Autore Topic: Il PCI - l'immagine di sé  (Letto 17481 volte)

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Offline Frusta

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Re:Il PCI - l'immagine di sé
« Risposta #80 : Mercoledì 15 Ottobre 2014, 09:05:15 »
Benvò, avevi cominciato tanto bene poi sei andato dal punto d) in poi via via scivolando (   8) o non lo sapevi che i noncompagni sono invulnerabili a termini come revisionismo o di reazione?)  su discorsi da sezione.
Tu ti sei scusato per la lunghezza ed adesso ti chiedo di scusarmi per la brevità.
Possiamo contestualizzare finché vogliamo ma la mia disistima, che in certi periodi della sua storia sconfina nel disprezzo, nei confronti del PCI è che sia stato per un lunghissimo periodo della sua esistenza niente altro che una quinta colonna.
Una quinta colonna, Benvò  ;)
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

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Re:Il PCI - l'immagine di sé
« Risposta #81 : Mercoledì 15 Ottobre 2014, 11:41:36 »
Questo topic è nato con un intento dichiaratamente revisionista. Si trattava nelle intenzioni  dichiarate da Cartesio di demistificare il meccanismo culturale, prima, e politico, poi, in base al quale il PCI ed i suoi militanti si autoproclamavano diversi e, si intuisce in qualche modo – superiori.
Cartesio e Frusta si sono dilungati nella dimostrazione che questa immagine del se era non solo sbagliata, ma anzi paradossalmente inversa. Nelle analisi il PCI appare infine come una delle prime cause, se non la causa originaria, dei mali della democrazia italiana (n.d.r.: più volte cartesio vagheggia una mancata svolta laburista che avrebbe reso moderna l’Italia, più volte Frusta rimarca il carattere spregevole del finanziamento sovietico accettato dal PCI, mentre si accomodava sulle cadreghe di potere di quello stato democratico che intimamente voleva  annientare).
Il metodo seguito dai due orger è a tratti storicistico ed a tratti comparativo. Ora il PCI viene visto nello specifico astratto delle sue scelte, ora collocato in quadro di riferimento organico e confrontato ad altri partiti, o a ciò che gli altri partiti/soggetti hanno fatto rispetto ad un determinato fatto o fenomeno storico.
A titolo personale, mi sembra che l’approccio professato da Cartesio sfocia molte volte nel formalismo storico, soprattutto laddove si limita ad enunciare come un processo storico trova la sua concretizzazione formale, senza minimamente considerare la vis motrix, o la causa efficiente che lo ha generato o addirittura provocato (un solo esempio: lo statuto dei lavoratori è una legge con tanto di promotori, ideatori, estensori, firmatari e promulgatori, ma considerarla senza il grande movimento di protesta dei lavoratori sfociato poi nell’autunno caldo ha senso?).
Quanto alle analisi fattuali di Frusta, esse, secondo me, hanno il limite di avere un certo respiro corto sul crinale della storia. Probabilmente, ne abbiamo parlato, il criterio funzionalista da lui proposto ed utilizzato per giudicare fatti, dottrine, scelte politiche avrà anche il pregio di essere chiaro, ma presuppone una visione dell’uomo un po’ troppo asfittica e riduce i rapporti umani ad una contabilità analitica. E la storia ha dimostrato di non procedere col bilancino del farmacista, anzi semmai di essere quanto di più antieconomico sussista…
