www.LaLazioSiamoNoi.itRASSEGNA STAMPA - Come in un interminabile gioco dell'oca. Tre passi avanti e altrettanti indietro. È stata così finora la stagione della Lazio, incapace di trovare un minimo di continuità, tanto in campionato quanto in Europa League, dove giovedì è arrivato un nuovo stop, inatteso e amaro da mandar giù. Il mancato decollo dei biancocelesti, riporta la rassegna stampa di Radiosei, si riflette nelle prove controverse e contraddittorie dei suoi centrocampisti di maggior talento, Luis Alberto e Milinkovic. Entrambi alternano prestazioni convincenti a improvvisi black out che ripropongono ciclicamente interrogativi sulla coesistenza e sulla loro adattabilità al gioco di Sarri. Il tecnico sapeva sin dall'inizio che sarebbe servita pazienza. A sorprendere di più è tuttavia questa continua altalena di comportamenti: arrivare a un passo dalla meta per tornare subito indietro.
QUESTIONE DI CONVIVENZA - Il dubbio che la squadra faccia fatica a tollerare la presenza di entrambi è più che legittimo. Un paio di mesi fa fu lo stesso allenatore a certificarlo. Fu dopo il KO di Bologna, Sarri ammise: "In questo momento non ci possiamo permettere di avere entrambi titolari". Poi l'alchimia è stata trovata, ma è durata davvero poco. Nelle ultime due uscite della squadra, il Mago è rimasto in panchina. A onor del vero, il mancato utilizzo nel match col Galatasaray è dipeso anche da fastidi muscolari che sembravano addirittura costringerlo al forfait, e che lo rendono in dubbio per la gara di Sassuolo. Partita che sicuramente dovrà saltare Milinkovic, squalificato.
RISCHI - Il rischio è che al Mapei non giochi nessuno dei due, lasciando il centrocampo della Lazio "a luci spente". Il reparto privo dei due fari del centrocampo non avrebbe molte chance. Una realtà, questa, che deve spingere tutti, a cominciare dai diretti interessati, a impegnarsi per sbloccare la situazione, rendendo possibile la convivenza e l'adattamento al gioco di Sarri.
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