www.lalaziosiamonoi.itdi Matteo Vana
Perde la Lazio, il Fersini non è più inviolabile. Era il 2 ottobre 2010 quando i biancocelesti uscirono sconfitti contro il Siena, da allora mai più una sconfitta, fino ad oggi. La partita sembra mettersi in discesa a fine primo tempo quando Oikonomidis, servito da Murgia, insacca. Nella ripresa, però, il doppio colpo di scena: Leonetti sfrutta un’indecisione della difesa per bucare la rete laziale, poi è sempre il numero 9 pugliese a mettere la freccia e firmare il sorpasso. Seconda sconfitta per la Lazio in tre partite giocate, un inizio così pochi potevano prevederlo.
FORMAZIONI – Squadra che vince non si cambia. Deve pensarla così anche mister Inzaghi che ripropone in blocco la squadra che ha dominato il Vicenza. Confermato il 4-3-3 con Tounkara, Palombi e Oikonomidis. Il Bari si affida al bomber Leonetti, classe ’94, l’elemento di maggior tasso tecnico della squadra pugliese
PRIMO TEMPO - Dopo la goleada al Vicenza si torna in campo, c’è il Bari da affrontare. Inzaghi non vuole correre rischi e conferma tutti. Lazio subito aggressiva, il copione sembra già scritto. Neanche 7 minuti e Tounkara se ne va sulla sinistra, semina un paio di avversari e mette in mezzo, la difesa pugliese libera in calcio d’angolo. E’ l’ex Barcellona il protagonista assoluto anche se la sua luce si accende ad intermittenza. Al 20° ancora biancocelesti vicini al gol, il numero 9 si libera bene al centro dell’area e scaraventa un bolide all’incrocio dei pali, ma la sfera esce di pochissimo. Inzaghi vuole che i suoi attaccanti pressino alto, i ragazzi eseguono ciò che il tecnico ordina ed i risultati si vedono: in 3 minuti la Lazio sfiora la rete due volte, prima con Palombi che prova il sinistro, deviato in angolo, poi con Verkaj che recupera un buon pallone, appoggia a destra per Pollace che serve subito Borecki, destro a giro fuori di poco. E’ il preludio al gol che arriva poco dopo. Murgia crossa basso in mezzo, Oikonomidis non deve fare altro che appoggiare in rete per il vantaggio che sembra spianare la strada ai biancocelesti. Insiste la Lazio, Oikonomidis sugli scudi, ma il suo destro, stavolta, non trova il bersaglio grosso, perdendosi a fondo campo. Si va al riposo sul punteggio di 1-0.
SECONDO TEMPO – La ripresa inizia subito con un cambio: fuori un Tounkara apparso a volte svogliato, dentro Rossi. Neanche il tempo di sistemarsi che Leonetti gela il Fersini: cross dalla bandierina, il numero 9 pugliesi è troppo solo, per gonfiare la rete laziale non deve neanche saltare, tutto da rifare. Gli Inzaghi boys si rigettano in avanti alla ricerca del nuovo vantaggio, ma la reazione biancoceleste è troppo sterile, il solo Oikonomidis può poco contro l’organizzazione barese. Al 60° è di nuovo colpo di scena: Minicucci si fa tutta la fascia e mette dentro per Leonetti, finta e dribbling su Guerrieri, il sorpasso diventa realtà. Inzaghi non ci sta e getta nella mischia anche Collarino, fuori Verkaj. La trazione anteriore spinge i biancocelesti che chiudono il Bari nella propria metà campo. E’ proprio il nuovo entrato ad avere una ghiotta occasione, ma il suo destro finisce ampiamente fuori, poi ancora Collarino è bravo a servire Palombi che colpisce a botta sicura. Tutti aspettano di vedere la rete gonfiarsi, ma all’ultimo un galletto ci mette il piede, deviando in angolo. Non succede più nulla fino al triplice fischio dell’arbitro, il “Fersini”, fortino in cui i biancocelesti non perdevano da 4 anni, viene violato dal Bari. Seconda sconfitta in tre partite per la Lazio, nessuno si aspettava un inizio così in salita.