Autore Topic: L'Africa tradita  (Letto 783 volte)

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bak

L'Africa tradita
« : Giovedì 12 Agosto 2010, 15:54:55 »
Interessante stralcio di un libro, pubblicato dalla sempre più ottima "La Stampa"

TRADUZIONI DI LAURA DIEL
 
I Mondiali sono passati alla storia e Sepp Blatter è sparito con i miliardi della FIFA, scomparsi chissà dove in Europa. Il debito del Sud Africa non è stato ancora quantificato, ma credo sia enorme. Mi domando quanti dei soldi della FIFA andranno al calcio locale o alla federazione calcistica africana. Intanto, proprio sul calcio africano sono state
recentemente pubblicati due nuovi libri fotografici: Amen e Unifying Africa with Images.

Amen è una raccolta di fotografie decisamente intense realizzata da Jessica Hilltout, che ha voluto documentare il calcio amatoriale nell'intero continente africano. Ecco come descrive il volume l'autrice:
 “Mi ha sempre affascinato la poesia delle cose piccole e apparentemente insignificanti. Secondo me, c’è una bellezza nascosta nelle cose comuni, una bellezza immensa nelle cose ignorate.


Questo libro è un tributo all’Africa. Un tributo a chi viene dimenticato, alla maggioranza della popolazione. Tutte coloro che vivono e resteranno all’ombra del Mondiale meritano attenta considerazione, non solo per la loro passione per il gioco, ma soprattutto per l’energia e l’entusiasmo che traspira dal loro stile di vita”.

Online è disponibile un’ampia selezione di fotografie, oltre al Road Book, il diario di viaggio di Jessica, che contiene mappe, fotografie, storie sulla gente incontrata, un elenco dei suoi film e altro ancora.

Il secondo libro, Unifying Africa with Images, è edito da Uche James Iroha. Si tratta di un’enorme collezione di immagini realizzate da dodici fotografi, prevalentemente nigeriani, sull’ “africanizzazione della cultura calcistica”. L’opera è divisa in dieci tematiche: paesaggio, stile, cultura urbana, orgoglio, fede, azione, estasi, passione e famiglia.

Come spiega un'articolata recensione di Tam Fiofori, il volume raccoglie circa cinquecento fotografie realizzate sia da fotografi amatoriali sia professionali, presentando le varie modalità con cui africani praticano e celebrano lo sport più popolare del mondo. Ne viene messo in evidenza l'arricchimento di questo sport con i propri tratti caratteristici, in campo come giocatori e sulle tribune come spettatori e tifosi. Il libro mostra chiaramente come in Africa il calcio sia divenuto per molti ragazzi un veicolo sociale per fuggire dalla povertà.

Viene inoltre sottolineato il carattere improvvisato che questo sport rivela nel continente nero: dai campi dove si gioca, alle divise e ai palloni usati. Il calcio qui viene giocato ovunque vi sia spazio: nelle piantagioni di caucciù, nelle fattorie, sulle strade asfaltate e sterrate o sulla spiaggia. Il calcio è per gli africani una forma di espressione di massa, che suscita emozioni incontenibili in tutte le fasce d'età. Sicuramente curiose le immagini che ritraggono i piedi dipinti dei giocatori per riprodurre il disegno di una scarpetta da calcio e le calze con i colori delle diverse nazionali: i giocatori africani sanno essere molto originali e creativi con i propri piedi, o meglio, con le “scarpette naturali”. Un volume che regala un interessante spaccato del calcio africano: un carnevale di colori ed emozioni.

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Testo originale: Football Afrika, di Sokari. Ripreso da Black Looks: una decina di autori di vari Paesi africani affrontano temi di politica, cultura e attualità basata sulle realtà del Terzo Mondo.