Io no so se Cartesio e Frusta sono soddisfatti della discussione condotta e quindi mi limito a prendere atto dello sviluppo del topic.
Vorrei dire due cose però.
La prima è che molte delle critiche che si possono fare al PCI e sono giustissime, e addirittura, secondo me, sono anche troppo indulgenti. Il PCI in qualche modo tradì molti degli ideali della resistenza, non tanto per  la sua svolta istituzionale che mise in soffitta il rivoluzionarismo (qui Cartesio non approfondendo e mostra miopia politica: il PCI aveva il terrore sacro della rivoluzione e non sapeva come fare ad allontanarsene il più in fretta possibile…), quanto perché si accomodò nella applicazione sterile della teoria dell’egemonia gramsciana (qui Frusta ha ragione, culturalmente il PCI fu un partito di massa che riuscì ad essere una macchina dal funzionamento quasi perfetto… ma evidentemente oltre all’efficienza aveva qualche cosa da dire alle persone… ).
Inoltre il PCI non seppe assolutamente adeguare il proprio metodo di lettura dello sviluppo storico e sociale interpretando il periodo di ristrutturazione capitalistica con uno schema mentale tardo tutto legato alla fabbrica fordista proprio nel momento in cui la società dei consumi e l’accresciuto potere di acquisto dei ceti medi stavano generando un nuovo modo di concepire la vita personale e sociale e nuovi rapporti di produzione.
Così se da un lato il partito ebbe una grande lungimiranza politica nella gestione dell’esistente, dall’altro perse il suo carattere predittivo degli spostamenti sociali e finì dritto dritto nella trappola del compromesso storico che piuttosto che mostrarsi come una grande conclusione della strategia gramsciana segnò la morte della capacità di influenza sociale del PCI.
Provando a leggere con queste “lenti” come il PCI si mosse nel periodo dei grandi movimenti di contestazione potrà vedersi che
a)   non sopportava l’esistenza di posizioni teoriche e pratiche alla propria sinistra per paura di essere costretto a dare un impulso radicalmente progressista alla propria linea politica (la vulgata la chiamava la sindrome cilena…);
b)   aveva in realtà da tempo effettuato una scelta socialdemocratica (direi addirittura dalle scelte di Di Vittorio nelle vertenze Fiat del dopoguerra) che si concretizzò con la linea dell’EUR, in politica economica, e con le scelte di Rodano, Asor Rosa, Colletti in campo culturale;
c)   fu completamente spiazzato dall’avvento di Craxi che andò ad occupare lo spazio riformista filo capitalista bruciando sul tempo l’evoluzione/involuzione del pachiderma (in questo senso vanno forse riletti sia la battaglia ai cancelli della Fiat del 1980 sia  il referendum sulla scala mobile del 1984, nel senso che sembrava proprio l’ultima spiaggia…)
d)   dietro il dibattito della vecchia guardia (riassumibile in qualche modo nel dibattito fra il fronte del si e del no nel post Bolognina) si consumò nell’ombra delle segrete stanze l’ascesa di una classe di mediocri dirigenti politici che finalmente liberi di passare alla democrazia occidentale, imboccarono anema e core il piano inclinato del percorso liberaldemocratico che ha generato il PD.

