibili soluzioni, e proposte, tu eviti sempre accuratamente, perché come tutti, soluzioni non ne hai. Mascheri (con molta abilità, va detto) un altro obiettivo per una soluzione, come sempre. Come si cresce? Ma andando in Champions, ovvio! Così l'anno dopo prendi i soldi e aumenti i ricavi. Facile, no?

Molto classica anche l'individuazione populista di un "colpevole" di una situazione complessa: poco importa, visto che si parla di calcio, ma in altri contesti questo modo di pensare è la base di persecuzioni e dittature. La colpa della crisi tedesca del 1920? Dei banchieri ebrei, naturalmente. E il disagio delle periferie romane? I campi rom, semplice. Poi spunta "l'uomo forte" che accontenta il popolo - sotto forma di caporale austriaco, di pseudo-farmaceutica ungherese o di leghista provocatore - e raccoglie i frutti di quello che ha seminato. Mentre chi dice "a prescindere da chi sia al timone della Lazio, in che modo si può incrementare la cifra tecnica attuale e storica?" è un "difensore strenuo" dell'attuale presidenza. L'allopata, appunto. La ricetta di fish è semplice e populista: er probblema è che manca l'ambizzione, ariva uno co' l'ambizzione e noi domani lottiamo per lo scudetto. Facile, no? Poi dopo tre anni, magari con una squadra che galleggia a centroclassifica in B (è capitato, non mi sto inventando nulla) si potrà sempre spacciare, ovviamente a capicurva piacendo, che però nun s'è mai vista tanta lazzialità come adesso...

Una riflessione su questo punto, e che riguarda anche la questione sponsor.
Mentre club come il Man City hanno (s)venduto il nome dello stadio agli sponsor - cosa che personalmente, per inciso, mi dà il voltastomaco - e altri si preparano a fare altrettanto, come dimostra la denominazione dichiaratamente provvisoria per lo Juventus Stadium, c'è una realtà non certo secondaria e in netta controtendenza: il Barcellona.
La maglia blaugrana ha ospitato assai raramente scritte di ogni genere, e ancor più raramente per motivi di sponsorizzazione.
Se poi si propone di cambiare nome al Camp Nou, si rischia di ritrovarsi avvolti in una bandiera catalana intrisa di benzina e dati alle fiamme.
Perché loro riescono a conciliare una dimensione tecnico/economica non proprio al risparmio con la determinazione a tenere il punto su aspetti identitari come quelli descritti?
Azionariato popolare? Possibilità di accumulare debiti impunemente? O c'è dell'altro?

Vabè, ma si parla di una realtà unica, imparagonabile con qualsiasi altra. "Mas que un club" non è un'iperbole: nel senso che il Barcellona si fa carico anche di un senso identitario che non riguarda solo l'aspetto calcistico.