Autore Topic: Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.  (Letto 26725 volte)

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Offline AlenBoksic

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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #140 : Venerdì 17 Ottobre 2014, 11:17:21 »
A proposito di anni '90, qualche socialista (ce ne sono, mi par di capire, qui dentro :P) può raccontare, forse, il disagio di trovarsi intrappolati nei ranghi berlusconiani, partendo da valori di fondo opposti.

La direi diversa: la totalità dei socialisti craxiani si spostò armi e bagagli in FI. Brunetta c'è ancora, poi elencherei Boniver, Baget Bozzo, Cicchitto, Ferrara, Tvemonti giusto per citare i più famosi.
D'altronde mi pare ci fosse un famoso spot elettorale del '92 in cui Berlusconi compariva come sostenitore del PSI (e vorrei vedere !) mentre lo stesso Mentana passò alla guida del TG5 dopo esser stato in quota PSI alla RAI.
anche i vari mezzibusti craxiani tipo la Maglie passarono armi e bagagli nelle truppe del berlusca.
Questo per dire come nel PSI della seconda metà anni '80 di socialista ci fosse rimasto nulla.
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ThomasDoll

Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #141 : Venerdì 17 Ottobre 2014, 11:24:01 »
Non raccolgo colpi bassi, mark, ho fatto un invito a raccontare senza accusare nessuno e non voglio sapere quale sia stato il travaglio di Cicchitto o di Spini, voglio sapere come l'ha presa chi votava socialista.
"Esattamente come la DC" è indicativo: la Dc era un partito di centro con dentro due o più anime contrapposte che poi si sono divise tra schieramenti opposti, il PSI era un partito di sinistra storico, non poteva avere per definizione un'anima divisa nello stesso modo.

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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #142 : Venerdì 17 Ottobre 2014, 11:31:46 »
Non raccolgo colpi bassi, mark, ho fatto un invito a raccontare senza accusare nessuno e non voglio sapere quale sia stato il travaglio di Cicchitto o di Spini, voglio sapere come l'ha presa chi votava socialista.
"Esattamente come la DC" è indicativo: la Dc era un partito di centro con dentro due o più anime contrapposte che poi si sono divise tra schieramenti opposti, il PSI era un partito di sinistra storico, non poteva avere per definizione un'anima divisa nello stesso modo.

Thomas, però seriamente, ma di quali colpi bassi parli?
Nell'Italia 1993-94 il sistema politico si stava divendo in due fronti per la tendenza al bipolarismo, preludio (all'epoca) del bipartitismo. I grandi partiti in crisi, PSI e DC, soprattutto, cominciarono a riorganizzarsi in questi due fronti ed ecco che tutti e due si dividono.
Hai detto tu una inesattezza parlando di socialisti che traslocano a destra (più preciso è statao Alen che parla di socialisti craxiani). Non è esattamente così, come non lo fu per la democrazia cristiana, dove peraltro ci fu un estremo e inutile tentativo di rimanere al centro con i Popolari di Martinazzoli.
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ThomasDoll

Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #143 : Venerdì 17 Ottobre 2014, 11:43:08 »
Non ho detto traslocare, ho detto rimanere intrappolati. Mi pare un concetto lontano anni luce, ma purtroppo con te non c'è verso di venire compresi per quello che si dice. Tant'è vero che Alen mi ha corretto rincarando di un bel po' la dose, poi arrivi te, mi dai del disinvolto e dici che ha ragione Alen.
Che ti devo dire, tutto a posto.

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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #144 : Venerdì 17 Ottobre 2014, 11:55:28 »
Non ho detto traslocare, ho detto rimanere intrappolati. Mi pare un concetto lontano anni luce, ma purtroppo con te non c'è verso di venire compresi per quello che si dice. Tant'è vero che Alen mi ha corretto rincarando di un bel po' la dose, poi arrivi te, mi dai del disinvolto e dici che ha ragione Alen.
Che ti devo dire, tutto a posto.

La tua domanda, che riporto fedelmente, era: "Quindi perché i socialisti si sono buttati a destra invece di confluire in quello che era allora il PD o comunque di rimanere nel loro campo "naturale", che è quello della sinistra?"

