Autore Topic: Articolo 18 cancellato per i neoassunti  (Letto 10421 volte)

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Offline MCM

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Re:Articolo 18 cancellato per i neoassunti
« Risposta #20 : Venerdì 19 Settembre 2014, 11:03:13 »
Il confronto lo farei con l'Italia di un quarto di secolo fa.

Per me le questioni vanno viste nel modo più semplice possibile.

Il datore di lavoro tutela il suo profitto, prima di tutto il resto.

Il prestatore d'opera, anche.

La tutela del prestatore d'opera fa aumentare il costo di quest'ultima. La demolizione delle tutele lo fa diminuire.

E' tutto qua.

Io dico che l'abbattimento del costo del lavoro, quale misura per il rilancio della piccola-media impresa, è una gigantesca cazzata. Il più grosso errore commesso in questo paese dopo l'entrata in guerra nel 1940.

Che è proprio quello che intendono quando parlano di "riforme strutturali". Devastare il poco rimasto di stato sociale e abbattere gli stipendi.
Manovre il cui effetto macroeconomico, qualora ci fosse, è sperequativo.

Mirano a trasformare l' Italia in una piccola USA o Inghilterra. Fuori da Londra, New York, Chicago e Los Angeles la miseria, la povertà sociale, culturale e intellettuale.

La barbarie insomma.

Offline AlenBoksic

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Re:Articolo 18 cancellato per i neoassunti
« Risposta #21 : Venerdì 19 Settembre 2014, 11:07:21 »
era davvero tanto difficile 5-6 anni fa quand'e' che B tiro' fuori l'idea di abolirlo st'articolo, farsi due conti, dirgli di si ma chiedergli qualcosa di sostanzioso in cambio, invece de di ritrovarsi co' 'na mano davanti ed un ombrello di dietro?

Ottima osservazione.
Leggo invece, ancora oggi, strali sindacali sul discorso di civiltà, ricattabilità e quant'altro, e mi chiedo perché costoro restino (e siano restati) completamente afasici di fronte allo scempio dei contratti truffa.
Si minaccia lo sciopero se si tocca l'articolo 18 e non si muove foglia se invece si viene assunti senza neanche tutto il resto dello statuto.
Ma in che mondo vivono questi ???

P.S.: Per il resto completamente d'accordo. Il giorno in cui si capirà che il rispetto delle regole è il primo motore economico sarà sempre troppo tardi.

Voglio 11 Scaloni

Offline aquilafelyx

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Re:Articolo 18 cancellato per i neoassunti
« Risposta #22 : Venerdì 19 Settembre 2014, 11:17:52 »
Lo Statuto dei lavoratori per come era stato concepito aveva un senso in un'economia in espansione e/o protetta dagli investimenti pubblici, l'Art 18, che è sempre stato presentato come baluardo dei lavoratori contro il padrone affamatore dei proletari, dopo il crollo del Muro di Berlino è invece diventato un ostacolo alla creazione di nuove imprese, tutte le norme sul mercato del lavoro successive al 90 hanno di fatto annullato le protezioni che l'ormai obsoleto statuto riconosce solo a pochi privilegiati.

Il sistema creato dalla concertazione poteva reggere se non avessimo assistito agli stravolgimenti che le manovre finanziarie imposte per ancorare la Lira allo Sme prima e per l'entrata nell'Euro dopo,
i soggetti attivi della produzione da quel sistema non hanno avuto gli stessi frutti, questo perché si è sempre preferito mantenere distinta la governance tra chi finanziava e chi produceva, un sistema più equo si sarebbe potuto avere se i lavoratori fossero stati direttamente coinvolti finanziariamente nella gestione delle imprese, la presenza di qualche rappresentante dei lavoratori nei Cda avrebbe certamente impedito alcuni degli scempi industriali a cui abbiamo assistito ed assistiamo ancora oggi.
Si è invece preferito impostare un'economia basata sulla rendita pura, con annessa la trappola della borsa, che invece di aumentare produzione e ricchezza ha cancellato risparmi e posti di lavoro favorendo l'arricchimento degli intermediari.

