Autore Topic: Metro C  (Letto 5625 volte)

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Offline MCM

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Re:Metro C
« Risposta #40 : Venerdì 14 Novembre 2014, 12:16:12 »
La cosa migliore fatta per il Lazio nella storia dell'Italia rimane la bonifica mussoliniana.
Dopo di allora il nulla.

Ieri atterrato a Milano dopo 4 giorni a Londra.
40 minuti per fare 800 metri in taxi.

Sono 40 anni che Milano si allaga nei medesimi punti ogniqualvolta piove.
Non fanno nulla.

Meritiamo l'ebola...

Speriamo che i cinesi o i russi ci invadino. Volesse Iddio.

Offline AlenBoksic

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Re:Metro C
« Risposta #41 : Venerdì 14 Novembre 2014, 15:25:21 »
Il congiuntivo perdio !
 :D
Voglio 11 Scaloni

Zapruder

Re:Metro C
« Risposta #42 : Venerdì 14 Novembre 2014, 17:42:28 »
scusatemi ma la domanda a me sorge sempre spontanea.

come mai l'Italia e' piena di 'dottori' ma non guarisce mai?

Perché ognuno di noi, in realtà, è un elemento del totale.

Offline disabitato

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Re:Metro C
« Risposta #43 : Venerdì 14 Novembre 2014, 17:59:16 »
Certo. Ogni italiano è parte del degrado in cui versa il Paese.

Detto ciò, parlando di metro, Roma è l'unica capitale al mondo ad avere (di fatto) una sola linea di metro. Peggio di noi solo Istanbul, che io sappia.

La B non è una metro per: pulizia, frequenza, qualità del materiale rotabile.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline BobLovati

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Re:Metro C
« Risposta #44 : Venerdì 14 Novembre 2014, 18:06:30 »
non è proprio la stessa cosa fare la metro a Madrid ( la macchina che scava il tunnel cammina a circa 50mt./giorno ) o a Roma.
Disabitato lo sa bene, e non sarebbe male ci parlasse della morfologia del sottosuolo romano; cosa che non esime nessuno dalle colpe delle cose fatte a pene di segugio.

Come già detto, il problema vero nel nostro paese è che è ............ pieno di italiani    :piange: :piange: :piange:
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline disabitato

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Re:Metro C
« Risposta #45 : Venerdì 14 Novembre 2014, 18:39:49 »
Caro Bob, che ti devo dire che non sia già ultranoto?
La storia dello strato archeologico è una cazzata, poiché le talpe scavano ad una quota ben minore di quella interessata dalle rovine. L'unico problema si ha quando si deve uscire con pozzi di areazione e stazioni, causa per cui è stata cancellata la stazione a Largo Argentina (Metro C), vista l'impossibilità di uscire senza devastare l'area sacra.
La lentezza di scavo è data dal tipo di roccia che si incontra, ed a roma ne abbiamo di tutti i tipi, oltre al fatto di avere molte falde acquifere da salvaguardare.
C'è da dire che opere come la metro di Roma non saranno mai economicamente convenienti, sono opere a perdere ma necessarie.
Un po' come il vecchio cavallo di battaglia del LazioStyle in centro, se mi permettete il paragone blasfemo.
Roma ha urgente bisogno di modernizzazione infrastrutturale, per questo auspico il commissariamento dell'assessorato ai lavori pubblici del comune. Opere vitali del genere non possono essere legate alla volatilità di una giunta comunale.

p.s.: oggi a termini, durante lo sciopero (non so se per tutto il giorno), non c'era una scala mobile funzionante nel nodo di scambio A-B.
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Offline BobLovati

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Re:Metro C
« Risposta #46 : Venerdì 14 Novembre 2014, 19:36:55 »
Caro Bob, che ti devo dire che non sia già ultranoto?
La storia dello strato archeologico è una cazzata, poiché le talpe scavano ad una quota ben minore di quella interessata dalle rovine.
.......................

in fatti non mi riferivo a questo problema, ma piuttosto a:

.................................
La lentezza di scavo è data dal tipo di roccia che si incontra, ed a roma ne abbiamo di tutti i tipi, oltre al fatto di avere molte falde acquifere da salvaguardare.

;)
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Offline disabitato

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Re:Metro C
« Risposta #47 : Venerdì 14 Novembre 2014, 20:20:49 »
Ma sono cose arcinote, già in fase di progetto preliminare. L'inaccettabile è fare il buco è poi sorprendersi se escono rovine/falde/ecc. Stai bucando Roma, una delle città più grandi dell'antichità, che nasce sulle sponde dei uno dei maggiori fiumi di Italia.. che cazzo pensi de trova' sotto terra?
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Offline Frusta

