Autore Topic: La strigliata di Lotito (long-version)  (Letto 9850 volte)

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Offline LaLazioMia

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Re:La strigliata di Lotito (long-version)
« Risposta #80 : Lunedì 20 Dicembre 2021, 09:59:19 »
È facile e direi anche un po' squallido fare i tifosi solo a fronte di risultati e classifica .Il tifo non si fa per i vincenti, sarebbe troppo semplice e milioni di tifosi ogni anno farebbero transumanza verso la Juve, l'Inter è perché no anche verso la Lazio che negli ultimi venti anni è seconda in numero di trofei. Il calcio non è solo spettacolo è fatto di emozioni di gioia ma anche di delusioni e di rabbia. I clienti, i singoli spettatori di una performance, i seguaci dei ferragnez sono un altra cosa rispetto al tifoso.
Le motivazioni per tifare una squadra sono molto più articolate. Secondo quanto asserito non dovrebbero esserci nel motivare una scelta di tifo le spinte di appartenenza,  il campanilismo, gli atteggiamenti e il modo diverso di pensare ed agire.
È invece l'ambiente mediatico, l'arroganza e la falsita' di regime, la scuola dei cattivi insegnanti, che può manipolare le menti di alcuni e portarli a scegliere o cambiare A questa parrocchia di manipolatori vanno iscritti gli Irridux, gli oli canforati etc di cui parla Orazio.
Poi ci sono  i fanatici bori con la capezza daa maggica al collo e le pantofole daa riomma e i regazzini co a tuta sul carrello del supermercato.
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

ThomasDoll

Re:La strigliata di Lotito (long-version)
« Risposta #81 : Lunedì 20 Dicembre 2021, 10:06:29 »
per esempio, vai a chiedere a un tifoso della Lazio come vede sta Lazio di Sarri  ;)

Panzabianca

Re:La strigliata di Lotito (long-version)
« Risposta #82 : Lunedì 20 Dicembre 2021, 10:12:11 »
Aggiungerei una cosa, prima di applaudire Frank: qualcosa può anche, come in tutte le cose della vita, il passaparola. Ma al tifoso medio della Lazio rode sempre il culo, per qualunque cosa: difficile che chi segue la Lazio sia un buon promotore delle cose della Lazio.

bravo. E' quello che io detesto di più. E manco canteno "tristesa" ...che almeno così uno se immagina na sorca brasiliana sulla spiaggia. Voglio dire: mesti ma co un filo de speranza. NO, va tutto male. E nun se lo tengono mica, ARI-NO, coreno sur forum...


...un tamburello etnico, un cinto ernario e terra di Sorrento.

..

 :laughing6: :laughing6: :laughing6:

Offline Karmilla

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Re:La strigliata di Lotito (long-version)
« Risposta #83 : Lunedì 20 Dicembre 2021, 11:51:44 »

Ci sono in materia mille studi, puoi trovarne di interessanti anche gratuitamente in rete se hai pazienza di leggerli (perchè sono corposi), non solo sul calcio ma proprio sull'azienda "sport" a livello globale dove è di tutta evidenza che il "sei della Lazio" come il sei del "napoli, del city o dei lakers sta diventando sempre meno importante rispetto al fruitore, cliente, non passionario (chiamalo come vuoi) che semplicemente vuole andare a vedere la lazio, il napoli , il city senza stare a fare tutta la storia dell'appartenenza e della storia nei secoli dei secoli.

Se guardi i millenials ma anche i più piccoli ormai guardare una partita, ti rendi conto che sono sempre più clienti voraci di più eventi anche in contemporanea ma poco fedeli e focalizzati sul singolo evento come accadeva anni fa. Difficilmente guardano una partita senza fare altro (cosa che ai miei tempi era impensabile) e sono attratti soprattutto da ciò che coinvolge, emoziona, diverte al di là dell'appartenenza in sè.


Mi pare di aver sentito Florentino Perez e Andrea Agnelli fare lo stesso discorso.

Florentino Perez e Andrea Agnelli. Presidenti del Real Madrid e della Juventus. La seconda, seppure in crisi, è la squadra che ha domianto l'ultimo decennio in Italia; la prima non ha bisogno di presentazioni.

Entrambi hanno investito corposamente per alimentare i "sogni" dei loro "clienti". Forse hanno persino fatto il passo più lungo della gamba in alcuni casi.

