Autore Topic: #soloamorechallenge  (Letto 56360 volte)

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Offline ammiraglio

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Re:#soloamorechallenge
« Risposta #180 : Martedì 28 Ottobre 2014, 10:47:13 »
se c'è qualcosa che ho capito nella mia vita, avendo a lungo lavorato per complessi gruppi editoriali è che i giornalisti detestano il mktg. non lo capiscono, amen. le riunioni comuniste alle quali ho dovuto partecipare mi hanno sempre confermato una certa incomunicabilità tra settori, spesso mediata da figure di riferimento intermedie che cercassero di far trovare un compromesso.

è marketing, altro che saga parrocchiale.
I biglietti andrebbero venduti a tempo: li compri prima? risparmi!
I biglietti andrebbero venduti come le susine, a due a due: il primo lo paghi intero, il secondo hai lo sconto del 20% per tua moglie/figlio/fratello/zia/amico.
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ahi voglià a lavorà, perdio.


yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
i'll go home and find something to do.

Offline fish_mark

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Re:#soloamorechallenge
« Risposta #181 : Martedì 28 Ottobre 2014, 11:08:06 »
L’estinzione del laziale.
Il post di disabitato è interessantissimo perché frutto di una lettura personale (quindi indiscutibile) ma anche – mi scuserà disabitato che è ragazzetto simpatico e a modo – delirante non solo delle dinamiche psicologiche del laziale ma anche del tifoso di calcio in genere.
Si afferma all’inizio del pezzo che “ per vedere un minimo di cornice di pubblico decente c'è stato bisogno di 3 vittorie consecutive” il che rappresenta una ovvietà, perché una cornice di pubblico importante di solito si ha per uno spettacolo che si preannuncia importante e queste premesse si hanno proprio con una squadra che sta andando bene. Quanto accaduto per Lazio-Torino.
Il laziale non canta tricolor dopo 7 pere in casa, ma domenica al termine della partita vittoriosa ha cantato “vinceremo il tricolor” un po’ per gioco, ridendo di se stesso perché il laziale – e qui c’è una differenza dagli altri – sarà nefasto ma è tifoso serio che non crede agli asini che volano.
Per tirare fuori la testa dalla finale di Supercoppa dello scorso anno va ricordato chi gliel’ha messa con una squadra mediocre e vecchia che non ha saputo offrire niente di più che un pareggio senza reti al derby. Questo ammazzerebbe pure i cavalli e giustamente il laziale ha punito tanta approssimazione.
Cosa dirà questa stagione non lo sappiamo con certezza ancora, visto che siamo appena all’ottava partita, ma sembra che le cose si sitano mettendo bene. Su queste basi pretendere i pienoni da subito è esercizio inutile. Gli ingredienti per affollare lo stadio si stanno mettendo in fila ma non sono ancora completi e non c’è nessuna sessione di pentimento e contrizione da terminare visto che ogni stagione fa storia a sé. C’è soltanto uno spirito da risollevare e la direzione sembra quella giusta: dipenderà dalla squadra e dalla società, dipenderà dalla capacità di interpretare il sogno del tifoso, come il 26 maggio, un anno fa e come sarà ancora domani e dopodomani.
Il laziale quindi non sostiene niente a scatola chiusa, come farebbe qualsiasi altro tifoso. Non gli puoi, né devi mettere davanti una squadra purchessia: abbiamo una storia e un popolo da rispettare e se ancora si insiste su questa pretesa di avere 80 mila tifosi sempre e comunque allora si insiste nell’errore di una presidenza che non sa comunicare le sue intenzioni e i suoi progetti e che ha sempre considerato la tifoseria come una variabile indipendente, nella migliore delle ipotesi.
Quindi chi non viene allo stadio aspetta ancora perché ha ritenuto liberamente di fare così. Aspetta di vedere ancora dove sta per andare questa squadra e questa società.
Io sogno uno stadio da 80 mila posti con una squadra di vertice: per farci entrare tutti, perché lo stadio è la casa di tutti.
In tutto questo come si può parlare di estinzione?

PS Il Flaminio è una fissa mia personale e di qualche altro invasato come me. Non fa parte della realtà dei progetti di questa Lazio, anche se esiste.
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Offline borges

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Re:#soloamorechallenge
« Risposta #182 : Martedì 28 Ottobre 2014, 11:08:22 »
se c'è qualcosa che ho capito nella mia vita, avendo a lungo lavorato per complessi gruppi editoriali è che i giornalisti detestano il mktg. non lo capiscono, amen. le riunioni comuniste alle quali ho dovuto partecipare mi hanno sempre confermato una certa incomunicabilità tra settori, spesso mediata da figure di riferimento intermedie che cercassero di far trovare un compromesso.

