Autore Topic: Gli italiani e le prostitute  (Letto 7749 volte)

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Offline fish_mark

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Re:Gli italiani e le prostitute
« Risposta #20 : Mercoledì 24 Settembre 2014, 16:38:08 »
Amsterdam presente...Londra...beh ragazzi, se vedeste alcuni siti di agenzie di escort, capireste perche' la tentazione sia tanta. E prima o poi...che diceva Oscar Wilde?

L'approccio tutto italiano e soprattutto cattolico è risolvere il problema rimuovendolo.

Tempo fa ero a Monaco di Baviera, città opulenta, organizzatissima, un bel vivere, anche un po' noiosa per l'estrema efficienza e prosperità. Bello vedere i viali alberati con la zietta che va a fare la spesa con la bicicletta, il tram che passa indisturbato sulla sua corsia preferenziale e l'Ispettore Derrick che attraversa la strada non prima del segnale del semaforo.

Nei pressi della stazione ho però assistito a una scena che mi ha riportato alla realtà. Ho notato un parco da dove entravano e uscivano giovani diciamo "scapigliati". Quei ragazzi in realtà non erano reduci da un raduno rock ma si recavano in quel posto per assumere la droga: per bucarsi, tanto per intenderci.
Dunque nell'organizzatissima Germania, peraltro la Baviera cattolica, funziona tutto a meraviglia al punto tale che se ti vuoi bucare sai dove andare, mentre nella cattolicissima italia ci si buca nei portoni.

Altra esperienza molto più diretta sul tema. Ero in viaggio nella bellissima città di Sydney che è tra l'altro famosa per avere un triangolo di strade eslcusivamente dedicato al tema del sessoa pagamento: per chi fosse interessato parliamo di King's cross e Darlinghurst. C'è una citazione in un film di Sordi del 1971 ("Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata").
In un'occasione pubblica parlai con un consigliere comunale di un sobborgo della ridente città del Nuovo Galles del Sud. Gli chiesi espressamente del famoso triangolo e gli citai il fatto che in Italia queste cose non le abbiamo. La risposta fu che loro con quel triangolo di strade sanno che il "problema" sta lì e non da altre parti, senza contare i controlli sanitari e fiscali che possono esser svolti con maggiore appropriatezza.

E' forse il caso di superare a livello politico le nostre idiosincrasie sul tema che esiste, perché è sempre esistito. Forse è il caso di superare la Legge Merlin.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
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Offline disabitato

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Re:Gli italiani e le prostitute
« Risposta #21 : Mercoledì 24 Settembre 2014, 17:14:30 »
Mai andato con una prostituta, però la questione la vorrei approfondire da uno specifico punto di vista: le tariffe.

Mi spiego meglio: questa estate, in occasione di una vacanza con un gruppo di amici e amiche dall'altra parte del mondo, tra i vari discorsi leggeri affrontati è venuto fuori quello sugli stranieri e le prostitute locali, sicuramente a prezzo assai più calmierato rispetto alla corrispettive europee.

A quel punto abbiamo iniziato a entrare nel vivo della questione (le tariffe) e qui sono clamorosamente mancato, impossibilitato a dare un qualche contributo: non ho infatti la benché minima idea su quanto possa costare una prestazione di sesso a pagamento nella valuta del nuovo conio.
Da studente, per ironizzare sulle (povere) nigeriane che offrono sesso ai lati delle provinciali e non solo, si usava evocare l'immancabile "bocca-fica 30mila". Ecco, dubito fortissimamente che l'analoga prestazione oggi si possa comprare agli equivalenti 15 euro. A vostro avviso, dunque, su che cifre stiamo?

Lo so che messa così pare una preventiva indagine di mercato...  :-[ Ma confido che voi siate uomini di mondo e possiate illuminarmi. Per essere dei buoni conversatori, a mio avviso, bisogna dominare l'alto come il basso registro.

DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline Frusta

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Re:Gli italiani e le prostitute
« Risposta #22 : Mercoledì 24 Settembre 2014, 17:23:09 »

Anche sul prezzo c'è poi da ridire
ben mi ricordo che pria di partire
v'eran tariffe inferiori alle tremila li-iii-iire.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

CP 4.0

Re:Gli italiani e le prostitute
« Risposta #23 : Mercoledì 24 Settembre 2014, 19:17:17 »
fatto diverse volte in gioventu', ma sempre alla fine di serate balorde.

ma mai con un trans


... o forse si  ::)


;D

in ogni caso la legalizzazione e' sempre la migliore soluzione. e non solo per la prostituzione.

e piu' faile controllare cio' che si fa alla luce del sole.