Riformare quindi solo lo Statuto dei lavoratori o cancellare per i neoassunti le protezioni che l'art. 18 garantisce non elimina le cause della disoccupazione o della scarsa crescita, servirebbero invece riforme che vadano a cambiare il quadro complessivo, a partire dal Testo unico per la Finanza.
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

CP 4.0

Re:Articolo 18 cancellato per i neoassunti
« Risposta #23 : Venerdì 19 Settembre 2014, 12:04:27 »
Ottima osservazione.
Leggo invece, ancora oggi, strali sindacali sul discorso di civiltà, ricattabilità e quant'altro, e mi chiedo perché costoro restino (e siano restati) completamente afasici di fronte allo scempio dei contratti truffa.
Si minaccia lo sciopero se si tocca l'articolo 18 e non si muove foglia se invece si viene assunti senza neanche tutto il resto dello statuto.
Ma in che mondo vivono questi ???

P.S.: Per il resto completamente d'accordo. Il giorno in cui si capirà che il rispetto delle regole è il primo motore economico sarà sempre troppo tardi.

e' il motivo per cui il muro duro e puro e' tra i miei 'peggior nemici' ed a mio avviso responsabile del problema piu' del libero mercato e del capitalismo.

Zapruder

Re:Articolo 18 cancellato per i neoassunti
« Risposta #24 : Venerdì 19 Settembre 2014, 12:10:46 »
un quarto di secolo fa, circa, Aeroporti di Roma veniva inclusa nel gruppo Alitalia.

poco dopo l'Alitalia decise un taglio di personale, che cadde prevalentemente su Aeroporti di Roma.

agli Aeroporti di Roma questo taglio non cadde su quelli in giacca e cravatta che lavoravano alle 'baracche', che erano si in sovrannumero ma premiati per il loro linguazzamento deretanico verso i sindacati, tutti nessuno incluso.

il taglio cadde principalmente al movimento carico, di cui all'epoca facevo parte, proprio perche' ultima ruota del carro e miglior pastura per sindacati e magnager di accativarsi le capacita' leccatorie del maggior numero possibile di persone.

il movimento carico all'epoca era gia' al massimo delle sue capacita', e contrariamente ad ogni logica di libero mercato e competitivita', per cui ti privi di chi non ti serve e non di chi ti serve, molti neo assunti in prova con i famosi due anni di contratto di formazione (che tra l'altro diventavano i soliti 18 mesi di contratto 3 mesi a casa per poi rifare altri 18 mesi di contratto di formazione) non furono ripresi, o altri furono mandati in prepensionamento o addirittura trasferiti proprio li dove gia' c'era il sovrannumero.

tutto cio' influi' poi sull'efficenza del servizio portando, come concausa, alla situazione in cui versano gli aeroporti a Roma, Alitalia, e tutto il resto oggi, ma pure gia' 10 anni fa.

io in tutto questo non ci vedo una logica di mercato come la vedo qui in UK dove dalla fine del 1300, con la rivolta dei contadini di cui accennavo in altro topic, si e' costruita una societa' dove la flessibilita' e' realmente possibile e non si perde tempo appresso un articolo 18 ma si fa si che la giustizia, qualora si venga licenziati per ingiusta causa, non impieghi decenni per raggiungere una sentenza finale.

e dove ad esempio l'orario di lavoro di posti semi-statali come il mio furono ridotti da 40 a 35 ore 7-8 anni fa senza sbandieramenti politici da parte di chicchessia in cashmere, ma proprio grazie al lavoro del sindacato,

per cui, colpa del libero mercato o colpa dell'inesistenza di certe strutture che impediscono lo sfruttamento da parte di chi vuole fare i soldi a scapito dei propri stessi connazionali, e della mentalita' italiana che preferisce fare muro su di un articolo quando tutto si sta sgretolando intorno?

era davvero tanto difficile 5-6 anni fa quand'e' che B tiro' fuori l'idea di abolirlo st'articolo, farsi due conti, dirgli di si ma chiedergli qualcosa di sostanzioso in cambio, invecde di ritrovarsi co' 'na mano davanti ed un ombrello di dietro?

Insomma, è colpa dei sindacati. Vecchia storia.

