www.iltempo.itDjordjevic esulta: «Ora ho fiducia. Che bello il secondo gol»Testa alta e fisico imponente, sinistro da campione e una tripletta da sogno. Filip Djordjevic sbanca il Barbera, stende il Palermo e rialza la Lazio, finalmente un bomber d'area di rigore. Tre reti in cinque partite, l'attaccante serbo si è sbloccato, la scintilla è scoccata e la vittoria questa volta ha un sapore dolcissimo: «Sono molto contento - ha spiegato a fine partita l'ex Nantes - un giocatore come me ha sempre bisogno di segnare per acquisire fiducia. Importante successo anche per la squadra, siamo scesi in campo con tanta cattiveria e aggressività. Adesso vogliamo vincere anche in casa».
Tecnica, forza e qualità al servizio di mister Pioli: Djordjevic non si è risparmiato un secondo, ha lottato come un leone su tutti i palloni, ha fornito una prestazione straordinaria. Una notte magica, insomma: «Nelle prime gare di campionato ci siamo mossi bene, ma non sono arrivati i risultati. Nel primo tempo siamo rimasti bassi - continua il serbo - ma dopo il mio gol è stato tutto più facile. La rete più bella? La seconda, mentre sul colpo di tacco la palla mi è rimasta troppo dietro».
In molti si sono arrabbiati, altri lo hanno perdonato subito (il vantaggio iniziale ha acceso la Lazio), la giocata del 2-0 è da fuoriclasse assoluto: è bastata una finta, difensore a terra e sinistro a giro sul palo lontano, la festa è solo a metà. Si conclude allo scadere del match con un mancino diagonale imprendibile, Djordjevic si porta il pallone a casa: «L'ho dato ai magazzinieri - ha dichiarato scherzando - domani me lo restituiranno».
È una gioia incredibile, una serata indimenticabile, il numero 9 ha caratteristiche importanti e qualcuno già lo paragona a Bobo Vieri. È presto, ma le sensazioni sono positive, la Lazio ha trovato finalmente un centravanti di peso, un elemento in grado di spostare di prepotenza gli avversari e vincere le partite da solo. Se lo coccola Stefano Pioli, dovrà gestirlo con pazienza e intelligenza, il ballottaggio con Miro Klose rischia di diventare scomodo. Ma in questo momento non ci sono dubbi: Djordjevic merita il posto, lo ha dimostrato più volte (a prescindere dalla tripletta di Palermo), sta bene fisicamente e non ha nessuna intenzione di fermarsi.
Così come Onazi, lanciato dal tecnico emiliano in cabina di regia al posto di Ledesma: «È stata una partita molto dura - ha spiegato il nigeriano - nella ripresa siamo cresciuti notevolmente e abbiamo avuto la meglio. Nuovo modulo? È lo stesso che uso in Nazionale al fianco di Obi Mikel. È importante avere un maggior possesso palla e correre molto con questo sistema di gioco. Dobbiamo continuare così, abbiamo perso tanti punti e ora dobbiamo ricominciare a recuperare. In casa domenica dobbiamo vincere per risalire la classifica».
Gianluca Cherubini