www.laziopolis.itAl netto della sfortuna, che si è materializzata in tutti i modi, con i gol falliti di un niente e coi pesantissimi infortuni, qualche valutazione a caldo sulla Lazio di Genova va comunque fatta. Con calma, senza drammatizzare. Ma senza far finta di non vedere.
La prima riguarda Djordjevic che, a differenza di Pinilla (non a caso...), non è un finalizzatore. E' un centravanti di manovra, di raccordo. Gioca e si muove come Perea lo scorso anno. Francamente sotto porta fa rimpiangere perfino Kozak. Se vogliamo dirla tutta sembra un Floccari vecchia maniera, volenteroso ma lontanissimo dai killer che calcano i campi della serie A. Nelle intenzioni di Pioli c'era sicuramente l'idea di avvicendarlo in corso d'opera con Klose, ma quello che è capitato a Marassi, pur eccezionale come gravità, va messo nel conto: gli infortuni nel calcio di oggi si moltiplicano, i giocatori sono macchine complesse ma a volte fragilissime.
Poi c'è la questione fisica. Il dispendio del primo tempo è stato pagato nella ripresa. E' vero che in un 4-3-3 quelli che sprecano più energie sono i due laterali di centrocampo e Pioli ha presto finito i cambi, ma pure Felipe Anderson a un certo punto è sparito, risucchiato nel nulla, Konko si è addormentato in occasione dell'azione che ha portato il rosso a De Vrij, Djordjevic non ne ha più tenuta una di palla lì davanti. E meno male che non c'è l'alibi dell'Europa infrasettimanale...
Infine il discorso personalità. Solito, trito e ritrito. Gentiletti aveva portato un'aria nuova con il suo coraggio, la tempestività negli interventi, il modo in cui comandava la difesa. Ma gli altri? Anche Candreva a volta si estranea, Lulic e Parolo sono prima di tutto dei bravi ragazzi, De Vrij e Anderson forse ancora troppo giovani, Djordjevic abituato probabilmente a un altro calcio, a difese più malleabili.
Se la stagione dovesse proseguire senza Gentiletti e Biglia, tutto lascia prevedere una sofferenza non da poco, nonostante la rosa infinita. Perché tra tilolari e riserve, in questa Lazio, c'è comunque un abisso.