Offline Er Matador

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Re:R: Gli italiani e le prostitute
« Risposta #24 : Giovedì 25 Settembre 2014, 03:38:16 »
Lo Stato ha fatto danni enormi legalizzando il gioco d'azzardo, slot, e cose varie..
Vero. Ma la sua mancata legalizzazione non avrebbe prevenuto la ludopatia: l'unico risultato sarebbe stato quello di regalare alla criminalità organizzata anche quel giro vorticoso di miliardi.
Tornando alla prostituzione: non ho alcuna esperienza in materia, se non qualche puttan tour puramente visivo con gli amici, e non desidero usufruirne.
Non per pregiudizi, moralismi o altro: semplicemente non considero quel tipo di "merce" fra ciò che si può comprare o vendere.
Il che non mi impedisce di trovare perfettamente normali e rispettabili - purché non si trascenda in violenze, rapporti con ragazze troppo giovani e porcherie varie, s'intende - opinioni e comportamenti nella direzione opposta.
Mi associo, quindi, a chi chiede legalizzazione e regolamentazione.
In tal modo si tutelerebbero, in ordine sparso: le "operatrici" del settore; i clienti; chi non vuole prendere parte, neppure indirettamente, a tali transazioni (chiedete a quanti abitano vicino a un certo tipo di vita notturna); le finanze dello Stato.
Mi permetto solo di introdurre una sfumatura psicologica.
Nel Nord Europa, l'organizzazione al riguardo segue criteri di pura razionalità funzionale, come per qualsiasi altra attività o servizio.
In Italia non funzionerebbe perché da noi, dopo secoli di Controriforma, impera la cultura del gesto osceno e blasfemo: ma dietro la schiena, e col rosario nell'altra mano.
Pur gestendo il tutto nella piena legalità ed efficienza, all'italiano medio va lasciata l'illusione, sia pure superficiale e apparente, di trasgredire.
In caso contrario, c'è il  rischio che snobbi l'offerta e che, per cercare qualcosa di rispondente alle sue esigenze, si rituffi nella clandestinità.

Offline AlenBoksic

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Re:R: Gli italiani e le prostitute
« Risposta #25 : Giovedì 25 Settembre 2014, 08:32:09 »
Sottoscrivo questo

Vero. Ma la sua mancata legalizzazione non avrebbe prevenuto la ludopatia: l'unico risultato sarebbe stato quello di regalare alla criminalità organizzata anche quel giro vorticoso di miliardi.

questo

In tal modo si tutelerebbero, in ordine sparso: le "operatrici" del settore; i clienti; chi non vuole prendere parte, neppure indirettamente, a tali transazioni (chiedete a quanti abitano vicino a un certo tipo di vita notturna); le finanze dello Stato.

E pure questo

all'italiano medio va lasciata l'illusione, sia pure superficiale e apparente, di trasgredire.
In caso contrario, c'è il  rischio che snobbi l'offerta e che, per cercare qualcosa di rispondente alle sue esigenze, si rituffi nella clandestinità.

Ma non solo.
Anni addietro ragionavo con un ragazzo che quotidianamente fumava e spesso e volentieri tirava che mi disse che se non fosse stato proibito non l'avrebbe mai fatto visto che sarebbe diventato un fenomeno di massa.
Questo per dire come, oltre al "gusto del proibito", ci siano molteplici fattori spesso non considerati da quanti agitano lo spettro dei danni che sarebbero provocati dalla legalizzazione,
quando i frutti avvelenati del proibizionismo (situazione in cui, per giunta, ognuno trova cosa vuole come e quando gli pare) son sotto gli occhi di tutti.
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Offline fish_mark

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Re:Gli italiani e le prostitute
« Risposta #26 : Giovedì 25 Settembre 2014, 09:35:23 »
A vostro avviso, dunque, su che cifre stiamo?

Per soddisfare la richiesta del dottor Franz posto questo materiale trovato in rete.
Mi scuserete se non ho provveduto a riportarlo su foglio excel


Quando si andava a capinere ...