CP 4.0

Re:Articolo 18 cancellato per i neoassunti
« Risposta #25 : Venerdì 19 Settembre 2014, 12:14:31 »
non e' colpa solo dei sindacati, ma neanche solo del libero mercato.

siamo noi uomini che facciamo le cose che non esisterebbero senza di noi, tra capitalismo, socialismo, denaro, sindacati, lavoro, giustizia ecc.ecc.

diciamo che le responsabilita' vanno sempre cercate prima dentro di noi.

Offline WombyZoof

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Re:Articolo 18 cancellato per i neoassunti
« Risposta #26 : Venerdì 19 Settembre 2014, 12:27:02 »
Il tutto, poi, nasce dal fatto che non esiste organizzazione rappresentativa dei lavoratori, ma solo tavoli con consorterie d'interessi. Il sindacato rappresenta statali e pensionati, se va bene, gli altri fanno quello che gli conviene.
L'interesse pubblico è morto ma da mò... e dovrebbe essere la politica, nel momento in cui assume le cariche istituzionali, a perseguirlo.

vero, ne so qualcosa..
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

ThomasDoll

Re:Articolo 18 cancellato per i neoassunti
« Risposta #27 : Venerdì 19 Settembre 2014, 23:55:52 »

Offline Fabio70rm

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Re:Articolo 18 cancellato per i neoassunti
« Risposta #28 : Sabato 20 Settembre 2014, 09:15:42 »
Già dal 2012, fatti salvi i licenziamenti discriminatori che nessuno vuol togliere, è stato tolto l’automatismo e rimesso nelle mani del giudice la decisione tra reintegro e risarcimento per un licenziamento individuale avvenuto senza giusta causa.
E il fatto che tu sia stato stabilizzato a 44 anni dimostra come le imprese tengano ai costi, figuriamoci se devono darti decine di migliaia di euro per farti stare a casa come lo fanno volentieri...
(tra l'altro il risarcimento per tutti è in vigore in Germania, paese di riferimento per la forza sindacale e le tutele dei lavoratori).
Parlare di Articolo 18 non serve a niente. È un finto problema.
Quelle che serve stramaledettamente sono tutele universali ed esigibili per tutti a prescindere dal contratto di cui son titolari !
Se si andrà in questa direzione si sarà fatto un enorme passo avanti,
non facciamoci fuorviare da questioni utili solo a far sventolare bandierine politiche.

Perdonami ma dissento totalmente.

E credimi, non ho nessuna bandierina politica in testa.

A chi è precario e a chi è disoccupato, interessa LAVORARE.

Stare a casa con l'assegno di tutela non ti cambia la vita.

Quando stavo tra un lavoro e l'altro disoccupato, con il sussidio di disoccupazione, e in questo senso più fortunato di altri, le mie giornate erano piene di depressione, perchè non sapevo che fare della mia vita.

Finanziare le disoccupazioni invece di aumentare le tutele di chi lavora....bel sistema!!!

Diamo invece maggiori possibilità e tutele a chi lavora di essere stabilizzato e di non essere cacciato quando all'azienda di turno, per meri giochi speculativi economici, leciti e non, fa la cessione di ramo d'azienda, la delocalizzazione, il ricorso alla CIG e mobilità.

Sai come funzionerà questa riforma?

Le aziende assumeranno tutte a tempo indeterminato, PRENDENDO GLI INCENTIVI STATALI ED UE PER ASSUMERE PERSONALE.

Dopo pochi mesi un calcio in culo e licenziamento senza giusta causa. Un azzeccacarbugli di giudice stabilirà un "equo indennizzo" di poche migliaia di euro.

E via a trovare lavoro per mesi e mesi senza luce, con la "beffa" dei sussidi mascherati da "disoccupazione, finanziamento ai disoccupati", chiamala come ti pare.

Quindi rendere ancora più precaria la situazione, altro che stabilizzare.

E la cosa che mi fa rodere il culo più di tutti è che chi parla di "flessibilità di lavoro", come marchionne, è gente che ha la poltrona incollata sotto il culo, che non ha MAI patito la fame, e che pontifica saccente sui "bamboccioni".