Stai dicendo che con una Bad Godesberg avremmo avuto anche noi la SPD o i laburisti e invece è arrivata la Bolognina fuori tempo massimo?

un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
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Offline Frusta

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Re:Il PCI - l'immagine di sé
« Risposta #82 : Domenica 19 Ottobre 2014, 20:14:38 »

Era rimasta stacosa in sospeso, Benvò  ;)

1) E questa mancanza di contestualizzazione – mi perdonerà Frusta – porta dritti dritti come corollario ad una frettolosa commiserazione del MSI visto come vittima della storia e al martirologio delle sue vittime.

2) Il PCI con molte delle vittime del MSI non c’entrava niente, per dire.

3) Ribadire qui oggi e subito una solidarietà per i fratelli Mattei, per i Ramelli, per i Giaquinto per i Cecchin, e per tutti gli altri ragazzi  di destra vigliaccamente uccisi non deve far dimenticare che ci fu un periodo ben documentabile storicamente e processualmente in cui dalle sedi del MSI entravano e uscivano camerati con armi da fuoco poi usate in vario modo e non certo  al poligono di tiro.

4) Il PCI, nella sua ansia di fare terra bruciata dei terroristi alla propria sinistra, fu pure troppo incline a non denunciare queste collusioni violente del MSI, così come del resto il Togliatti ministro di Giustizia aveva fatto un uso mirato dell’amnistia verso molti fascisti.

5) Ecco se insomma bisogna demistificare l’immagine del PCI, che almeno lo si faccia gratis e non ci si metta sopra come bonus lo sdoganamento dell’immagine del MSI…

6) Altrimenti il topic oltre che revisionista diventa, letteralmente, storicamente e forse anche politicamente reazionario.

1) Che il MSI sia stato il partito con cui esercitarsi al tiro al piccione è un fatto innegabile, che abbia avuto un bel po' di morti ammazzati pure, quindi?

2) Che significa che con il PCI con "molte vittime" non c'entrava niente? Che invece c'entrava qualcosa con alcune di esse o che?

3) la solidarietà di adesso non vale poi così tanto, è di quella di allora che ne ricordo poca.  Piuttosto ricordo slogan come "uccidere un fascista non è reato" così come ricordo il dagli all'untore con cui il PCI guidava il coro dell' "arco costituzionale" o il comportamento penoso di Francarame& Co. (e per Co. intendo autorevoli esponenti del PCI come Terracini o intellettuali del medesimo come Moravia) davanti ai cadaveri ancora fumanti del rogo di Primavalle. Dici che menavano pure loro? Consideriamo pure che sono stati loro pure i primi morti.

4) Forse eri troppo giovane in quel periodo. Il PCI iniziò a fare terra bruciata alla sua sinistra con comodo, diciamo che fu da Moro in poi che le Brigate rosse cominciarono a non essere più "presunte" o "sedicenti". http://www.libreriauniversitaria.it/eskimo-redazione-quando-brigate-rosse/libro/9788881554959
Togliatti agì pro domo sua. Possiamo parlarne se vuoi, ma bisognerebbe aprirci un topic.

5) Sto elencando dei fatti, se poi si trascinano dietro effetti collaterali pazienza. Il MSI fu un comodissimo capro espiatorio, davvero lo vogliamo negare?

6) vabbè, ;) questo te l'ho già detto.
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Offline benvolio

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Re:Il PCI - l'immagine di sé
« Risposta #83 : Lunedì 20 Ottobre 2014, 13:30:57 »
Era rimasta stacosa in sospeso, Benvò  ;)

1) Che il MSI sia stato il partito con cui esercitarsi al tiro al piccione è un fatto innegabile, che abbia avuto un bel po' di morti ammazzati pure, quindi?

2) Che significa che con il PCI con "molte vittime" non c'entrava niente? Che invece c'entrava qualcosa con alcune di esse o che?

3) la solidarietà di adesso non vale poi così tanto, è di quella di allora che ne ricordo poca.  Piuttosto ricordo slogan come "uccidere un fascista non è reato" così come ricordo il dagli all'untore con cui il PCI guidava il coro dell' "arco costituzionale" o il comportamento penoso di Francarame& Co. (e per Co. intendo autorevoli esponenti del PCI come Terracini o intellettuali del medesimo come Moravia) davanti ai cadaveri ancora fumanti del rogo di Primavalle. Dici che menavano pure loro? Consideriamo pure che sono stati loro pure i primi morti.

4) Forse eri troppo giovane in quel periodo. Il PCI iniziò a fare terra bruciata alla sua sinistra con comodo, diciamo che fu da Moro in poi che le Brigate rosse cominciarono a non essere più "presunte" o "sedicenti". http://www.libreriauniversitaria.it/eskimo-redazione-quando-brigate-rosse/libro/9788881554959
Togliatti agì pro domo sua. Possiamo parlarne se vuoi, ma bisognerebbe aprirci un topic.

5) Sto elencando dei fatti, se poi si trascinano dietro effetti collaterali pazienza. Il MSI fu un comodissimo capro espiatorio, davvero lo vogliamo negare?