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Re:Metro C
« Risposta #48 : Venerdì 14 Novembre 2014, 20:56:13 »
Ho fatto una prova: sono andato su google ed ho digitato: "è crollato il ponte di" e mi si è aperta una sfilza di ponti crollati: Tarrasco... Serricchiano... Tacoma... Terralba... Ribera...Lemie... e sempre, dopo ogni notizia di crollo, ho letto il solito stucchevole esercizio dell' attribuzione delle responsabilità.
Colpa di chi non ha previsto la piena... di chi gestisce il fiume e non ha gestito la piena... di chi non ha mai irrobustito il ponte abbastanza... di chi non ha mai avvisato che il ponte fosse così fragile... dei politici... di chi li ha votati... (Che sono sempre "gli  altri": in Italia i danni più grossi li fa sempre il voto altrui  ;D )
Se non che.
Un ponte costruito, poniamo, nel 500, con la tcnologia del 500, con il traffico del 500 e magari pensato della durata di un paio di secoli, 300 anni oltre il suo limite di design e sottoposto a sforzi mai pensati e adibito a compiti per il quale non era progettato, ha molte probabilità di crollare da un momento all'altro.
E puntualmente lo farà quando interverranno quei (naturalissimi) eventi che di solito incidono sul numero di probabilità che quel ponte crolli: piogge, piene del fiume, piccole scosse sismiche normalmente non avvertibili e così via.
Ora: un ponte è una sovrastruttura, una città una sovrastruttura un pochino più complessa, ma ognuna di queste complessità, se sottoposta, per secoli, a sollecitazioni superiori a quelle per le quali era stata pensata e per un tempo più lungo di quello ipotizzato, non ci stanno madonne: collassa.
Ed ad ogni collasso puntualmente si scatena la più inutile delle cacce: quella ai responsabili.
Che NON stanno fra chi "amministra il territorio", o fra chi "doveva avvisare della pioggia", o fra chi "doveva allertare", o fra chi "doveva intervenire prima/dopo/nel frattempo".
Ma in chi si usa le cose oltre i limiti di tempo previsti al momento del loro progetto.
Il problema, tanto per fare un esempio contingente, di Genova, o quello di ogni città-quartiere della Capitale è lo stesso di tutte le città storiche italiane: è costretta a sopportare molto più "peso" sociale di quello che potrebbe.
Tra qualche anno ci scontreremo con il limite di durata del pessimo calcestruzzo armato che i palazzinari del dopoguerra hanno usato fino agli anni settanta e fra qualche decennio con il limite di durata di quello dei palazzinari attuali.
Ed a meno che non pensiamo che quelle costruzioni possano per chissà quale miracolo sopravvivere se stesse, ci sta aspettando un' era nella quale sarà consideratà una eventualità normale che per una pioggia, una microscossa di terremoto, un autotreno che passa, un treno, un tuono, una folata di vento, il crollo di interi condomini se non interi isolati. Esattamente come ora l'annegamento dei quartieri genovesi.
E la colpa sarà  di chi non ha previsto il microterremoto, non ha avvisato della folata di vento, ha permesso agli autotreni di passare, ha costruito le ferrovie, non ha previsto la pioggia, oppure di chi permetterà che siano ancora abitati palazzoni che...   A proposito, di quanto tempo è il limite di durata previsto per due mattoni messi uno sull'altro in questo periodo da un palazzinaro?  ;D
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

baol

Re:Metro C
« Risposta #49 : Sabato 15 Novembre 2014, 12:51:31 »
Perché tali dottori sono tutti bravissimi a somministrare le medicine agli altri ma se però capita loro di ammalarsi non vogliono sia data loro neanche mezza aspirina.
Fuor di metafora e senza tirare in ballo i soliti massimi sistemi (la politica, la corruzione, l'indecisionismo, le elezioni incombenti ecc ecc), che pure esistono ma sono in uno spettro simile ovunque,
i ricorrenti alluvioni e disastri dimostrano come giustamente parta subito la ricerca dei colpevoli, l'accusa alle lungaggini burocratiche e all'inerzia politica.
Allo stesso tempo si chiede con forza e legittimamente che lo Stato aiuti economicamente chi in tali sciagure ha perso tutto.
Quello che non si ascolta mai è però un mea culpa che riguardi il nostro modo di essere: quanti degli edifici coinvolti in alluvioni, smottamenti, frane, terremoti sono stati costruiti illegalmente e poi condonati nel corso degli anni? E siamo sicuri che tutti coloro che chiedono aiuti non abbiano mai aderito ad un condono fiscale e/o fatto carte false per pagare meno tasse?
Da tali tragici avvenimenti non si trae mai l'insegnamento che lo Stato siamo noi e che ogni ombrello privato, per quanto ampio, non sarà mai grande come l'ombrello comunitario per proteggerci nei casi di bisogno/necessità.
A distanza di secoli la malattia da debellare è sempre il particulare indicato già dal dottor Guicciardini.

Il senso del Dott. Terzilli medico della mutua che avevo postato è perfettamente esplicitato nel post di AlenBoksic.
E da quest'amaca di Serra, postata su FB da un amico di forum.


CP 4.0

Re:Metro C
« Risposta #50 : Lunedì 17 Novembre 2014, 10:10:30 »
semi OT

mi sto facendo un opinione che, oltre alle tipiche cause di incolpare altri per non essere incolpati noi, og anche giustificarsi con il 'cosi fan tutti', c'e' anche un discorso egotistico, in cui, dipingendo l'ambiente che ci circonda il piu' difficile possibile, i traguardi che raggiungiamo acquistano piu' valore e con essi il nostro ego piu' soddisfazione.

in fondo viviamo in un epoca dove ogni giudizio che non sia superaltivo, magare limitandosi al non e' male o si, mi e' piaciuto, e' ormai considerato 'negativo'.

mrmoto

Re:Metro C
« Risposta #51 : Lunedì 17 Novembre 2014, 10:43:54 »
La cosa migliore fatta per il Lazio nella storia dell'Italia rimane la bonifica mussoliniana.


Uno dei più grandi danni ambientali della storia di questo paese.

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Re:Metro C
« Risposta #52 : Mercoledì 3 Dicembre 2014, 11:59:36 »
Trovato piu' grande bacino idrico Roma Imperiale (2)

(ANSA) - ROMA, 3 DIC - Si tratta, precisa Rea, di una vasca
"cosi' grande che supera il perimetro del cantiere e non e' stato
possibile scoprirla interamente".
Le archeologhe Francesca Montella e Simona Morretta, che con
Rossella Rea hanno formato una squadra tutta al femminile,
spiegano che la vasca "era foderata di coccio pesto idraulico e,
nelle dimensioni oggi note, poteva conservare piu' di 4 milioni
di litri d'acqua. Nel I secolo si aggiunge alle strutture di
sollevamento e distribuzione idrica di un impianto agricolo
attivo dal III secolo a.C. nell'area dell'attuale via La Spezia
e di San Giovanni. Il bacino misurava circa 35 metri per 70,
pari a un quarto di ettaro, la superficie di uno iugero. Sembra
probabile che la sua funzione principale fosse quella di riserva
d'acqua a servizio delle coltivazioni e vasca di compensazione
per far fronte alle piene del vicino fiume. Nessun altro bacino
rinvenuto nell'agro romano ha dimensioni paragonabili".
Il bacino e' piu' grande, infatti, di ogni natatio e peschiera
nota. "Oltre le pareti del cantiere - precisa Rea - la vasca si
estende verso le Mura, ove probabilmente si conserva, e in
direzione di piazzale Appio, nell'area interessata dalla
stazione della Linea A ove, invece, e' stata sicuramente
interecettata e distrutta senza che ne fosse documentata
l'esistenza".
Le indagini archeologiche sono state realizzate dalla
Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma, con la
collaborazione tecnica della Cooperativa Archeologia che ha
messo in luce le testimonianze della frequentazione
antropica fino a oltre 20 metri di profondita', isolando 21
diverse fasi e dettagliando, per ciascuna, gli eventi
naturali e i livelli di organizzazione umana. "Le informazioni
storiche sul settore di San Giovanni erano molto
scarse; del resto, il territorio ha subito trasformazioni tali
da nascondere sotto metri di terreno le strutture repubblicane e
imperiali esistenti fino alla fine del III secolo, quando la
realizzazione delle Mura Aureliane prima, e l'urbanizzazione del
XX secolo dopo, portano alla definitiva obliterazione di ogni
volume" riflette Rea.
"Lo scavo della nuova stazione metropolitana ha consentito di
spingere la ricerca archeologica a profondita' non altrimenti
raggiungibili. Un'opportunita' di ritrovare la storia del
territorio e dell'uomo, attivo nell'area dalla fine del
VII secolo a. C., quando inizia a occupare le sponde di un corso
d'acqua a fondovalle, e percorre con carri un primo tracciato
viario in terra battuta".

TAG
03-DIC-14 11:27 NNNN
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Re:Metro C
« Risposta #53 : Mercoledì 3 Dicembre 2014, 12:19:24 »
Uno dei più grandi danni ambientali della storia di questo paese.

ah sì?....e perché?

Boks XV

Re:Metro C
« Risposta #54 : Mercoledì 3 Dicembre 2014, 15:22:32 »
ah sì?....e perché?

sterminio di anofele.

Offline MCM

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Re:Metro C
« Risposta #55 : Mercoledì 3 Dicembre 2014, 15:29:06 »
sterminio di anofele.

 ;D

oggi giorno avrebbero dichiarato l'area protetta...salvo ovviamente non fare alcunché per valorizzarla chiaro!

La cosa divertente è che, a fronte di uno stracciamento di vesti per 4 zanzare di palude (PERO' SONO RARE EH!) non è che ci sarebbe mai stato un progetto di valorizzazione (che so...un parco a tema per organizzare visite in mezzo alle zanzare).

E' proprio la polemica italiota tanto per far polemica....

Offline Frusta

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Re:Metro C
« Risposta #56 : Mercoledì 3 Dicembre 2014, 18:36:01 »

...salvo ovviamente non fare alcunché...

In effetti la figura del sindaco no-bonifica in un paese pieno di sindaci no-tav, no-discarica, no-inceneritore, no-termovalorizzatore eccetera ci sarebbe proprio voluta.  ;D
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Re:Metro C
« Risposta #57 : Mercoledì 3 Dicembre 2014, 23:03:58 »
L'Italia è fuori da tutti i principali piani di sviluppo infrastrutturale europeo, da oriente ad occidente, anche per colpa di questi pagliacci.