Una prima osservazione. Il PD nel 1992 non era nelle palle di nessuno: non esisteva in natura né era nel progetto di nessuno.
Il campo naturale dei socialisti era quellod ella sinistra, ma la storia dei socialisti è fatta di profonde divisioni con i comunisti, molto spesso di natura proprio personale.
Una parte consistente del eprsonale politico del PSI trasloca in FI come molto suo elettorato proprio per questi motivi.
L'elettorato socialista in generale si ripartisce nei due ambiti del centro sinistra e del centrodestra. Anzi, va anche ricordato come sul finire dei 90 D'Alema parla di sè come dei "socialisti", alludendo all'entrata dei DS nel partito socialista europeo (entrata fortemente osteggiata da Craxi fino ad allora).

Su Alen ho detto che è stato più preciso di te, parlando di socialisti craxiani. I partiti sono realtà complesse e multiformi.
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Offline AlenBoksic

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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #145 : Venerdì 17 Ottobre 2014, 12:00:44 »
"Esattamente come la DC" è indicativo: la Dc era un partito di centro con dentro due o più anime contrapposte che poi si sono divise tra schieramenti opposti, il PSI era un partito di sinistra storico, non poteva avere per definizione un'anima divisa nello stesso modo.

Osservazione esatta e che si ricollega a quanto affermato prima.

Tornando al GhinodiTacco se non mi son perso qualcosa mi pare che non si sia menzionato il punto in cui comincia la sua parabola discendente, ossia quando cicca clamorosamente i referendum del 1991 con il celebre "andate al mare",
che inaugurerà una tradizione che personalmente reputo alquanto nefasta e che nel suo caso si risolse in un andare a male.
Voglio 11 Scaloni

Zapruder

Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #146 : Venerdì 17 Ottobre 2014, 12:11:39 »

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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #147 : Venerdì 17 Ottobre 2014, 12:27:03 »
Non ho detto traslocare, ho detto rimanere intrappolati.
Parti da un presupposto sbagliato, e cioè che (ma questo è un concetto che per quante volte ci abbia provoato per me resta difficile da spiegare) potendo scegliere fra il bene ed il male i personaggi che hai nominato, vuoi per convenienza, vuoi per ribalderia abbiano scelto il male.
Il che non è; anzi, è più semplice invece supporre che abbiano scelto di conseguenza, sentendosi anticomunisti esattamente come, da craxiani, si sentivano prima.
Come se uno chiedesse a te se ti fossi sentito intrappolato a votare che so, per uno schieramento guidato da Amato o da Prodi.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

ThomasDoll

Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #148 : Venerdì 17 Ottobre 2014, 13:22:15 »
Beh, io mi ci sono sentito, al punto di smettere. Oggi vivo nella consapevolezza di non essere rappresentato da nessuno, né nella politica né nel sindacato. E sono un elemento tipico tra quelli sempre citati nel "dibbbbattito" pubblico: over 50, precario, non sindacalizzato, non legato a partiti o a treni particolari. Siamo milioni, avanzi di una società che negli ultimi vent'anni è cambiata tanto, non sempre in meglio. Per come sono dovrei avere qualcuno da votare e qualcuno che cerca di fare i miei interessi, riuscendoci o meno. Non c'è nessuno, mi tocca sperare in Renzi, per il semplice fatto che tutta la congrega d'incapaci del PD gli rema contro. Quindi deve avere per forza ragione.

ThomasDoll

Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #149 : Venerdì 17 Ottobre 2014, 13:31:42 »
chiosa sul bene e sul male: nessuno, in politica, sembra percepirsi o percepire il proprio schieramento come "male". E' vero il contrario, chiedi di Berlusconi a uno di sinistra, chiedi a Cicchitto di un comunista o un ex tale.
Anche in questo topic viaggiano luoghi comuni triti e ritriti e accuse che lasciano il tempo che trovano, figli/e del pregiudizio.

E la coerenza non è d'obbligo: pensa a Fini ("il fascismo è il male assoluto", detto da lui...), oltre a quelli che hanno cambiato schieramento 50 volte.