Eppure, sono qui a dirci che per i ragazzini non è abbastanza. I ragazzini non si fidelizzano. I ragazzini sono drogati di emozioni rapide e positive, non sanno annoiarsi, non hanno senso di appartenenza, non vogliono aspettare.

A me viene il dubbio che quella che tu descrivi e che gli studi rilevano sia una dinamica generazionale, frutto di moltissimi fattori che col calcio c'entrano pochino. E che resterebbe tale anche se Lotito impazzisse e decidesse di comprare Cristiano Ronaldo.
Citazione da: franz_kappa
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Offline Frusta

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Re:La strigliata di Lotito (long-version)
« Risposta #84 : Lunedì 20 Dicembre 2021, 12:19:39 »
A smuovere tutto e a tramettere voglia di partecipazione al tifoso, a quello di oggi come a quello di ieri, e pur nella varietà delle forme di fruizione dell'evento e di fidelizzazione al club, è sempre e soltanto il RISULTATO delle partite e la posizione in CLASSIFICA nella quale naviga la tua squadra...
E infatti picchi di ragazzini convertiti alla lazialità li abbiamo avuti ai tempi di Chinaglia ed a quelli di Cragnotti.
Oggi se non hai un padre come Frusta (ma anche un nonno, mia nipote che fra un mese compie 12 anni va a scuola con la tuta della Lazio e gira per Monza indossando una delle tante magliette che puntualmente le regalo) laziale è difficile che ci diventi.

Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Panzabianca

Re:La strigliata di Lotito (long-version)
« Risposta #85 : Lunedì 20 Dicembre 2021, 12:21:40 »
Mi pare di aver sentito Florentino Perez e Andrea Agnelli fare lo stesso discorso.

Florentino Perez e Andrea Agnelli. Presidenti del Real Madrid e della Juventus. La seconda, seppure in crisi, è la squadra che ha domianto l'ultimo decennio in Italia; la prima non ha bisogno di presentazioni.

Entrambi hanno investito corposamente per alimentare i "sogni" dei loro "clienti". Forse hanno persino fatto il passo più lungo della gamba in alcuni casi.

Eppure, sono qui a dirci che per i ragazzini non è abbastanza. I ragazzini non si fidelizzano. I ragazzini sono drogati di emozioni rapide e positive, non sanno annoiarsi, non hanno senso di appartenenza, non vogliono aspettare.

A me viene il dubbio che quella che tu descrivi e che gli studi rilevano sia una dinamica generazionale, frutto di moltissimi fattori che col calcio c'entrano pochino. E che resterebbe tale anche se Lotito impazzisse e decidesse di comprare Cristiano Ronaldo.

quanto dici è giusto oltreché, come sempre, sensato ed interessante.
Però, in questa occasione Ti ringrazio setnitamente per aver usato "ragazzini" - così chiamavano noi quando giocavamo a pallone vicino alle 127 - al posto dell'odioso "millenials".

Offline giocher74

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Re:La strigliata di Lotito (long-version)
« Risposta #86 : Lunedì 20 Dicembre 2021, 14:57:11 »
Da quando Lotito cacciò via le due quinte colonne degli affaronisti in società, gli affaronisti hanno dato vita a una campagna mediatica - e non solo - durata anni, senza tregua. Così pervasiva e persuasiva che avevamo il timore di incrociare un fratello il lunedì e dirgli "visto che bella Lazio ieri?" per timore di sentirsi investire da offese e prese in giro a base di "ma sei scemo? Er gestore ha distrutto aaaaaalazzialidàaaaaaehhooo".
La campagna è terminata nel 2016, con la pax siglata di fronte a un bel piatto di pappardelle al cinghiale: ma un decennio è un tempo infinito, è mezza generazione.

Lo stadio vuoto si chiama irriducibili, si chiama etichetta di fascisti, si chiama Guido, Plastino, LiberalaLazio.

Al famoso Lazio Sassuolo, davanti lo stadio c'era un enorme pentolone ribollente, dal quale un individuo con un Panama bianco in testa distribuiva mestoli di una misteriosa pozione a quelli  che entravano nello stadio. Nel minestrone galleggiavano pedalini Pouchain, tirabaffi, scarpini enormi, metri da falegname, tessere del Piccolo Gruppo, Coppe dei Campioni di cartone, un tamburello etnico, un cinto ernario e terra di Sorrento.