6) vabbè, ;) questo te l'ho già detto.

Frusta a questa manciata di verità assoluta aspersa nell'aere del forum, pefrisci una risposta pubblica o privata? Preferirei privata perchè dovrei dilungarmi e ho sempre paura di annoiare la gente... D'altro canto siccome tu meriti davvero risposta...;)...Lo chiedo a te...

Offline Frusta

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Re:Il PCI - l'immagine di sé
« Risposta #84 : Lunedì 20 Ottobre 2014, 13:32:34 »
Frusta a questa manciata di verità assoluta aspersa nell'aere del forum, pefrisci una risposta pubblica o privata? Preferirei privata perchè dovrei dilungarmi e ho sempre paura di annoiare la gente... D'altro canto siccome tu meriti davvero risposta...;)...Lo chiedo a te...
Come preferisci, Benvò  ;)
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Offline cartesio

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Re:Il PCI - l'immagine di sé
« Risposta #85 : Lunedì 20 Ottobre 2014, 22:43:29 »
 Forse eri troppo giovane in quel periodo. Il PCI iniziò a fare terra bruciata alla sua sinistra con comodo,

Il PCI ha tentato di fare terra bruciata intorno a sè da molto prima.

Penso che i più vecchi abbiano sentito la parola socialfascismo. Era il termine usato dai comunisti negli anni 30 per designare i riformisti, socialisti e non.
Leggete qui

http://books.google.it/books?id=xSWVAwTyLtYC&pg=PA31&lpg=PA31&dq=socialfascismo+nenni+togliatti+lussu&source=bl&ots=tlopFqMg0O&sig=VOUVQHjOtoz8L3E-IVP2Cnr80Rk&hl=it&sa=X&ei=o3FFVIm6B4vmaJqvgpAJ&ved=0CDkQ6AEwBg#v=onepage&q=socialfascismo%20nenni%20togliatti%20lussu&f=false

come Togliatti tratta Nenni:

...Pietro Nenni è di tutti il più vicino ai gruppi dirigenti del fascismo...

Non riesco a copiare il testo, se volete leggete le pagine 31 e 32.
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

Offline Frusta

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Re:Il PCI - l'immagine di sé
« Risposta #86 : Martedì 21 Ottobre 2014, 00:09:17 »
 :) Caro Cartesio tu e Benvolio state parlando di due terre bruciate diverse ed in totale antitesi fra loro.

Il tuo è un attacco al PCI, il suo è una difesa.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Boks XV

Re:Il PCI - l'immagine di sé
« Risposta #87 : Martedì 21 Ottobre 2014, 08:24:15 »
Il PCI con molte delle vittime del MSI non c’entrava niente, per dire. Ribadire qui oggi e subito una solidarietà per i fratelli Mattei, per i Ramelli, per i Giaquinto per i Cecchin, e per tutti gli altri ragazzi  di destra vigliaccamente uccisi non deve far dimenticare che ci fu un periodo ben documentabile storicamente e processualmente in cui dalle sedi del MSI entravano e uscivano camerati con armi da fuoco poi usate in vario modo e non certo  al poligono di tiro.

non giocando, purtroppo  :D, in quegli anni, nella Lazio di Maestrelli, ti assicuro che non è che se giravano armi da fuoco fosse per diletto, eh.
sai cosa significava essere in una sezione del MSI in quei contesti? fisicamente, intendo.
significava essere, quotidianamente, in un fortino assediato e, spesso, assaltato.
si entrava ogni giorno con la consapevolezza che, da un minuto all'altro, potesse arrivare un attacco.
e non è che durante questi assalti ti tirassero le uova...
considerati poi i numeri, i rapporti di forza (allora sembrava che quasi tutti fossero comunisti, un po' come oggi con le mmerde  :D), ovvio che l'autodifesa fosse il minimo sindacale.
il giorno che morì Walter Rossi, per dire, accadde proprio ciò. la sezione Balduina fu assaltata e ne conseguì uno scontro a fuoco.
a volte, chi cerca quello che non deve trova quello che non vuole.