(Sia chiaro non è un attacco contro la tua persona, è che sul discorso lavoro sono avvelenatissimo da 25 anni di precariato)

Sul sindacato c'è da fare un solo discorso: è un carrozzone. E i carrozzoni sono tutti marci. I sindacati da strada, da barricate, da lotte nelle fabbriche e nelle aziende a difendere i VERI diritti dei lavoratori purtroppo non esistono più.
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline Fabio70rm

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Re:Articolo 18 cancellato per i neoassunti
« Risposta #29 : Sabato 20 Settembre 2014, 09:23:07 »
A tale proposito vi racconto una piccola storia.

Vodafone Italia SPA è la divisione italiana della Vodafone SPA, una multinazionale delle telecomunicazioni presente in quasi tutti i paesi del mondo, e il terzo colosso mondiale della telefonia cellulare.

Non ha bisogno di presentazioni.

Nel 2007, CON UN UTILE DI 96 MILIARDI DI EURO PER IL SOLO ANNO FISCALE 2006/2007 FECE RICORSO AL TAGLIO DI RAMO D'AZIENDA CEDENDO LA SEZIONE ATTIVAZIONI AD UNA SRL; NELLA SEZIONE CI INFILO' 970 DIPENDENTI.

Il tutto giustificato dal fatto che "COSTANO TROPPO I LAVORATORI E NON CE LI POSSIAMO PERMETTERE".

CON 96 MILIARDI DI EURO DI UTILI.

Solo con il lancio dell'iphone e relativi piani tariffari home e business Vodafone Italia ha guadagnato almeno 10 miliardi di euro.

Il giudice non ha deciso per il reintegro, ha concesso la cessione d'azienda e il trasferimento dei dipendenti. Come unica tutela ha imposto che la società neo creata per la cessione fosse una SPA anzichè una SRL, e imponendo un veto alla vendita o dismissione per almeno 15 anni.

Dopo nemmeno 5 anni la neo azienda ha trasferito l'intera divisione in Romania e i dipendenti ex Vodafone sono stati messi alla strada in CIG.

Gente con 40/45 anni, con 20 anni di carriera come customer care, con prospettive impiegatizie prossime allo zero, visto che i call center si basano sulla precarietà e sui ggiovani a proggetto.

Vogliamo il moltiplicarsi di questo episodio all'infinito?
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Zapruder

Re:Articolo 18 cancellato per i neoassunti
« Risposta #30 : Sabato 20 Settembre 2014, 10:04:23 »
Nel 2007, CON UN UTILE DI 96 MILIARDI DI EURO PER IL SOLO ANNO FISCALE 2006/2007 FECE RICORSO AL TAGLIO DI RAMO D'AZIENDA CEDENDO LA SEZIONE ATTIVAZIONI AD UNA SRL; NELLA SEZIONE CI INFILO' 970 DIPENDENTI.

Il tutto giustificato dal fatto che "COSTANO TROPPO I LAVORATORI E NON CE LI POSSIAMO PERMETTERE".

Non è che "costano troppo". E' che "è possibile spendere di meno".

Se Vodafone o il pizzicarolo sotto casa ha la possibilità di pagare un dipendente 400 Euro al mese, la sfrutterà.

Nel libero mercato, tuttavia, esiste una regola fondamentale: compra un prodotto chi ha i soldi per farlo. La massimizzazione dei profitti sbatterà contro il suo stesso limite, prima o poi. C'è solo da capire se un mercato di 60 milioni di persone, quindi in sostanza bruscolini, sarà ritenuto ancora interessante. In caso contrario, saranno dolori.

CP 4.0

Re:Articolo 18 cancellato per i neoassunti
« Risposta #31 : Sabato 20 Settembre 2014, 10:33:13 »
se l'uomo fosse per natura uno che si interessa dei caxxi degli altri e da piuttosto che ricevere non avremmo bisogno neanche dello stato, figuriamoci l'articolo diciotto.

bastava pure un faraone od un imperatore qualunque.