L'orrore puro.
é cosí, c'è poco altro da dire...e lo sanno puere quelli che lo negano

Offline Karmilla

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Re:La strigliata di Lotito (long-version)
« Risposta #87 : Lunedì 20 Dicembre 2021, 16:45:33 »
Ma io su questo per esempio non sono d'accordo.

A me gli Irriducibili fanno schifo, manco morta vorrei essere messa nel loro stesso calderone: ma questo mi tiene lontana dalla Curva Nord, non dallo stadio in generale. (E se pensate che "gli altri", gli esterni, non facciano tante sottigliezze, be', ho una brutta notizia: ne fanno ancora meno. Ai loro occhi i laziali sono tutti fasci, che vadano o meno allo stadio).

Quindi non credo che lo stadio semivuoto sia dovuto alla nomea degli Irriducibili. Poteva essere così ai tempi della contestazione, ma oggi? Non credo.

Semmai quello che può tenere la gente lontana dallo stadio è il clima orrendo che c'è intorno alle partite di calcio. A volte ho soprassalti di realismo e mi dico che è da pazzi dover fare due controlli e due perquisizioni personali per vedere uno spettacolo sportivo: vado a vedere anche la Serie A di pallavolo, a Perugia, e non è assolutamente così. Non so se avrei voglia di portare ipotetici figli a vivere questa roba, e forse questo conta.

Ma poi ci penso su e mi dico che se avessi dei figli probabilmente arriverei al fine settimana esaurita, stanca morta, e che forse non me la sentirei di farmi ore di macchina/mezzi (ok, io vivo fuori Roma: ma non credo che spostarsi dentro sia una passeggiata) per vedere lo stesso identico spettacolo che posso vedere in tv, a prezzi molto più contenuti e senza dover accompagnare mio figlio al cesso se gli scappa.

O magari chissà, forse lo farei perché io amo la Lazio e lo stadio l'ho vissuto troppo poco per esserne stufa: però non credo portrei i figli, soprattutto piccoli. Perché è freddo, è un casino logistico, è costoso, non ho voglia che mi rompano i coglioni con "sono stanco/devo andare al cesso/fa freddo/non potevi tifare la Juve", e mi sentirei pure in imbarazzo ad augurare paralisi all'arbitro di fronte a loro. E in questo gli Irriducibili non c'entrano nulla.

Le vostre generazioni – ci metto anche Giocher che ha 15 anni più di me – hanno vissuto in un mondo in cui lo stadio era eccitante perché per dei bambini (mi viene in mente Hornby in "febbre a 90") c'erano pochi altri modi di eccitarsi. Per noi di metà anni 80 già è diverso. Per i bimbi di oggi, ancora di più.

Non dico che non ci siano eccezioni. Quando andavo allo stadio, pre covid, c'era una signora che veniva sempre con due figli di 10 e 8 anni, maschio e femmina, appassionatissimi. Per i grandi eventi si portava dietro anche il più piccolo, di 6 anni. E due file più avanti c'è un padre che ha fatto l'abbonamento per la figlia (12/14, credo) ed il figlio un po' più giovane, e che spesso porta anche altri due bambini più piccoli.

Ed è bellissimo: ma temo siano le eccezioni. E non solo perché hanno fatto 3 o più figli nell'Italia di oggi.
Citazione da: franz_kappa
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Offline fish_mark

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Re:La strigliata di Lotito (long-version)
« Risposta #88 : Lunedì 20 Dicembre 2021, 16:59:26 »
Ma io su questo per esempio non sono d'accordo.

A me gli Irriducibili fanno schifo, manco morta vorrei essere messa nel loro stesso calderone: ma questo mi tiene lontana dalla Curva Nord, non dallo stadio in generale. (E se pensate che "gli altri", gli esterni, non facciano tante sottigliezze, be', ho una brutta notizia: ne fanno ancora meno. Ai loro occhi i laziali sono tutti fasci, che vadano o meno allo stadio).

Quindi non credo che lo stadio semivuoto sia dovuto alla nomea degli Irriducibili. Poteva essere così ai tempi della contestazione, ma oggi? Non credo.

Semmai quello che può tenere la gente lontana dallo stadio è il clima orrendo che c'è intorno alle partite di calcio. A volte ho soprassalti di realismo e mi dico che è da pazzi dover fare due controlli e due perquisizioni personali per vedere uno spettacolo sportivo: vado a vedere anche la Serie A di pallavolo, a Perugia, e non è assolutamente così. Non so se avrei voglia di portare ipotetici figli a vivere questa roba, e forse questo conta.