è marketing, altro che saga parrocchiale.
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ahi voglià a lavorà, perdio.
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darienzo

Re:#soloamorechallenge
« Risposta #183 : Martedì 28 Ottobre 2014, 11:28:38 »
La Lazio aveva (e ha) uno zoccolo duro fortissimo di tifosi che vengono da "li paesi". Ricordo ancora i pullman parcheggiati vicino allo Stadio dei Marmi fino ai primi anni novanta.

Poi, l'offerta televisiva massiccia ha tenuto lontane le persone dallo stadio. Ho assistito personalmente a gare casalinghe in affollatissime stanze nei club di Anguillara o Sutri.
Le difficoltà per il reperimento dei biglietti, i mille filtri domenicali hanno scoraggiato vieppiù la "trasferta" romana. Oltretutto adesso la partita te la puoi vedere in una sala snai o better senza neanche l'obbligo di consumazione. E poi almeno l'abbonamento a Mediaset non costa neanche troppo.

La fruizione dello stadio è irrimediabilmente cambiata. Un calendario che impone gare a ogni giorno e ogni orario abbisogna di un'agenda a parte. Io stesso, che mi reputo un buon laziale, non riesco a seguire più di 7-8 partite l'anno, e ragiono prescindendo dal valore tecnico.
Ogni iniziativa in grado di proporre discontinuità allo stantìo sistema di vendita (o abbonamento totale o partita singola, non c'è scampo) è manna dal cielo, sagra parrocchiale il nostro amici lo andasse a dire a sua sorella

ThomasDoll

Re:#soloamorechallenge
« Risposta #184 : Martedì 28 Ottobre 2014, 11:31:36 »

ahi voglià a lavorà, perdio.

credo questa sia la chiave di lettura, semplice e anche un po' banale.
Lavorare sapendo quello che si fa.

Zapruder

Re:#soloamorechallenge
« Risposta #185 : Martedì 28 Ottobre 2014, 11:34:41 »
L’estinzione del laziale.
Il post di disabitato è interessantissimo perché frutto di una lettura personale (quindi indiscutibile) ma anche – mi scuserà disabitato che è ragazzetto simpatico e a modo – delirante non solo delle dinamiche psicologiche del laziale ma anche del tifoso di calcio in genere.
Si afferma all’inizio del pezzo che “ per vedere un minimo di cornice di pubblico decente c'è stato bisogno di 3 vittorie consecutive” il che rappresenta una ovvietà, perché una cornice di pubblico importante di solito si ha per uno spettacolo che si preannuncia importante e queste premesse si hanno proprio con una squadra che sta andando bene. Quanto accaduto per Lazio-Torino.
Il laziale non canta tricolor dopo 7 pere in casa, ma domenica al termine della partita vittoriosa ha cantato “vinceremo il tricolor” un po’ per gioco, ridendo di se stesso perché il laziale – e qui c’è una differenza dagli altri – sarà nefasto ma è tifoso serio che non crede agli asini che volano.
Per tirare fuori la testa dalla finale di Supercoppa dello scorso anno va ricordato chi gliel’ha messa con una squadra mediocre e vecchia che non ha saputo offrire niente di più che un pareggio senza reti al derby. Questo ammazzerebbe pure i cavalli e giustamente il laziale ha punito tanta approssimazione.
Cosa dirà questa stagione non lo sappiamo con certezza ancora, visto che siamo appena all’ottava partita, ma sembra che le cose si sitano mettendo bene. Su queste basi pretendere i pienoni da subito è esercizio inutile. Gli ingredienti per affollare lo stadio si stanno mettendo in fila ma non sono ancora completi e non c’è nessuna sessione di pentimento e contrizione da terminare visto che ogni stagione fa storia a sé. C’è soltanto uno spirito da risollevare e la direzione sembra quella giusta: dipenderà dalla squadra e dalla società, dipenderà dalla capacità di interpretare il sogno del tifoso, come il 26 maggio, un anno fa e come sarà ancora domani e dopodomani.
Il laziale quindi non sostiene niente a scatola chiusa, come farebbe qualsiasi altro tifoso. Non gli puoi, né devi mettere davanti una squadra purchessia: abbiamo una storia e un popolo da rispettare e se ancora si insiste su questa pretesa di avere 80 mila tifosi sempre e comunque allora si insiste nell’errore di una presidenza che non sa comunicare le sue intenzioni e i suoi progetti e che ha sempre considerato la tifoseria come una variabile indipendente, nella migliore delle ipotesi.
Quindi chi non viene allo stadio aspetta ancora perché ha ritenuto liberamente di fare così. Aspetta di vedere ancora dove sta per andare questa squadra e questa società.
Io sogno uno stadio da 80 mila posti con una squadra di vertice: per farci entrare tutti, perché lo stadio è la casa di tutti.
In tutto questo come si può parlare di estinzione?