Offline AlenBoksic

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Re:Articolo 18 cancellato per i neoassunti
« Risposta #32 : Sabato 20 Settembre 2014, 11:39:24 »
(Sia chiaro non è un attacco contro la tua persona, è che sul discorso lavoro sono avvelenatissimo da 25 anni di precariato)

Sul sindacato c'è da fare un solo discorso: è un carrozzone. E i carrozzoni sono tutti marci. I sindacati da strada, da barricate, da lotte nelle fabbriche e nelle aziende a difendere i VERI diritti dei lavoratori purtroppo non esistono più.

Ecco.
Appunto.
In vita mia ho avuto solo contratti da co.co.co. e da co.co.pro.
Nella situazione attuale che si faccia una levata di scudi per un articolo e non si muova foglia quando non esiste tutto il resto è allucinante, grottesco e schifoso.
Punto.
Quando il 90% dei neoassunti ha un contratto a tempo bisogna preoccuparsi di far crescere le tutele (e dare una speranza) a questo 90%.
L'altro 10% penso che, tra ferie pagate, 13ima, TFR, contributi regolari, malattia, ecc sopravviva anche senza articolo 18.
Quanto al rischio che paventi - premesso che un indennizzo è meglio che l'attuale nulla - funziona così in paesi tipo Danimarca e Germania, in cui i lavoratori hanno condizione generali nettamente migliori delle nostre.
Quello del 18 è una bandierina sventolata dai sindacati che han paura di perdere il proprio target, quando continuando così tra 15/20 anni saranno composti solo da pensionati (già oggi oltre il 50% degli iscritti).
Invece che fare discorsi sui valori e sui principi abbandonando i precari al proprio destino come successo fino ad oggi, sarebbe bene che si preoccupassero degli effetti pratici delle tutele.
Voglio 11 Scaloni

ThomasDoll

Re:Articolo 18 cancellato per i neoassunti
« Risposta #33 : Sabato 20 Settembre 2014, 14:35:27 »
Ci si rapporta con Renzi in modo assurdo, secondo me.
Gli si dà dell'eversore di un sistema di diritti che in realtà è già stato demolito pervicacemente nel corso degli ultimi vent'anni.
Gli si dice che ha in mente Thatcher quando si sa benissimo che Margherita agiva trent'anni fa e che ha avuto i suoi effetti nefandi in Italia ben prima di adesso. Sul tema della rappresentanza sindacale si è detto, su quella politica si può dire, sul fatto che si sovrapponga il partito residuale che è il PD a uno schema di contrapposizione ideologica, qualunque sia, cosa si può ancora dire se non che è completamente insensato?
Renzi è una figura di passaggio, un uomo che ha messo in preventivo di tornarsene a casa quando il sistema reagirà espellendolo e i segnali sono stati chiari, in questo senso, dall'inizio. Chi ha fatto un cumulo di macerie dell'Italia ne denuncia la spinta demolitrice: in realtà non c'è rimasto niente da demolire, c'è solo un fiorentino che chiama la merda col suo nome, e un paese di ciechi che invece di guardare alle condizioni disperate di un sistema allo sfascio si mette a discettare del conduttore.
Come se avesse reagito minimamente a un vergognoso inciucio impiastricciato com'è stato il governo Letta. Come se, arrivato a questo punto, si potesse definire non coinvolto.
Siamo sempre più confusi. E sempre più colpevoli.

Offline AlenBoksic

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Re:Articolo 18 cancellato per i neoassunti
« Risposta #34 : Sabato 20 Settembre 2014, 15:21:31 »
Il dibattito, oltre ad essere allucinante, è anche fuorviante.
I dati di fatto sono:
- L'articolo 18 resta a chi oggi ne beneficia.
- La riforma riguarderebbe solo i neoassunti, il 90% dei quali, oggi, è a tempo (quindi in realtà di fatto è già stato abolito, tanto più che non tutti i neoassunti a tempo indeterminato lo sono in aziende sopra i 15 dipendenti).
- Contemporaneamente i neoassunti avrebbero un contratto che prevederebbe tutele,
tutele di cui oggi molti di essi son sprovvisti.

Quindi il discorso riguarda più una estensione dei diritti che una sua riduzione.

P.S.: Io poi, nel caso si andasse verso un regime che contemplasse il solo indennizzo senza reintegro, non credo ci sarebbe una folla di un imprenditori che versano 20/30 mensilità lorde ad un qualsiasi dipendente per farlo stare a casa,
specie in un paese dove la stragrande maggioranza delle imprese son piccole.