Listino prezzi n. 1



Listino prezzi n. 2




Listino prezzi n. 3



alcune avvertenze per l'uso



altre avvertenze




si consiglia la visione del materiale fotografico con l'ascolto di questa "Bella canzone di una volta"
[/youtube]


Che bella la canzone di una volta che si ascoltava andando a capinere;
Noi della ronda del piacere ne abbiamo fatte delle belle.
Ricordo per esempio di un mio amico che non voleva andare a capinere:
L'abbiam portato con la forza ed ha goduto nell'oscurità
(e ci ringrazia ancora adesso).
Capinere, capinere, ognuno le vuole amar.
Sono bianche, sono nere, sono nella mia città.
Mi manca la canzone d'altri tempi, ingenua e piena di malizie,
Che cementava le amicizie e poi si andava tutti a capinere.
Invece la canzone di ogni giorno la fanno utilizzando i macchinari,
Non te la levi più di torno con la sua cassa rotterdam.
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Re:R: Gli italiani e le prostitute
« Risposta #27 : Giovedì 25 Settembre 2014, 09:52:06 »
...
Anni addietro ragionavo con un ragazzo che quotidianamente fumava e spesso e volentieri tirava che mi disse che se non fosse stato proibito non l'avrebbe mai fatto visto che sarebbe diventato un fenomeno di massa.
...

Io farei attenzione alla validitá di certe dichiarazioni, e mi accerterei prima che il tipo non beva, non veda programmi o film di successo, o non vesta nike o ck, o non abbia mai avuto un iPhone, ecc. ecc.

E te lo dice uno che le sue cose proibite le ha fatte e quando capita e/o gli va, le fa ;)

Offline AlenBoksic

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Re:Gli italiani e le prostitute
« Risposta #28 : Giovedì 25 Settembre 2014, 09:58:42 »
Vero,
ma mi riferivo più che altro a quanti temono una fumeria di massa in caso di legalizzazione
(come se adesso poi non ci fosse già)
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ThomasDoll

Re:Gli italiani e le prostitute
« Risposta #29 : Giovedì 25 Settembre 2014, 10:00:56 »
Ecco, nei mercatini di piazza i cartelli dei casini li detesto quasi quanto le carabattole fasciste.

Offline franz_kappa

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Re:Gli italiani e le prostitute
« Risposta #30 : Giovedì 25 Settembre 2014, 10:13:20 »

Grazie disabitato per la preziosa delucidazione.
Interessante... Pare dunque che anche nel meretricio si sia verificata la pedissequa perequazione (1.000 lire = 1 euro) che gli italiani hanno riscontrato nell'acquistare ogni bene mobile o immobile che dir si voglia.

Trenta euro sono in effetti una cifra alla portata dei più, financo il sottoproletariato urbano, potenzialmente in grado di acquistare pochi momenti d'amore (che poi, a dirla con il linguaggio dei drughi, altro non sarebbe che il vecchio su-e-giù ovvero dicasi "in-out in-out") ai lati delle strade a lungo scorrimento o tra i cespugli dei giardinetti.

Una notazione 'artistica', mi si conceda il termine: lo striscione, credo xxxxnista, è stato ideato da mano che ha familiarità con i fumetti e i cartoni animati giapponesi. Non vi ricorda, quella procace fanciulla dallo sconfinante cespuglietto, la burrosa Fujiko/Margot?
Buon viaggio, caro Piero.

Offline BobLovati

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Re:Gli italiani e le prostitute
« Risposta #31 : Giovedì 25 Settembre 2014, 10:15:08 »
io credo che le considerazioni del tipo "l´italiano è ..." i"il tedesco è ..." " lo spagnolo è ... " dovremmo imparare a lasciarle da parte; ora che viaggiare è diventata cosa assai meno rara di anni fa, sappiamo bene come sia facile, per chiunque, andare 3gg. a Londra-Monaco o Madrid e raccontare come siano, vivano e pensino i locali. Non si tratta di gusto della trasgressione, si tratta dei mille risvolti positivi che la riapertura dei bordelli nascondono, oggi.
Pensate a quanti disabili (NON disabilitato  ;D), uomini che vivono soli, immigrati, personr che non sono capaci di avere approcci con l´altro sesso potrebbero beneficiarne.

Ma credo che la limitazione delle malattie veneree, la liberazione dal racket, la possibilità di avere somme da destinare al futuro pensionamento di dette prestatrici d´opera siano motivi più che sufficienti per cambiare; e quanto prima si faccia, meglio sarà.

