Autore Topic: L'intervista (rubata?) di Cinghialone  (Letto 4539 volte)

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Panzabianca

L'intervista (rubata?) di Cinghialone
« : Martedì 21 Dicembre 2021, 06:58:59 »
Mah, dice cose che probabilmente sapevamo, non ultima che chi gli ha (forse) rubato sta chiacchierata è una merda.

(Questo episodio testimonia della media becera qualità del giornalismo romano e in particolare di ciò che gira attorno alla Lazio).

Per il resto, il portierone di Blera mi rimane simpatico, fosse solo per l'ingenuità.

P.s. chi ha il testo dell'  "intervista" (Fish) la posti.

Orazio Scala

Re:L'intervista (rubata?) di Cinghialone
« Risposta #1 : Martedì 21 Dicembre 2021, 07:06:56 »
Se qualcosa dobbiamo a Sarri, è l'uscita di scena di questo signore.

Panzabianca

Re:L'intervista (rubata?) di Cinghialone
« Risposta #2 : Martedì 21 Dicembre 2021, 07:16:54 »
Se qualcosa dobbiamo a Sarri, è l'uscita di scena di questo signore.

Lo apprendo da te ora, come al tempo lessi, sempre da Te, che il personaggio e il suo ruolo nella Lazio erano frutto di un compromesso col tifo organizzato.  E non ne dubito. Però, in questa  chiacchierata non una parola sul tecnico toscano, manco de striscio.

Magari Sarri è solo causa indiretta.

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Re:L'intervista (rubata?) di Cinghialone
« Risposta #3 : Martedì 21 Dicembre 2021, 07:36:37 »
Radiosei, nella trasmissione di Stefano Benedetti, è intervenuto l'ex club manager della Lazio Angelo Peruzzi: "Di partite ne ho viste poche, quasi nessuna. Non seguo tanto il calcio, non mi piaceva farlo neanche quando giocavo. Mio figlio è della Lazio, quando ci sta mio figlio a casa la vedo. Seguo quello che succede, ma non assiduamente, non è che tutti i giorni mi metto a guardare i siti. Ormai non c'entro più niente con la Lazio, fossi stato ancora dentro avrei seguito minuto per minuto. Dei giocatori che sono andati via dalla cena di Natale ho saputo, ma dicono che non era fatto di proposito. Mi sembra strano che i giocatori si alzino e vadano via, non è cortese. Con Peruzzi se ne sarebbero andati alle 9 invece che alle 11 (ride, ndr). Una cosa del genere mi avrebbe fatto arrabbiare parecchio. Penso che non sarebbe successa comunque".
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Re:L'intervista (rubata?) di Cinghialone
« Risposta #4 : Martedì 21 Dicembre 2021, 07:40:36 »
Sull'addio alla Lazio: "Non ci sarà mai la possibilità di un ritorno, ma non da parte mia, ma da parte del presidente Lotito: è l'ultima cosa che pensa. Lui ha diecimila pregi, però ha due difetti, è supponente e si crede unto dal Signore. Questi due difetti stravolgono tutti i pregi che ha, che sono mille, io non lo metto in dubbio. Rivelando io questi due difetti, pensi che lui si abbassi a chiamarmi, ma manco morto. Non ci pensa proprio. In una società in cui ho lavorato come dirigente per cinque anni, e penso che qualcosa abbia fatto, vado via e non hanno fatto nemmeno un comunicato per dire che si è levato dalle scatole questo rimbambito, arrivederci. Dicono qualsiasi cosa che riguarda i giocatori sui social e non potevano fare una comunicazione del genere? Se non l'hanno fatta, allora è stato giusto che andassi via. Sono un po' deluso, vuol dire che allora tutte le mie supposizione di non contare più niente erano veritiere. Non lo so come si è venuta a creare questa situazione. Lotito ha quei due difetti e l'altro che comanda insieme a lui la stessa cosa. Perché le sanno solo loro le cose, gli altri sono tutti stupidi. L'altro è Tare? Eh sì. Tu non conti niente, perché contano loro due. La dentro non puoi lavorare come vorresti e quindi a un certo punto arrivederci e grazie. Io gli ho detto anche al presidente: se devo avere tre permessi per avere un secchio di vernice per la porta significa che non conto nulla, sono come l'usciere. Se chiedo un secchio di vernice dopo tre minuti deve arrivare quello che vernicia le porte. Proposta di ritorno? Irrealizzabile. Io voglio un bene dell'anima alla Lazio, ai ragazzi e all'ambiente. Sono stato lì più di dieci anni, è stato un pezzo della mia vita. Ma tornerei alle condizioni che dico io, ossia quelle che avevo chiesto al mio arrivo cinque anni fa: nel mio campo dovevo muovermi senza che nessuno mi intralciasse il lavoro e invece non mi fanno contare niente. Ti dicono sì, tu puoi fare quello che vuoi, ma in definitiva non ti fanno contare nulla. Da quando ho cominciato cinque anni fa fino a giugno dell’anno scorso, man mano ti mettono da parte non te lo fanno spudoratamente ma ti isolano quindi dove vai. Non si può lavorare in questa maniera. Uno crede che conta poi ti rendi conto che non conti più ed è inutile che vai. Quando me ne sono reso conto? Non lo so non è che la mattina mi sono svegliato chiedendomi conto o non conto. Io vado a fare il mio lavoro, cerco di farlo nel miglior modo possibile poi ci sta che a volte ci riesci e a volte no. E a volte ci sta che non te lo vogliono far fare. Diranno che mi piangevo addosso ma non è così. Non sto qua a dirti questo e quest’altro perché sono cose che è giusto rimangano nello spogliatoio della Lazio"