Voglio 11 Scaloni

Offline benvolio

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Re:Articolo 18 cancellato per i neoassunti
« Risposta #35 : Sabato 20 Settembre 2014, 16:37:28 »
Tabuizzare o totemizzare Renzi o l’art. 18 non porterà lontano nella comprensione di ciò che è accaduto in Italia a partire dal 1992 nel campo del diritto del lavoro. Esistono 43, secondo alcuni 46, figure o tipi o tipologie di contratto di lavoro, quasi tutte assolutamente punitive per il lavoratore dal punto di vista contributivo, previdenziale ed assistenziale. Il contratto a tempo indeterminato riguarda una aliquota minoritaria, concentrata nelle grandi imprese, dove peraltro l’utilizzo delle riforme ha comunque permesso attraverso la gestione dei rami d’azienda e il ricorso all’outsourcing una crescente compressione dei costi fissi da lavoro ed una loro crescente trasformazione in costi variabili.
La competitività in Italia cala non certo per il costo del lavoro, sia chiaro.
Il gran polverone che si agita davanti all’opinione pubblica serve a coprire l’ormai costante applicazione dei precetti finanziari alla gestione delle imprese e degli enti pubblici; essi devono estrarre valore dai redditi fissi e comprimere questi in funzione dell’effetto leva in cambio di una massimizzazione dei profitti o di minimizzazione di costi ed esternalizzazione o rimodulazione degli stessi (il che si traduce in rendita parassitari per investitori istituzionali o hedge fund).
La riforma del welfare costituisce l’elemento centrale di questo disegno, ma la riforma del diritto del lavoro anzi la sua definitiva cristallizzazione viene giudicata indispensabile. Quando Monti esortava i padri a farsi tagliare le pensioni per amore dei figli che non avrebbero avuto lavoro né pensione era ormai circa quindici anni fa; le pensioni sono tate tagliate e riformate, ma la flessibilità selvaggia è continuata e le prospettive di tutela e di accesso sociale (leggi finanziamenti, mutui) per i precari sono assolutamente come prime ossia pari a 0.
Oggi la situazione è chiara: bisogna accettare una significativa riduzione salariale e di potere di acquisto per consentire  a chi è ormai sfruttato da 15 – 20 anni di godere di un minimo di tutela apprezzabile. Ben vengano i contratti di solidarietà e i demansionamenti ed è il minimo che i lavoratori possano fare gli uni verso gli altri. Ma se gli strumenti che verranno messi in campo serviranno solo a corroborare ulteriore espulsione di manodopera (ultracinquantenne)  dal ciclo produttivo  e una definitiva contrazione del salario minimo reale (peraltro non garantito) allora spero che tutti, giovani e vecchi, precari e non precari, sappiano riprendere in mano il loro destino.
Perché c’è una cosa detta da Zapruder e una detta da TD che inquadrano benissimo la questione. La prima (Zapruder) è che non c’è spazio per profitto più alto e salario più alto, quindi o cresce uno o cresce l’altro, e questo vale soprattutto nella piccola e media impresa. La seconda detta da TD è che il sistema delle garanzie non è stato svuotato per permettere la massimizzazione dei profitti ma per vampirizzarlo finanziariamente.
Liquidare il conflitto sociale dicendo che non ci sono più le classi ha fatto comodo a molti in Italia soprattutto, ma anche in Europa. In realtà il marxismo eretico aveva insegnato a studiare la composizione sociale per capire come le dinamiche di creazione e competizione degli interessi interagivano e determinavano la sovrastruttura statuale (o in altre parole, le istituzioni, le norme, le prassi ecc… ).
Scherzando qualche mese fa ho definito Renzi l’uomo della merda, precisando che si tratta non di un complemento di materia (di merda) ma di provenienza. La metafora è stata ripresa ora in un post da TD. Credo che sia semplicemente ora che gli italiani si rendano conto che il loro senso etico, estetico e il loro civismo è tale da fargli accettare anche la merda pur di non assumere alcuna decisione, alcun rischio, alcuna responsabilità.
E’ tempo di cambiare perché le riserve d’ossigeno stanno finendo, la vita diventa brutta, i padri rischiano di finire male e i figli peggio. Mentre il sistema oligarchico - che istituisce “la merda” che siamo ossia l’orrido sistema corporativo ereditato dal fascismo e corroborato dalla partitocrazia (partiti, sindacati, magistratura, ordini professionali, banche e finanza, boiardi  e manager privati ecc… ecc…) – studia il minor danno possibile per la propria rendita e il minimo livello di cittadinanza possibile riconoscibile agli italiani senza che si producano guasti indifendibili, per i quali peraltro carabinieri e polizia sono ben preparati, come dimostrano, se serve una volta di più, i fatti di Napoli.
Renzi non è un problema e l’art. 18 non è il muro della democrazia, ma la si smettesse di pensare ad un’ Italia più competitiva a botte di derivati e sicav. Quella è storia vecchia, l’ha scritta appunto la lady di ferro trenta anni fa e l’Europa e l’ha inchiavardata Tony il rosso un dieci anni fa, mentre Merkel l’ha solo santificata. Questa Europa discende da quei fatti lì. Londra ne è la capitale finanziaria e Berlino quella reale.  Con buona pace di Camusso, Renzi ed Ichino.
Si chiama politica, l’uomo solo al comando invece si chiama o si dovrebbe chiamare ciclismo e dicono sia tutto doping…