Da non dimenticare, inoltre, il simpatico gettito erariale derivante
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

ThomasDoll

Re:Gli italiani e le prostitute
« Risposta #32 : Giovedì 25 Settembre 2014, 10:17:06 »
 (che poi, a dirla con il linguaggio dei drughi, altro non sarebbe che il vecchio su-e-giù ovvero dicasi "in-out in-out")

up & down (like a yoyo) mi ricorda canzoni

Offline franz_kappa

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Re:Gli italiani e le prostitute
« Risposta #33 : Giovedì 25 Settembre 2014, 10:23:04 »
Pensate a quanti disabili (NON disabilitato  ;D), uomini che vivono soli, immigrati, personr che non sono capaci di avere approcci con l´altro sesso potrebbero beneficiarne.
Tra le categorie marginali e/o disagiate inserirei - peraltro tra i primi posti in graduatoria - gli ascoltatori di 'certe' radio del cosiddetto catetere.

Pensa, caro Bob, quale benefico effetto avrebbe su quelle menti molli e pigramente ottuse il periodico esercizio dei propri lombi, con contestuale riposo dei muscoli uditivi.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline fish_mark

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Re:Gli italiani e le prostitute
« Risposta #34 : Giovedì 25 Settembre 2014, 10:25:36 »
Tra le categorie marginali e/o disagiate inserirei - peraltro tra i primi posti in graduatoria - gli ascoltatori di 'certe' radio del cosiddetto catetere.

Pensa, caro Bob, quale benefico effetto avrebbe su quelle menti molli e pigramente ottuse il periodico esercizio dei propri lombi, con contestuale riposo dei muscoli uditivi.

Ammazza. Ora gli ascoltatori di radio hanno anche questo handicap?
A questo punto una proposta di legge per la radiopatia?
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ThomasDoll

Re:Gli italiani e le prostitute
« Risposta #35 : Giovedì 25 Settembre 2014, 10:27:00 »
Da non dimenticare, inoltre, il simpatico gettito erariale derivante

scommetto che le signorine lavorerebbero moooolto meno dei dentisti, nel caso

Offline franz_kappa

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Re:Gli italiani e le prostitute
« Risposta #36 : Giovedì 25 Settembre 2014, 10:30:11 »
Ammazza. Ora gli ascoltatori di radio hanno anche questo handicap?
A questo punto una proposta di legge per la radiopatia?
Magari. Se la questione fosse materia di una legge di iniziativa popolare mi vedrebbe tra i primi promotori della stessa.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline franz_kappa

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Re:Gli italiani e le prostitute
« Risposta #37 : Giovedì 25 Settembre 2014, 10:32:19 »
scommetto che le signorine lavorerebbero moooolto meno dei dentisti, nel caso
In effetti la possibilità la legalizzazione del mestiere elimini, d'emblée, le attività sommerse e malavitose legate alla prostituzione è tutto da verificare. Scenario assai improbabile, a mio avviso.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline fish_mark

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Re:Gli italiani e le prostitute
« Risposta #38 : Giovedì 25 Settembre 2014, 10:41:02 »
Magari. Se la questione fosse materia di una legge di iniziativa popolare mi vedrebbe tra i primi promotori della stessa.

Al contrario. Io inserirei l'ora di ascolto tele-radiofonico come insegnamento obbligatorio nelle scuole ... ;D
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Offline AlenBoksic

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Re:Gli italiani e le prostitute
« Risposta #39 : Giovedì 25 Settembre 2014, 10:49:20 »
In effetti la possibilità la legalizzazione del mestiere elimini, d'emblée, le attività sommerse e malavitose legate alla prostituzione è tutto da verificare. Scenario assai improbabile, a mio avviso.

Magari non del tutto,
ma che le ridurrebbe di molto è sicuro.
Proprio per quanto concerne il paragone odontoiatrico è vero che nel settore esistono ancora abusivi neanche laureati e chi fa qualche lavoro in nero,
però altrettanto vero che da quando esiste la possibilità di scaricare le spese ti fanno la fattura in automatico senza neanche richiederla.
La legalizzazione porterebbe solo benefici, sotto ogni punto di vista,
tanto più che quello abbiamo adesso è un regime di legalizzazione di fatto (visto che ognuno trova cosa vuole quando e come vuole) che invece dei benefici non solo economici della legalità comporta i danni del sommerso
Voglio 11 Scaloni