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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #150 : Venerdì 17 Ottobre 2014, 13:48:27 »
Non c'è nessuno, mi tocca sperare in Renzi, per il semplice fatto che tutta la congrega d'incapaci del PD gli rema contro. Quindi deve avere per forza ragione.

siamo OT.
Ravvediti, non può funzionare così: non deve.
end OT
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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #151 : Venerdì 17 Ottobre 2014, 13:53:18 »
chiosa sul bene e sul male: nessuno, in politica, sembra percepirsi o percepire il proprio schieramento come "male". E' vero il contrario, chiedi di Berlusconi a uno di sinistra, chiedi a Cicchitto di un comunista o un ex tale.
Anche in questo topic viaggiano luoghi comuni triti e ritriti e accuse che lasciano il tempo che trovano, figli/e del pregiudizio.

E la coerenza non è d'obbligo: pensa a Fini ("il fascismo è il male assoluto", detto da lui...), oltre a quelli che hanno cambiato schieramento 50 volte.

L'intelligenza può manifestarsi anche cambiando opinioni, anche se la frequenza del cambiamento può far venire il sospetto che ci sia una convenienza personale.
I coerenti per tutte le stagioni non manifestano per ciò stesso maggiore intelligenza di queli che invece cambiano opinione.
E poi la vita di ognuno di noi, dal politico all'ultimo dei manovali, è lunga, fatta di stagioni, punti di vista, tendenze diverse: cambiare opinione è da considerarsi naturale non un tradimento.

Che Fini sia passato dal FUAN al "fascismo come male assoluto" ci sta benissimo, specie in un paese avanzato come dovrebbe essere l'Italia. Anzi, onore a lui che ha avuto questo coraggio, peraltro politicamente pagato a carissimo prezzo.

Anche in altri paesi a 20 anni fumano hashish e a 50 guidano l'FBI (continuando a fumare hashisc al bagno per non essere visti).
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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #152 : Venerdì 17 Ottobre 2014, 14:00:30 »
Beh, io mi ci sono sentito, al punto di smettere. Oggi vivo nella consapevolezza di non essere rappresentato da nessuno, né nella politica né nel sindacato. E sono un elemento tipico tra quelli sempre citati nel "dibbbbattito" pubblico: over 50, precario, non sindacalizzato, non legato a partiti o a treni particolari. Siamo milioni, avanzi di una società che negli ultimi vent'anni è cambiata tanto, non sempre in meglio. Per come sono dovrei avere qualcuno da votare e qualcuno che cerca di fare i miei interessi, riuscendoci o meno. Non c'è nessuno, mi tocca sperare in Renzi, per il semplice fatto che tutta la congrega d'incapaci del PD gli rema contro. Quindi deve avere per forza ragione.
Ed io questa trappola l'ho evitata rifiutandomi di votare per i due schieramenti-trappola; il non votare era l'unica arma che avessi per dimostrare il mio dissenso e quella, per più di 20 anni ho usato.
I nostri post di un paio di anni fa stanno ancora lì, e menomale!
Ricorderai, spero, la levata di scudi nei miei confronti e le accuse di disprezzare  chi "aveva sacrificato la vita" per il diritto al voto ed altre amenità, si: amenità simili. Perché secondo me, sia negli ultimi 20 anni ed ancora di più adesso, il disprezzo per i sacrificati di cui sopra lo ha mostrato più chi ha scelto una delle due coalizioni che prima ci hanno alternativamente sgovernato ed ora stanno sottobraccio, che chi si è rifiutato di rendersene complice.
Scrissi "Non voto perché non essendo un sommelier di merde, non saprei distinguere l'una dall'altra", suscitando un bel po' di polemiche.
Mi fa piacere, adesso che c'è stato il Nazzareno e che vedo Alfano governare insieme a Renzi, che l'indistinguibilita fra le due merde comincia ad essere evidente pure a chi fino a poco tempo fa non la notava.
P.s.
Comunque sono tornato a votare, ed uso il voto come una clava regalandolo a chi si pone il più lontano possibile dal potere, a prescindere da quel che propone, purché rompa il cazzo.
L'anno scorso a Grillo, alle europee a Tsipras e la prossima volta chissà.
Di sicuro non a "loro".
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ThomasDoll

Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #153 : Venerdì 17 Ottobre 2014, 14:16:59 »
Non votare è una cosa che rifiuto.
Voterò sempre.
Oggi il mio veto va agli schieramenti di destra, compreso Grillo, che aborro, e al PD.
Quello che avanza va valutato.

Offline cartesio

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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #154 : Venerdì 17 Ottobre 2014, 16:38:29 »
Non mi convince.
La scala mobile produsse un meccanismo rigido d'indicizzazione del costo del lavoro, non l'inflazione. La misura venne varata proprio perché c'era un'inflazione eccessiva, quindi al massimo può averne rallentato il riassorbimento.

L'inflazione esplose con la crisi petrolifera. I paesi produttori riuscirono ad organizzarsi e a non vendere più una materia prima essenziale per un piatto di lenticchie (insomma).
Ottennero una fetta più grande della torta della ricchezza mondiale.
Di conseguenza gli altri divennero più poveri.
Dal punto di vista monetario le monete dell'occidente iniziarono a valere di meno, ovvero i beni a valere (costare) di più: inflazione.
La scala mobile aumentò automaticamente salari, stipendi e pensioni, contrastando l'impoverimento collettivo, che però continuava ad esistere e quindi si scaricava su altri: lavoratori non dipendenti, precari, disoccupati, risparmiatori, ecc.
Eliminare la scala mobile volle dire dividere l'impoverimento su tutti.
Una volta raggiunto l'equilibrio l'inflazione tornò ai livelli precedenti.
Più o meno.
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

Offline Frusta

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« Risposta #155 : Sabato 18 Ottobre 2014, 09:22:24 »
Non c'è nessuno, mi tocca sperare in Renzi, per il semplice fatto che tutta la congrega d'incapaci del PD gli rema contro. Quindi deve avere per forza ragione.

Il punto del fallimento e della catastrofe totale del più grande bluff italiano del 900, di quello che una volta si chiamava PCI sta tutto qui.
In settanta anni non ha fatto altro che alternare sbagli ad autocritiche per poi arrivare al punto di essere composto da una congrega di incapaci che rema contro il segretario meno "comunista" di tutta la loro storia.

P.s.
Io, che non ho mai votato per il PSI, sono riuscito ad individuare, fra gli errori, quello che resta di apprezzabile (perfino nella persona del "più indifendibile" dei suoi segretari) che quel partito ha fatto.
Con tutta la buona volonta non riesco a vedere niente di simile nel PCI.
E per favore non mi si nomini Berlinguer, perché non mi sovvengono le sue eroiche imprese.
E se mi dite che non ne fece perché non vinse mai le elezioni, la risposta è che una di queste eroiche imprese che non mi sovvengono é proprio quella di non essere mai riuscito ad andare al governo del paese.

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Offline Il lodolaio

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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #156 : Domenica 19 Ottobre 2014, 08:31:59 »
Topic provocatorio di cui non si sentiva la mancanza.

C'è poco da dire, Craxi è stato uno dei principali esponenti di una classe dirigente che ha portato il paese allo sfascio più completo e più totale. Non è l'unico responsabile, pure quelli che lo votavano hanno la loro responsabilità.
Oh vivacchiare...

Offline Skorpius

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Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #157 : Domenica 19 Ottobre 2014, 09:11:47 »
Post (quello sopra) provocatorio (e superficiale) di cui non si sentiva la mancanza in questo topic
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Boks XV

Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #158 : Domenica 19 Ottobre 2014, 10:45:59 »
Post (quello sopra) provocatorio (e superficiale) di cui non si sentiva la mancanza in questo topic

concedigli un'attenuante, ciascuno fa solo ciò che è in grado di fare.

Offline MCM

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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #159 : Domenica 19 Ottobre 2014, 17:16:58 »
Bettino Craxi ultimo patriota italiano.

Ha pagato con la sua vita per aver difeso l' Italia e la causa del progresso sociale nel Mediterraneo.

A oltre 20 anni di distanza non possono più esserci dubbi a riguardo della vera regia dell'epurazione di Bettino Craxi.
Chi accusa Craxi di aver portato allo sfascio l' Italia non ha alcuna lungimiranza, né politica né geopolitica.

Riposi in pace in eterno assieme ai grandi patrioti che hanno fatto grande questo paese ora martoriato dal colonialismo euro-atlantico.