Ma poi ci penso su e mi dico che se avessi dei figli probabilmente arriverei al fine settimana esaurita, stanca morta, e che forse non me la sentirei di farmi ore di macchina/mezzi (ok, io vivo fuori Roma: ma non credo che spostarsi dentro sia una passeggiata) per vedere lo stesso identico spettacolo che posso vedere in tv, a prezzi molto più contenuti e senza dover accompagnare mio figlio al cesso se gli scappa.

O magari chissà, forse lo farei perché io amo la Lazio e lo stadio l'ho vissuto troppo poco per esserne stufa: però non credo portrei i figli, soprattutto piccoli. Perché è freddo, è un casino logistico, è costoso, non ho voglia che mi rompano i coglioni con "sono stanco/devo andare al cesso/fa freddo/non potevi tifare la Juve", e mi sentirei pure in imbarazzo ad augurare paralisi all'arbitro di fronte a loro. E in questo gli Irriducibili non c'entrano nulla.

Le vostre generazioni – ci metto anche Giocher che ha 15 anni più di me – hanno vissuto in un mondo in cui lo stadio era eccitante perché per dei bambini (mi viene in mente Hornby in "febbre a 90") c'erano pochi altri modi di eccitarsi. Per noi di metà anni 80 già è diverso. Per i bimbi di oggi, ancora di più.

Non dico che non ci siano eccezioni. Quando andavo allo stadio, pre covid, c'era una signora che veniva sempre con due figli di 10 e 8 anni, maschio e femmina, appassionatissimi. Per i grandi eventi si portava dietro anche il più piccolo, di 6 anni. E due file più avanti c'è un padre che ha fatto l'abbonamento per la figlia (12/14, credo) ed il figlio un po' più giovane, e che spesso porta anche altri due bambini più piccoli.

Ed è bellissimo: ma temo siano le eccezioni. E non solo perché hanno fatto 3 o più figli nell'Italia di oggi.

Bella la penna leggera di Karmilla.
La si immagina sulla tastiera volare da un tasto all'altro con la leggiadria di un grande pianista.
Grazie Karmilla per queste ventate di aria fresca.
Riscaldano l'animo in questa fredda vigilia di Natale.

un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
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Offline Il frigorifero

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Re:La strigliata di Lotito (long-version)
« Risposta #89 : Lunedì 20 Dicembre 2021, 17:29:22 »
Panza !

Io , nel dubbio, in primavera mi svenerò e farò debuttare allo stadio la mia intera prole ( o almeno quella di cui sono a conoscenza).

Il più piccolo sarà munito di maglia ufficiale ( del Muflone ).

Speriamo in bene, devo studiare il calendario perché dobbiamo vincere.
"E' NORMALE BATTERE LA ROMA...."  - Senad Lulic  26 - 5 -2013

Offline MagoMerlino

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Re:La strigliata di Lotito (long-version)
« Risposta #90 : Lunedì 20 Dicembre 2021, 18:51:00 »
Da quando Lotito cacciò via le due quinte colonne degli affaronisti in società, gli affaronisti hanno dato vita a una campagna mediatica - e non solo - durata anni, senza tregua. Così pervasiva e persuasiva che avevamo il timore di incrociare un fratello il lunedì e dirgli "visto che bella Lazio ieri?" per timore di sentirsi investire da offese e prese in giro a base di "ma sei scemo? Er gestore ha distrutto aaaaaalazzialidàaaaaaehhooo".
La campagna è terminata nel 2016, con la pax siglata di fronte a un bel piatto di pappardelle al cinghiale: ma un decennio è un tempo infinito, è mezza generazione.

Lo stadio vuoto si chiama irriducibili, si chiama etichetta di fascisti, si chiama Guido, Plastino, LiberalaLazio.

Al famoso Lazio Sassuolo, davanti lo stadio c'era un enorme pentolone ribollente, dal quale un individuo con un Panama bianco in testa distribuiva mestoli di una misteriosa pozione a quelli  che entravano nello stadio. Nel minestrone galleggiavano pedalini Pouchain, tirabaffi, scarpini enormi, metri da falegname, tessere del Piccolo Gruppo, Coppe dei Campioni di cartone, un tamburello etnico, un cinto ernario e terra di Sorrento.

L'orrore puro.
Ma per piacere, quel periodo è superato, HA VINTO LOTITO, aggiungerei: purtroppo.
Se OGGI lo stadio è deserto come non mai, come neppure all'epoca della contestazione più dura, del disamorato e di LiberlaLazio (3 realtà differenti ma che tu strumentalmente riunisci in un unico coacervo), non è certo per quello che tu reiteri continuamente.
I motivi sono altri e molti li ha espressi egregiamente Karmilla. Il calcio cambia e si evolve in continuazione, non sempre a favore del tifoso che vuole andare allo stadio.
Esci, uscite da questo coacervo confuso di false motivazioni.
Aggiornatevi e se interessa parliamo pure dei motivi reali e attuali per i quali c'è poca gente che va allo stadio.
Che poi ne dovrebbero parlare chi va allo stadio, chi si faceva l'abbonamento, non chi allo stadio non ci va per questo o quel motivo e non ci andava neppure prima quando il covid non era stato ancora inventato dai laboratori di Wuhan.
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

Panzabianca

Re:La strigliata di Lotito (long-version)
« Risposta #91 : Lunedì 20 Dicembre 2021, 18:56:45 »
Panza !

Io , nel dubbio, in primavera mi svenerò e farò debuttare allo stadio la mia intera prole ( o almeno quella di cui sono a conoscenza).

Il più piccolo sarà munito di maglia ufficiale ( del Muflone ).

Speriamo in bene, devo studiare il calendario perché dobbiamo vincere.

Eh si, scelta importante.

Pensa che io la sto facendo pure per me stesso: forse vado a Lazio-Empoli.

ThomasDoll

Re:La strigliata di Lotito (long-version)
« Risposta #92 : Lunedì 20 Dicembre 2021, 18:57:57 »
Lo Stadio Olimpico rimane un posto di merda, freddo come un frigorifero, dove la partita si vede col binocolo, il parcheggio c'è ma viene sacrificato a motivi di sicurezza, non c'è una fermata delle metro entro chilometri, tocca fare file assurde spesso e volentieri per entrare, o per fare biglietti a monculi con regole cervellotiche sempre ovunque e in qualunque momento, pure essendo pochi, e i biglietti costano una cifra, mentre i salari calano, il lavoro si perde, il morbo infuria eccetera.
Magari qualcosa si perde per strada, con i 20 eurelli al mese che costa Dazn, e con gli streaming pirata che aiutano a sparambià.

Offline Dissent

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Re:La strigliata di Lotito (long-version)
« Risposta #93 : Lunedì 20 Dicembre 2021, 23:41:33 »
Ho riflettuto.

A smuovere tutto e a tramettere voglia di partecipazione al tifoso, a quello di oggi come a quello di ieri, e pur nella varietà delle forme di fruizione dell'evento e di fidelizzazione al club, è sempre e soltanto il RISULTATO delle partite e la posizione in CLASSIFICA nella quale naviga la tua squadra.
Oggi più di ieri, perché oggi partecipi allo stadio se c'è l'evento, e l'evento è la tua squadra che va bene. Se non va bene, tifi lo stesso, ma magari davanti alla tv o al pc. Comunque la segui, mentre una volta per seguirla, nel bene o nel male, dovevi essere presente.
Ma, di fondo, la spinta la danno risultati e classifica.
Il resto è tutto contorno. Poco rilevante contorno.
Frank molto interessante la tua osservazione, in definitiva tu dici l'investimento è finalizzato al risultato e al contempo il risultato può prescindere dall'investimento e poi tutto muove il risultato in fin dei conti.

Beh cè sicuramente del vero in questo concetto, ma non fa un'analisi del fenomeno secondo me.
Perchè a questo concetto mancano almeno 3 elementi:

1-definire il concetto di risultato nel contesto attuale
2-stante il punto 1 il rischio di sopravvalutare i risultati della lazio
3-il rischio di sottovalutare che la passione è anche l'attesa, la possibilità di essere in lotta fino alla fine per il risultato non la garanzia del risultato