Che cofana di fregnacce.

Il "tifoso" laziale non esiste più, esiste solo un gregge manipolato a piacimento da qualche sgangherato mestatore. Hanno abbandonato la Lazio quando la Lazio avrebbe avuto più bisogno del suo pubblico, se questo contasse realmente qualcosa nelle vicende di un club.

Per fortuna, l'idea Lazio, fin dalle origini, fa a meno del contorno. Ché sennò giocheremmo al massimo nelle categorie dilettantistiche, sur campo de tera de Sorento (dove la Lazio, per inciso, non ha mai giocato).

darienzo

Re:#soloamorechallenge
« Risposta #186 : Martedì 28 Ottobre 2014, 11:44:46 »
Io comunque, sono per dare la giusta dignità anche a chi segue la partita da casa. L'epiteto di "culi scaldadivano" mi pare quantomeno irridente. Posso assicurare che personalmente metto la stessa passione sia nella mia living room che in tribuna Tevere. Certo poi, spesso la magia dello stadio è abbagliante, come bene ha scritto TD nel suo applauditissimo pezzo, l'Olimpico poi ha un suo particolarissimo odore che ti resta appiccicato per giorni

Offline franz_kappa

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Re:#soloamorechallenge
« Risposta #187 : Martedì 28 Ottobre 2014, 11:47:13 »
Che cofana di fregnacce.

Recentemente è stata pubblicata l'annuale graduatoria di Forbes sugli uomini più ricchi del mondo (link: http://www.panorama.it/economia/opinioni/uomini-ricchi-mondo-2014/).

Il primo degli italiani è Michele Ferrero, che vanta un patrimonio familiare pari a 26,5 miliardi di dollari. A seguire, tra i paperoni del Belpaese, Leonardo Del Vecchio (al 38esimo posto). Perché mai cito questa notizia? Un po' di pazienza, ora ci arrivo.
I mezzi di informazione italiani, in ossequio al tradizionale pressapochismo con cui si coprono le notizie, hanno omesso di riferire la vera notizia che emerge dall'ultima classifica annuale di Forbes: nella top 100 è entrato, al 96esimo posto, lo sconosciuto ai più Ermete de Fegatis, preclaro epatologo romano, titolare della cattedra di Epatologia clinica e conservativa presso l'università La Sapienza di Roma.

Il de Fegatis, a quanto riferisce Forbes, ha visto la sua fortuna personale - che nel 2013 ammontava a 1,5 miliardi di dollari - incrementarsi enormemente nell'ultimo quinquennio (2009-2013): pare che gli anni più 'ricchi' per il cattedratico siano stati il 2009 e il 2013, specialmente nella seconda metà dell'anno.

Appresa la notizia, ho fiutato la pista e come un segugio ho scovato la vera notizia.
Avete idea chi siano i due maggiori clienti del de Fegatis?
Vi regalo due indizi: la spada nella roccia e il Sudafrica.  8)
Buon viaggio, caro Piero.

darienzo

Re:#soloamorechallenge
« Risposta #188 : Martedì 28 Ottobre 2014, 11:59:22 »
Comunque la spada nella roccia veglia sempre su di noi elargendo applausi a destra e manca. La sua presenza si sente, eccome

Offline franz_kappa

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Re:#soloamorechallenge
« Risposta #189 : Martedì 28 Ottobre 2014, 12:08:07 »
Comunque la spada nella roccia veglia sempre su di noi elargendo applausi a destra e manca. La sua presenza si sente, eccome
Eh, ma incide sempre meno. Quelle azioni 'di disturbo' sono paragonabili a sortite disperate per rompere l'accerchiamento ma la guerra l'ha perduta irrimediabilmente. Ormai è definitivamente delegittimato.