non mettiamo, quindi, nello stesso calderone di responsabilità le due parti.
nemmeno per ischerzo.
ci fu un tiro al bersaglio verso i fascisti, fomentato, minimizzato e financo difeso e protetto da tutta una serie di mascalzoni e vermi mascherati da giornalisti (penso, tra gli altri, a quel verminaio di Paese Sera), uomini e donne (quella brutta malvissuta della Rame, ad esempio) di spettacolo, "intellettuali", al quale, prima di tutto, si rispose per spirito di sopravvivenza.
non ci proviamo proprio a confondere i due piani.

Offline benvolio

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Re:Il PCI - l'immagine di sé
« Risposta #88 : Martedì 21 Ottobre 2014, 09:40:41 »
non giocando, purtroppo  :D, in quegli anni, nella Lazio di Maestrelli, ti assicuro che non è che se giravano armi da fuoco fosse per diletto, eh.
sai cosa significava essere in una sezione del MSI in quei contesti? fisicamente, intendo.
significava essere, quotidianamente, in un fortino assediato e, spesso, assaltato.
si entrava ogni giorno con la consapevolezza che, da un minuto all'altro, potesse arrivare un attacco.
e non è che durante questi assalti ti tirassero le uova...
considerati poi i numeri, i rapporti di forza (allora sembrava che quasi tutti fossero comunisti, un po' come oggi con le mmerde  :D), ovvio che l'autodifesa fosse il minimo sindacale.
il giorno che morì Walter Rossi, per dire, accadde proprio ciò. la sezione Balduina fu assaltata e ne conseguì uno scontro a fuoco.
a volte, chi cerca quello che non deve trova quello che non vuole.

non mettiamo, quindi, nello stesso calderone di responsabilità le due parti.
nemmeno per ischerzo.
ci fu un tiro al bersaglio verso i fascisti, fomentato, minimizzato e financo difeso e protetto da tutta una serie di mascalzoni e vermi mascherati da giornalisti (penso, tra gli altri, a quel verminaio di Paese Sera), uomini e donne (quella brutta malvissuta della Rame, ad esempio) di spettacolo, "intellettuali", al quale, prima di tutto, si rispose per spirito di sopravvivenza.
non ci proviamo proprio a confondere i due piani.

Boks così non ne usciamo. Non confondiamo i piani del discorso.
Sto rispondendo a Frusta e, parzialmente a Cartesio, che fanno il martirologio del MSI, il quale partito in un preciso frangente storico è stato altro che un partito accantonato (mi riferisco al governo Tambroni) o innocente (mi riferisco a tutta una serie di persone, atti e fatti che dall’area MSI e provengono) rispetto alla storia eversiva del Paese.
Quello che dici tu poco c’entra. Tu, come me vedi la storia dalla parte della militanza e, come me, hai fatto politica attiva dalla seconda metà degli anni ’70 in poi. E in quel periodo il PCI era ormai un partito “borghese”, era noi extraparlamentari di sinistra che le sezioni del MSI temevano. Peraltro però permettimi di segnalarti che il caso Walter Rossi lo citi , parzialmente, a sproposito. Tu sai, o dovresti sapere, che quella storia nacque perché la sera prima, dalle parti di Piazza Igea, fu ferita a colpi di arma da fuoco Elena Pacinelli che stava semplicemente parlando con gli amici e aveva il torto di atteggiarsi a compagna nel vestiario e nei luoghi di ritrovo. L’assedio alla sezione di cui parli era in realtà una manifestazione di protesta per quell’agguato, manifestazione poi sfociata nella violenza (è superfluo precisare che Walter Rossi non era un certo  un picchiatore o un killer).
Qui stavamo parlando del PCI e per quanto tu citi un’area culturale di riferimento, quel partito non era certo il mandante degli omicidi dei ragazzi di destra. Frusta deve capire questo. Tu già lo sai.
Devo sempre una risposta a Frusta in topic (pubblica o privata che sia)