Nel dettaglio
1-che poi è connesso direttamente al 2 la lazio nel ventennio ha dimostrato di poter competere e raggiungere la coppa italia che è un risultato.
Al contempo è praticamente sempre fuori dall'europa che conta, dalla vetrina pià prestigiosa dove giocano le migliori squadra con cui tutti vogliono giocare, nell'europa di serie b la lazio fa più o meno la comparsa senza risultati degni di nota e in camoionato fa piazzamenti in media intorno al 6° posto.
Il comminato disposto di tutto ciò secondo te, che risultato da? per me, sempre detto, la bilancia pende dalla parte negativa perchè se ne deduce che la mia squadra è competitiva al massimo in 3 partite delle terza competizione e fuori da tutto il resto.
Poi ognuno ha il suo metro, il mio è questo e credo sia anche quello di sarri ad esempio e di gran parte dei tifosi.
.
Se poi al giudizio che dai dei punti n.1 e n.2 aggiungi il n.3 allora ti farai ancora un'idea più rotonda.

Nessun investimento è garanzia di risultato, ma l'investimento e quindi il mercato, è la vetrina più bella, appassionante e attesa dai tifosi, soprattutto i più giovani.
E' quella che ti fa sognare per un nuovo anno, soprattutto se il precedente è andato male.
E cosa ti fa sognare di più se non il tuo presidente che una notte d'improvviso prende un grande calciatore e lo porta a formello? Ora forse neanche piu pretendiamo grandi calciatori, ma almeno non carneadi dal cesto delle occasioni in pacchi regalo.

Dalle nostri parti la parola mercato è ormai spettro di sventura. Ormai ogni laziale vorrebbe quasi che il mercato non esistesse perchè sai già come va a finire, sai già cosa ti diranno a mercato finito, conosci già le dichiarazioni, potresti recitarle a memoria, scriverle su una busta chiusa, poi accendi LSR e senti la Jacobini recitarle.
Questo momento è stato cancellato per i laziali.

Io ricordo ancora mio figlio e tanti suoi amichetti entusiasti per una qualificazione CL attesa da anni soprattutto perchè speravano di passare l'estate in attesa dei sorteggi e soprattutto, finalmente, dell'acquisto di calciatori forti, per una volta, come quelli che fanno anche altre squadre.
Inutile dirti come è andata a finire.

Dunque il punto 3 alle nostra latitudini è la castrazione di ogni possibile entusiasmo ed il "bello" è che già lo sappiamo.
La netta sensazione che il punto 3 restituisce ad ogni laziale, penso valga anche per te, è che si punta sempre sull'annata straordinaria, quella che io chiamo allineamento dei pianeti ma il concetto è lo stesso. Se tutto gira al massimo forse hai una speranza altrimenti riprovi il prossimo giro.
Dopo tutto quando è il dna di questa gestione, solide realtà, zona di conforto ma nessuna particolare volontà di fare di più.

Ora se tu fai una somma dei punti 1-2-3 puoi tirare una linea e capire se questa è una società che può, in questo modo, perdere o attrarre clienti.

Per me la risposta è chiara e lo stadio lo dimostra.
Ecco perchè è vero che i risultati fanno tutto biondo con gli occhi azzurri, ma se continuiamo a pensare che i risultati siano la coppa italia, l'emorraggia non potrà che continuare e non si fermerà.

Il cambio di passo è ormai inderogabile, altrimenti la Lazio si avvierà ad un ridimensionamento tecnico.
Troppi capitali in possesso dei competitors, troppo difficile stare al passo con metodi ormai vecchi di 20 anni.
Certamente Sarri è un'opzione intelligente in questo, ma Sarri passa attraverso anni di ripartenza da un livello più basso.

Quindi si, i risultati contano, ma in questo calcio (e direi questo mondo) hanno 2 limiti:
- non si contano ma si pesano
- durano poco e bruciano subito

Trarre le opportune considerazioni



Offline Dissent

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Re:La strigliata di Lotito (long-version)
« Risposta #94 : Lunedì 20 Dicembre 2021, 23:52:13 »
Mi pare di aver sentito Florentino Perez e Andrea Agnelli fare lo stesso discorso.

Florentino Perez e Andrea Agnelli. Presidenti del Real Madrid e della Juventus. La seconda, seppure in crisi, è la squadra che ha domianto l'ultimo decennio in Italia; la prima non ha bisogno di presentazioni.

Entrambi hanno investito corposamente per alimentare i "sogni" dei loro "clienti". Forse hanno persino fatto il passo più lungo della gamba in alcuni casi.

Eppure, sono qui a dirci che per i ragazzini non è abbastanza. I ragazzini non si fidelizzano. I ragazzini sono drogati di emozioni rapide e positive, non sanno annoiarsi, non hanno senso di appartenenza, non vogliono aspettare.

A me viene il dubbio che quella che tu descrivi e che gli studi rilevano sia una dinamica generazionale, frutto di moltissimi fattori che col calcio c'entrano pochino. E che resterebbe tale anche se Lotito impazzisse e decidesse di comprare Cristiano Ronaldo.
Beh Karmilla, non cè dubbio sia una dinamica generazionale, è senza dubbio una componente.
Ma ai ragazzini, seppur si propone ormai un'offerta di "entertainment" infinita, il concetto di appartenere e identificarsi piace ed il calcio lo può incarnare molto bene.
Piace soprattutto la sfida, gareggiare, competere, non per forza vincere ma esserci fattivamente.
Se invece gli proponi una gara dove il tuo ruolo è spesso di comparsa, l'interesse non può che scemare.

Panzabianca

Re:La strigliata di Lotito (long-version)
« Risposta #95 : Martedì 21 Dicembre 2021, 06:37:15 »
Frank molto interessante la tua osservazione, in definitiva tu dici l'investimento è finalizzato al risultato e al contempo il risultato può prescindere dall'investimento e poi tutto muove il risultato in fin dei conti.

Beh cè sicuramente del vero in questo concetto, ma non fa un'analisi del fenomeno secondo me.
Perchè a questo concetto mancano almeno 3 elementi:

1-definire il concetto di risultato nel contesto attuale
2-stante il punto 1 il rischio di sopravvalutare i risultati della lazio
3-il rischio di sottovalutare che la passione è anche l'attesa, la possibilità di essere in lotta fino alla fine per il risultato non la garanzia del risultato

Nel dettaglio
1-che poi è connesso direttamente al 2 la lazio nel ventennio ha dimostrato di poter competere e raggiungere la coppa italia che è un risultato.
Al contempo è praticamente sempre fuori dall'europa che conta, dalla vetrina pià prestigiosa dove giocano le migliori squadra con cui tutti vogliono giocare, nell'europa di serie b la lazio fa più o meno la comparsa senza risultati degni di nota e in camoionato fa piazzamenti in media intorno al 6° posto.
Il comminato disposto di tutto ciò secondo te, che risultato da? per me, sempre detto, la bilancia pende dalla parte negativa perchè se ne deduce che la mia squadra è competitiva al massimo in 3 partite delle terza competizione e fuori da tutto il resto.
Poi ognuno ha il suo metro, il mio è questo e credo sia anche quello di sarri ad esempio e di gran parte dei tifosi.
.
Se poi al giudizio che dai dei punti n.1 e n.2 aggiungi il n.3 allora ti farai ancora un'idea più rotonda.

Nessun investimento è garanzia di risultato, ma l'investimento e quindi il mercato, è la vetrina più bella, appassionante e attesa dai tifosi, soprattutto i più giovani.
E' quella che ti fa sognare per un nuovo anno, soprattutto se il precedente è andato male.
E cosa ti fa sognare di più se non il tuo presidente che una notte d'improvviso prende un grande calciatore e lo porta a formello? Ora forse neanche piu pretendiamo grandi calciatori, ma almeno non carneadi dal cesto delle occasioni in pacchi regalo.

Dalle nostri parti la parola mercato è ormai spettro di sventura. Ormai ogni laziale vorrebbe quasi che il mercato non esistesse perchè sai già come va a finire, sai già cosa ti diranno a mercato finito, conosci già le dichiarazioni, potresti recitarle a memoria, scriverle su una busta chiusa, poi accendi LSR e senti la Jacobini recitarle.
Questo momento è stato cancellato per i laziali.

Io ricordo ancora mio figlio e tanti suoi amichetti entusiasti per una qualificazione CL attesa da anni soprattutto perchè speravano di passare l'estate in attesa dei sorteggi e soprattutto, finalmente, dell'acquisto di calciatori forti, per una volta, come quelli che fanno anche altre squadre.
Inutile dirti come è andata a finire.

Dunque il punto 3 alle nostra latitudini è la castrazione di ogni possibile entusiasmo ed il "bello" è che già lo sappiamo.
La netta sensazione che il punto 3 restituisce ad ogni laziale, penso valga anche per te, è che si punta sempre sull'annata straordinaria, quella che io chiamo allineamento dei pianeti ma il concetto è lo stesso. Se tutto gira al massimo forse hai una speranza altrimenti riprovi il prossimo giro.
Dopo tutto quando è il dna di questa gestione, solide realtà, zona di conforto ma nessuna particolare volontà di fare di più.