ThomasDoll

Re:Articolo 18 cancellato per i neoassunti
« Risposta #36 : Sabato 20 Settembre 2014, 19:42:21 »
Tabuizzare o totemizzare Renzi o l’art. 18 non porterà lontano nella comprensione di ciò che è accaduto in Italia a partire dal 1992 nel campo del diritto del lavoro. Esistono 43, secondo alcuni 46, figure o tipi o tipologie di contratto di lavoro, quasi tutte assolutamente punitive per il lavoratore dal punto di vista contributivo, previdenziale ed assistenziale. Il contratto a tempo indeterminato riguarda una aliquota minoritaria, concentrata nelle grandi imprese, dove peraltro l’utilizzo delle riforme ha comunque permesso attraverso la gestione dei rami d’azienda e il ricorso all’outsourcing una crescente compressione dei costi fissi da lavoro ed una loro crescente trasformazione in costi variabili.
La competitività in Italia cala non certo

solo una piccola chiosa: domandatevi come mai, dalla cosiddetta "decontribuzione" per alcuni elementi retributivi demandati alla contrattazione integrativa, si è di fatto spostata parte consistente dei minimi tabellari fuori dai CCNL, che quando vengono rinnovati coprono parte dell'adeguamento al'inflazione e basta. La moneta di scambio pagata ai sindacati è stato un po' di fumo negli occhi quanto alla sicurezza e la blindatura delle posizioni al tavolo della concertazione, poco o nient'altro.
E' evidente che un meccanismo di tutela che funzionava è stato scientemente inceppato, mettendo paletti dove serviva. A questo hanno partecipato le forze politiche e i sindacati, nessuno è escluso, anche se alcuni, ovviamente, hanno più responsabilità di altri.
Il tutto in nome di una flessibilità mai vista e certamente non bilaterale. Ai lavoratori si è chiesto di essere flessibili, ma in realtà li si è soltanto compressi. E comunque il problema non è ancora centrato: il problema è chi investe e in che cosa. Il problema è da una parte il gap tecnologico e infrastrutturale e dall'altra la mancanza sostanziale di DOMANDA di colmare questo gap. Perché è chiaro che questo è un Paese con molti disoccupati, molti ignoranti, molti assistiti, molti inerti, molti imprenditori paraculi, dove lo stato cura interessi particolari.
Ma è anche PALESE, ormai oltre ogni ragionevole dubbio, che non c'è capacità progettuale, non c'è domanda di servizi, non c'è capacità politica di dare un indirizzo che obblighi alcune grandi aziende a rivedere le proprie politiche. E penso, in primis, al telefono e alla Rete.