Offline benvolio

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Re:Il PCI - l'immagine di sé
« Risposta #89 : Martedì 21 Ottobre 2014, 09:45:56 »
 :) Caro Cartesio tu e Benvolio state parlando di due terre bruciate diverse ed in totale antitesi fra loro.

Il tuo è un attacco al PCI, il suo è una difesa.

SOno completamente d'accordo a metà (cit.) con Frusta...;) . Sono due terre bruciate diverse. La metà del disaccordo consiste nel fatto che la mia non è una difesa del PCI ma una distinzione. Frusta capirà meglio quando potrò dilungarmi.

Zapruder

Re:Il PCI - l'immagine di sé
« Risposta #90 : Martedì 21 Ottobre 2014, 09:48:35 »
il giorno che morì Walter Rossi,

Di freddo?

Abbi pazienza, Boks, lo sai come la penso su pestaggi e omicidi vergognosi nei confronti di ragazzi "colpevoli" soltanto, a volte, di vestirsi nella maniera sbagliata o di leggere il Corriere dello Sport (sì, bastava anche quello per etichettarti).

Però, nella "partita" che altri giocavano, l'assalto alle sezioni faceva parte a pieno titolo del gioco. Come nel caso di Walter Rossi.

Non è che quelli della tua parte si riunissero per corsi di taglio e cucito, mi pare. C'erano violenti, infami, vigliacchi e assassini, nonché pesanti collegamenti con le vicende più terribili della nostra Repubblica. Concutelli che spiega come a un certo punto si rese conto di star "lavorando" per qualcuno non me lo sono inventato io.

Boks XV

Re:Il PCI - l'immagine di sé
« Risposta #91 : Martedì 21 Ottobre 2014, 10:12:18 »
Boks così non ne usciamo. Non confondiamo i piani del discorso.

non a caso ti ho citato solo nel passaggio nel quale facevi riferimento alle armi da fuoco nelle sezioni del MSI.
quello era l'aspetto del quale mi premeva parlare.

Di freddo?

no, in uno scontro a fuoco.
non fu un agguato, tanto per essere chiari.
nessuno andò lì per ammazzarlo.
sarebbe potuto succedere a un missino, successe a lui.

ThomasDoll

Re:Il PCI - l'immagine di sé
« Risposta #92 : Martedì 21 Ottobre 2014, 10:23:51 »
Che Nenni e Mussolini fossero (stati) molto amici è storia, mi pare.
Ovviamente questo non significa che stessero dalla stessa parte della barricata, ma è un fatto e, a sentire una voce autorevole come Ghirelli, Mussolini si è più volte speso per aiutare Nenni.

Offline Frusta

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Re:Il PCI - l'immagine di sé
« Risposta #93 : Martedì 21 Ottobre 2014, 13:05:04 »
quel partito non era certo il mandante degli omicidi dei ragazzi di destra. Frusta deve capire questo.
Materialmente no, ma la responsabilità morale di aver aizzato e fomentato tutto il fomentabile e l' aizzabile contro "i fascisti" si.
Ed il dalli al fascista era iniziato ben prima che cominciassero a scapparci i morti.
Adesso cadete tutti dal pero, ma l' atmosfera (compresa l'attuale -e comoda- perdita di memoria collettiva su quei fatti) era quella ricordata da Moretti in un brano che ti copioeincollo da "Palombella rossa"

- Ti ricordi...ti ricordi...ti ricordi...ti ricordi...ti ricordi. All'inizio lo prendevo in giro perché giocava a pallanuoto mentre, con gli anni...diciamo la lotta di classe...però un giorno mi sono ricreduto su di lui. Avevamo preso un picchiatore fascista, uno molto noto nella zona, l'abbiamo insultato e l'abbiamo costretto a girare attorno alla scuola con un cartello appeso davanti su cui c'era scritto...e Michele era lì, in prima fila.
- Che scena orribile. Ma davvero è successo tutto questo?
- Certo.
- C'eri tu e c'ero anch'io?
- Certo che c'eri.
- Io c'ero?
- Tu, c'eri si...
- Io?!...c'ero?
- C'eri...


E ti premetto che per beccarsi del "picchiatore fascista" dato che i due aggettivi erano considerati sinonimi non ci voleva niente.

Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline Ceres

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« Risposta #94 : Martedì 21 Ottobre 2014, 13:25:11 »
Frusta scrivi un sacco di cazzate gigantesche:

"Materialmente no, ma la responsabilità morale di aver aizzato e fomentato tutto il fomentabile e l' aizzabile contro "i fascisti" si.
Ed il dalli al fascista era iniziato ben prima che cominciassero a scapparci i morti.
Adesso cadete tutti dal pero, ma l' atmosfera (compresa l'attuale -e comoda- perdita di memoria collettiva su quei fatti) era quella ricordata da Moretti in un brano che ti copioeincollo da "Palombella rossa"


Almirante non sarebbe mai andato da Berlinguer se fosse vero quello che hai scritto. Confondi, come fanno in tanti, il PCI con la SX extraparlamentare.

Quanto all'amico e collega Boks spero sappia che ad uccidere Walter Rossi furono Alibrandi e Cristiano Fioravanti (usciti dalla Sezione del MSI della Balduina) e che spararono da dietro un cellulare dei Carabinieri, dovere di cronaca visto che all'epoca ero già grandicello-
Per la Lazio, Giordano!

Offline Frusta

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Re:Il PCI - l'immagine di sé
« Risposta #95 : Martedì 21 Ottobre 2014, 13:53:26 »
Frusta scrivi un sacco di cazzate gigantesche:

"Materialmente no, ma la responsabilità morale di aver aizzato e fomentato tutto il fomentabile e l' aizzabile contro "i fascisti" si.
Ed il dalli al fascista era iniziato ben prima che cominciassero a scapparci i morti.
Adesso cadete tutti dal pero, ma l' atmosfera (compresa l'attuale -e comoda- perdita di memoria collettiva su quei fatti) era quella ricordata da Moretti in un brano che ti copioeincollo da "Palombella rossa"


Almirante non sarebbe mai andato da Berlinguer se fosse vero quello che hai scritto. Confondi, come fanno in tanti, il PCI con la SX extraparlamentare.

Quanto all'amico e collega Boks spero sappia che ad uccidere Walter Rossi furono Alibrandi e Cristiano Fioravanti (usciti dalla Sezione del MSI della Balduina) e che spararono da dietro un cellulare dei Carabinieri, dovere di cronaca visto che all'epoca ero già grandicello-

Il PCI a lungo si è coccolato i movimenti alla sua sinistra sperando di poterli controllare.
Ogni morto missino per l'unità era una vittima di faide interne e quando le Brigate Rosse iniziarono la propria escalation ammazzando Giralucci e Mazzola (cito wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Assalto_alla_sede_del_Movimento_Sociale_Italiano_di_Padova )
"L'esistenza di tale organizzazione terroristica venne messa in discussione sia dai giornali che dalla magistratura. Per 6 anni infatti, dietro la spinta di giornali di sinistra quali ad esempio il manifesto, l'Avanti e l'Unità, le forze dell'ordine indirizzarono le indagini su una fantomatica "pista nera", che interpretava l'omicidio di Giralucci e Mazzola come un regolamento di conti interno al Movimento Sociale Italiano. Tale azione di depistaggio ebbe momentaneamente successo".
Ti premetto che i due assassinati erano tutt'altro che picchiatori fascisti, Giralucci era uno sportivo, fondatoredel CUS apadova, e Mazzola un carabiniere in pensione.
Il depistaggio, appoggiato dal PCI, durò "sei anni" e durante questo periodo le brigate rosse erano "sedicenti" e gli estremisti di sinistra "compagni che sbagliano"

P.s.
Ceres, prima di definire cazzate le cose che scrivono gli altri informati un pochino sull'argomento, checcevò?
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

ThomasDoll

Re:Il PCI - l'immagine di sé
« Risposta #96 : Martedì 21 Ottobre 2014, 14:15:31 »
Fatico a parlare di temi che non conosco direttamente, per quanto al tempo fossi adolescente, più interessato alla Lazio e alla topa, nel momento in cui so che ci sono testimoni più accreditati, per essere stati anche loro dentro le dispute calde del momento. Conosco racconti di riflesso, da amici e compagni di scuola che erano più nel vivo dello scontro al calor bianco. Per quanto abbia letto, e calcolando che la memoria è volatile, un sostegno o una copertura istituzionale (Unità e Avanti erano organi di partito) alle BR penso sia da escludere nettamente. In ogni caso, le BR rivendicavano sempre tutte le azioni, dunque non credo sussistessero dubbi sulla matrice dell'assassinio, no?
Quanto alla "massa", ricordo distintamente esultanza e abbracci nel cortile di scuola la mattina del rapimento Moro, gente di 15 anni che gioiva perché ci sarebbe stata la rivoluzione. Aiuto. Con questo i partiti c'entrano molto poco, a mio parere. Non so a destra, di certo per i ragazzi di sinistra in genere il Pci era un carrozzone ammuffito da sfasciare. Quando volevano mettere in mezzo uno a scuola lo chiamavano Figiciotto...

Offline cartesio

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Re:Il PCI - l'immagine di sé
« Risposta #97 : Martedì 21 Ottobre 2014, 14:34:52 »
Sto rispondendo a Frusta e, parzialmente a Cartesio, che fanno il martirologio del MSI

Da bravo, adesso vai a cercare l'intervento in cui io faccio il martirologio del MSI.

Ti dò una mano, cerca qui:   http://www.biancocelesti.org/index.php?action=profile;area=showposts;u=14

e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

Offline cartesio

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Re:Il PCI - l'immagine di sé
« Risposta #98 : Martedì 21 Ottobre 2014, 15:03:52 »
Che Nenni e Mussolini fossero (stati) molto amici è storia, mi pare.
Ovviamente questo non significa che stessero dalla stessa parte della barricata, ma è un fatto e, a sentire una voce autorevole come Ghirelli, Mussolini si è più volte speso per aiutare Nenni.

Una cosa sono i rapporti personali, che poi ogni tanto finiscono, e dopo è peggio che essere estranei.

Un'altra sono i rapporti politici, quelli a cui si riferisce Togliatti. Infatti la frase successiva è

In questo modo, sotto la spinta della situazione, la socialdemocrazia italiana sta percorrendo rapidamente le tappe della sua fascistizzazione.

e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

Offline benvolio

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Re:Il PCI - l'immagine di sé
« Risposta #99 : Martedì 21 Ottobre 2014, 15:11:04 »
Da bravo, adesso vai a cercare l'intervento in cui io faccio il martirologio del MSI.

Ti dò una mano, cerca qui:   http://www.biancocelesti.org/index.php?action=profile;area=showposts;u=14

Hai ragione ti chiedo scusa. Me ne ero accorto un attimo dopo averlo scritto.  Forse ho frainteso il discorso sull'antifascismo ed ho riletto male i post (li avevo visti comunque). A me non costa ammettere gli errori. Ho scritto una menata. Scusa ancora. A te non a Frusta  ;)... a lui rispondo in privato chè il topic si appesantirebbe...