Ora se tu fai una somma dei punti 1-2-3 puoi tirare una linea e capire se questa è una società che può, in questo modo, perdere o attrarre clienti.

Per me la risposta è chiara e lo stadio lo dimostra.
Ecco perchè è vero che i risultati fanno tutto biondo con gli occhi azzurri, ma se continuiamo a pensare che i risultati siano la coppa italia, l'emorraggia non potrà che continuare e non si fermerà.

Il cambio di passo è ormai inderogabile, altrimenti la Lazio si avvierà ad un ridimensionamento tecnico.
Troppi capitali in possesso dei competitors, troppo difficile stare al passo con metodi ormai vecchi di 20 anni.
Certamente Sarri è un'opzione intelligente in questo, ma Sarri passa attraverso anni di ripartenza da un livello più basso.

Quindi si, i risultati contano, ma in questo calcio (e direi questo mondo) hanno 2 limiti:
- non si contano ma si pesano
- durano poco e bruciano subito

Trarre le opportune considerazioni

È buffo che alle tesi dei tuoi interlocutori manchi sempre qualcosa.

Da assiduo lettore dei dialoghi Platonici, oso incastonare queste chicche di gestione societaria di medio-lungo periodo (+sport invernali e un bombardamento sull'Afghanistan) tra il Timeo (origine del Cosmo) e il Fedone
(il sapere deriva dal ricordo delle idee che si erano formate nell’iperuranio Cragnottiano (anche detto mondo delle plusvalenze ideali: Patric vale 50 petecchioni d'oro) e che al momento della nascita di Lotito si sono perse, ma si possono riacquistare con i sensi che richiamano alla mente un’idea già presente nell’anima: li 300 milioni vagheggiati da Geddy.

Continuo a leggerti.  Sei il Protagora der forum: la virtù si acquisisce col dialogo e l'esperienza.

Ancora vino per me!

geddy

Re:La strigliata di Lotito (long-version)
« Risposta #96 : Martedì 21 Dicembre 2021, 07:35:01 »
Quando ho letto dei pargoli affranti e deluesi dalla deludente campagna acquisti post Champions mi sono commosso. Straziante immaginarli mentre si domandano quando è se avranno la fortuna di assistere all' emissione di un bond, a una ricapitalizzazione o a un aumento di capitale. Li vedo la sera che promettono di rinunciare ai suoi 160 goal di Ciro per vedere finalmente realizzata una grande plusvalenza.

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Re:La strigliata di Lotito (long-version)
« Risposta #97 : Martedì 21 Dicembre 2021, 07:47:40 »
più che altro vorrei capire come applicare il modello di dissent alle altre 19 squadre di serie a, a partire dalle merde, cui manca sia l'atto di centrare che quello di lottare per obiettivi, seppur minori
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Panzabianca

Re:La strigliata di Lotito (long-version)
« Risposta #98 : Martedì 21 Dicembre 2021, 08:18:19 »
Quando ho letto dei pargoli affranti e deluesi dalla deludente campagna acquisti post Champions mi sono commosso. Straziante immaginarli mentre si domandano quando è se avranno la fortuna di assistere all' emissione di un bond, a una ricapitalizzazione o a un aumento di capitale. Li vedo la sera che promettono di rinunciare ai suoi 160 goal di Ciro per vedere finalmente realizzata una grande plusvalenza.

I campioni dee plusvalenze. A Roma, Sabatini in sella, se sentiva pure questo. Ne erano orgoglioni tutti.

Sono gli stessi che, covid in sella, anzi, al galoppo, ora si dicon campioni di presenze e tifo.

E poi, quando meno se lo aspettano, torna l'incubo (contrario di succubo): un muro umano pronto a dir loro la verità.


Offline LaLazioMia

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Re:La strigliata di Lotito (long-version)
« Risposta #99 : Martedì 21 Dicembre 2021, 08:34:40 »
Il greco dissent è un disco rotto. Pure i risultati vuole pesare.
Ha mai pesato la coppanfaccia?
Solo per quel risultato lo stadio dovrebbe pullulare di Laziali per sempre. Della'poi avrebbero dovuto chiudere i cancelli e fagocitarsi i bruchi dai lunotti.
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.