Peraltro, negli ultimi tempi - come da me documentato (si veda il post: http://www.biancocelesti.org/solo-lazio/ma-il-mitico-mago-merlino/msg617829/#msg617829) - la sua principale occupazione pare essere quella di frequentare aste di cimeli sportivi per accaparrarsi, a suon di rilanci a cinque cifre, reliquie giallorosse.  ::)
Buon viaggio, caro Piero.

Zapruder

Re:#soloamorechallenge
« Risposta #190 : Martedì 28 Ottobre 2014, 12:16:57 »
Il Mago? Lo si aspetta, senza lamentarsi. Ora è arenato? Andrà "dellà"? Desideriamone il ritorno, le colonne servono.

ThomasDoll

Re:#soloamorechallenge
« Risposta #191 : Martedì 28 Ottobre 2014, 12:18:07 »
Chiedo al Mago e agli altri assenti una moratoria: parliamo della Lazio che gioca e vince.

darienzo

Re:#soloamorechallenge
« Risposta #192 : Martedì 28 Ottobre 2014, 12:22:08 »
A me mancano i suoi "lei mi deve rispondere nel merito". È una sagoma, non può non stare qua. Non ce lo vedo nè di là nè tra i saccenti

Zapruder

Re:#soloamorechallenge
« Risposta #193 : Martedì 28 Ottobre 2014, 12:24:17 »
Oddìo, mo' chi so' i saccenti? FLU?

Offline fish_mark

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Re:#soloamorechallenge
« Risposta #194 : Martedì 28 Ottobre 2014, 13:06:36 »
Che cofana di fregnacce.

Il "tifoso" laziale non esiste più, esiste solo un gregge manipolato a piacimento da qualche sgangherato mestatore. Hanno abbandonato la Lazio quando la Lazio avrebbe avuto più bisogno del suo pubblico, se questo contasse realmente qualcosa nelle vicende di un club.

Per fortuna, l'idea Lazio, fin dalle origini, fa a meno del contorno. Ché sennò giocheremmo al massimo nelle categorie dilettantistiche, sur campo de tera de Sorento (dove la Lazio, per inciso, non ha mai giocato).


La Lazio può fare a meno del suo pubblico, potrebbe anzi dovrebbe giocare a porte chiuse, senza alcuna trasmissione TV delle sue partite, senza servizi televisivi, articoli di giornale, siti internet e già che ci siamo forum web di tifosi.
Una squadra che gioca in gran segreto, al riparo da occhi indiscreti.

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Offline lollapalooza

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Re:#soloamorechallenge
« Risposta #195 : Martedì 28 Ottobre 2014, 13:24:12 »
Quarta vittoria consecutiva, a un punto dal terzo posto, con un'aria che non si respirava da tanto, troppo tempo, e voi in un topic su un'iniziativa che finalmente riscuote i favori del pubblico ve mettete a parla' de Cerracchio e del tifoso laziale estinto.

Ma cazzo, un minimo de percezione del contesto no?

Mah.



Zapruder

Re:#soloamorechallenge
« Risposta #196 : Martedì 28 Ottobre 2014, 13:36:59 »

La Lazio può fare a meno del suo pubblico, potrebbe anzi dovrebbe giocare a porte chiuse, senza alcuna trasmissione TV delle sue partite, senza servizi televisivi, articoli di giornale, siti internet e già che ci siamo forum web di tifosi.
Una squadra che gioca in gran segreto, al riparo da occhi indiscreti.

E' sufficiente portare il biglietto di curva a 400 Euro, quello di Distinti a 600, e così via.

Sconti del 95% a chi non ha mai rotto i colleoni; a scalare fino allo 0% per cordatari, bonghisti, plastici, ellenici, oraziscala, bertarellari, cavalieri dell'angoscia e della depressione, criptoromanisti.

Offline BobLovati

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Re:#soloamorechallenge
« Risposta #197 : Martedì 28 Ottobre 2014, 13:45:52 »
se c'è qualcosa che ho capito nella mia vita, avendo a lungo lavorato per complessi gruppi editoriali è che i giornalisti detestano il mktg. non lo capiscono, amen. le riunioni comuniste alle quali ho dovuto partecipare mi hanno sempre confermato una certa incomunicabilità tra settori, spesso mediata da figure di riferimento intermedie che cercassero di far trovare un compromesso.