Su Tare e il modo di lavorare: "Io non voglio litigare. In questi anni la maggior parte delle volte stavo insieme a Igli. Non è una questione di amicizia io continuo a esserlo, non sono arrabbiato con Tare. Io dico che lavoro in una certa maniera e come lavoravo io onestamente non si poteva più lavorare perché non c’erano le condizioni per farlo. È molto difficile lasciare la Lazio. Io due volte ho lasciato la Lazio e due volte ho lasciato i soldi li e qualcuno mi ha detto pure che ero un figlio di una buona donna perché dovevo andare all’Inter con Simone Inzaghi. Io due volte ho lasciato i soldi, sia da dirigente sia da allenatore ho lasciato due volte un anno di contratto. Per amore della Lazio da giocatore perché in quel momento io se fossi rimasto li sia da calciatore sia da dirigente potevo fare solo che danni. Perché poi so come sono fatto. Ho tanti difetti ci mancherebbe, faccio un sacco di cavolate però vedo le cose da un punto di vista che forse altri non vedono. Sono uno che facilmente se la prende, sono molto permaloso ed è logico che quando qualcuno mi fa un torto faccio fatica a perdonarlo. Non è una questione di potere. Che dovevo andare a fare? A scaldare la sedia e basta? Qual era il mio ruolo? Io non lo so. In cinque anni alla fine mi chiedo che ho fatto alla Lazio? Oltre alle cose che ho fatto, che volevano che io facessi? Io sono stato uno che era li avendo vinto tutto perché, non voglio essere presuntuoso ma ho vinto tutto, però quando dicevo qualcosa qualcuno storceva il naso o non la prendeva in considerazione. Allora se quelli che sono li dentro hanno vinto tutto va benissimo. Siccome loro non hanno vinto niente perché hanno vinto tre coppe. Di che stiamo parlando? Parliamo di portieri, ho giocato vent’anni in porta qualcosa saprò più di altri; invece, non capivo niente se parlavo di portieri e allora di cosa stiamo parlando? Tra primavera e prima squadra quando ero li abbiamo comprato quattro portieri e dopo averli comprati mi dicevano “Abbiamo comprato questo, come lo vedi?”. Ma che vuoi che ti dica tanto l’hai comprato. Dopo la partita Strakosha o chi per lui faceva un errore e io dicevo che secondo me non era un errore del portiere ma della difesa e loro mi dicevano: “Ma no ha sbagliato Strakosha” e allora parlate voi da portieri è inutile che parlo io. Non sono un ruffiano di turno che tutti i giorni chiamava il presidente e gli dicevo “Presidente dobbiamo fare così” o “Quanto è bravo presidente”, non sono capace a fare queste cose. Io il presidente lo sentivo una volta o due a settimana per dirgli è successo questo o quest’altro. A un certo punto eravamo arrivati che per cavolate mi chiamava. La progettazione nella Lazio non è mai esistita, questo a me ha dato noia. Cinque anni fa quando arrivai mi dissero dobbiamo fare il progetto ma non c’è mai stato. La mia collocazione nella squadra? Non sapevo mai che cosa dovessi fare perché se ti allargavi un po’ di più eri costretto a rientrare nei tuoi confini, non sapevi cosa fare perché tutti fanno di tutto e tutti non fanno niente. Non ci sono ruoli prestabiliti li dentro, chi arriva la mattina dice cosa bisogna fare poi alla fine arriva il presidente e dice non avete capito niente bisogna fare così. Non funziona così, si perde tempo. Guarda negli acquisti, bisogna aspettare sei mesi per concludere per un giocatore. Se ti piace quel giocatore si compra. Però il giocatore si segue come si deve seguire. È giusto che il direttore faccia il suo lavoro ma se devi comprare un portiere è giusto che io dica la mia. Così hanno fatto con Reina, Proto, Strakosha. Così come con i portieri della primavera. Non c’erano le condizioni. Paragone con la Juventus? Esce fuori che quando c’era Moggi lui faceva il direttore sportivo, poi c’era l’economo e poi quello che diceva cosa si dovesse fare e poi c’era il team manager. Non c’era invasione di campo. Il ruolo di Tare è il direttore sportivo e comandare tutto li dentro quando non c’è il presidente. Non è una cosa fra me e Tare è una cosa che riguarda come è organizzata la Lazio, come struttura. Io non ho niente contro, sono stato cinque anni li e pure bene ma eravamo arrivati alla condizione che io non stavo più bene dentro quell’ambiente ma non per Tare"

 https://m.lalaziosiamonoi.it/news/peruzzi-alla-lazio-non-contavo-niente-decidono-tutto-in-due-154666
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Re:L'intervista (rubata?) di Cinghialone
« Risposta #5 : Martedì 21 Dicembre 2021, 08:21:28 »
quindi si lamenta per non aver potuto svolgere un ruolo che non gli è mai stato dato?


non capisco.
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Panzabianca

Re:L'intervista (rubata?) di Cinghialone
« Risposta #6 : Martedì 21 Dicembre 2021, 09:08:16 »
quindi si lamenta per non aver potuto svolgere un ruolo che non gli è mai stato dato?


non capisco.


ah ah ah ah ah,

in effetti...

geddy

Re:L'intervista (rubata?) di Cinghialone
« Risposta #7 : Martedì 21 Dicembre 2021, 09:11:13 »
Le avranno poi verniciate le porte?

Panzabianca

Re:L'intervista (rubata?) di Cinghialone
« Risposta #8 : Martedì 21 Dicembre 2021, 09:17:00 »
Le avranno poi verniciate le porte?

non ci crederai, ma alla fine dell'intervista-conversazione era per me l'unico problema di una certa emergenza

Offline Davide

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Re:L'intervista (rubata?) di Cinghialone
« Risposta #9 : Martedì 21 Dicembre 2021, 09:19:20 »
radio6...ma ancora non e' fallita sta merda?

geddy

Re:L'intervista (rubata?) di Cinghialone
« Risposta #10 : Martedì 21 Dicembre 2021, 09:24:29 »
Non ci credo che non sapeva di essere in onda.

Orazio Scala

Re:L'intervista (rubata?) di Cinghialone
« Risposta #11 : Martedì 21 Dicembre 2021, 09:50:42 »
Non ci credo che non sapeva di essere in onda.

Anche perché nel caso 52/60 dovrebbe vendersi casa.

Offline franz_kappa

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Re:L'intervista (rubata?) di Cinghialone
« Risposta #12 : Martedì 21 Dicembre 2021, 10:29:01 »
Anche perché nel caso 52/60 dovrebbe vendersi casa.
Ella, Orazio, parla per oscure sigle.
Codici ignoti ai profani ma ben conosciuti dagli iniziati. E chi ben sa non può non apprezzare.  8)

N.B. = per i profani. Ci si riferisce al voto che il giornalista Stefano Benedetti ottenne all'Esame di Stato per l'iscrizione all'Ordine dei giornalisti.
Votazione che il suddetto riferì, anni fa, nell'ambito di alcune conversazioni virtuali (si era iscritto a un forum di tifosi della Lazio. A senso direi Lazionet), al fine di più autorevolmente accreditarsi.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline MagoMerlino

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Re:L'intervista (rubata?) di Cinghialone
« Risposta #13 : Martedì 21 Dicembre 2021, 10:45:31 »
Quello che, finalmente, ha detto Peruzzi, lo dovremmo sapere tutti.
La Lazio è (dis)organizzata così.
Bene se Presidente e DS fossero due capaci e competenti, ma non lo sono e questo lo diciamo da anni. Anni.
I risultati in alcuni casi li hanno sostenuti, ma invece di dare continuità ai risultati ottenuti, si sono sempre fermati ad ammirarsi a lodarsi, facendo così il solito passettino in avanti seguito da due passi indietro.
Peruzzi parla di programmazione, progettazione, pianificazione inesistenti. Ha ragione. Finalmente qualcuno che ha squarciato il velo di omertà.
Lo sapevamo e c'è poco da sbraitare che nel calcio moderno queste cose non servono.
Adesso si aprirà la caccia al cinghialone, anzi da quello che leggo è iniziata subito, colpevole di lese maestà.
Ma finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di dire le cose come stanno. Ma non si parlerà di quello che sostiene, si cercherà come al solito di delegittimare le persone, senza approfondirne i discorsi.


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Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

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Re:L'intervista (rubata?) di Cinghialone
« Risposta #14 : Martedì 21 Dicembre 2021, 10:50:24 »
Per chi ha proprio voglia di capire anche il tono dell'intervista-chiaccherata basta cercare sul tubo e sarà soddisfatto.
Per la cronaca, Benedetti all'inizio lo saluta e gli dice che sta in diretta.

Il resto lo avete letto in sintesi. Cose arcinote.

La cosa che più conta è cosa faremo domani a Venezia.
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Panzabianca

Re:L'intervista (rubata?) di Cinghialone
« Risposta #15 : Martedì 21 Dicembre 2021, 11:00:31 »
quando sento nominar Venezia, mi viene in mente l'annosa mancata risoluzione di un problema che sento gravar come un macigno e che tosto vi espongo:

perché se un ammaracano (mettiamo Jim) va a Venezia e dice: "Venice, what a nice place!" nessuno fa na smorfia, e invece se lo stesso ammaracano dopo qualche giorno finisce a Pomezia e dice: "Pomice, what a nice place!" po esse che lo contestino?? (... a coso come caxxo ciai chiamato???!!!)

Aiutatemi.
Jim statènto...

Orazio Scala

Re:L'intervista (rubata?) di Cinghialone
« Risposta #16 : Martedì 21 Dicembre 2021, 11:48:41 »
Peruzzi parla di programmazione, progettazione, pianificazione inesistenti.

Per forza. Nel calcio 'ste cazzate NON ESISTONO.

Offline Frusta

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Re:L'intervista (rubata?) di Cinghialone
« Risposta #17 : Martedì 21 Dicembre 2021, 12:01:02 »
Ma de preciso (cit.), che ruolo aveva Peruzzi nell' organigramma della Lazio?
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

geddy

Re:L'intervista (rubata?) di Cinghialone
« Risposta #18 : Martedì 21 Dicembre 2021, 12:13:34 »
Decideva il colore della vernice per le porte.

ThomasDoll

Re:L'intervista (rubata?) di Cinghialone
« Risposta #19 : Martedì 21 Dicembre 2021, 13:13:15 »
Ma che miseria, approfittarsi dello sfogo di uno andato via da lavoro perché si trovava male.
Sai che giudizi oggettivi ne puoi ricavare... poi su argomenti di nessun conto.
Ma vffncl