Gazzetta dello Sport
Parolo è un robot gol, testa e fatica Pioli incantato Unico biancoceleste mai assente E adesso punta al record di reti (otto) Punto fermo pur essendo l’ultimo arrivato. O meglio, uno degli ultimi arrivati. Ma a Marco Parolo, evidentemente, è bastato poco per conquistare subito tutti. Dei 23 giocatori complessivamente utilizzati da Stefano Pioli nelle prime 5 partite di campionato della Lazio, l’ex parmense è l’unico che non ha saltato neppure un minuto. Stakanovista, certo. Ma soprattutto capace, grazie alle sue doti tecniche e caratteriali, di guadagnare all’istante la fiducia di allenatore e squadra. E pensare che, al momento del suo arrivo a Roma, furono in molti a pronosticargli un inizio in salita alla Lazio. Un po’ per le difficoltà oggettive di un ambiente sempre critico, un po’ perché a centrocampo avrebbe trovato tanta concorrenza.
Stakanovista e goleador
Ma, come ha sempre fatto nel corso di una carriera in cui nessuno gli ha regalato nulla, Parolo si è rimboccato le maniche e si è messo a sgobbare. Però non ha solo portato la croce, ha anche cantato. Nelle 5 gare giocate per intero si è concesso pure il lusso di segnare 2 gol (uno ne aveva fatto pure in Coppa Italia). Se il buongiorno si vede dal mattino il suo record in un campionato (8 reti realizzate l’anno scorso col Parma) è destinato a cadere nei prossimi mesi. Intanto domani all’Olimpico arriva il Sassuolo. E lui, esploso con il Cesena e poi consacratosi a Parma, sente aria di derby.
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