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caro ammiraglio, gli è che, da qualche anno a questa parte, di màrcheti se ne parla e scrive in ogni dove; purtroppo, come diceva un vecchio adagio, in genere " chi più parla (e scrive) meno sa" (cit).
SE applicata correttamente è una tecnica di vendita che fa miracoli; certo, deve essere supportata da un prodotto valido, ma purtroppo anche in questo campo il sipperò impera  :(
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline Matita

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« Risposta #198 : Martedì 28 Ottobre 2014, 13:48:42 »
Siamo già estinti Panza.
Di dieci che ne perdi quando le cose vanno male, ne tornano massimo sei una volta che, come adesso, ci sono risultati e bel gioco.
Il Laziale (fu tifoso) non si gode la Lazio. Per vedere un minimo di cornice di pubblico decente c'è stato bisogno di 3 vittorie consecutive, nonostante le premesse di bel gioco e impegno massimo da parte di mister e giocatori (che poi è sempre ciò che si chiede alla squadra, specialmente la seconda parte) è palese da inizio stagione.
Il Laziale, come dici giustamente te, non canta tricolor dopo 7 pere in casa, ma, al contrario, non si gode la sua squadra certo dell'imminente disfatta dietro l'angolo. Per fargli tirar fuori di nuovo la testa da sottoterra dopo la finale di supercoppa (unica partita negli ultimi anni con una cornice di pubblico degna, più del 26 maggio dove i laziali non sono venuti), c'è voluto più di un anno.
Il laziale medio vive la Lazio con una mazza chiodata appesa ai genitali, certo che l'apocalisse sia imminente e quindi ritiene senza senso godersi l'oggi perché il domani sarà necessariamente nefasto.
Questa stagione, con i topi in alta classifica, e noi come mina vagante, dovrebbe far gonfiare il petto al Laziale. Una stagione corsara, dove ne puoi far piangere parecchi. Una unità di spogliatoio raramente vista da queste parti, un tasso tecnico ai massimi da dieci anni a questa parte, un gioco propositivo e divertente. Gli ingredienti per affollare lo stadio con amici e parenti e godersi questo spettacolo ci sono tutti, mentre il laziale medio deve ancora finire di scontare la propria sessione di pentimento e contrizione. Punizione autoinflitta dopo la vittoria del 26 Maggio, giorno che ha decretato l'inizio dell'estinzione (per troppe pippe) del tifoso Laziale.
Domenica scorsa, a firenze, 25 euri 25, per un biglietto di curva da dove non si vedeva un cazzo. Qua la gente si lamenta per tirarne fuori 12 perché ne avrebbe voluti pagare dieci. Si sente insultato dalle modalità da "sagra parrocchiale", ma ovviamente si lamenta quando viene trattato come tutti gli altri tifosi d'Italia perché "a soggiedà se deve avvicina' a li tifosi".
Questa squadra andrebbe sostenuta a scatola chiusa, se non altro per l'impegno che stanno buttando in campo ogni domenica.
Il laziale no, aspetta di vincere lo scudetto per poi pretendere l'ingresso gratuito per la festa.
In estrema sintesi, chi non viene allo stadio si sta perdendo una grande Lazio. Forse neanche se la merita, allora.

Sogno uno stadio da 35mila posti*, ed una squadra da vertice. Chi c'è c'è, e gli altri fuori.

*: prima che il Califfo Al Flahmini si butta a pesce su questa mia affermazione, tengo a precisare che il rudere di viale tiziano non è adatto allo scopo (ad opinione dello scrivente).
Il laziale medio , quello che si è fatto scrive i testi da raglio6 e compagnia non ha le palle per ammettere l errore. Ed ora di conseguenza , vive la Lazio a modo loro.

Almeno stessero a casa e in silenzio. Invece rompono pure i cojoni.

No, non se la merita.

Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Offline fish_mark

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Re:#soloamorechallenge
« Risposta #199 : Martedì 28 Ottobre 2014, 14:01:01 »
E' sufficiente portare il biglietto di curva a 400 Euro, quello di Distinti a 600, e così via.

Sconti del 95% a chi non ha mai rotto i colleoni; a scalare fino allo 0% per cordatari, bonghisti, plastici, ellenici, oraziscala, bertarellari, cavalieri dell'angoscia e della depressione, criptoromanisti.

A questo punto, una domanda sorge spontanea: domenica sera eri allo stadio oppure a concionare di tattica e tecnica calcistica dall'alto scranno del tuo salotto?

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