Offline benvolio

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Re:Articolo 18 cancellato per i neoassunti
« Risposta #37 : Sabato 20 Settembre 2014, 20:41:37 »
.....
Ma è anche PALESE, ormai oltre ogni ragionevole dubbio, che non c'è capacità progettuale, non c'è domanda di servizi, non c'è capacità politica di dare un indirizzo che obblighi alcune grandi aziende a rivedere le proprie politiche. E penso, in primis, al telefono e alla Rete.

Appunto, e metti il dito nella piaga, l'assurdità per cui un ex monopolista è stata saccheggiato in fretta e furia da partiti banche e investitori istituzionali sotto le mentite spoglie, prima, della necessità di entrare in Europa, poi di privatizzare e, infine, di evitare colonizzazioni spagnole... Il tutto in barba della politiche economiche di indirizzo dei servizi pubblici che avrebbero consigliato prima di innovare la rete e affrontare le dinamiche che ne derivano e poi di privatizzare il monopolista e liberalizzare il mercato. ora ci si ritrova con una grande pachiderma che per quindici anni non ha fatto altro che ballare sul proprio debito e foraggiare le banche e una rete di nuova generazione tutta da fare (con annessi e connessi in termini di digital divide, possibilità di politica di settore e competitività reale).
La politica, appunto, la politica. Per quanto riguarda la compressione dei salari e il fallimento della concertazione, lì il ruolo dei sindacati è stato veramente deleterio ma lasciam perdere...

Offline AlenBoksic

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Re:Articolo 18 cancellato per i neoassunti
« Risposta #38 : Lunedì 22 Settembre 2014, 13:56:13 »
Tornando a volar basso nella politichetta nostrana credo che alla fine tutto questo sventolar di bandiere e lanciar proclami sia finalizzato ad una prova muscolare ad uso pubblicitario in cui tutti alla fine potranno dire di aver portato a casa qualcosa, visto che sulle linee di fondo dovrebbe esserci un accordo quasi unanime
(credo eh, perché lo spirito di fazione e l'ego dei protagonisti può far sempre danni):
- Sindacato e sx porteranno a casa l'art. 18 per chi ce l'ha già (che nessuno voleva toccare) e un disboscamento dei contratti precari-
- Confindustria e centrodx sventoleranno l'abolizione del 18 per i neoassunti che, di fatto, è già stata effettuata visto sono pochissimi i neoassunti che abbiano un contratto a tempo indeterminato in aziende sopra i 15 dipendenti.
- Il Premier dirà di aver vinto su tutta la linea e, forse, avrà contribuito a render un pò migliore la situazione per milioni di persone e a far sì che ci sia un sistema di garanzie più universale e meno legato alla tipologia di contratta e di lavoro

resta da vedere di cosa parleranno i commentatori visto che gli verrà a mancare un tema su cui si esercitano da una quindicina d'anni.
Voglio 11 Scaloni

Offline fish_mark

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Re:Articolo 18 cancellato per i neoassunti
« Risposta #39 : Lunedì 22 Settembre 2014, 18:07:27 »
Ma non è un errore, nel senso che non è per contenere i costi della manodopera che il sistema delle garanzie è stato demolito.
Quella è la foglia di fico. Pensa ai costi della mandopera altissimi che hanno in Germania o in Giappone, restando competitivi più di chiunque altro.
Il sistema delle garanzie è stato demolito per demolirlo. Ora non mi va di tirare fuori la lotta di classe, diciamo che è stata una spinta liberista. E l'uso irresponsabile di ricette inapplicabili, almeno in Italia, che le aziende hanno svuotato di ogni efficacia, prendendo la palla al balzo per approfittarne.

Gallino lo retrodata al 1980. Da lì è partita la carica della rivincita del profitto sul salario, ma a livello mondiale, mica solo italiano.
Scusate il passaggio di stile bertinottiano.

L'Italia si è rimpicciolita industrialmente e ora vede nell'articolo 18 il baluardo novecentesco per un rilancio che non può esistere: manca una classe dirigente imprenditoriale capace e adatta al compito. Sta lì la crisi italiana, altro che nella Camusso.
30 anni fa le imprese italiane facevano shopping all'estero; oggi sono terreno di caccia, neanche tanto battuto, peraltro.

un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia