Autore Topic: Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.  (Letto 27361 volte)

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Offline fish_mark

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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #40 : Martedì 14 Ottobre 2014, 14:56:19 »

Il terrorismo dei primi 80 è in fase calante, evidente, anche se ancora picchia duro, come ricordi. Ma insomma, con Moro raggiunge l’apice del suo attacco, poi – specie a partire dal rapimento Peci – la sua morsa si indebolisce.
Il PSI di Craxi porta alle estreme conseguenze l’autonomismo dei socialisti anzitutto dal PCI che non riusciva a proporsi ancora come forza di Governo credibile, anche se a livello locale c’erano realtà di collaborazione anche proficue (si veda Roma, Torino e Milano).
Tuttavia, Craxi nel 1987 raggiunge l’apice, ossia il 16% ma da lì non va più oltre e si esaurisce la spinta del partito socialista. Poi si trasforma in pura gestione del potere, con le derive localistiche e clientelari che produrranno la metastasi con cui muore il partito.
Martelli ha sottolineato come nel 1992 non riesce a occuparsi a sufficienza del partito. L’idea era quella di sostituire Craxi alla guida del partito già dalla primavera del 1992 per produrre un necessario cambio di dirigenza e salvare il partito. Craxi non è d’accordo e pensa di resistere all’attacco incrociato di stampa, magistratura e certi pezzi di potere. Sappiamo tutti come è finita.
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ThomasDoll

Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #41 : Martedì 14 Ottobre 2014, 15:10:15 »
Non è stata una bella storia.
La popolarità di Craxi è stata alta quando ha gestito la faccenda dell'Achille Lauro, infatti ci fu una crisi di governo (o un rimpasto, non ricordo a memoria) proprio perché Bettino usciva dal "dettato" del fratello maggiore a stelle e strisce. Per il resto, nonostante l'evidente autorevolezza dell'uomo, probabilmente al tempo il politico "giovane" di più grande spessore, non c'è mai stato idillio, e su Craxi si è riversata la reazione più forte all'epoca di tangentopoli. Il perché ce lo ricordiamo, abbiamo vissuto quella fase di speranza e disillusione tutti quanti e ciascuno ne può raccontare una parte. Mai avrei pensato, guardando la gente danzare sulle rovine del muro di Berlino, che di quel vento di rinnovamento sarebbe rimasto così poco, a distanza di 25 anni.

CP 4.0

Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #42 : Martedì 14 Ottobre 2014, 15:21:38 »
..La fase politica parte per un solo motivo: perché l'opzione-compromesso storico non si può percorrere...

il rubicone che porta a dov'e' l'Italia ora

Offline Frusta

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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #43 : Martedì 14 Ottobre 2014, 23:14:28 »
1) Il PSI di Craxi porta alle estreme conseguenze l’autonomismo dei socialisti anzitutto dal PCI che non riusciva a proporsi ancora come forza di Governo credibile,

2) anche se a livello locale c’erano realtà di collaborazione anche proficue (si veda Roma, Torino e Milano).

3)Tuttavia, Craxi nel 1987 raggiunge l’apice, ossia il 16% ma da lì non va più oltre e si esaurisce la spinta del partito socialista. Poi si trasforma in pura gestione del potere, con le derive localistiche e clientelari che produrranno la metastasi con cui muore il partito.

Hai toccato tre punti cruciali: il primo è il vero motivo dell' odio degli ex pci nei confronti di Craxi, il secondo è la cattiva coscienza a cui mi riferivo qualche commento addietro, ed il terzo è l'alibi con cui viene giustificato l'odio di cui sopra.


Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline fish_mark

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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #44 : Mercoledì 15 Ottobre 2014, 09:38:43 »
Hai toccato tre punti cruciali: il primo è il vero motivo dell' odio degli ex pci nei confronti di Craxi, il secondo è la cattiva coscienza a cui mi riferivo qualche commento addietro, ed il terzo è l'alibi con cui viene giustificato l'odio di cui sopra.

Il grande rammarico è che uno come Martelli - un gigante politico assoluto specie in confronto ai nani di oggi - non abbia fatto in tempo a prendere il timone di una nave che ormai era in balia della tempesta, o meglio di un uragano, dove ormai il termine "socialisti" era sinonimo di "ladri".



Rispetto alla vergogna di queste immagini - famosissime, storiche - va considerato che un politico accorto di solito anticipa l'uscita: spesso l'orgoglio da cattivi consigli.
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ThomasDoll

Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #45 : Mercoledì 15 Ottobre 2014, 09:41:54 »
Martelli un gigante politico.
Annamo bene. S'è presentato alle amministrative a Siena, anni fa, raccattando qualche decina di voti in tutto.
Anche Mago G

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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #46 : Mercoledì 15 Ottobre 2014, 09:44:24 »
Martelli un gigante politico.
Annamo bene. S'è presentato alle amministrative a Siena, anni fa, raccattando qualche decina di voti in tutto.
Anche Mago G

Qualche anno fa? Quanti anni fa, in particolare?
Martelli ha una carriera politica da gigante e il suo paradosso è che esce di scena a neanche 50 anni - proprio nel 1992 -, un'età in cui in Italia di solito (almeno fino ad ora) si diventa al massimo sottosegretario.
Parla la sua biografia. Poi se non ti piace il personaggio, sei liberissimo.
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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #48 : Mercoledì 15 Ottobre 2014, 09:54:54 »
Tiè, il Gigante.
83 voti.

http://eng.comune.siena.it/Il-Comune/Servizi/Servizio-Demografico/Elettorale/Elezioni-Amministrative-2011/Risultati-Elezioni-Amministrative-15-e-16-Maggio-2011/Gabriele-Corradi/Per-Corradi-Sindaco

Però Thomas si bbono.
Stai parlando del 2011, quasi 19 anni dalla sua uscita di scena (fu anche deputato europeo nei tardi anni 90, ma esce dal giro nazionale nel 1992).
E' come pensare di schierare Giordano, oggi, in una partita di serie A (che per inciso, vidi al Flaminio una sera del 2011 a 56 anni: praticamente identico ai giorni migliori. Incredibile!).
Non la mettere su questo piano perché rischi il ridicolo. E so che sei troppo colto e intelligente per prenderti questi rischi.
Mi sta bene che non hai in grande opinione i socialisti e il partito socialista, ma seleziona meglio gli argomenti polemici che non mancano.
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ThomasDoll

Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #49 : Mercoledì 15 Ottobre 2014, 10:08:26 »
Giordano in una partita di serie A.
E il ridicolo lo rischio io?

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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #50 : Mercoledì 15 Ottobre 2014, 10:11:18 »
Giordano in una partita di serie A.
E il ridicolo lo rischio io?

No, adesso stai facendo inutile pastetta a centrocampo.
Hai capito benissimo il senso della frase riferita a Giordano.
Attendo con serenità un contributo nel merito. Senza fretta.
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baol

Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #51 : Mercoledì 15 Ottobre 2014, 10:12:33 »
Fish: Martelli "Gigante politico" ?
Non è questione di rischiare. Sei un temerario.

Se non fosse per le strisce del grande Angese faticherei a trovarne traccia, a parte essere stato il delfino di Craxi.





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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #52 : Mercoledì 15 Ottobre 2014, 10:21:15 »
Fish: Martelli "Gigante politico" ?
Non è questione di rischiare. Sei un temerario.

Se non fosse per le strisce del grande Angese faticherei a trovarne traccia, a parte essere stato il delfino di Craxi.



Siamo in democrazia, siamo un regime liberale, puoi dire e scrivere ciò che vuoi su Martelli, figurati.
Se poi vogliamo valutare seriamente la sua figura politica, allora è il momento di mettere da parte i fumetti e di dare un'occhiata ai libri di storia e cercare di capire la sua parabola politica e i suoi incarichi di Governo e di partito.
Poi, serenamente e pacatamente, mi parli dei fuoriclasse che lo surclassavano all'epoca dei fenomeni che lo hanno sostituito sulla scena politica odierna.

E poi sono un temerario lo so. Solo una previsione: resteremo in disaccordo sicuramente.
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ThomasDoll

Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #53 : Mercoledì 15 Ottobre 2014, 10:24:05 »
Fai una cosa, Mark: spiegaci tu in cosa consiste la gigantitudine di Claudio Martelli.
Cerchiamo di non darla per scontata. Illustriamola.
Sono tutt'orecchi.

baol

Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #54 : Mercoledì 15 Ottobre 2014, 10:32:21 »
Siamo in democrazia, siamo un regime liberale, puoi dire e scrivere ciò che vuoi su Martelli, figurati.
Se poi vogliamo valutare seriamente la sua figura politica, allora è il momento di mettere da parte i fumetti e di dare un'occhiata ai libri di storia e cercare di capire la sua parabola politica e i suoi incarichi di Governo e di partito.
Poi, serenamente e pacatamente, mi parli dei fuoriclasse che lo surclassavano all'epoca dei fenomeni che lo hanno sostituito sulla scena politica odierna.

E poi sono un temerario lo so. Solo una previsione: resteremo in disaccordo sicuramente.

Più che altro a molti di noi, per valutare quegli anni, basta ricordare quel periodo.
Altro che libri di storia (che sicuramente citeranno Martelli...).

Dei fuoriclasse che lo hanno sostituito dici ?
Anche per quelli non servono i libri di storia.
Bastano i giornali dell'epoca:



Stavano tutti al Rapahel, la sera precedente le vergognose immagini di cui parlavi.


CP 4.0

Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #55 : Mercoledì 15 Ottobre 2014, 10:45:19 »
... Martelli - un gigante politico assoluto specie in confronto ai nani di oggi - ...

il che la dice lunga sulla 'statura' della politica italiana oggi.

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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #56 : Mercoledì 15 Ottobre 2014, 10:58:14 »
Fai una cosa, Mark: spiegaci tu in cosa consiste la gigantitudine di Claudio Martelli.
Cerchiamo di non darla per scontata. Illustriamola.
Sono tutt'orecchi.

Nonostante la tua predisposizione - del tutto polemica - provo a scrivere un paio di righe sulla figura di Martelli, contando soltanto su quello che mi viene in mente in questo momento.

Fa parte dei cosidetti quarantenni, un gruppo di personale politico molto giovane che a metà degli anni 70 toglie il partito socialista al notabilato dell'epoca, incancrenitosi nella nobila ma ormai sorpassata figura di De Martino.
In realtà, i ragazzi sono molto giovani ma anche molto preparati. Leggendo la sua biografia, è assistente universitario a Milano di Filosofia, insegna alle scuole serali, partecipa attivamente alla vita del partito, sia a livello locale, che nazionale e addirittura internazionale, tanto che segue Craxi nei viaggi all'estero.

Insomma un politico di razza e tecnicamente molto, molto preparato, che ricopre improtanti incarichi di Governo e che per primo si imbatte in battaglie per l'epoca molto coraggiose e rischiose in termini elettorali come la prima legge sulla regolarizzazione degli stranieri che porta il suo nome (del 1990, se non erro), mentre sulla sue posizioni politiche in tema di diritti civili è molto più audace e avanti dello stesso Bettino Craxi (non abbandona la posizione antiabortista come fanno tanti socialisti - vedi Amato - verso i fine 80 e segue molto i radicali nelle loro battaglie).

Insomma, ricorderebbe un Renzi (di cui ha espresso simpatia politica) ma soltanto per la giovane età, soltanto per quello, perchè come statista gli sta quattro o cinque spanne sopra.

Detto questo so già che ti stai facendo le tue crasse risate. Ma non dispero. Fa parte del gioco.

il che la dice lunga sulla 'statura' della politica italiana oggi.

Non ci sono più grandi partiti che non fanno più scuola e selezione politica. Eccoti i risultati.
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CP 4.0

Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #57 : Mercoledì 15 Ottobre 2014, 11:11:25 »
...Non ci sono più grandi partiti che non fanno più scuola e selezione politica. Eccoti i risultati.

e' nato prima l'uovo o la gallina?

ThomasDoll

Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #58 : Mercoledì 15 Ottobre 2014, 11:13:33 »
C'è pochissimo da ridere.
Quanto al parallelo con Renzi, partendo da situazioni e contesti diversi, Renzi ha ottenuto risultati ben superiori a quelli di Martelli, rimasto sempre nell'ombra di Craxi: Renzi non ha mai fatto il vice di qualcuno, è sempre stato un frontman. E infatti fa il Presidente del Consiglio, dopo essersi preso il PD annichilendo la concorrenza. Ferme restando le differenze tra i due, che non siamo qui a discutere. Per citare un altro nome che hai fatto, non mi pare che Giuliano Amato abbia fatto la stessa fine di Martelli, dunque non basta la spiegazione dell'innocente giovane talento travolto dalla piena. E parliamo di una persona, Amato, sulle cui capacità non sarebbe lecito dubitare, ma che certamente non brilla per popolarità.

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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #59 : Mercoledì 15 Ottobre 2014, 11:25:01 »
e' nato prima l'uovo o la gallina?

Non si sa bene, ma il processo è questo.
Purtroppo, l'ambito formativo non è stato sostituito da altro che da consorterie politicamente vuote e impreparate anche tecnicamente, come ad esempio in America fanno le Fondazioni e prima ancora facevano le università.

C'è pochissimo da ridere.
Quanto al parallelo con Renzi, partendo da situazioni e contesti diversi, Renzi ha ottenuto risultati ben superiori a quelli di Martelli, rimasto sempre nell'ombra di Craxi: Renzi non ha mai fatto il vice di qualcuno, è sempre stato un frontman. E infatti fa il Presidente del Consiglio, dopo essersi preso il PD annichilendo la concorrenza. Ferme restando le differenze tra i due, che non siamo qui a discutere. Per citare un altro nome che hai fatto, non mi pare che Giuliano Amato abbia fatto la stessa fine di Martelli, dunque non basta la spiegazione dell'innocente giovane talento travolto dalla piena. E parliamo di una persona, Amato, sulle cui capacità non sarebbe lecito dubitare, ma che certamente non brilla per popolarità.

Il Renzi mai stato il vice di qualcuno e sempre stato un frontman? Forse non hai ben presente la sua biografia politica. Non si nasce dal nulla e si segue sempre un corso. Quindi, almeno all'inizio si fa gavetta, si fa il vice di qualcuno  e per la cronaca ha fatto il portaborse (di Pistelli e Rutelli) ma ha imparato in fretta, approfittando della situazione feconda, ossia l'assenza di avversari degni di nota, come anche del più grande inganno della storia recente della politica italiana: le primarie (ma qui cambiamo decisamente discorso).
E poi se la carriera di Renzi è già smagliante a neanche 40 anni, non è che quella di Martelli è stata di secondo ordine nel confronto diretto, semmai abbia un senso questo confronto.

E poi trasecolo nel leggere di un "innocente giovane talento travolto dalla piena" per un personaggio come Martelli che nel 1992 è ormai un politico navigato di quasi 50 anni, sulla breccia da un quindicennio! Forse dovresti mettere meglio a fuoco la vicenda di Martelli e coordinarla con le date della storia.

Quando ad Amato, anche lì parliamo di un vero fuoriclasse, un intellettuale, docente universitario di fama mondiale, che è stato capace di fuggire in tempo dalla burrasca e riciclarsi in mille ruoli, tra i quali anche incarichi di Governo di primissimo piano (è ancora ministro del tesoro e poi addirittura premier nel 2000).
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